Critica Sociale - Anno XXIII - n.5-6 - 1-16 marzo 1913

90 CRITICA SOCIALE l'attuale legge. Le rendite viwliz-ie che ora si liqui– dano sono una turlupinatura. Mauro, i.I tipi,co rapprese,ntante de!J.e Compagnie ·di. ,assicurazione, ne,] Consigli,o Superio,ri, -del Lavoro, fa.' ceva, nel genn-aio 1907, questa -chiarissima propost,a: « Io sottopongo, al Consiglio una mfa idea: v-ede•r modo di modificare la legge nel senso· che, tutte J.e liquidazion-i per indennità permanente fossero versate alla Cassa Pensi-on-i per gli ope,rai. Raggiunger-emmo due scopi: non vi sarebbe più la speculazione d,egli avvocati, non essendovi più· clanmo- liquido-; la Cass•a . Pensi,oni poi ,co-rr-ispond-er,ebbe,secondo. le--sue ·tariff.e, una pensione all'operaio, e sarebbe. un g-ran bene an– ,che per questi,, p,erchè altrimenti quei pochi soldi, non di,co do-po di-eci o venti giorni, ma al massimo ·dopo sei mesi, se li sarà s,ciu-p·a-ti,e lo vedr,ete che nndrà girando a chi-edere l'e·lemosirn:1,senza poter la– var.are; mentre in quel modo sar•emmo si-ouri -che, sia · pure due soldi di pane, li avrà_ sempre)). A questa p-ropo•sk'Iil competentissimo pro,f. Orazi-o. P:wett.i, Diretto-re generale della Cassa di Pr-evi,de,nw in parola, rispondeva: ccQuesto ·se·r'vizic!è fotto dalla Cassa' già fin :d:a,J. 1904, è già stato v,ers,ato l'ammontare cli 620 indennità liqui– date pe,r inabi·lità p-e,rm1'tnen.tep.arzia,1.e non mino-re del 50 %, La Ga-s,,,a cli Previcl-enz.a ha applicato il maggior saggio d'interesse e fa il servizio assoluta– mente gratuito; e, con tutto ciò, i sussidi che vengon .. o liquidati sono addirittura irrisorii. E -dichia,ro, e non so se, il Gov-erno, me ne vo,r:rà fare una -c,o1pa,-ché-l,a Gassa Nazi-onale d,~Previdenza non ha mai posto osta– coli ,agli operai perchè, in queste condizioni, potesse,ro venire autorizzati a rifrra,re il -capitale. Vi sono dei sussicLì mensili di appena L. 2,20! Co,rn-esi può ,s-oste– nere che qu,e,sto vol,eva J.a.le- gge? Non sono pensioni, ma elemosrne, g-rf)vose all'operaio e grovose all.a Cas– sa, la quale, per fa-r gratui.tame·nte, que-sto• se-rviz:io,· cl:ev-esopportare un oneTe non i-ndiffe.ren<te )). Gosì, all,a bella pro-spe-ttiva di L. 2,20 al mese, qual– cosa come sette centesimi al giorno (un po' me,no d,ei due soldi di pane del signor Mauro), l'ope,raio, ·a cui si è - noti·si - liqui-clata una indennità non minore cl-e!50 % - può v,ivei,e beato e tranquùllo!! Immagic n,ars.i se quell'operaio -ave,sse,-avuto solo il 25 % e si dovessero versare alla Cassa di Previdenza tutte l,e -indennità, s-e,con-do_ la propo-sta Mauro! Se la god,reb– bero ,con tre cente,simi e mezzo al giorno! Chi poi avesse .liquidato un 5 % (il minimo di legge) avrebbe la rots-chilcli·a-nar-endita di sette mil'lesim,i al ,giorno pari a ventidue centesimi al mese e ; lire due e ·cen'. /esimi sessantaquatt,;o all'anno! Una vera bazza! Occ,o,ri,equindi rifo-rma,re ass-olutamente- l'arti,co-1-o15 d-e,ll'ù 'legge, nel senso cl'abo"Jire i·l versame,nto ·d~lle,i indennità per inabilità pe,rmanente parzia,le no'!l mi-' nore cle,l 50 %- Si ovvi,erebbe co-sì ane s-con,ce -Jiq_ui– claz,i0ni cle•l48 o 49 %, susseguite, quasi •s,empre, dal•la revisi-one, S-e si vuole mantenere il s,istema delle re,ndite per queste liquidazio,ni superiori àl 50 %, meglio sare,bbe ave,re il coraggio di alffrontar,e i'1 grande prop·lema de,!~ l'a-ssi•curazione in rendita per tutte I-e liquidazioni. Ma allora converrà rioo'!'clm:e :che ,le renditè deb– bono v-enire- non già commisurate a- se,i salari an.n,ui, ma determinate, i,n rag-io,ne de,ll'inte-ro salario e i•n .base agli anni che restavano .all'<c infortunato)> per ragg,iunge,re il limite di vita ,lavorativa <lell'opera,io. 4° Diritto cli revisione senza limiti cli tempo o, quanto meno, ammissione eccezionctle del diritto di revisione oltre il termine ordinario dei due anni. E notorio come si diano oàsi, rte,i qua.J:i le conse– guenze di un, i-nfor,tunio, rimaste a lungo ,1-atenti, si ·man•i•fe,stano dopo il termine d-e,i due anni, sl,ahilit.o cklll"art,icolo 13 deJ.la 1-egge vigente. La stessa Relazi,on,e Coc,co Ortu del 1904 al progetto di riforma lo c,onf,ess-ava-e ne clava un tipi-ca esempio - quello del cantoniere forroviario Gradone Pasqua,le. Costui, mentr-e, il 10 marzo 1902, transitava su un ponte cli f,e1'r10 de]]ia .Jine-aFoggiu-Napoli pe:r reca-rs.i al lavoro, aooidenta,lmente· s·civo-1,ava sulla. lamina di f.er – ro, a-nco,va umida pe,r la brina della notte, e ·battev.a ,al suo,]o il gomito cl-estro. Ne ripòrtò una. sub-lus– sazio,n,e posterio,re al braccio, della quale' il medico lo cli-chi,aò:òguarito· -senza conseguenze, tantochè i,l 27 -ste-sso•mese ripre,ndeva s,ervizi-o-. Continuò co,sì ·•a lavorar-e senza mai a,c,cusar-e·disturbi; se,nonchè, so-ttci– posto, il 7 lugli-o 1906, a vi.si, ta general,e cli revisioorn'!, fu -constawto -che- ne-ll'arti-colazione offe.sa si e:mno. svo,lti l,entis,simam(;'Ilt~. · proce:s·si. di flogos,i cronk,a, peri- -ed endoa,rtico.Jare, con progr:ess-iva limitazi,one de1 movimenti del bracci-o, -senza dolore-; p-er cui il 'Gradone non ebÌ>e ad ,acco,rgers-ene. In seguito a -ciò, i sani,tarì del Consorzio di M. S, dell'ex-Rete Adriatica, cui i,l Gradone apparten-eva, lo clich-ia'rarono- non più idoneo al seTvizi,o; e consta– tarcmo che, p-er l'infortuni-o, p-r,esentava una, climi,nu– zione dèll;:r funzi-onalità gell'arti-co,laz:ione d~l go,1hit0' c].e,stro,,egua,le a un te-ì:zo c·irca, d,a risafci,rsi in bas•e ,a una diminuzione di salario del 27 %- M.a, esseÌ1do tra,s·corso molto più cli due ·a,nni clall'inf,0,rturuio, nes- suna indennità gli. fu -li -qui:d.ata . · Casi simili· son più fr-equenti che n.o,n s,i cred"<l, e •sar,e,bb,e,d,ove-1,o•so, ,che· la legge· vi provvedess,e,. Il diritto cli revi,sione, s•e,hz,alimiti cli tempo, a,nohe impedirebbe quei pochi ~asì di simulazi-one che oggi s-i' cleplo:mno. ·L'op-eraio- disonesto· può, amma-est_roto da quakhe me,dico più disonest0, ·simulare un i'!lfor– tunio o aggrava~ne le apparenze, p~r un paio d'anni; non può per tutta la vita 'vivere n-eUe a-ngustioé della simul-azione. Ri,co-rd:i,amo-che il diritto alla r-evisfone, i,n Gerrria– ni,a -éd in Austria, ·non ha- limiti di tempo, ,riome pure in Norvegia e Inghilterra. Solo in. caso <li morte, 1,a Germ,a,n-i.a limita Ì'i tempo a, due anni, l'ku,s,t'l"i-a· ad un anno. In Fr,a,n,c,ia, la revisi-on,e può chiede,rsi èntro tre anni, ne-I Belgio ·-entro· qu:attro. · NeHa pe,ggiore ipotesi, insisti-amo pe,r,ohè, a,lmeno ec,c,ezi•ona,lm•en-te; sia ammesso il d~rtitto di revi:sione o-ltr:e ,il te,rmi,n~ ordinario di du,e an,ni. I-I Comitato cl'ammjnistrazi,one del Conso-rzio ·di ·:r.-f 's. ex-Adriàticca, ·~ prop~•~ito' del ci,tàto caso Gra– d0ne, fa,cev-a voti al G-ov-e,:mo perchè, nel. modi'ficaQ'e la legge,, provvedesse a tjue.i·casi "1coozionalissimi, in cui le conseguenze•· d'un infortunio, lungamente la– tenti-, manif,esPnsi soltanto dopo i due anni, ammet– tendo anche in que,sti .-casi il diritto a,ll'i·nd,e,n,nità, qu-a,ncl-0 sia ~noppugnapilment-e dimostro,to il rappòr.to d-i oaus.alità fra l'i,nv.alidit.à e l'jn.fortunio. Così· saggia, proposta vuol -ess-ere.raccolta, po,i•chè tali ·casi•, a-ache, se pochi, sono però <lololl'osissimi; ,e degni ?he il legislato,re se ne pr-eoocupi . E ,ad ovvi,a•re•e·v,entu.aliabusi, provvedendo _i,nsieme alla· doveros,1;1· tutela di tali « infortunati )), n101p~n,si,a– mo ohe - ne.Jla da111n.ata ipotesi che non s,i voglia eli– minare ogni limite di tempo - si do,wreboo almeno aggiungere_ ·all'art. 13 che: « Quando le cons"eguenze di un infortunio, rimaste latenti durante due anni, si mani/ es tino più tardi, in modo cerfo, tàlchè si possa inoppugnabilmente sta-

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