Critica Sociale - Anno XXIII - n.5-6 - 1-16 marzo 1913
74 CRITICA SOCIALE zione capitali~tica, che Carlo Marx (leviamolo un mo– mento dalla soffitta!) aveva antiveduto. L'imperialismo è la espressione politica di questo substrato economico della concentrazione finanziaria. Ciò spiega il suo carattere universale, e come il proleta– riato sia universalmente contro di e~so. Esso ovunque è contro gli armamenti, per la pace; e non già per un fiacco amore di pace, giacchè tutta la sua vita è una battaglia e, ogni giorno che va sul lavoro, esso af– fronta l'infortunio, e la statistica ci_ informa che muoiono più uomini ogni giorno sul lavoro, che in qualsiasi campo di battaglia. Non dunque per un ignavo amore di pace, degno di bassi. tempi; ma perchè la lotta del proletariato ha un'altra e sua propria meta. In .!!'rancia,in Italia, in Germania, ovunque, il proletariato, contro il capitalismo, pone la questione della proprietà. Cosi noi la porremo nettamente nelle elezioni, come so– cialisti, come collettivisti, presentando intero agli elet– tori il problema delle finalità estreme. (Vive approva– zioni datt' Estrema Sinisl?·a - Commenti animati). COLUI CHE CONFINAMMO INSOFFITTA .... I tavorato1 ·i coscienti di tutto il mondo - a·van– guardia delt'imm,ane esercito, i tavorato1•i 01·ga– nizzati di sti1-pe teutonica - celeb1·a1·ono in questi gio1'ni il 30 1110 annivei·sario della morte, avveniita · in Lond1·a il 14 ma?'Z0 1883, del toro p1•ofeta, ctet to1·0 interp1·ete, del più invitto toro condot– tie1·o. A~ ogni anno che volge, ci·esce di statura; il suo p1·o(ìto si·detinea più pu1·0 e più luminoso, co1ne più la lontananza dai gio1-ni, nei quali si conchiiise la sua vita m01·tale, lo isola e lo scol– pisce nell'o1·izzonte; egli - che fu insieme il natu- 1·alista, il filosofo e il poeta del più tragico t1·a– m,onto e delta più fulgida auro1·a um,ana, coine più il vecchio sole stanco declina e il nuovo ast?'O si annunzia dall'opposto lato, e più egli si ade1·ge gigante, ci1·con/usa la testa leonina dalla duplice iri·adiazione, che an·oventa e sembi·a. contendersi il cielo della stoi·ia; colui, che fu vivo nella vita, sugge dalla m,01·te una. giovinezza più alac1·e,- il Tempo, che ogni cosa doma e dispe1-cle, imbatten– llosi in lui, passa e, rive1·ente, s'inchina. Gli è che il pensato1·e di T1·éviri non fu,· conie tutti lo siamo, timido schiavo del Tempo ; os6 fìssa1·to in volto, volle aff,·on,ta1·lo e lo vinse. P1•i– . vilegiato di una virtù, che natiwa non la1•gisce· ad un uomo dite volte in im'epoca, visse coi piedi . net suo secolo, coi ce1·vello nei secoli che dovean so1·gerepoi; m,isu1·6con l'occhio d'aquila la t1·ajet– to1•ia più vasta che 1nente d'iwmo avesse mai concepita; e sta anco1·a a gua,•dia del millennio r·he s'è iniziato con lui. ' Prima, il socialismo e1·a sogrl'o, era desiderio, fantasia, intuizione, 1·etigione, utopia; p1·omessa · cli veggenti, passione di /Uant1·opi, p1·edicazione di apostoli, protesta di ribelli magnanimi, conato ecl agonia cli jwecii1·so1•i e di marti1•i. E1·a il pa1·acliso._sulla te1·1·a,non quello della leggenda, che sia diet1·o le spalle, ma il pai·acliso invocato del vaticinio. E·1·ala ideale giustizia; er·a la /er- vida spe1·anza, che mai non muo1·e; e1·a anche ~ con Owen, con Fow•iei·, con Saint-Simon - ta teo1•ica, il pensier·o, la -scienza. Al suo atta1·e Kant recava la pennne legge morale, Hegel il simbolo dell'etei·na ragione che, avvolgendosi sopra se stessa, si nega e si 1•innovella; Fèuer– bach il senso pi•ofondo clell'uo1no che si integ1·a nell'iwmo, del/'wnanità che si affe1·1na nell'ideate. Tutto questo si libr·ava sospeso cento cubiti sopra il 1·eate; luce agli intelletti più nobili, (ìarnma, cato1·e, conforto ai cuo1•i p1•ivitegiati di bontà.... Solo ad opera di Marrr, questo p1·odigio si compie: l'ideale scende su la tei·ra; penetra te umili case e le umili cose degli umili; anima di sè il lavoi·o se1•vite: /bnde i popoli, accomuna le genti; si fa vita, azione, destino, storia, 1·ealtà. Squilla è it Manifesto; a1·me il Capitale;. l'Inter– nazionale p1·etudio di effettuazione. Come il suo aitt01·e, cosi l'Internazionale, inco– mincia, dopo il sepolcl'o, la sua vita più ve1·a. Son veniiti'gli spulciat-oi•i, i pedanti, i c1•itici ciii sempre ogni foresta è velata eta ogni albero, a segna1·e,con l'indice pi·oteso, la f1·ase smentita, il fl'am,rnento negato dai fatti; smentita, negato, dall'episodio di un'oi·a. Il minist1'0, che nell'aitta chiude il mondo, nell'assemblea la nazione, nella tegistatu1·a la storia, ci ha parlato di un· tal suo Marx sequestrato -in so(fj,tta. Ma le p1·ove, ta creazione di Marx non te chiede all'oi·a che fugge, si al secolo che lento si svolge. Ma, dalla supposta sof/ì,tta, il titano si sfe1·1·a, si 1•izza in piedi, e nella sua omb1·a vastissima· so,mme1·ge la turba dei Mirm,idoni. Ogni giorno che cade, ogni fatto economico che si svolge, ogni nuovo atteggia1•si della società che si muta, realizza, minuto per minuto, una scheggia di quel pensiei·o. Ciò che Marx vide ge1;moglio, si fa albe1·0 e selva. L'indust1•ia che diventa gi– gante, il trus·t che signoreggia, la finanza che assorbe la politica, l'im,pe1·ia lismo che esinanisce i popoli e travolge' gli Stati, il p1·oletariato che inolt-ra, la lotta delle classi che si estende, si com.– plica, si fa consapevole e, sopprimendo le classi, p1·epa1·a inetiittabile l'umanità solidale.... è la divinazione di ie1•i, ld sto1•ia di oggi, la compiuta verità di domani. Perci6 in Ma1·x - dal citi nome non si scinde qi,euo· del coUabor·atore e del c_ontinua(ore, non si scinde il nome di Engels - i lavorat01•i del mondo non vedono un genio da onoi·are fr·a i tanti, un amico da 1•impiange1 ·e, un aiiàatore /br·midabite a cui chiede1·e le a1•rni rniglio1•i della quotidiana difesa, dell'agognato 1·iscatto ; vedono e sentono se stessi, la lo1·0 stessa coscienza, ta /01·0 nobiltà, la lor·o 1nissione nel rnondo. Qiiel r·he sono, quel che possqno e devono, essere, quel che saranno. La bandiei·a che impugnano, che ebbe1·0dalle sue mani, chinata pi·esso il suo tii– mulo, si 1•iatza, si avanza, co1·1·ealla vitto1•ia e alla gloi•ia ! t-k,
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