Critica Sociale - Anno XXIII - n. 4 - 16 febbraio 1913

[>8 ClUTlCA SOCIALE litit, non aspeltando cli andare a cozzare , cont.ro le responsabilità. •, E potrei anche tralasciar cli parlare ciel soddisfa– cimenlo ai bisogni sessuali cercalo nella prost.itu– zione. A parte le considerazioni igieniche cli cui ha parlato libordi, e che rientrano esse pure nel clo- 1nini,o della preveggema e della responsabilità cli fronte a sè cd agli altri, io credo che lo stesso Tu– rati, il quale afferma che -~iò che v'ha _di più 11:istc nella vita delle j)rost1Lt1tcsia dat.o dal chsprezzo 1po– crit.a che lr persi•in1ilt1, ritenga tuttavia .che, anche tolto il dispn'u.o, l'clèra 11011 sia davve1-o una donna allegra. L<: J\ spasic intelleU.uali, che ricevono l' o– mag·gio dei più illustri personaggi, possono esistere solo a t.it.olo cli eCCPl,ÌOne Il diventano piuttosto amanti di uno, che prost.it.utc di tutti; la moltitudine eh<· è destinala a soddisfare il puro' bisogno fisico di Lutt.i, ·senza eccezioni, mena vita ben misera mo– ralmcnt.c, anche SJ:) gli amai.ori del momento non disdegnino cli porgere il saluto per via, in conspetto al colt.o e, all'_inclila. Turati rievoca gli amo6 roman-J t.ici; capaci di 1·edimere quelle esistenze, 1·iabilitarle, purificarle e risollevarle nel sole: ma la redenzione significa nscita dall'abiezione, quindi riconoscimento cli' questa abiezione. E, una volta ammessa la de– gradazione umana che reca in sè la prostituzione, per l'amore dell'umanità non possiamo che augu– rarcene la scomparsa: se questo augurio fosse rea– lizzabile, ai giovani << premat.rimoniali » non reste– r-rbbe più che scegliere ·tra queste due alternative: o la purezza o yli cunori, ossia le avventure di cm ho ·parlai.o più sopra. Moralmente dunque la supe'riorità della purezza non mi sembra contestabile. Ma io ho parlato di norma ideale, ho ammesso che la condoUa effettiva non sempre risponda ad essa: dunque, dice· Turati, è un precetto per i giorni di festa, è una morale ge– suitica? Niente affatto. Se io avessi affermato \lll precetto assolutamente staccato dalla vita, Turati avrebbe potuto ben più a raf('ione rivolgermi quelle sue do– mande: la ,·ila non ò proprio l'opposto? e può es– sere momle, può rssere ideale ciò, a cui la vita si ri– bella con. tanto universale tenacia? Io dovevo duntrue, di fronte alle smentite della realtà, salvare il valore del mio ideale, E la via era una sòla, quella per cui tutti gli ideali degni ciel loro nome salvaì10 il valore proprio: in quanto, seb– bene non riescano a tradursi complelaménte e senza ecceziorìi nella realtà, sanno però suscitare lo sforzo operoso e volonteroso delle coscienze ad avvicinarsi loro in rnjsura sempre maggiore. Può essere Tma-ti a contradirmi? Ma non ha sp ·it.to proprio lui che da.l di,,e che il socialismo è /11 morale non de1·iva che ogni socialista, perchè iale, prat.icherit una morale 1~iùalta della media, ma che - il socialismo, come pensiero e corne sforw di al– t.unzione, i1prr le vir del sPnt.imcnto e dell'azione a 11rra·pratica più elevnta? · (~ome pe11si<:ro" come sforzo di attuazione: è pre– cisamente quello che io pure avevo eletto. La vita d-rll'icleale ù nelle coscienze; e la coscienza pePso– nale, quanto più acquisti cli energia, tanto più rie– sc<: a vincere le suggestioni ·dell'abitudine. gli im– pulsi it:riflessivi, t11tto ciò, insomma, da cui resta assente la responsabilità consapevole.· Lo sforzo ver– so qualsiasi ideale è sempre conquista di una più viva e vigile coseienza della responsabilità; per que– sto 10 posso, a mo' di conclus.ione, ripetere con voi, amico Turnti: « res1:ionsabilità, ecco la parola». R. MoNDOLFo. Alla buon'ora! Quasi quasi ci compiaciamo _con noi stessi di esserci tauto, indugiati, di non avere ancorro trovato I'" ora tranquilla " per chiudere la. nostra· ami- chevole polemica còn Mandolfo..,, e con Kant. E Man– dolfo ha fatto benissimo a rompere, egli, firtalmente, gli indugi. Noi non potevamo infatti ottenere, non diremo (che– sarebbe presunzione) maggior vittoria, ma compia– cimento maggfore, di quello che ci Yiene da q-uesta replica. Sorvoliamo alle coutraddizion'i apparenti, in cui vorrebbe sorprenderci il nostro .... ·quasi non piìi contraddittore. Non per nulla egli è professore, e laico, per conseguenza, e schermeggiatore destris'simo. Non v'è s_critto, per poco paradossale cl1ene sia lo stile, n!:!l quale non vi riesca, contrapponendo frase a frase, ,<;li metterne in risalto qualche formale stridenza. Ma le frasi traggono significato, e misura di significato, dal contesto' complessivo, e altresì dall'obiettivo polemico; ossia dalle frasi e dal peusiero del conkaddittote, a cui fanno riRcontro. Crederà il lettore - e ha creduto p(;lr un solo istante lo stesso l\fondolfo (se rispondesse di sì, gli vedremmo la bugia nell'occhio!) - ciie <:j,avvero ,noi,, abbiamo pòtuto o equfparart') l'aniinalesco all'umano,. o– rinnegare l'e~istenza (relati va e mutabile quanto si voglia) di una scala di ;valori morali, o pensare cb& ogni bisogno fisiologico debba sempre prèvalere a ogni imperativo più alto, o che, parlando delle " preoccupa– zioni affatto utilitarie della responsa!;>i,litàverso ì nostri. simili ,,, alludessimo a responsabj]ità esclusivamente– civili o penati (!!), irnn a quelle che una ·coscienza aie._ vata avverte e denunzia-?... E così di seguito. Or dunque, se Mandolfo finisce per sentirsi viù proi- 7 simo parente a noi che allo stesso Zibord,i - postosi, com'egli credette, nel " giu,sto mezzo ,, - e per rico– noscere nel nostro supposto " amoralisll\O ,, una morale più rigida, forse, anche della sua; chi dei due ha "ri– trovato se stesso ,, ? chi, prima, s'era smarrito? Recriminazione pettegola; indagine tardiva e su- ' perfiua. Che le osservazioni nostre, tra serie e sbaraz– zine, abbiano recato all'effetto di indurre l'amico nostro o a modificare alquanto la silhouette del suo pensiero,. o a chiarirlo e formularlo meglio al lettore e a se stesso_ qu,esto a noi basta e pei: ·questo non fu vana la giostra,~ ch'egli è altro, pel lettore e per noi, nella nuova odierna edizione, da quel ch'egli potesse su le prim~ -· a ra– gione o a torto - apparire. E. allora la polemica è chiusa? Non del tutto. Rimane la partita aperta sul di:verso-. apprezzamento. 'morale del neo-malthusianismo .... e il ,rat~~-person_ale qpn :t{~~t. ,, . .,,... Per cotesto non scr1v1amo " fine ,,, ma apponiamq– aocora un " continua,,. Questo demoniaccio dell'amore, l'" .eterno giovine ,,, non è prossimo a tfrà:r le . cuoia. Può pazientare un altro po' senza incanutiTe. f. t .. Abbiamo pubblicato: ANTONIO GRAZI.A.DE[ La questione agraria in Romag·na. · . . f. . (Mezzadria e bracciantato) Lire una. · !l volume, di otti·e 150 paiine, è in vendita atta 1..i– bi·eria dell'Avanti! (Milano, S. Damiano, 1.6) 1 e può an– che. j'ichiedersi . inviando , vaglia all'Ufficio di Cr!tioa. · Sociale (P01·tici Galleria, .23,..Mitano).

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