Critica Sociale - XXIII - n. 2-3 - 16 gen.-1 feb. 1913
C!UTlC~ SOCIALE 25 quarant'anni. fa,, ,ma limitato ,a partiti nati daUo stesso ·,çeppo conserv;itore, l'ha veduto poi min-aecios-amente <1-iITond-ersi, diventare endemico e, sopra tutto, demo- · -cratic·o. · Cias-cun partito voJteggia a· modo suo. - Il con&er– -vatore - che si chiama « liberale » - si trucca da modernista, •si conv-erte o· si fa convertire (è lo stesso) .al suffragio universale, stringe il monopolio delle as– .si-cur.azioni int-orno al -collo della proprietà privata-. - 11 radical-e - la ,cui esistenza è oggi un'opinione - fa tutto, è tutto: democratico ieri, nazionalista oggi, .socia.l_ista.domani,, pronubo M. FoveL L'-abate Sieyès .5i esprimerebbe così: « che -cosa -è il partito radical,e? - 'Nulla. - Che -cosa vuol ess,ere? - Tutto». - I -dericali si accapigliano col Papa; e, 1,evato il oap- pu-ccio, -civettano -con l'Italia, p,e-r l',ennes-ima volta ri– .sorta, e celebrano, sulla nuova ara della p-atria, la .sonante fusio,n,edel -capitale cristiacno con que-Hoebre-o. - Quei d-em_ocratici, ,che. son parti-colarmentè «,anti- -e\erioàji », avvertono,, anch'essi, giunta l'ora di far riverenze,_al soglio, di Pietro, on.v.sto di- « tradizione >i, e alla rel\gion-e,. nutri-ce /i-elio «spirito»; e mostran <:-erto.ribrezz,o .per le « p,ersecuzioni » di, Francia, che or I-e sconta in calamitosa crisi, -come leggesi in tutti l fogli e fogli,etti nazionali. - La repubblica - p•er– chè .-esiste ,anche una repubblica - è inconsolabile, per non poter-e - ostando I-esante memo-rie :- offrire ·.alla·,m,6-narchia, benchè. pochi in verità, tutti .i suoi .servigi; ma chiude un occbi-o, e l'altro pure, ,a-Uorchè qualche suo uomo rappresentativo s'avventuri, fin sotto le me-rlat-e torri dell'avv,ersaria, a provare, con tutto -se stesso, che questa, evidentemente, ci un~·soe. - I.I nazionalismo, l'ultimo nato, dalla- •oervi-ce'<IJncor molle -e palpitante, moccioso e strillone - camelot - .sino all'inverosimile, .sarebbe, in sua inf.ant.ilità, · il più te,rribilmente logico, se, gridando « guerra, guer– ra-! », alla guerra -sul serio non pr-ef.erisse il pop– patoio della retori-ca, e se si astenesse d,al fare en- 1.rare nene· sue lucubrazioni il « popolo >J e la classe 1avoratri,oe. - Il socialismo - già da tempo, steri-1,e, 1unatico e vanitoso ~ si ritrova, l'anno scorso, .nel non. più giovane s,eno, un grosso tumore; e, mentre. ia per ,estirparlo, s'accorge ch'era 'un feto, -con{;epito ..a immagine -e somiglianza d-el nazionalismo, mostruoso ma vital-e, -con due teste, e con parecchie code, s,enza _gambe -e.-con un mon-òone di tronco-, ma ,oap-ace, non– dimeno, di viver fuori spirito· ... N'è esterrefatto: s-i ri,cu-oealla meglio la verginità. infranta, si. dà una ra-s– ·settata ,ed una grinta da qua-cquero, e -cred,e d'ave-r riparato a tutto; ma resta strano, disorientato,'refrat– ta-ri-o ali-a realtà esterna ed a1la sua interna, -ignavo <li quel che vu_olee di q~el che è: al di-r di Tura-ti, · una Babele. Anche la Confederazione del Lavoro - e questo è -il peggio - non sa che f,arsi : essa è una, e i partiti che. co,va ·son--cento; e cento tenden1ie son la paralisi: I:rattanto, la guerra ha fatto il resto, scam– biando J.e parti fra riv,oluzi,onart e riformisti ... 0.ecisamente, il mondo è un -enim-ma crudele. I valo'ri individuali. , Pure, in cotesto sinarrirsi delle volontà, in cotes-to scònquassa~si di programmi, non tutto va perduto. Nei naufragio. -dei « valori conettivi· », affioran-0 alla superficie i. « valori indi-vi.duali ».. · Son pochi ma buoni; hanno il .« s.eriso » delle cose in decomposiii-one,. e la pa-.5sione della. vita attiva ~ gioios,a .. Q·uando un partito è ridotto -al non-fa.re, quando la ,oon·fu.sio,nede!J.e lingue ne signoreggia gli -av.anzi, quando ogni legame s'è rallentato frà gli a-de– r-enbi, avviene .una tacita ,emancipazione deHe energie 'individuali. Non sentito,, un vincolo si &ciogl-ie;e chi .può e sa, un bel -giorno, si di.legµa. Il gesto eroico :è salutato dagli applausi dell'altra. riva; di qua, ai .clamori -immediati succede la più ostentata indiffe,– 'renza. La massa, in fondo, sfiduciata e delusa, non aspettava di meglio, per. dis_perdersi anch'essa. ' I partiti hanno oggi un odio incontenibile contro i '«valori. individua-li», e li accusano di disgregazione, ·di mala fede e p-eggi-0. L'erro:c-e è evidente, poi-chè si scambia l'effetto per l,a causa. Gli è che, nell'atte– nuarsi e -confondersi delle linee· di ciascun partito, -si determinano fatalmente, negli spiriti più attivi, nuove sintesi, in cui gli scomposti elementi del m,ondo po– 'litico vengono ricomposti in altra luce e secondo ·nuovi. punti di vista. La divergenza dalla tradizione ·può essere impercettibile; ma, frattanto, ciò vale a ·rqmpere i quadri, e a dar esca ad un 'azion~, che ha 1 tutti 1 i_ca•r.atteri dell'autonomia. Si può dir d•i più, fare un apprezzamento: dichia– rare preferibile, all,a cronica inazione del partito, l'az-i-on-e -del ribelle (del ribelle, si capisce benissimo, che. sia l'espressione, della propria crisi faticosa, non già del proprio girellismo politico). Non c'è una di– sciplina dell'inazione· involontaria. Perchè si giunge– rebbe a ques·to· risultato paradossale: che d•iseipliniati sar-ebl>ero gli assenti e gl'ine.rti, e indis,ciplinati i po– chi,. comunque « presenti » e attivi. Di « disciplina » non. si _può dunque. più parlare. Vi son quelli -che non fanno, è, quelli che fanno, benchè a modo l-0r-0. È -certo che i primi re-stan «dentro», e i seoondi son già « fuori ». Ma, dico, non viola sostanzialmente nes– sun patto chi viola. que!J.o, che d.a « fare» è diventato cc non fare Jl. La cosa si riduoe, tutt'al più, a un pro– blema di -c-osc-ienza.Pensate al « caso Barzilai ». Or ace-ade talora che cotesti « valo-ri individua•li », •pur v-enuti da dive·r&e parti, s'avvicinin-0 tra foro, .stringano rapporti, perseguano positivam~nte identi– che mète. Ciò aumenta la confusione, e smonta del •tutto il cas-ellario delle id,ee politiche. Quand-0 un si– ,sterna di canali si sconnette, si f.ende, si· sfalda, il .grosso d-elle acque v-iene assorbito o s'impantana nel :terreno circostante; ma cento rivoli, più oltre, si al– lunga·no ·e si· sparpagliano, serpeggiando, a destra, a sinistra, secondo le pendenze e· gli sc-0li, del suolo, :finchè · s'incontrano, si mesco-lano, pe-r po-i -dividersi ancòr-a, e ri-oonfond,ers·i, e correre ·allegramente al!a -deriva. Gosì,· mentre il grosso del partito si sbanda, -scomparendo o imputridendo, i valori individuali tro- van la I-oro·via, che non è m,ai nuova, ma ,ch'è, in quel momento e luogo, la. migliore. Oh, certo, per trovar la vi,a, bi-sogna averla smar– rifa. E i « valori individuali», non meho dei « valori coHettivi », indubbiamente· la smarrirono, come smar– rirono &e stessi ..'. 1l potm·e pe,·sonale. Ma- c'è chi ritrova tutti. Ne-I caos i'Ilvolgente si-drizza l'uomo, -che, dalla de– bolezza, dall'abulìa, dalla inazione universale, trae la propria forza, la propria vol-0ntà, la propria ·attività. Anche in ciò un equiv-oco. Il processo alle volontà, ai programmi, ai val-ori individuali, lo si estende a quesfuorno. Per .fa.rio .responsabile-, Io si-chiama.,« dit– tatore»; e si combatte con una parola quel monopolio, che- tutti gli han lasciato nel fatto. Ma la fallacia del- *
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy