Critica Sociale - Anno XXII - n. 24 - 16 dicembre 1912
· CRITICASOCIALE 377 L'orario di otto ore era allora sconosciuto. NeHa $rande maggiorariza dei casi, una maggioran– za che s1 accosta alla totalità - dice l'Autore - l'ora– rio <li lavoro per la monda dei lavo.ratori looali è di otto ore. I casi <li orario superi-ore riscontrati dal– l'Autore furono soltanto quattro e cioè: un caso di ore 9, in Comune di Cres.centino e uno a LivOO'no Vercellese; e due casi <li 8 ore e mezza, pure a Cre– scentino. Considerazioni. Nel Vercellese, benchè !,a legge consenta ai lavora– to-ri locali le nove ore di lavoro, l'o,rganizzazione ha conquistato -ovunque J.e otto ore. . Il ri•sultato fu conseguito con tutti i mezz-i. Si co– minciò col ristabilimento del famoso· Regolamento Cantelli, caduto in disuso da trent'anni, il quale, co- . string,endo il lavo-ratore di risaia ,a ritaTdare .J'inizio del lavoro fin <lopo trascorsa un 'ora dal lev,ar del sale, riduceva automaticamente ad otto le consuetu– dinarie 9 ore di lavoro. Opera da ultra conserùalori; ristabi.Jire un Regola– mento vecchio di trent'anni. L'orario consuetudina,rio · terminava a]l.e 15, i,l la– voro dalle 15 aHe 16 essendo impo,s,sibile per l'inci– denza dei raggi solari nell'acqua, che acdeca, e per le esaJ.azioni dell'acqua riscaldata. I padroni tenta.rono tuttavia di trattene-re i mon– darisi in risaia fino ,a]l.e 16, perchè compisse-ro, le con– suetudinari,e 9 ore. Ne scoppiò una v-era rivoluzione e Vercelli vide· le cariche di cavalleria e le barrkate. Co•sl, nel 1906, la Federazione fu -conservatrice e rivo– luzionaria. Gli agricoltori, con la complicità dei depu– tati Lucca, Pozzo e Fracassi, riuscirono tosto a far abolir,e il Regolamento Cantelli. E allora scoppiò uno sciope•ro• a tipo sindacalista, nel taglio dei ri,s·i, e si conquistarono le 8 ore di la1v-0ro,le 5 lire ag,li uomini e 3 alle donne. Questione non ancora chiusa. Dopo di che la Federazione ridiventò r,iformisla, studiando lo schema della legge e d•ei Regolamenti per la ri-s,ai~, destinati a sostituire il defunto R,egolamento Cantelh: e, a J,egge fatta, da riformisti, si diventò tutti poli– ziotti, denunciando-si di continuo alle Autorità i pa– droni che violano la legge e i regolamenti. Queste c.ose gio-va siano note, come quelle che di– mo,strano non esser possibili, dove si lavora, questioni di tendenze. Tutti i mezzi leciti devono· adoperarsi ne!,J'inte,resse dei lavorato-ri (1). Qualcuno dirà forse che co-sì s.i rimpicciolisce il_ so– cialismo• movimento mondiale, a 'p1-ccoJ.aquest10ne loca.lista'. Ma si badi che -l'organizzazione, aperta a tutti di qualunque fede politica, a diff,erenza d_ell_e orga,nizzazioni -clerica,Ji, è un forte veicolo del soc1ah– smo senza aggettivi. Il lavorato-re, che s1 ved-e negat'.ll una giusta richiesta da un padrone grettamente eg,01- sta comprende subito praticamente la lotta di classe. Il '.Javoratore, che si sente rispondere da un Sotto– prefetto che il padrone della terra -e delle case può (1) Ci sta lcctto osservare che n nostro Jonaboratore, astraendo qui la ftlosofla dal tatti narrati, generalizza, torse, oon troppa di– sinvoltura. Senza dubbio, tutti I mezzi onesti e proficui possono e debbono adoperarsi, e a volte saranno mezzl pa.clflcJ, .a \'Olte vlo• lenti a norma delle circostanze e delle necessita. Ma e In cotesto adattamento del mezzi alle necessità e alle circostanze, ohe sta la sapienza della tattica. E polohè, a non· voler easere empirici, la se– lezione e Il modo d'Impiego del mezzi obbedisce, pel fatto ste~so di una larga esperienza storica, a certe vedute generali, a certe dtret • tlve costanti, e v'è Insomma un Indirizzo ohe guida alla vittoria e un altro ohe conduce sempre o quasi sempre alle disfatte; ecco dunque ohe la questione di tendenze, • dove si layora ., nonchè essere tmposslblle è Inevitabile. Tutt'al più si potra, come Il leg– gendario persouag8'10 dt lfollère, !are della prosa .... senza saperlo. Ciò è evidente, anche laddove, come fa Il nostro collaboratore, si desume una teoria - sta pure la teoria che vorrebbe rinnegarle tutte quante - dall'angusto campo di osservazione di una sola lotta e molto uniforme come quella sostenuta per qualche anno dal rl– snluoll di un Clrc'ondarlo per Il salarlo e per l'orario. Ma l'egregio cugnollo sarà certo abbastanza .... modesto per concederei, ohe dl– ·venta poi molto più evidente e 1>lù vero, quando si allarghi Il campo di osservazione a tutte le questioni di lavoro, di un Intero pertoao, cli un'Intera nazione o di più naztont, e alla politica generale ohe ad esse si connette. Allora la questione non soltanto del mezzi, ma quella del fini - ftnl prossimi e fini remoti -, la quesllone di Indi– rizzo e di metodo, ossia. di te•1denze, è cosi essenziale " dove st 1 la– vora "' come 10 è pel navigante lo studio della carta marina e I at– tenzione alla bussola - se pure, " dove el lavora ,,, non sl asplrl a emula.re 11• la.Toro , di Sistro e quello delle Infelici Danaldl - ohe non tace vano qu·esttone di tenden~e perchè non la potevano fare •... (Nota ama OBITICA). sfrattare tutti gJ,i abitanti di un Comune - ooine ac- 1 cadde a S.a.IiVercellese, dove Sindaco, Giunta, Consi– glio Comunale dO'Vettero andar ad abitare nei paesi vicini con tutti gli abitanti - e che il padrone può prendere la mano d'opera magari all'estero, la-sciando disoccupati gli italiani, comprende subito la neces– sità di conquistare i pubblici poteri per modifica-re ,le ,leggi. L'unica differenza che il lavo,ratore -sa istituire è tra i veri e i falsi socialisti. Reputa falsi socialisti quelli che, acquetandosi a miglioramenti temporanei, conso– lidaino in realtà, con la soddisfazione del.J'ottenuto zuc– cherino, il regime borghese; reputano veri socialisti quelli che non si acquietano mai, proponendosi di camminare di conquista in conquista fino alla com– pleba abolizione de.Jla s·chiavitù del salario, fino alla emancipazione del lavoratore da ogni sfruttamento padronale, finchè ognuno goda l'intiero frutto del suo lavoro. Ci .s,arà qualcuno che riderà di questa chiusa, cre– dendola un pistolotto? Tanto peggio per lui: chi è continuamente a contatto coi lavoratori, e non sta filosofa,ndo al tavolo, sa che i contadini org,anizzati trovano logico il socialismo perchè ha questo pro– gramma, ed hanno fede soltanto in chi lavo-ra per attuarlo. Avv. MODESTO CuGNOLIO. FRA LIBRI E RIVISTE II Partito del Lavoro iD.4lese. SUJlla « Storia <lei Partito <lei Lavo,ro inglese», Ed– ward R. Pe.ase ha pubblicat-0 un articolo nell'Archiu fùr die Geschichte des Soziali smus und der Arbeite,·– bewegung (1), che merita di e.ss ,er riassunto. Il « Partito del Lavoro» (L abour Party) - .osserva Pease - si costitul definitivamente il 27 febbraio . 1900, ,as,s,umendo, dapprima, i-I nome di « Comitato per la rappresentanza del lavoro » (Labour Represen– tation Committee). Ma la rappreoontanza operaia di– retta, ha una lunga storia in Inghilterra. Se la rifor– ma elettorale del 1832 escludeva dall'el,ettorato tutti i proleba,ri, quella del 1867 ·concedeva il voto almeno agli operai di città; con che ebbe fine il lungo do– minio dei W higs. Nelle elezioni del 1874, i tradunio– nisti, adirati cointro i.I Governo -liberale di Gladstone, che ricusava di abo.Jir-e,le leggi contro gli scioperi, si s,chierarono• coi conservatori, ai quali assicuraro,no la vittoria. In quelle elezioni, <lue operai mi-i:iatori vennero el-etti, uno dei quali, Thomas Burt, è 11decano della Camera dei Comuni. Le elezioni del 1880 portar.o-no 3 tradunionisti in Parlamento, che sa.Jirono a 11, dopo ,la riforma elettorale del 1884, e a 15 ,nel 1892, tra i quali John B-ums e Keir Hardie. Intanto nel 1884, si cominciò in Inghilterra a di– scorrere di socialismo e, nel 1886-87, i socialisti fe– cero un.a intensa propaganda, con carattere rivolu– zionario e ostile alle Trade Unions. Nelle eiezion,i del 1892, due socialisti, Burns e Keir Ha,rdie, ent~arono, · come si .è <letto, in Parlamento, e nel 1894 Ke1r Har– die cr,eò il « Partito indipendente <lei Javoro » (lnde– pendent Labour Party),_ che, per p~~gramma, doveva essere un partito operaio, non _esph;e1tamente un par– tito socialista. La nuova -orga-mzzaz1.one,che, dal suo inizio, fu piuttosto organo .di propaganda socialista che non vero partilo operaio, propagò, con_ la mas– sima energia, le sue idee tra le Trade Unw1:-s,. nel quinquennio 1894-1899, guadagnando al socialismo gran numero di giovani dirigenti di organizzazioni. Da un .Jato i tradunionisti, che, nel 1899, a vevano forse 15 dep'utati in Parlamento, la- maggi.or parte minatori tutti nelle file dei ,liberali; d all'altro lato, i socialisti sostanzialmente ostili ai libernli; ecco le due forz~, che si unirono per dar vita al « Partito del Lavoro». Il Congresso delle Trade Unions in Plymouth, nel settembre del 1899, votava, con 546.000 voti contro 434.000, il seguente ordine del giorno: (1) Drltter Jahrgang; 1 Hett (1912), '
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