Critica Sociale - Anno XXII - n. 20 - 15 ottobre 1912

CRITICA SOCIALE 313 frequenz.a di botteghe e di abitazioni povere e mo deste. · Pignone, Legnaia e Bellosguardo: nella parte col– linooo v,ille e parchi, nella pianura numerose case di origine in, gran parte· non· molt~ recente; nuin-erose coltivazioni ad orti e campi; popolazione in gr,an parte ope·raia. .Ricorboli: limitatamente alle Sezioni di Pian de' Giullari e S. Margherita; dove tro-vansi mo,lte case di •caratte·re popo•lare.- Nella tabellina seguente è indicata per ogni zona o sezione la popolazione complessiva e la proporzione pe-rcentuale delle famiglie ivi abitanti secondo la con– dizione del capo-famiglia, ·distinte nelle seguenti cin– que oategorie: I.. Benestanti, Pro.fessionisti, Commercianti; II. Impiegati privati ed -esercenti; III.- Operai e salariali; IV. Lavoratori della· terra; V. Cond.izione non bene specificata od ignota. So,no ~tanipate in marcato-.Je perce11tùali dei -gruppi di popolazione prevalenti nella zona o sezione. Zone statistiche Categorie sintet-iche delle fa– Popolaz. miglia secondo la condizione del capo-famiglia. compless. ,___ (_O_if_re_p_er_c_e_nt_u_a~~-) _ ------~- ____ ,_I __ _!:._ III I~_}!__ 1 l Centro 8.288 44,8 15,6 27,9 0,2 11,5 . Viali . 20.711 48,7 13,1 30,2 0,6 7,4 2. Santa Croce . 24.964 22,0 13,6 53,8 0,3 10,3 ~ Pignone. . . 12.432 20,9_ 12,7 58,7 2,9 4,8 3. Legnaia. . . 5.043 6,3 7,9 66,3 13,3 6,2 Bellosguardo . 1.459 22,3 4,7 48,0 20,3 4,7 4 l Pian de' Giull. 1.764 2il,3 10,7 38,8 25,1 2,1 · S. Margherita 452 24,4 ·5,1 14,1 56,4 Nelle prime due zone, Centro e Viali, predomina la classe signorile; in Santa Croce, abbondano gli operai e salariati, specia,Jmente delle piccole •indu– stri-e e dei ,commerci; al Pignone, Legnaia, BeUo– sguard•o, prevale la popolazione operaia industriale propriamente detta, e a Pian d-e' Giullari e Santa Margherita la popolazione agricola. Vediamo ora le condizioni di affollamento di que– sti quattro gruppi, abbastanza distinti, di popola– zione. Notiamo che la densità territoriale di Firenze è di 37 abi!Janti per ettaro (abit. 232.860; Ett. 6271); che la densità urbana, e ci,oè del nucleo urbano del Comune e del,le sue immediate dipendenze, è di. 85,8 a_bitanti per ettaro (abit. 207.584; Ett. 2416,4), e che va da un minimo di 3 abitanti per ettaro nelle Ca– scine, a· un massimo di 397 agli Uffizi; che la den– sità fondiaria, e cioè della sola superficie occupata da edifici puQblici e privati e dalle loro dipendenze, è di 159 abitanti per ettaro ,(abit. 207.584; Ett. 1304,68) e nelle zone interne della città è di 264 abitanti per etta·ro (·a·bit. 150.105; Ett. 820,10); che, infine, da'. una indagine particolare su alcuni isolati scelti come tipo, si è rilevato il massimo di densità in un isolato nei pressi d-el Mercato centrale, in una costruzione an– tica, con àbitazioni povere e po-verissime a 2, 3, 4 piani, e dove abitano, per ogni ara, famigli-e 5,3 e abitanti 21,7; mentre in un altro isolato nei pressi di S. Spirito-, con edificii a 3, 4, ·5 piani, e molte abi– tazioni popolari, l'abbondanza degli ampi giardini interni riduce la densità del popoloso quartiere alla quota assai bassa di 1,7 famiglie e di 6,1 abitanti per aro. Dal che si può arguire che i da,nni del sovraffolla– mento nelle singole abitazioni possono essere note– vclmente attenuati dall',abbassamento d•ella densità del quartiere, aprendo giardini e spazi liberi che 0:e costituisca,no i capaci polmoni. Firenze, per questo riguardo, come molte altre città italiane, .ha ancora . un ampio programma da svolger-e, poichè il 5,5 % delle sue abitazioni sono sovraffollate (2539) e vi si rinserra .il io% della popolazione (21.772 abit.); e ve ne sono 47 di l stanza, contenenti da 6 a 9 persone ciascuna-; 35 di 2 stanze, contenenti da 9 a 12 per– sone; 22 di 3, accoglienti da 13 a 21 · persone. Ecco, per le zone o sezioni prese in esame, -le con– dfzioni di densità e di affollamento, indicando in marcato le percentuali superiori alla ·media• del Co– mune: Abitazioni sovraffollate ii -~-~ Zone statistiche =,a ~~ Su100abitazioni Su100 Quota ~i E= ~~ abitanti media ,., ~ = erano a eran1 erano distanza comune sovralfoll. sovr ttoll.perabit. ------ -- -- -- 1 l Centro '• 232 1,13 8,9 1,1 2,1 1,5 · Viali . 116 1,07 5,2 2,0 3,9 1,5 2. Santa Croce . 402 1,40 26,6 6,2 12,1 1,0 ~ Pignone. . . 93 1,15 14,3 8,7 14,5 0,8 3.. Legnaia , . . 17 1,17 16,3 11,6 17,3 0,7 Bellosguardo . 5 1,05 3,7 6,2 9,7 1,1 4 ( Pian de' Giull. 6 1,10 8,3 3,2 5,4 1,0 · l s. Margherita 2 1,04 4,0 12,0 18,1 1,0 -- -- -- -- -- -- Comune 85,R 1,19 14,5 5,5 10,1 1,1 Nei qu;:1:r-tierisignorili, la densità è elevata, ma ba-ss-issima è 1-aproporzione delle coabitazioni e la peroontuale delle abitazioni sovraffollate, e alta la quota di stanza per abitante; la zona di Santa Croce (piccolo ceto e operai) è la più congestionata di tutte; ivi altissima la densità e la coabitazione, no, tevole il so·vraff.oll-amento; nei quartieri operai del terzo gruppo, la densità si attenua, ma la coabita– zione e, sopratutto,, il sovraffolla-mento presentano cifre percentuali notevoli; infine, nella zona operaio– agricola, è bassissima la densità, ma, specialmente in Santa Margherita, è altissimo il sovraffo.JJ -amento. Il rapporto fra la condizione economica degli abi– tanti e la loro condizione di abitazione è qui evi– dente, ed è mes_s,a ancor meglio in luce dalle se– guenti cifre: ' Su1DO abitantiSu1DO abit,z. Membri ' erano so,raffoft. erano a comune perfamiglia Possidenti e benestanti 0,8 7 4,1 Professionisti e artisti 1,4 12 4,2 Industriali e commerc. 3,5 16 4,7 Impiegati pubblici . 2,2 13 4,0 Impiegati privati 4,9 25 . 3,9 Esercenti . 8,7 23 4,4 Ferrovieri e tramvieri 10,6 29 3,9 Fabbric. oggetti di lusso 7,6 27 4,0 Lavor. ind. del vestiario 15,4 39 3,6 ,, " della carta . 11,8 37 4,0 " " metallurgica 17,8 31 4,3 " " edilizia 21,9 28 4,3 Operai in genere 21,1 36 4,1 Coloni. 11,5 11 7,0 Opranti agricoli, ortolani 10,6 18 4,7 Persone di serv. e di fatica 27,0 38 3,8 Profess. gir"Y. o incerte . 25,2 44 3,8 Comune 10,1 14,5 4,0

RkJQdWJsaXNoZXIy