Critica Sociale - Anno XXII - n. 17 - 1 settembre 1912

,n ORll'ICA SOCULE · 265 111' luglio_ 1910, manifestat0 -di nuovq_, in modd ··espli– cito, le .s11.eprreforrenze pr.opor,7,ionahs\e! I· Rer una nu0\la disposizione regolamentare, le .e'lez,Ì!oni per ile Commissioni permanènti c\o;vevano'a:ver luogo con sistema JDropo.r.zionale a con9or,rema di. Liste e quo– ziente, come è .stato acouratamente spiegato ,neH'o– puscol0 N. 2 ,<le11a « ,Associazione Proporzionalista 1 Milanese». . , . . Jn tale -elezione ii proporzionalisti erano stati in notev0le maggior.anza. E, ,come se ciò non bastasse, mentr.e essi rappresèntavano un concetto ,chiaro e om0geneo, i 19 ,Commissarì eletti per la min0ranza appartenevano a ,quattro liste diverse, c<!lntrapposte alla lista unica della R. P., e cioè 6 alla hsta re– pubblicana della riforma elettorale; 3 alla li-sta ve– pubblicana anti_pr:o.porzionalista; 5 alla lista repub– blicana dello scrutinio uninominale 00lil perequa– .zio.ne -delle -circ0scrizioni e diminuzione ,del nhl.– mero dei d,e,p:utati; ff> a11a ,lista repu°i~blicana ,di r.i– forma elett0rale senza R. P.. ,Alla · v0tazi0.ne ave-vano par:becipat0 513 ,d13phl.tati, .,-,d~i ,guaii 282, a.vev:ano vot&to la jista ,propor:tàonaJi– sta,, mentre 222 a,vevan0 di1vi-so i 1 pmopnì ~uffragi lìra le .altre quattr:o .liste. E bisogna 1pure n0tare che,· se, dei 44 Commissar,ì eletti, 25 erano impegnati a v0ler:e la JR. P .. , ben 41 pe11ò ammettevano Ja ne– cessità di una riforma elettorale. fla q11esto v0to il sistema vigente di scrutinio unino-!Rinale hl.Sciva,de– finiti,vamente condannato, come del r.est0-,era stato condannato dallo stesso Bniand in un memoralhi1e discorso d(lll'autunno 1909, in cui aveva .accus:it'o i CoUegi uninominali di essere le pall!ldi stagl).anti nelle quali -si corrompeva la -vita politica francese. La Camera aveva dunque, di fronte a se .stessa e di fronte al Paesè, .assunto l'impegno ,di ,compier.e, nel corso deHa Legislatura, la riforma elettora:le.; . e ciò appunto ci spiega come, nonostante tùtte le trawersie, la riforma sia stata effetti;vamente con– dotta in porto. La situazicme par,lamentare, ,da me . pr.i:ma lumeggiata, ci spiega d'.alt11onde,, come la riforma abbia dovuto essere,, in t11tte le sue fasi, un ·coffitpromesso fra le aspirazioni pro.porzi0naliste della maggior.ama deHa Camera e le battagliere op– posizioni della maggioranza ministeriale, la ,quale reca:va .flel dibattito sopratutto un feroce spirit0 di autoconservazione, non peritandosi a dichiarare di essere mossa da ql'lesto sentiment0, pur leggia– dramente dissimulato sotto -1'.ruf:fonmaz,ione che la difesa di tutti .i Seggi della maggio.ranza costituiva la difesa stessa della causa d'ella Repubblica. li riflesso di questa condiiione_ di cose apparve su.bito manifesto anche 1nei lavori ·de1la Comm.is- 1 "1si,one.d~l S,ufJ:r:<1gio, universale, nella q11ale ~ ,2q ,J)rO-- porzi0naListi componenti ila maggior ~n.za pro:veni– va,110 .dai ,più -varii settori, e quelli fra essi ,che er.ano radicali, ra<dicali-socialisni e socialisti si tr0v:arono a lo.ttare ,contro i loro compagni di partito, ai ,quali erano avvinti da solida.r.ietà ,politica e da dis~p.lina di .parte. Così si spiega c0me, anche nel ,seno' slesso de1la Commissione, da .a1lcuni, ,per quanto eletti come proporzionalisti, si sia cominciato a il)O.rsisu ,<!Juella stessa via delle transazioni, per la quale si era g..ià spiato ,c0sl i~nanzi il Ministero Br,iand. Mediante concessioni· reci,pr0che, si cercava insomma .di fog– giare un sistema prapo.rzio.na.le con martinicca maggio.ritaria., che non fosse cioè così pr0ponzio- . nale da dare a ciascuno proprio tutto ,que.lilo che àvrebbe .do:vufo .a.vere, e che, sopr:atutto, facesse· sperare., a chi .avev.a i-1solo mèrito .di a\.le.r già ot– tenuto per ·11 passato ,più di quello che gli s,pet– tasse., d.i poter conse1ware ,almeno un po' cdi.q11el di ,più, ·indebitamente percepito, .<,he un sistema· inspir.ato · esclusi1vamente .a còteri di giustizia ,d,i– !ltri.b.uti:v.a .lo ,avr.€lbbe 'Ì.n;vece costr.etto .a ,restituir-e. ·Così, ,d:op0 .-1.m periocl.o di intelil.sa ,elabo-razi~rne, durante il. quale iiurono vagliati e riwagliati 1rna quantità di emencl.amenti e di contro-progetti, dopo trattative lunghe e laboriose col Ministero Brian<d prima, e poi ,con qllle1lo Monis ad esso succedut0, la Commissione· presentò, ·il 16 marzo 1911, la propria -Relazione, opera v0Luminosa e diligente del deputato .Groussier, non indegna delle Relazioni che gli ,onorevoli Benoist, Flandin e Vanenne ·ave– van0 <dedicato alla quesbione deila R P. nella pas– sata legislatura. 4) Quoziente e p1•emio a·Ua magyim•anza. . Nel pr0getto •della ,Commissi0ne si notava,no, an– zitutto., due imp0.rtanti a1ltenl!lazioni del.le c0noes– sioni ,al pir,iincipio maggior,itari0 ideate dal Briand. Il quoziente ,im1:fatti si ,fissav:a, come è eql!l0 e. na– t~r:ale, e come· è II'imast© poi nel pr0getto defini– two, ,dividendo pel murnern degJi ehgendi quell0 c]ei votanti ,e lil©n pi,fu quello <degli isc-r,itti. Avver– timmo d1fatt1 che, nca,vando il quoziente cl.al nu– mero degli iscritti, ilo .si elevava non poco ed ,in m0do arrtificioso, danneggiando le mii;wran0e, alle quaE si rendev.a più airduo il •raggiungimento del qu0vi.ente stesso e ,qllliindi ,piili ,difficile la certezza di 0ttenere almeno ,un Seggio neJ.la ripartizione .. · L'.altra attenua;zione voluta dalla Comraissi0ne conoernev:a il ,pvemi0 a,Lla maggioran;za. E nòn .fu otteEJMta sen;za wi•v,i oomtr:asti. Abh>,iamo,<detto ohe, nel pr0.getto Bria,nd, i Seggi rimasti da assegnare dopo ;la pr,iima ripartizione fra le liste che a•ves-. sero superato il quoziente_, d0;vevano spettare tutti ai ._ca~cLicdati ·?he. a,vesser0 otteliluto le maggiori v0- taz10m, ,e qumd,1, ,quasi se~pre, a ,q11elli a,p,parte– neia:ti alla Lista c1ie ave:va raoc0,Lt0 la maggioranza r.ela,ti:v.a.Esse.ncdo ,i pr01por2;ionalisti ,categ0;ricamente co.ntr.ai: ,ì a questo favo:ritismo. -eccessivo, il de,pu– tat0 Painlewé J)I10pose di sostituirvi q,uest'.a.ltro -espe– diente : quando v.i f0sse ima lista, la qhl.ale avesse racc0.lt0 la .maggior.anza assoll!lta, doveva:no esserile senz'alt110 attribuiti tutti i Se.gg,i ·restanti ,cdopo Ja prima, ,ripartizione; in -cas0 ·diverso, dov,eva ,p,ro– c'edersi ad Ulil.O ·scrutiini0 ,di ba1ll0ttaggio per asse– gnarli. Non è difficile vailuta,ve la p0rtata di .una tale .pro_posta: .nel ,pniimo caso, specia;Lmente nelle circoscrizioni ipoc0 am)!)ie {e, ne'l pr0gemo delila Commissione, .ben 32 iDipartimenti su 91 era,no chiamavi ad eleggere meno à,i cinql!le deputati cia– scuno~, .le minoranze rischiiavano di non par,teoi– pare in alcun modo nè alla prima nè alla sec0nda ripartizione o, comhl.nque, di ess~re so,p.raffatte; nel secondo ,caso, si sar:ebbe, in sede di ballottaggio, procur:ato per lo piili il -tri0nfo di quella lista, che nel primo scruhnio .avesse racc0lt0 la magg.ioranza relativ.a. Eppure, tale era iJ perturbame~lo creato nell'animo dei .Commissar.ì dalla scab.rosa situa– zione )PO.htica, che la p11oposta Painle:vé fu ~ruasi per prevaJere, poichè essa fu respiinta con soli 18 voti contro 17. N,è il PainleV,é si arr.ese, ma tornò alla carica ,con l!lna nuova p.roposta, alla quale questa volta arrise la vitto.ria. Egli -rinunciò cioè al ballottaggio e, ,poichè, come tra poco direm0, era già riuscito a far trionfar.e un'altra sua propo– sta, quella dell'apparentement, propose che i Seggii restanti fossero dati .alla maggioranza -assoluta, sia che questa fosse raccolta da una lista sola, sia ohe risultasse dalla somma deHe votazioni medie di più liste che avessero -preventivamente dichiarato d'imparentarsi: nel solo caso, nel quale nessuna lista isolata, o nessun -raggruppamento di liste, ·avesse raggiunto la .maggioranza assoluta, i Seggi ,restanti si ,atbrib.ui ;v.ano,col sistema ,delle .medie. Anche :cosi attenuato im confronto di -C0Jlle era •stalo pr:0;poslo :<dall\lJ,imate!loBriand, ,quèst0 ,cosi-

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