Critica Sociale - Anno XXII - n. 17 - 1 settembre 1912

2GO CR'J.TIIGASO€IALE minore ed accessorio, sarebbe un controsenso l'am– mettere che non debbano a fortiori proteggere il di– riUo più importante e fondamentale! Ecco infatti, pubblicata ier l'altro (29 agosto) dal l!.,avoro di Genova, una nuova lettera del sottosegre– tario di Stato on. Falcioni al deputalo Carcassi, in cui cotesta riduzione nei limiti del ragionevole della pretesa inefficacia delle vecchie liste viene final– mente confessata. « La legge volle che si facessero liste nuove, in– validando con ciò senz'altro le vecchie, agli effetti del.Ja permanenza dell'inscrizione ... Non è già dun– que eh' esse non abbiano alcun valore e specialmente che non possano avere quel valore d'indicazione di un titolo di capacità, che il Governo equamente volle ad esse attribuire e salvi i possibili controlli ». Alla buon'ora•! E ci voleva tanto a parlare col senso comune? •*• 5° - Ma si alleg-a il pericolo degli errori; la ne– cessità di eliminare i morti, gli inesistenti, le inscri– rzioni abu sive! Non. si osser.va che l'obiezione allol'a avrebbe un senso, quando da noi si chiedesse ciò che nessuno ha mai pensato di chiedere: che dalle vecchie liste si wasferissero nelle nuove tutti gli inscritti, s-enza esame e senza, controllo. Che si trasferissero, non già, gli. elettori, sibbene i non elettori. Che si negas– sero, per la formazione delle nuove liste, tutti i po– teri e tutti i doveri - e più ampii e più scrupolosi, se ?ccorre - che accompagnano le revisioni ordi– narie. Anche non s'è negato da nessuno che - il criterio, il quale, per la nuova legge (salve tassative ecce- ' zioni) determina il luogo dove l'inscrizione deve farsi, essendo oggi la residenza dell'elettore - sia necessario, ad evitare duplici inscrizioni possibili, che le· reinscrizioni nel domicilio civile, o nel prece– dente domicilio politico, non avvengano se non pri– ma l'elettore interessato venga sollecitato all'opzione oui ha diritto, con rinuncia espressa all'altro dei Co– muni in cui la sua reinscrizione può essere fatta. E. ove l'interessato non provveda, è pacifico che la reinscrizione non debba altrove farsi che nella sua residenza. Nella quale, potendo darsi l'ipotesi che il titolo per la inscrizione· non risulti d'ufficio, anche può avvenire, s'egli dorme, che la reinscrizione non avvenga. . Ma osserviamo che questo è il solo caso - a prescindere da inscrizioni illegittime. da annullarsi perchè tali - nel quale, in ossequio al brocardo « vi17ilantibus jura succurrunt », la non reinscrizione sia legalmente possibile. E. appunto per questi casi, anche sostenemmo perciò il dovere di notificare al– l'elettore la situazione in cui si trova. Attendiamo poi che ci si chiarisca come possa ve- 1·ificarsi - data la reinscrizione dei soli residenti nel Comune - che essa cada sui morti, sugli inesistenti. sugli irreperibili. all'intento di creare dei possibili voti artificiali nelle elezioni future. La residenza, che rlee risultare confermata. dal Registro di popolazione o da atti equipollenti, non è propria - per quel che ci consta - nè clej?l'iirreperibili, nè degli inesistenti 11è ~ei ~rapassati. €he se poi si ·suppong-ano falsi i R'epstr1 deHa popolazione, oppure se i Municipii e le Commissioni si suppongano caoaci di inventare rlegli)nesistenti per predisporre le liste ai brogli futuri - a parte che nel Godice penale dee trovarsi ·qualche difesa contro accidenti del genere - do– mandiamo· perchè mai una ipotesi cosi· audace debba infirmare soltanto le reinscrizioni, e non anche le inscrizioni nuove; e perchè debba sembrare oiù fa– cile risuscitare un defunto, che partorire, colla pen– na, un non concepito! E si noti: coteste Commissioni di presunti falsa11ii sono presiedute, l'una dal Sindaco, l'altra dal P1•0- sideQ.te del Tribunale, e composte rispettivamente di cittadini eletti dai Consigli comunale e provinciale e di Consiglieri di prefettura! Concludendo - e qui si palesa anche meglio ciò che chiamammo un misero gioco di parole - la novità o il rinnovamento delle liste in tanto ha un senso e uno scopo, in quando conduca a migliorare, non a peggiorare le liste; a correggerle, non a so– stituirvi nuovi errori agli errori passati; in quanto sia un di più della revisione ordinaria, non un di meno. Se il proposito di evitare il persistere di una ipotetica inscrizione abusiva del passato ci conduca a creare scientemente una sicura e non meno abusiva esclusione nell'avvenire, dico che perdiamo nel cam– bio. Dacchè è cert~mente più odioso, più lesivo, più iniquo togliere il diritto a chi l'ha, a cui fu debita– mente rico·nosciuto, a chi lo ha conquistato ed eser– citato, che non sia l'attribuirlo cui non spettasse - dato che veramente, se si tratta di vivi, col suf– fragio quasi universale, possano essere frequentr · i casi di già inscritti che non avrebbero neanche oggi il diritto di esserlo; e dato che neppure i nuovi Seggi, selezionati e preordinati con tanta cura dalla nuova legge e presieduti da magistrati od affini, debbano impedire ai morti ed agli inesistenti di deporre la scheda nell'urna. 6° - Battuta sul terreno del diritto, la tesi re– strittiva cerca un ultimo scampo nell'asserire che la questione non merita l'importanza che le viene attri– buita, non potendo trattarsi che di un piccolo nu– mero di elettori, dei quali non risultino d'ufficio i titoli per l'inscrizione d'ufficio. Anche questo argomento - il cui valore giuridico lasciamo apprezzare al lettore - richiederebbe al– meno qualche approssimativa dimostrazione. Si osserva che il caso di elettori. fra i 21 e i 30 anni, che abbiano superato l'esperimento avanti il oretore. e trovino difficoltà a proòurre un'altra volta il certificato, non può essere molto frequente. Rispondiamo che, se la tesi restrittiva prevalesse, rimarrebbero escluse dalla inscrizione d'ufficio al– meno le seguenti sei categorie di elettori: Fra i 21 e i 30 anni: 1° elettori che diedero l'esame di compimento scolastico in Comune diverso da quello in cui erano elettori; 2° elettori che pagano lo lasse richieste o figu– rano censiti agli effetti elettorali in Comune diverso come $Opra; 3° elettori che superarono l'esperimento avanti il Pretore; 4° elettori che prestarono il servizio militare, ma o sono inscritti fuori della loro residenza, o n·on fecero constare della loro attuale residenza all'auto– rità militare. Di qualunque età: 5° elettori inscritti m un Comune diverso dalla loro attuale residenza; 6° infine lutti g-li elettori, legittimamente inscritti, il cui titolo non risulti (fuorchè dalle vecchie liste) all'Ufficio elettorale, oer mancanza o imperfetta te– nuta dei Registri di anagrafe, scolastici, esatto– riali, ecc., ecc. Noi non conosciamo statistiche che ci illuminino; ma domandiamo: quante migliaia o centinaia di mi– gliaia saranno in Italia tutti i compresi nelle catego– rie accennate, e specialmente nelrultima? A colollo che asseriscono incomberebbe llonere della prova ... almeno approssimativa.

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