Critica Sociale - XXII - n.10-11 - 16 mag.-1 giu. 1912
CRITICA SOC.IALE· 175 ebbero complessivamente, nel 1910, una entrata di oltre 185,79 milionf-di franchi, una spesa di oltre 175 milioni; mentre a òne d'anno le organizzazioni alle quali appar– tengono detti organizzati avevano un patrimonio com• plessivo di quasi 235 milioni di franchi. Più interessanti, per noi, sono i dati che riguardano .soltanto gli orga– nizzati aderenti alle rispettive Confederazioni nazionali del Lavoro e perciò al Segretariato Internazionale, tutte quindi indubbiamente sqlla direttiva socialista della lotta di classe. In questi dati comprenderemo anche quelli delle organizzazioni inglesi, quantunque non tutti ,gli organizzati inglesi delle 100 Unioni 'prin· cipali, delle quali la statistica ufficiale inglese raccoglie anche i dati finanziari, aderiscano alla Federazione ge– nerale dei Sindacati inglesi e quindi ·a1 Segretariato Internazionale. La maggior parte di questi organizzati aderiscono, però, al Comitato parlamentare e al Partito del Lavoro. ' Nella seguente Tabella riassumiamo i dati sulle finanze sindacali, nel 1910, per i paesi e per il numero di orga• uizzati ai quali questi dati si riferiscono .. 'soci Entrate Spese Patrimonio Fr.' Fr. Fr. 1. Gran Bretagna 1.422.299 65.290.965 68.529.107 128.812.230 2. Olanda 44.120 2.322.000 1.241.156 2.786.191 3. Danimarca. 99.568 4.907.587 3.256.207 5.421.223 4. Svezia 85.887 8.467.760 8.857.180 1.012.508 5. Norvegia . 46.897 1.689.665 1.849.282 1.558.924 6. Finlandia . 15.346 307.121 276.170 7l:\2.582 7. Germania . . 2.017.298 80.465.287 72.408.208 65.719.381 8. Austria .. 400.565 8.962.684 8.358.062 11.851.401 9. Bosnia-Enegovina 5.718 85.790 90.789 18.756 10. Croazia-Slavonia 5.108 61.479 51.112 14.667 11. Ungheria 86.478 1.881.628 1..727.788 1.497.408 12. Serbia 7.418 102.199 75.227 62.486 13. Svinera 63.868 1.815.283 1.629.251 1.765.900 14. Italia. 297.107 687.880 599.920 37.410 Totali 4.596.672 171.9t6!728 162.948.304 221.290.912 Per fare confronti tra queste cifre, occorre ricordare che i dati della Gran Bretagna riguardano il 60,59 °lo di tutti gli organizzati inglesi, menti;e riguardano il 100 °lo dei soli confederati aderenti al Segretariato In– ternazionale in Olanda, Svezia, Norvegia, Germania, Austria, Croazia-Slavonia, Ungheria, Serbia, Svi'zzera e il 99 °lo dei confederati in Finlandia, il 98,04 °lo in Da– nimarca, il 93,95 °lo in Bosnia-Erzegovina. I dati che riguardano l'Italia sono, certamente, molto al disotto della realtà, perchè si riferiscono soltanto alle entrate e spese delle Casse centrali delle Federazioni, che, come si sa, in Italia, come in Francia, non prelevano che mo• deste quote federali, lasciando la maggior parte dei ser• vizi è degli oneri corrispondenti alle Sezioni, le quali, alle volte, hanno entrate, spese, patrimonio superiori a quelli della Cassa centrale. I dati degli_ altri paesi, che hanno u nà forma accentrata di organizzazione, rappre• senta.no, invece, le somme effettive incassate, spese e pos sedute dalle organizzazioni sindacali .. Tra le spese fatte, nel 1910, dalle organizzazioni ade– renti al Segretariato Internazionale, comprese quelle delle organizzazioni inglesi, figurano: 83,65 milioni di franchi per i diversi sus1;1idi (tra cui 35,96 milioni per sussidi di disoccupazione ; 24,58 milioni per sussidi di malattia; 10,79 milioni per sussidì di invalidità); per gli scioperi 32,75 milioni; 4,95 milioni· per la stampa professionale, biblioteche, ecc.; oltre 14 milioni per pro. paganda, congressi, ecc.; 14,66 milioni per l'amministra. zione. È da notarsi, però, che in queste ultime voci non sono compresi i dati delle organizzazioni inglesi; le quali spesero, complessivamente, per l'amministrazione, la stampa professionale, le biblioteche., ecc., 18,88 mi– lioni di franchi nel 1910. Rileveremo eziandio che le maggiori somme in sus– sidi vennero spese, nell'anno, dalle ,organizzazioni in– glesi (51,2 milioni d'i franchi) e tedesche (28 1 38 milioni). Per gli scioperi, invece, i m11,ggiori sussidi vennero pa– gati dalle organizzazioni confederali tedesche (25,62 mi• !ioni di franchi), poi dalle organizzazioni inglesi (3,95-mi· !ioni). Per la stampa professionale e le biblioteche, le organizza:tioni confederate tedesche, da s-ole, ·spesero, nel 1910, più di 3 milioni, e quelle austriache 1,37 mi– lioni di franchi. · Da' tutte queste cifre, si rileva la molteplice azione . . delle organizzazioni operaie internazio·nali a vantaggio delle classi ·lavoratrici, per migliorarne le condizioni, non soltanto economiche, ma morali e intellettuali. L'or– ganizzazione operaia internazionale progredisce conti– nuamente ed abbraccia ormai tutti i paesi ove è pene• trato il capitalismo. Essa, non solo si estende, ma si consolida, sviluppa sempre più i suoi organismi e le sue funzioni, si concentra sempre più in organismi na• zionali per industria, si raccoglie, in ogni paese, in organi nazionali, che imprimono una sempre più grande n~ità di indirizzo al movimento di classe. Col progre– dire e col consolidarsi del movimento proletario nei vari paesi, progredisce e si estende la solidarietà -in• ternazionale. Quasi tutte le principali industrie hanno ora dei Segretariati internazionali, che. disciplinano la solidarietà tra le organizzazioni delle singole industrie nei vari paesi, mentre, collo sviluppo delle singole Con– federazioni del Lavoro nei diversi paesi, cresce il nu– mero dei soci del Segretariato Internazionale della resi• stenza, il quale, nel 1904, contava 12 paesi con 2.888.261 soci, e nel 1910, come si è visto, 19 paesi con quasi 6 1 / 4 milioni di soci. . Certo è, e ciò risulta anche dal Rapporto internazio– nale, che grandi differenze esistono ancora tra i varì paesi nello sviluppo del movimento sindacale, nelle tendenze e nei 'metodi adottati dalle organizzazion'i operaie. ·Debole è l'organizzazione nei paesi dove più recente è lo sviluppo industriale; ancora in preda al• l'arbitrio dell'autorità reazionaì·ia in Russia; poco ac– centrata e prevalentemente localista e federalista e a scarsi servizì mutualistici in Francia e in Italia; ancora precipuamente basata sulla Unione di mestiei:e, ma con tendenza verso un movimento sempre più di classe an– zichè, professionale, in Inghilterra; saldamente accen– trata e a larghissime funzioni in Germania, nei paesi Scandinavi, in Austria.· Anche nei singoli paesi l'unità d'indirizzo del movimento non è ancora completa. In Francia e in ltll,lia, e in questi ultimi tempi anche in Inghilterra, si contendono la direzione del movimento operaio i sindacalisti rivoluzionari e i riformisti· in Germania, contro le organizzazioni " libere ,, socialiste aderenti alla Commissione generale dei Sindacati, esi– stono le organizzazioni cristiane-interconfessionali le cattoliche, le liberali, per non pàrlare di quelle giaÌle– nazionali; e organizzaziorli operaie cristiane esistono anche in A11stria, in Svizzera, in Belgio, in Olanda, in Italia. In Austria, in questi ultimi anni, le questioni nazionali, hanno compiuto un'opera di nefasta scis8ione nel campo dell'organizzazione di resistenzA. . Ma,. se differenze esistono tra i vari paesi nelle forme, nelle tendenze e nei metodi del movimento proletario di cl3:sse e se, anche nei singoli paesi, l'organizzazione operaia non ha ancora raggiunto una completa unità di propositi, la parte più importante del movimento operaio internazionale, cioè quello raccolto nelle Confederazioni del Lavoro aderenti al Segretariato Internazionale, ad eccezione della Confederazione del Lavoro francese, è animato da quello spirito socialista, che ha trqvatò la sua storica espressione nel Manifesto dei comunisti e la stia prima applicazione nella " Internazionale , di gloriosa memoria. ' Proletari di tutto il mondo, unitevi! La nuova " In– ternazionale ,, è l'attuazione, con mezzi più adeguati e su basi più solide, del programma di 'luella prima " Internazionale ,, che ha preparato questo maestoso e imponente movimento internazionale del proletariato di tutti i paesi. f. p. FRA LIBRI E .RIVISTE Fra Som·ani e Popoli; di M. GoRKI. (1) Un volume di grande valore letterario e di alto si– gnificato politico è questo, che la Società Editrice del– . l'Avanti! mette ora in vendita. Si tratta di un libro polemico, di un'ardita serie di racconti, bozzetti, apologhi, dove tutti i sentimenti dei socialisti si riflettono. Le antipatie contro i potenti e (I) Il volume, di oltre 200 pagine, In carta di lusso, con ritratto dell'autore, L. 2 (Libreria dell'Avanti!, .Milano, via San Damiano, 16):
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