Critica Sociale - XXII - n.10-11 - 16 mag.-1 giu. 1912

156 CRITICA SOCIALE nuova edizione del suo famoso Manuale (Ilarità) ... Oh! vedrete, ne verrà fuori una cosa fantastica, un vero Larousse!. .. Dunque, io e Ba_slini avremmo in– sieme l'intenzione di fare una propaganda viva, entu– siastica per il nostro avversario, distribuendo a de– stra e a sinistra la sua scheda, ma facendola un paio di millimetri più larga di quel che la legge prescrive. In questo modo non si può introdurre nella busta se non piegandola! Ed eccole tutte nulle dalla prima all'ultima! (Ilarità). Insomma, on. Giolitti, la verità è che qui dentro ,ressuno è persuaso. In generale, quando ci parliamo nei corridoi, constatiamo che tutti quanti non siamo persuasi nè dell'uno nè dell'altro sistema; e sopratutto non siamo persuasi dei perfezionamenti con cui si pr,etende di migliorarli. Per ogni nuovo perfezionamento; se le obiezioni prima erano dieci, diventano tredici, pf.)rchè è sempr•e una complicazione, e quindi un pericolo di più. Unire, µer esempio, la busta ufficiale e la scheda ufficiale ... si è proposto anche questo da qualcunq ... Una voce. L'ha proposto l'onorevole Salandra. TURATI. No, no!. .. non ,calunniamo l'onorevole Sa– landra, che ha detto delle cose giustissime! (Ilarità). Chiunque l'abbia proposto, cotesto nuovo sistema cumuleDebbe i difetti dei due sistemi; •e difatti l'ono– l'evole Giolitti, a pagina 54 della sua Relazione; ha detto che cotesto sistema non è usato, se non erro, se non in Norvegia, ed è ?ssurdo ,e non serv~ a nulla. L'esempio tedesco val·e quel che vale; perchè là non vi sono analfabeti... Tutti sanno leggere e scri– ver-e, e sanno leggere e scrivere in ted·esco, ciò che è più grave... (Ilarità). E poi, badate, on. colleghi, che quella ca-bina, che deve garantire il segreto, sarà una gaoonzia per l'e– lettore, ma non mica a favore della leg·ge, della sin– cerità. O~gi, col sistema vigente, l'eletto~ va a un ta– volino a scrivere, se sa scrivere, e nessuno può ve– dere quel che scrive. Ma però si vede quello che fa. E una garanzia per tutti... Ma, quando uno si rin– tana in quella specie di numero cento elettorale ... (l/arità), dove non ci si vede, perchè non potrete mica mettere la luce elettrica dapertutto ... ,e poi ve la spianterebbero, vi sottrarrebbero le lampadine ... che cosa fa là dentro quel signore? (Ilarità) Voi non potete vigilarlo, perchè ,altrimenti violereste la libertà della votazione. Si è tanto parlato dei guasti che possano recarsi dolosamente alla macchina; ma io ho una gran paura ... chi lo sa?... quando un'elezione minaccia di andar male, ,e c'è la passione politica che sprona e che può servire da attenuante ... , ma anche una bombetta ... (Ilarità). Chi lo sa che cosa fa là dentro quel signore solo?... (Ilarità). Appunto perchè è solo!. .. tanto peg– gio: fossero in due, meno male! -(Ilarità). Ed io ho una gran paura che tutte le innovazioni che introduce questo disegno di legge, i rappresen– tanti dei candidati, gli scrutatori preindicati dalla legge, che diventano una specie di funzionari spe– cializzati (perchè nei piccoli paesi saranno sempre quei medesimi individui, e si crederanno personaggi importanti... e saranno i· beniamini dei vari par– titi, •ecc.), io temo che tutto cotesto non farà che dar modo di organizzare meglio ogni genere di frodi. Ad,esso le frodi si facevano; ma, siccome tutto. era rinnovabile, non era così cristallizzato e complicato,. la preprdinazione e la per1z1a degli artifici non po– teva salire all'altezza a cui questo disegno di legge le farà salire. Per tutto ciò, secondo me, come per !'on. Salandra, bisogna dunque andar in traccia di un sistema di– verso ... BERTOLINI. Stampiamo un avviso sulla quarta pagina dei giornali ... forse qualche cosa ne verrà! ... TURATI. Mi presto io a far da quarta pagina e non domando prezzo d'inserzione. (Ilarità). I requisiti essenziali di un buon sistema di votazione. - La macchina per votare. Nessun sistema Sarà accettabile, che non risponda a questi quattro requisiti essenziali. Anzitutto, come fu già detto e da Pantano e da Salandra, è necessario che l'ei,ettore sia libero, asso– lutamente libero, nel momento del voto; ch'egli fac- . eia, almeno in quel momento, un atto della sua vo– lontà. Sotto questo aspetto, la scheda ufficiale, da segnarsi nell'aula elettorale, è certamente preferibile alla scheda portata da fuori. Soltanto, io vorrei che non fosse così segregato nella ·cabina; il sùo atto di volontà non deve essere controllato, ma egli deve farlo all'aperto, come un cittadino che hon si appiatta. In secondo luogo, l'elettore deve poter capire fa– cilmente come deve votare perchè il suo voto vada a f,avore del candidato che egli preferisce. Questo è sopratutto importante per gli ,analfabeti. Ma gli altri , requisiti interessano tanto gli analfabeti, quanto co– loro che non lo sono. Anzi, generalmente, sono quelli che sanno leggere e scrive-re che fanno le maggiori frodi. Gli altri non ne hanno il mezzo 'e la capacità; qualche volta ricorreranno, tutt'al più, ,alla violenza. Terzo requisito importante è che il voto non sia suscettibile di controllo; che non sia possibile sape-re se l'elettore ha votato in un modo o in un altro. Da ultimo, è necessario che non si lasci arbitro il seggio di cambiare i risultati. Ora, questi quattro requisiti: della tera libertà, . della facilità, della segretezza e non controllabilità del voto dato, e della certezza che esso non possa es– sere adulterato dal seggio (come avviene in tanti Col– legi, d'onde si mandano telegrammi di entusiasmo quando un partito. ha conquistato il seggio, perchè da quel momento sull'esito finale non cl può più es– sere dubbio) .(Si ,-ide); questi quattro requisiti non li potete avere se non con il mezzo meccanico. Non c'è ·nessun altro sistema! È, per l'ultimo dei quattro requisiti, non ogni mezzo meccanico serve ad un modo; serve soltanto quel mez– zo meccanico, che faccia anche il conteggio dei voti. Ora, di questi congegni meccanici, ne abbiamo vi– sti parecchi tipi e generalmente li conosci,amo: per lo più sono macchine semplicissime, _incui, premendo un tasto o qualche cosa di simile, si dà un voto; il voto è registrato da un contatore automatico generale, come quelli che vediamo in tutti i negozi, che segna il numero dei votanti; ed un altro contatore segna il voto a questo o a quell'altro candidato; o a nessun candidato, per chi voglia astenersi, pur essendo vo– tante, da ogni determinazione. Non si può dare più di un voto, perchè la macchina non funziona che una volta sola, in seguito al per– messo del presidente, il quale deve muovere un ti– rante, o una manovella, perchè possa funzion,are.

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