Critica Sociale - Anno XXII - n. 9 - 1 maggio 1912
142 CRITICA SOCIALE Ma è uomo: ama la vita; ama la sua vecchia mam– ma; il decoro della propria persona; le allegre sto– rielle; le vedovelle; la nidiata di ragazzini e bimbe che gli folleggiano intorno, uscendo dalla sua le– zione. Più appassionatamente ama Ernesta, germo– gliala in un'operosa famiglia cli mulinai; selvaggio monello da prima, affinatasi nella malinconia ero– tica del convento di poi; ed ora sbocciata, fra i fra– telli gagliardi amatori, nella fecondità pingue del pollaio, del molino, della terra. I~ un frutto maturo, che attende la mano che lo spicchi ; don Renzo è un vigoroso e sereno uomo, bisognoso appunto di quel frullo. Ma questa, che sarebbe la sana virtù d'amore, viene una colpa, un delitto, un sacrilegio. I due si abbandonano selvaggiamente, una notte, sui gradini d'un altare ... E don Renzo perde la mamma; perde la reputa– zione; per non perdere la donna, fugge e perde l'impiego. Ma poi non sa riprendere la sua via e, per non morir di fame, muta bandiera - va pastore protestante - ma non mula milizia. Un disertore può essere un nobile ,spirito; un mercenario t,ran– sfuga, non mai; specie se è mercenario dell'anima. Ma, venuto anche lui dalla terra del DI-senza-pane, ha imparato solo a commerciare in fede: quella ap– punto che non ha. Par cli comprendere da questo esempio, e dagli inizi d'un giovinetto comunicando, bigotto e vizioso, pieno di scrupoli e di malvagità, non che da certi esempi noli al mondo, che là, in quei seminari, e nelle sagrestie, si faccia all'anima dei chierici quello appunto che qui al giardino zoologico fanno degli aironi: ne spezzano un'ala e così si possono tenere all'aperto. Se pur fuggissero, volare non possono più. Anche don Corrado, il protagonista, ha il suo amore. Questo, sì, è proprio l'urlo della acclamante natura: non si nutre di nulla; una poverella, mezza monaca in vesti secolari, ne è l'oggetto, anzi la vit– tima: ma, veramente, esso si nutre del sangue stesso del maschio. A un certo punto, lo spasimo è troppo forte e don Corrado abbraccia la pietosa infermiera, distruggendone per sempre in un attimo la pace in– conscia, fredda, virginale, della vita; ma egli andrà a far l'arciprete e diverrà quel che sono tanti altri: o un pessimo prete se resta brav'uomo, o un pessimo uomo se sarà buon arciprete. Nulla di nuovo e cli" b'ene può ormai imprendere la società, la coscienza, l'anima della chiesa costituita. Ai luoghi ove impera essa resta estranea ed ostile; sterile è l'opera sua; suon di campane fastidiose e vuote sono le sue parole, la sua dottrina ... È questa la conclusione ciel libro? Era di certo quella di Francesco Rabelais. ' ENRICO CARRARA. La Società editrice socialista Avanti I ha pub– blicato a scopo di p1·opaganda, a pa1·ecchie diecine di migliaia di esemplari, il disco1·so che i nostri lettori conoscono, pronunciato alla Camera, il 23 it. s. febb1 •aio, da FILIPPO TURATI Contro la guerra e contro il Mio.istero (dal resocontostenografico) · L'opuscolo di 32 pagine, in ragione rii 2 cente– simi per copia, costa, coll'aggiunta soltanto delle spese postali, per 100 copie, L. 2,70. Commissioni, coll'importo, alla Società editrice socia• lista Avanti I,. Via S. Damiano, 16, Milano. FRA LIBRI E RIVISTE L'assiciwazione ope1·aia in Inghilte1'ra. Johannes Heiden ne discorre in Sozialislische Mo– nalshefle (N. 5). Il Governo inglese potè varare per ora, ritoccata, la sola 1• parte del suo importante progetto (l'altra riguardava la discccupazione). La opposizione fu vivace, ma non raccolse che 21 voti contro 324. L'assicurazione è facoltativa per ogni inglese, il cui reddito non superi L. 4000; obbligatoria per gli operai ed operaie, senza distinzione di s,alario, e per gli impiegati privati, sotto le 4000 lire di stipen– dio. Esenti gli impiegati pubblici, i maestri, i fer– rovieri, le lavoratrici a domicilio maritate a un ob– bligatoriamente assicurato, certe operaie occasionali, chi ha un reddito di L. 650 all'infuori del proprio lavoro, chi ha diritto a essere mantenuto da a,Jtri, infine i cittadini sotto i 16 e sopra i 70 anni. Il contributo non varia col guadagno: sempre 9 pence alla settimana per gli uomini, 8 per le donne, ripartiti fra •l'assicurato, l'imprenditore, lo Stato. Sotto le 3 lire di salario, contribuisce meno l'operaio e più l'imprenditore; sotto 1,80, alla quota dell'ope– raio provvede lo Stato. Questo non assùme obblighi verso lo stooniero. Neppure l'assicurazione si commisura al salario. Per gli infermi, dal quarto giorno fino a 26 setti– mane, 12 lire la settimana per gli uomini, 9 per le donne, oltre il medico e le medicine; per i vecchi e gli invalidi 6 lire indistintamente. I congiunti tu– bercolosi han diritto al Sanatorio; la mogùie di un assicurato ha 36 lire ad ogni parto, come fosse assi-· curata direttamente; primo germe di una assicur9.-, zione di maternità. Possono assumere i rischi dell'assicurazione, oltre le Casse libere di soccorso previste dalila legge, le Associazioni operaie, salvo il controllo dei soci. Se contano meno di 5 mila soci, si uniscono ad altre. Gli individui isolati si rivolgono alle Casse postali. Pel soccorso ai tubercolosi e alle puerpere non di– rettamente assicurate, la legge inglese vince la tede– sca, come pure pel contributo dello Stato in ogni caso, mentre in Germania esso non concorr-e che per gli invalidi e i superstiti. Gli industriali tedeschi han~' no perduto un pretesto di querimonie: anche ai loro concorrenti d'ottre Manica è toccata la loro parte di carichi sociali. f. v. PERLA COLTURA SOCIALIS1 1 A Dizionario ed Enciclopedia del Socialismo - La Rivo– luzione sociale e gti sciop111·inglesi - I precursori del Sindacalismo : Bakounine e Marx - I t·apporli tra le Coop111·ative i Sindacati - Un programma socialista contro l' alcoolismlJ. Il mercato librario francese - al quale cosi copiosa• mente attinge la coltura italiana - continua a offrirci una rifioritura di pubblicazioni Rocialiste di ordine sto– rico e pratico, di carattere generale e particolare. Abbiamo persino un Dictionnaire du Socialisme, com• pilato da CHARLES VERECQUI!! (Parigi, Ed. Giard et Brière, lire 5), che, però, non è gran cosa, o, dato il titolo pre– tensioso, potrebbe essere molto di meglio. In ogni caso, l'autore doveva aggiungere che si tratta di un dizio• nario " del socialismo francese "'tanto di questo è dif– fusa la parte bibliografica, biografica e storica, e affatto
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