Critica Sociale - Anno XXII - n. 8 - 16 aprile 1912

CIUTICA-SOCIALE 121 Stat~, in·,SJi aqche.'.si .ànnidano tutti _i privilegi 'bor- ghesi .. --:- mm può ·ft,tll,1re _a tal cò/,1lp1to. . 'f rad1r~b~e se stessa e le altre schiere di lavora– t~r1 alfim, impegnate nellé\ comune battaglia eman- c1patr1ce. · · A giorni gli artieò;J,i }li Gin~ BagZiOrJ,i, che hanno fine ~el presente fascicolo, usciranno in opuscolo; c~l, p1to,lq:eh~:e,gbe,.:i;o . ._i~, queste colonne: ll pos– S1,b1,le_efl_ib1"tonedi 'U,na g1•ande conq"'1ista (Centesum 25 franco di porto: presso la Libreria dell'Avanti!, v.ia. S. Damiano· 16 MH,A!'NO. Com– ~issioni co1l'imp·ort0. Per, alm'eno' 20 -eopie, 20 Ofo dii sco.nto). . . . · ·· .llii ))recede, il seguente proemio: SQ,UIL_LO DI · t.AMP .AN.A ·w • Questo opuscolo - cui l'imminente Congresse· della <e-Unione nazio,nale impiegati ferroviarii ))· cresce sas pÒrt! di,.atfuri/Na,.;..,.J•pr<prse'g-u-e .l'opera,ini!biata dà Gino1 Bèrglfo,n'i nl!ll'11UM sùo'' scritto di _màggédr len&: 'Per' 1a: rìforrrià fei-ro\iiaria (I). · · Jp.'~,_l'Àulore _ svisce ~a.va le magagné psicologiche e· tep,r!tc_he del $t.slema ferroviario ,di _Stato in Italia, e ne addii.ava essenzialmente il_ rimedio in una nifor.ma nrofoffda de_ll'ordinamento, che vi richiamass•e. sul se~ rio ,i/ co,ncorso, vigile ed attivo di -due grandi forte-– sociali vivificatrici: le rapprésentanze degli utenti e quell~ de•l·per,s-o,"1aleorganizzato.· · · •çosì - pensa egli, e noi, anche allora ribadivamo nel proem.io - il m;1ssimo dei serviz.ii f ndu.striali di Sfa_fo si. s_burocratiz~'erebbe, si svel!ireb~e; gli egoi~~ smt paralizzatori, .dt persone e di Gruppi, s~, disspl,., ' verebbero; .il conf1itto fr.a esecutori- e dirigenti .si tor-, rebb_e d 1 i mezzo au-tomaticarnente - ben più che con· la coazione della discipli·na··meccanica· e regolamen– i~re•, con la quale altri si i(lu/le di sedare quel con– flitto; mentre lo dissimula e, dissimulandolo, lo 'per- petua e lo inciprignisce. · · Sarebbe la c~llaboraziQne spontanea e nalt1ralmente fec~nda sostituita all'antagonìsmo, sterile e i;terili-· t~r~-•- alla _lotta e al cc sabotag,gio », latenti _e perm.a-; n,entt, e disastrosi per. tutti: azienda, pe·rsonale, eone sµ.ma, tori; _,Ma µn ..concetto così semplice ed ovvio urta nei pre– -co-nc-et,t,i, ,nei misoneismi, nella forza d'inerzia ed an– ch_~-ne'.i mino,·i interessi superficiali e tradizionali di non; par v•ero di -essere lasciati' in pace· e di cc la.sciar fare» al Governo, alle Direzioni generali, ·-a colo;,o, che « ci hanno competenza» e che sono << pagat(-per que·– sto » - salvo, • tratto tratto, destarsi, querimoniare, _brontolare, sacrameilfare, per poi riaddorm~ntarsi e f elicenotte! Quanto alle or.gànizzazioni del personale ·esecutivo, nate · come un .semplice movimento difensivo riflesso e foggiatesi, per pigrizia, sullo stampo bell'e }a.ffo · delle Leghe operaie; esse, nell'abbandonare il facile g·esto della resistenza puramente meccanica,. che se– duce le folle - e in sostanza si ridt1ce alla eterna monotona preordinazione di uno sciopero c'he · non si farà mai - e nell'adottare quelle forme di attività, ·. più complesse e più efficaci anche come resistenza, che al contrario metterebbero verame.nte in valore l'organizzazione, temono di trovare la propria nega– zione, -lo sfacelo. e la sepoltura. . Si aggiungono i .piccoli interessi costituii-i dei diri– genti -. da una parte e dall'altra·- accidiosi, sospet.s' tdsi, gelosi dello statu quo, timidi di tutto ciò che• po- tr'è13bé tt.tlib.arlo. · · ·,. ' s/ ha cosi t1~a cospirazione inconsapevole - e, per· questo, tenace - di forze avversarie,, in pro della stasi - Ufl circolo vizioso che sembra senza uscila. .Pur quando l'evidente inconcludenza.- o il disastro ~ .dell'azione guerrafondaia 9rea nei ferrovieri orga– nizzati. un princip-io di eresia e quindi di. scissione, questa rimane a .mezzà. strada, non ha. che• una por– tata negativa ~ e, poichè, mancandole il tenace co– raggio della logica, non riesce a rist1ltati rapidi e tan• gibili (e il malvolere della Amministrazione aiuta l'in- suc.cesso), bentosto sopravviene,. confessato o no, il. pentimento della resipiscenza. - E .si rito,~na al sicut erat. , È q-uelle che - nota il Baglioni - · già avvenne, o . sta__ per avvenire, se manchi la sagace e pronta riscos– sa, alla «,Unione Impiegati ferroviari» e alla.« Fede-– razione f.errovieri », sqrle in contrapposizione allo spi– rito .e ai metodi di azione del. vecchio << Sindacato ». Dopo essersi combattuti, fanno ad imitarsi. E allora. non valeva la .spesa di far casa nuova.· li fenomeno, del resto, è generale. Anche-altre F'e.._ derazioni, più o meno_ cognate ..:... postelegrafici, pro,· · fessori medii, ecc. - e. la stessa Confederazione- ge~ nera/e degli impiegati, soffrono di analoga crisi. Il · famoso contributo decisivo alla semplificazione dei _ servizi, alla riforma profonda degli ordinamen.ti - onde, col van_taggio delle aziende e della nazione, d.o- tu'fté fé' par'ti interessate ad accoglierlo. · ,IJ;L·>s• l_,)L i/1-,> ''t' f ,1,.\ d, .J • , • '" '· ·, ' • . ,,o 1 a.ro , .,,en re pw e più la evoluzione economica ~<f.. tr,asJor'ma, 'çi:~uo _dispétto, in t1n grande ·.organismo m_ilbsirtale e coordmator.e _di attività industriali, non sp. dimenticare il suo 'passato remoto·= rimane, si im-· P.u~ta a rimanere, il più -che può, burocrata, caporale, gendarme,_ E, se -anc-he sia fonzato a concedere qual– cosa ai nuovi criterii, to fa con tanta lesineria e con tah'to mal _garbo, che l'esperimento è condannato a fallire;. nell'insuccesso trova · allora u·n nuovo motivo j uea• dissuggellarsi la tonte ines·am·ibile , la1so•la raziò-' , n,;,.le e perenne, dei benefizii al perso~al~ - rimas-e.' · · finora, è onesto confessarlo, a far da monumento fu– nerario nel cimitero degli ordini del giorno votati ed acclamati dai Congressi. o pretesìo per imbt1rocratichire, incaporalire ingen- darmir'e più che mdi! ·' ~i consumatori, _agli utenti, a( contribuenti, al pu,b– bfoco ,ins9mma, e all_e sue rappres.entçmze legittime e spe~ializzate - dalle Camere di Commercio, dalle as– s-0-ciazioni economiche, su su, fino al Parlamento - t(f) GINO n.lGLIOOII: Per la rlfo,-ma ;.,·,·oviarla; con Introduzione di i'lllt)po Tut·att su \a Resistenza e collaborazlone'ael pet'so11aienelle g,-dnat azt,nae i.,austrtuu ai Stato. - Milano, C1·tttcaSociale, 1910; ~agg. 112 (Cent. 60. Libreria dell'.Avaut11, San Dam1anor1a, MIiano), Tuttavia, non è da disperare. E infatti Gino lJa– glioni: nonchè disperare e desolarsi, torna, con lena rinnovata, a battere il suo chiodo. Bisogna perseverare; rifarsi da capo, se occorre; non perdersi d'animo. La ·ragione· deve aver ragione.- Il coefficiente (ndispensabile è il tempo, ossia l'espe– rienza, ripetuta, illustrata, sviscerata, fatta parlare ·àd alta.•voce;, il tempo, che è galantuomo, .a patto di non sciupar/q, di. non ·« ammazzà,:lo » inutilmente. La via retta, nei fenomeni sociali, dove entra ed agi– sce la psicologia collettiva, · non è mai la più breve, perchè in realtà non esiste, fuorchè nelle astrazioni qella teoria. Si cammina a zig e .zag, come gli ub- briachi.

RkJQdWJsaXNoZXIy