Critica Sociale - Anno XXII - n. 6 - 16 marzo 1912
88 CRITICASOCIALE . filosofia, in forme svariatissime di cost,ruzione ideo- ' logica. Qui l'ideologia è un mezzo di espr~ssione, pi(1 o meno complicato, più o meno .arclutettato, più o meno immaginoso, ed è « confez10nata », ap– punlo, agli scopi della enunciazione. lucri filosofici: .Marx, più o ..meno, è sempre visi– bile. Chi può' ormai farne a meno? Eglì è- ii mono– lite, il blocco michelangiolesco, fuso d'un pezzo: c'è, insieme, socialismo e filosofia, mescolati dalla , sua magìa. Fuori di lui, socialismo e filosofia mo– strano l'artificio e il solco della congiunzione. J?osi– ti:vismo, volontarismo, ecc. : son filosofie che noi conosciamo viventi a sè e per sè. Noi non facciamo che ritrova·rle, nel socialismo, che di esse abbia vo– luto fruire, per ,suo bisogno, per sua organica ne– cessità. Ariche l'hegelismo, è vero, conoscevamo, che poi abbiamo « ritrovato », invertito, nel ?ocia– lismo di Marx. Ma qui l'unione, per processo ge– niale, appare unità. Lì, invece, resta uni0ne, ag– giunta, sovrapposizione meccanica. Lì è il sociali– smo, che vuole una filosofia; non una filosofi.a, che ha voluto riuscire nel socialismo. L'artificio è evidente, ma sino ad un certo punto necessario, Attraverso il cristallo di quella forma, voi scorgete ignuda l'anima del sognatore, il socia– lismo-filosofìa che in lui palpitava, Quel che qui appare sistemazione, è il socialismo stesso, primi– tivo c. sentimentale, nell'alto di fantasticare i propri . castelli dorali e di variarli all'infinito disfacendoli e ricostruendoli, secondo la variabile suggestione dei variabili ed interminabili mali sociali, Dalla .rilevazione dei difetti alla proposta delle correzioni: ecco, genuino, semplice, emotivo, tutto il socialismo degli utopisti. Sopprimetene le stranezze, smonta– tene l'artificio, attenuatelo in idealismo etico, cioè in un sentimento di ribellione commisto a un desi– derio cli giustizia: e voi avrete quel socialismo che, in ogni tempo e in ogni luogo, sta a base cli qual– siasi rivendicazione umana; quel socialismo che vive _eduq 5e,_inconfespa_to e for~e in~orisaputo 1 an– che u:1 nOJ',,m tutti noi, benche filosofia, smenza storica, scien·za economica, scienza « pratica » e molti altri cli questi frigoriferi, necessari ad inte– grare, ma non sufficienti ad esaurire il concetto di soc-ialismo, abbiano insieme congiurato e minac– ciato d'irrigidirne l'ardente sostanza, Con Marx il socialismo-sentimento, il socialismo architettura pseudofilosofica è soppiantato dq una possente concezione filosofica e storica. Qui non è più il socialismo, che palesa in termini nebulosi la propria anima; ma è la filosofia, nella sua più alta espressione, che vuol _arrivare al· socialismo, e, prescindendo dalla sua anima, storicamente dimo– strarlo·. Qui non è più il socialismo, che imprencle a foagiarsi il proprio sistema; ma sono insieme fi– losofia e socialismo, che concrescono in uno de' più gagliardi cervelli dell'epoca nostra: masso unico ·di pensiero, ma elementi distinguibili e .separabili nella loro genesi e nella loro esistenza obbiettiva. Materialismo storico e socialismo - fuori di Marx, che insieme li ha pensati - possono vivere e vivono ciascuno per conto proprio : può il primo portare lungi dal socialismo, e il secondo nutrirsi d'altro che di materialismo, In Marx sono confusi; e son pure c.onfusi in quanti di Marx seguono tutto intero Il pensiero o solo subiscono la potente suggestione. Nell'uno e negli altri il problema assurne riflessi essenzialmente psicologici. E in realtà la filosofia di Marx ha: col socialismo i soli legami pensati e voluti dal suo autore. Spirito compiutamente filo– sofìco, Marx ,pensò filosoficamente il ,$qç.irlismo. Vi pervenne, an,zi, dalla filosofia· ed attraverso la· fìlosofia. Ma - si noti - il socialismo non nac– que, da questa, in lui, per generazione spontanèa. Egli lo volle. E seppe volerlo, e raggiungerlo, re– stando, filosofo, nella fìlosofia. Marx lascia nel socialismo un'orma indistrutti-· bile, Nella mente dei più, socialismo e marxismo fanno un'unica cosa; criticare il socialismo significa criticare il marxismo, e viceversa; legare o tentar <;lilegare il socialismo a un'altra e più fresca cor– rente filosofica significa flettere, sforzare il marxismo ad avvicinarlesi, a toccarla, a tentare con essa un accomodamento, una transazione. È. la storia del socialismo poslmarxistico. Marx, in fondo, dalla fi– losofia era giunto al socialism_o, riuscendo a scio– gliere l'uno nell'altra. Dopo di lui, è il socialismo che va in cerca della filosofia, per ricoprirsene, ag– ghindarsene, imbellettarsene: ma è, per lo più, un socialismo che fatalmente porta Marx in sè, nè può, nè sa, nè, ·anche, vuole liberarsene. È il socialismo, già divenuto marxistico, che domanda nuovi invo-· Ma, comunque e dovunque, si ha una novella pro– va dell'essenza filosofìca del socialismo, che crea in esso la tendenza a costruirsi il proprio « sistema »: o c<;mi propri elementi sentimentalistici (utopisti), o con elementi estranei, più o men bene assimilati (Mai;x e successori). E infàtti il socialismo ha come stretto un grande tacito patto d'alleanza con la filosofia; e non ha mai trascurato di fare· con questa i conti. Gli è che, a differenza d'ogni altra dottrina politica, la sua fibra è prop'izia alla ritemprante fecondazione filosofica. Esso guarda all'umanità, e per l'umanità opera, e nell'umanità si confonde. Vive di problemi eterni; vuol comporre dilacerazioni perennemente ed uni– versahnente sanguinanti. È il più gagliardo ed orgo– glioso sforzo dell'uomo contro- i propri vincoli, con– tro le proprie· miserie, co°'tro la propria infelicità. Le sue questioni.. particolari, le sue lotte contingenti sono gli episodii fugaci della sua p'iù grande -bat– taglia, la voce articolata onde si esprime la sua es– senza profonda neUa diuturna ·opera di riscatto umano. Perciò socialismo e filosofia id'ealmente conver– gono. Voi potete constatarlo. Non c'è filosofia, di cui il socialismo non abbia tentata, ai propri fini, l'uti– lizzazione e l'assimilazione: anche la filosofia « su– per~umana » di Nietzsche. Gli ~ ch'esso 1 f~ori del ·campo filosofico, non potendo vivere solitariamente del suo solo e semplice iGl.ealismosentimentale, per– de quasi la sua capacità di volo, s'appiattisce e deve limitarsi a serpere humi, come un qualsiasi aHr_o . organismo politico, che? sotto quest1;t o qu~_lla,eti– chetta, intende fare e fa 1 ·propri affari. Il socialismo ha invece bisogno del volo d'aquila, perchè il suo occhio è fatto apposta per guardare dall'alto, con -sguardo poderosamente sintetico. E -i grandi pano– rami, gli sconfinati orizzonti, non glie li dà che la' filosofia. Non si può voler cambiare il mondo, senza stringere rapporti con chi soltanto può offrire 1el mondo un prospetto riassuntivo, La filosofia è qum– di una: necessità pel socialismo, poichè dà al suo capace apparato visivo la materia visibile: _quella materia, di cui sogliono nutrirsi i _grandi _ideàh, per– chè possano poi scendere nella vita pratica, a som– muoverla ed a fecondarla. Grande ideale, e grande realtà - il socialismo. Assalto prometeo della saggezza contro il destino. TuLLIO C0Lucc1. FERRUCCIO NICCOLINI e PIETROLANINI Perla Ridppresentanza proporzionale Cen~slmi 2!S (Presso là Libreria dell'Avanti! . Milano, via. S. Damiano, 16).
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