Critica Sociale - Anno XXII - n. 2 - 16 gennaio 1912
CRITrnA SOCIALE 21 ~archi. Donde cavarli? Anzitutto, dalle tasche: dei più poveri, naturalmente. Quattrocento mi– lioni di marchi - mezzo miliardo di lire - s; chiedevano alle imposte indirette. E fin qui con– servatori e liberali - pa.r nobile fratrum - an davano d'accordo. Ma gli alt11i cento milioni? Li darà un aumento della tassa sull'eredità, annun– ziò il principe Biilow; e i liberali applaudironc Non così i conservatori, che proposero invece ·d gravare il caffè, il tè, gli articoli d'illuminazic ne, le cambiali, gli assegni bancarii. Mano, du11 que, signori liberali, al portamonete! Il conflitt< si a~gr~vò p~r la tassa sull'acquavite e per le con cess10rn agh agrarii: concessioni inevitabili, r detta dell'ex-ministro Posadowski, poichè « dan no il modo ai signori Ju.nker di mandare ogn: mese un bello spillatico ai figli ufficiali nell' eser– cito». E ,i pochi, deboli pont.iceHi, gettati su] burrone fra corn,ervatori e liberali, saltarono defi– nitivamente! Neanche allora però furono i liberali a pren dere commiato. I conservatori bensì cercarono al tra alleanza, con maggiore · comunanza d'ìaeal · civili, politici, economici. Dopo due anni di bron ci, più che non cli vera nimicizia, ritornarono a· Centro cattolico, dove la loro natura li traeva N aturam expel.les fU1·ca, tamen' ·usqu'e recurret. Era fa fine del blocco conservatore-liberale, ]r fine politica del ministro, che l'aveva architetta– to, e la fine d'una illusione ben singolare. Certo. vi han momenti, in cui la tattica può esigere um azione comune di partiti opposti; sopratutto frf' partiti d'oppos•izione: Io ammisero e praticaron< l)ersino socialisti e clericali. Ma un amalgama fr:1 liberali e conservatori tedeschi non può avere saldr e duratura coesione. Anche tra conserva.tori e Centro cattolico sonc divergenze profonde. Per la sua composizione, pei la necessità di v'·incolarsi le masse, al Centro s'im pone una politica sociale, ostica ai .conservatori. Ma li unisce la comune iv elta.nschauung. La loro concezione de'lla vita civile e religi0Rfl, vince l" divergenze in materia 1 militarn e sociale, e age– vola fra loro i compromessi. La questione finan– ziaria non fu quindi che l'ultimo impulso a ur abbraccio, a cui li sospin~evan.o isià irtes,istibil mente tutte le loro aspirazioni. Gli uni e gli altr:" non vedevano l'ora di tornare sotto lo stesso tetto cacciandone i liberali. Il ricongiungimento avvenne; e, buono o ma] grado, i liberali ripresero quel sentiero, che nor– avrP.bbero mai dovuto abbando:ha·re. Giunto il Reichstag all'agonia, pi~ ·non rico– nobbe le primitive falangi. Gli antiohi avversarii. i conservatori e i clericali, i c.avali:éri ed i santi. fraternizzavano a, braccetto. Liberali e socialisti non stavano ancora a braccetto, ma, intorno a una tavola - scritto « abbasso la reazione! » su una bandli:erina - dolcemente discutevano se fare un matrimonio d'amore, o se almeno l'entità del'lr dote consigliasse un matrimonio•d~ convenienza. • Le forze dei partiti in Germania. Un po' d'amore c'è; nessun dubbio. V,i è anche, fra socialisti e liberali, un inesorabile abisso. Ma è, un abisso economico, che solo l'avvenire col– merà, e a prezzo forse di rivolgimenti gravi. Nei .programmi però - almeno in quelli scritti - son parecchi punti comuni, che esigono un'azione co– mune. Vogliono - o dicono entrambi di volere - il suffragio universale pei Municipii e per le Diete deg1i Stati; la laicizzazione dell_a scuola; un argine alle ingordigie protezioniste degli agra– rii; il regime parlamentare, la cui sola conquista presuppone un'azione concorde contro la reazione. Fra borghesia liberale e democra~ia socialista le ragioni di alleanza, dunque, non mancherebbe– ro,. Ma mette il conto di stringerla? E, stretta che fosse, resisterebbe agli urti, riuscirebbe effi- cace e feconda-? · Conviene, per rispondere, seguire da· vicino ,il moto dei partiti nell'Impero. Non risaliremo al cli là del 1890, l'anno che vide crollare le leggi contro i socialisti e mutarsi la politica economica, il protezionismo bismarkiano raddolcendosi in quello ben altrimenti blando di Caprivi. T 31:rrrlf" 0 uhti al RP,ù-hstag, elettii, con1.'è noto. dal suffragio egua'le, segreto e diretto di tutti i i1.1a.sU.1.11 .i11meuv ..-euticiuq_uenni - sii constellano in una ventina di partiti o gruppetti. Eccone i principali, per le cinque leg--islature dal 1890 al 1907 (Tabella I) ; la popolazione e i voti sono cal– colati in migliaia. Anno Anno 1800 !898 --- -- Popolazione . , , 49. 241 50.757 Elettori inscritti . 10.14n 10. 628 Votanti 7.229 7,674 -- -- Conservatori , .. 895 1038 Partiti dell'Impe;o : 482 438 Antisemiti. . . . . 48 264 Lega agraria. . . . : - - Lega airraria bavarese - 66 Nazionali-liberali. .. 1179 997 Liberali. 1308 1091 Centro. 1342 1469 Guelfi. 113 106 Danesi. 14 14 Polacchi. 247 230 Alsaziano-Lorenesi. 101 115 Socialisti. 1427 1787 Anno 1898 ----- 54. 406 ii.441 7,753 -- 859 344 284 HO 140 984 902 1455 109 15 252 107 2107 TABELLA 1• Anno 1903 -- 58. 629 12. 531 9. 496 -- 935 333 249 129 101 1338 932 1866 101 15 354 1l:7 3011 Anno 1907 61. 98 3 3 4 13.35 11. 30 109 49 9 4 1 5 2 6 8 9 4 5 26 9 7 169 131 215 9 1 4 10 58 7 9 325 Solo il partito socialista può vantarsi d'un co– stante aumento di voti; aumento- che, ·dal 1898 al 1903, raggiunge circa il milione, pari all'aumento degli elettori inscritti. Il C'entro cattolico, esso pure; aalvo una insignificante diminu~ione nel 1898, è in continuo aumento, benchè non quanto il partito socialista, che in diciassette. anni lo su– però d'un milione giusto. I 1iberali,. ebbero un tracollo nel 1893, per non riaversi che nel 1907; i _ vari ·conservatori non subirono grandi. osci'lla– z10ni. Vediamo ora i deputati: · TABELLA 2• . , 1890 1893 1898 1908 1907 -- -- -- -- --- Conservatori. 72 67- 53 52 61 Partiti ciell'lmpe;o : 21 33 26 25 26 Antisemiti. . . . . 5 16 14' 11 20 Lega agraria: . . . . - ...:._ 5 3 5 Lega agraria bavarese - 4 5 3 1 Nazionali liberali 41 53 48 50 55 Liberali ! ·. 79 49 53 38 51 Centro cattolico . 106 96 102 100 105 Guelfi. 11 7 9 7 2 Polacchi. . .. 16 19 15 16 20 Danesi .. , ... 1 ' . '1 1 1 1 Alsaziano-lorenesi . 10 8 10 10 8 Socialisti 35 44 56 81 43 Raggruppiamo ora codesti risultati in cinque sole divisioni, aggiungendovi le piccole frazioni, che avevamo trascurate, e ascrivendo alla Destra anche antisemiti ecl agrarii, e al Centro cattolico i guelfi, i polacchi, gli alsaziani e i danesi, come suo'le avvenire in oerte votazioni al Reichstag. Tale sintesi ci illuminerà meglio sulla possibilità d'una coalizione delle Sinistre contro il blocco cle– rico-conserva tor e.
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