Critica Sociale - Anno XXII - n. 2 - 16 gennaio 1912
CRITICA SOCIALE 27 ll.jl: ljillero, di,.operai, da ,occ-q.pa ,rsi,, -che è.il .;pµù· :con– ,ve,nientel pe.uohè 1dà 1i4Il rencl!imento,,masf,limo. ·Q1i1.al• sias:i. aggi_.unta , a ,quel ;numero -rap'presenlla. ,nmo sperpero e~,onomico. •Mettere be-lavoratori ;i•n-torno ad un aratro, quando due possono essere ·suffìcuen– ti, ,:p..on è 1 m,eno assmido che aumentare il" nùmero dagli impiegati in un U f.ficio, per il quale basta– vana gli ,impiegati ,pnèesr.stenti ... - , - , , ,_ . , -»Gomun:que, · i1 fatto• t,oo, il rimedio di cui par– liamo linoontr-i p11esto i1suoi il.imiti ---:'•e,- del res1iu, ai•·parte la divei,si_tà · neJl!e: distail'ze intercorrenti, n!un v'è nessun riµi.!!dio che non li incontri - rion 'siìg:rii~_ca,' che esso cle;bb-a venir trasc1J_ratò'. ± suoi e~Jtti, àl èonthario,. possono riuscii;e sensibili- sp,e– cialmen~ là dove i ~raccianti non siano ,'trÒppu 11~•?1-eF«;~sr, !e M~ •a?b:~no ancora aoqu1~tati par– itailmen~e-•i caraJtteri di una vera e propria &ovr_a- popola,molJil!e: ... · :,. ' · I, Lè '.·'osse:rvà:dion1; che aùbiàm'o fatte sui ..li±nXbi cl~l:~1meq.10.,çhe ci occupa,. ci, dispensano daJ1'.in– s1s~E;)~e a lungo su ·quello, che ne,è, il i(ileD)[eol0,,eoo– ~o~co_,_ Inv:e:co,: è ~ai~ile,,che _,i,,sòcì. deLle Coo'pe– .1:at,1:'e:-braoo1~n-t1 vogha!l!l'o ~ per lenire od- abolir0. 1~ d.1~0C?ll-P11lz10Il'.e -~ abuf!are• dei loro stessi orga– m~~l eh •produzione, e, pur di dare lavoro ad uo– m1ill1 ~h~; ne manchino; adoperare nelle div:~rse operaz1q~-l u~ n~~ero -di soci, superiore a quello che s~re}'.>be 11 p~u ec~nomico per l'azienda. -Se– n~nchè, rn tal_e ipotes1,_ essi attenterebbero alla v1ta s~essa dei Toro_Isiltuti e, invece di rendere os;imp1? d~ll~ pro:pi,1~ capacità ,t &wi.ic.he ,e;'!_. eim:rn)– mstratrv~,. d1most_rerebbero la loro immaturità in pntrf1mb1 1 .. camp!· r Le«CoopeTative braccianti _ per d_ar~ risulta;fa eco11ymìcamente e soc,ialm!ènte sup~non-a.quelh-delle 1·:mprese'èoncorrenti _ deb– ~0"!1<1_ occuparE3 ,tutto quel •tnagg'ior -numero· di. uo– mm~· ?he'valga ad-aJ.1-mentare ~] v~loro.,del .pafa-i– m?n:0~ e a~ _accresc 7 re l& q1.Janti~à,.e miglia:rare la quahta ,dei prodoi:lh ;:ma, una v;olta r,1;1;ggiu'D!to un taLnumero,. devo:n@ rnsegnarl;) .,a}1a parte, ·che ri– manesse e~ntualmente 1 aneora- 1cb1occupata,_ che essa non p:ii;o trov_are: un collocamento. 1~iie .a sè, a;lla -propria 1 caiegona e·.alla intera collettività, se ,n9_n ricorrendo ad altre vùi. - (Continua) , 1 " ANTONIO GRA~fM?~\ !! ' I 1, . RfP,fti..a1J1,ia~9. z; a.tfenzione dei, rioit11~ [ett~'r.~ ~l– l'annurycio (ultima colo_nna)qegli _ ~bpo 11~– nie_nti, c11:rnulativi., c,he,: .-abbiamo.~orn– bi'r1tq,tor,coll~ nuove fmrninenti pubblicazioni della Socie~à__ E4itrice Socià.Usta~ _e, Giqè - oltr~chè coll',Arqr,,f~I çom,e(J,l,,solito - con Lii .DOMEftlt~ ,.ai1ì'iDVDHTìi setti~a~al~, i!lustr;to · . I\, . ''' -a colori, 11cui l O nu- . _~,ro-,usc1rà ·entro. 11corrente gennajo • ;: J UIC .tL Uf. 8 1 .•!lnHfH ~ ! ·1 .,,1 ~ . ·I ta .DIFEH dBIIB LDVOHTRl[I quindici!}ale di l)r_opa- ' . . . ··' ganda, d'!retto ·dalla dot– tor.Anna Kulisciotf. Esce la 1a e 3• domenica d'ogni . m_~s~ ..:, · l !1'~ • ., H1 ii; "_L'. fmp?r:!<! dei 'curn;,ulq,(ivi,COrYJ,e d W al!ho,na– mento semplice alla Critica Sociale, vµ, spedito r:– pe._r: non ~bir:e "!,itar~{ ::--;:. 8fCl11,sjv,awe1it~ ql!µ," So– ~i~t¼,JW,it:,;foç. S,otfal~~R-irl vapti J,,,~n::r,_,<\NQ:i _V1ia S. Damiano, 16, indicando chiaramente il giornale o i giornftlf.1W11 ·si,~etç{~r,çi-1.i.o ~ !gcq_a,~nrwrJ,q,i;[ si trq,tlidi nuovo abbonamento o di rinnovazione. , . ~·' \ J I , l li disegno di·leu_ue,.,s~IJ~. a_ssicilrazloni soclal in lnghiltérr~ Per qua.nto, i~ ~~est'ora ba;rbara e -d~sola:ta; po~sa paFbre a1Pà.ra. ~effa e atroce. ironia ,all81 no~~ra ,!ede e -alle sp.r.ranze del. 1 pr?lètanato •parlare d~ leg:1s~a– ~i0ne soc"iale,, non possiamo passare sotto_-.s1len.z10 -la legge sulìe assicu'ritzioni : sociali, testè votata dalla CYametà<lei 'Comuni, per: l'eneirgia. inflessibile di qu-el Ministro ':eramente _ democ,ratico, che - è il Llo;Vd George. · - . , . . . . Il progetto idi legge. -.dli.e indubh;lam~n&; sarà ap,– provato. tra non molto .dalla Oamer·a dei Lo.rd1 - e 1.1h'iritegraziorre di· quelle pensioni alla vecchi'aia 1 che già bìnzionan-0:. da qualche à 'n.nd nel Regno Umto e che forono gìustamente definite il ,primo capitolo del– la j,,f agna - Ch-arta della poveira gente. Le ·pensioni dperai~ wsicuril;n6_ ad og_ni lavorayor~, dall'età ,d~ 70 I aniu, una' rend1td. settrmana1e d1 ~cmque scelhm per settimana :(1-o scellino, L: 1.25), e- gravano sul bi– lancio in'glese· per 335 miliorti 'd1 lire annue. La rtuov_a legge sulle a.ssicurazioni è model~ata - nelle sue _h– ileé fondamentali - 1sull'esemp10 della G!lrmama, però con minore.acoontramento .burocratico. Come •disse il Lloyd Geo,rge in un'intervista della Review .of-Reviei«s,. è questo ..un tentativo dello Sta~o per astringére- operrai e imprenditbri ,a oodperare 1~ un grandioso 8chema d'assicurazioni a vanta_ggio dei lavoratori d'ambo i sesr,Ì. Lo Stato non aggrnnr.e - per cosi dire - che un premio ,ai con.tributi deirli operai e degli imprenditori. L'operaio paga per set– timaJ1a 4 denari (cioè 48 centosimi; un den<1,ro,cent. 12); Sta.to e imprenditori, insi,eme, altri 5 denari; di guisa che•<l'operaio ver-sa 4 e riceve ool:nplessiva.mentc: i 9 denari "in varii benefici. Le donne pagano 3 denari per settimana.. . . . . . ·I· ,beneftcì sono, sommariamente, questi: @gni · hi.vo– r-a-tore1 ;v,ersando -4~ cent. per settimana•, ba dii·ittu, ammalato, a.Il' assistenza medica';· disocèupat-o per ma,– lattia' riceve,_"10 -scellini ,per -settiman·a •rlut·aDtc1 213 settirr{a:ne in ·un ·aiino-·([e don,ne 7 scellin-i e 6 den-'t~i); - se incurabile e disoccupato permanente,' ha dil'itt,', q'l!lal--èhe-sia il sesso, a 5 8~ellini: per"setti-:nan_a·, fino agli ·anni 70; indi alla peris1o~e d1 Stato,: ·,h c'.n sop > a s'è detto. Per -Je puerpere ·ce urr prem·l<? -d1_rm.tc>r– nitit di :w scellini,· nE;ilmQmento del ·magg10r, bisogno. Il progetto contempla pure una spesa di 35 milioni di lire (,per quest'an~o) per ~ombatteve ,radic~lmente e- razionalIJ1nmte la peste bianca· (tuhercolos1)-.- una delle cui cause pri-noipali sta nella- pessima igiene della casa. Gli slums (catapecchie dei ·poveri)· saran– no quindi. •innanzi sottoposti a speciale vigilanza: Hir-carrno -abbattuti a spese ·dello. -Stato, nei ·casi più pericolosi, e ai ·Ioro proprietari in ogni cMo si im– ponanno speciali .. tribu.ti a fav.@re del fondo d'assi– .ourazioni. Anche nelle g,randi città inglesi è, infatti, a.ccertato -che i maggiori redditi ai proprietari di case sono quelli dati dagli slltms. · Per l'applicazione della legge ,(- che pr-ovocherà qualche attrito e malcontento 'solo nel rtincip~o, co– me è accaduto •per quella sulle pen810m -) 11 G?– verno liberale inglsse conta multa sulla volontaria cooperazione del popolo. Il supremo controllo re– sterà nelle sue mani; m/L,· acca-nt-0 alle Commissioni: d'a°'1sic•1trazione nominate dallo Stato, dovranno agi– re le cosidette Società :amichevoli (Friendly Socie– ties ),' ai cui rappresentanti, uniti a quelli ·opera'i, sa– rà affidata la g,e.stione amministrativa dei fondi. ;E' in questa collaborazione privata che il prn-getto ·in– glese- differisce dalla legge tedesca, per la quale tutto è regolato· da organi statali. Lo spirito di autono– mia e di indipendenza si fa ·sentire anche quì, come in altre provvidenze inglesi. · · · II fabbì&ogno -finanziario è calcolato ·intorno ai due– oento milioni di lire annue, che, uniti ai 335 mi– lioni per le pensioni, formano la considerevole cifra di 535 milioni.' Si capisce, perciò, che le leggi sociali del Lloyd George incontrino non poca resistenza in molti ·beti. Tuttavia, il battagliero Ministro è con– vinto che tutte le opposizioni saranno superate e che
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