Critica Sociale - Anno XXII - n. 1 - 1 gennaio 1912

~-, I.' L'aut~re ùi _questo libro - iJ Perego - vuol rin– verdue l'es.ausw- troncò del socialismo alle fonti ,;unpre vive- deU'ideàìismo etico di Amedeo Fichlte, e da questo lavacro d1 pur11icaz10ne e di rigenera– z10ne vuò1 nassumere l'idéa,~e ·socialistico trasfi– gur~t~, riplasma:to, nelle forme e nello spirito, ii°i un,~ nuova· relig10ne, la religione del lavoro, esal– taz10ne I'; cul:to delle energie produttive dell'uomo, f.:.,cle sociale·. · La filosofia del F:ichte,_ pur dis_cendendo, come ognun sa, dal pens-1e'ro di Kant ha in sè un'ìm– p~_onta originalissima; che ne fa 'quasì iina conce– z_ronedel tutto nuova ed indipendente. Fìchte su– per~ _11 dissi.dio crealto da Kant tra, ragion pura e rag10n pratica, tra noumeno ed attività concreta. · indaghiamo quindi, nè giudichiamo,· se il sociali– smo, nella sua, m)lltanime compiessità; non -sia stato guardato con occhio eccessivamente filosofi– co;, se .il r1solv.ere la. .storia nella filosofia,- quando· uon sia grnstli1cato consaputamente e conìessata– mente da esigen~. .. terapeutiche, e quando per filosofia· s'intenda un compiuto sistema, teuton1cq per giunta, benchè di l!'1chte, non sia un voler cònc1llare gl'inconciliabili; se sia lecito conside– rare il principiò della lotta di classe - schematiz- . zazione iperboùca d'una vivente realtà - siccome una mera costruzione dialettica di M.arx; se con– venga davvero fare della storia, anzìchè il teatro di successive lotte di classi, la palestra d'inse– guen1t1si lotte. di « chiese », intesa la « chiesa » co– me il vasto sp_irito religioso animatore di tutto un· periodo umano; se risponda proprio alla realtà e cos_truisce il proprio sistema fondandolo sulla i: d~nti~cazione del_ principio metafisico· col princi– p10_etico. M~tafisica e morale ·sono una sola cosa: e s,ol:à-ed umc_a·realtà è l' a~t~vità pratica, l' ariane, Il.ella. quale 81 fondono Spirito e Natura vita in– teriore e vita esteriore. Conoscere è fare 'è èreare è_produrre:_ lo dissero già Socrat~ e Vie~· e conte~ nilto, e~s~nzialè dì questa aiitività pratic; è la Li– berta: · libertà, non concepita rigidamente come trn < 1 ~ito ~sso, in~ '.terabtle, immutabile, ma come un divemr~, un liberarsi progressivo dello spirito un_osforzo per~nne dell'Io per raggiungere la pro~ pna autonomia.. E, come queslta è inaccessibile q_uell'impuls? cost~tuisce per .Fichte la suprem~ realtà è la più sacra idealità della vita. Nel d,ive– nir~ della Li_bertà: è il· progresso del mondo: e il diritto,_ la morale, la religione. sono altrettante ta PI>ed1 codesto eterno e maestoso incedere di co– destto .inarrestabile processo di -liberazione ~mana. Frei sein ist nichts, /rei werden ùt der Himmèl... . sqorgere nel socialismo odierno una viva tendenza, che non sia individuale e sporadica, a spiritualiz– ,;,u·s1 rn rel1g10ne, mentre è noto che il socialismo potè essere religione agli in-izii> ma è ora divenuto pratica esanime, contro la quale, appunto; (e non so con quanta speranza di successo) si erge il Pe– rego, e noi con lui ... .t<.: qui, proprio qui, il Perego ci ha solidali. Non ,;appiamo se 11socialismo possa risorgere nel nome di .Jfichte più e meglio che nel nome di Ka.nt; non sappiamo se la_« propr,ietà sulle azioni » - la nota ,:ormula del fi,osoto del romanticismo -- sia un con– OE:tto accettabile dal pubblico socialista; ricin sap– piamo se la religione del Fìchte propugnata dal .Perego sia addirittur;t scevra di quella fosfore– scenza mistica, evidentissima nel Fichte della se– conda maniera, nel Fichte dell' « Introduzione alla. vita beata »; e _se l'offerta augurale di sensi siffatti al moderno socialismo non sia uno spin– gerlo a veleggiare verso i lidi cui già approda– ~ono il Rensi, il Crespi ed altri parecchi. Benchè 1dieesostanzialmente diverse, pure è frequentissima l~ conversione della « religione socialista », troppo rigidamente intesa, in un « socialismo religioso », sterile .e solitario, che nega ,il principio vitale di ogni socialismo, l'impulso irresistibile di fecon– dazione, di propagazione, dì sollevamento umano. · Tradizionale, conservatrice, individualistica è la filosofi.a di Kant; nuova, innovatrice, socialistica è la filosofia di Fichte. Qui il diritto non è l'univer– salizzazione d'una norma praticamente individua– le, ma raccoglie la sua più profonda sostanza e sca!urisce dal seno stesso dell'aggregato sociale. Qui la morale non è l'imperativo categorico d'un noumeno etico inafferrabile, ma rampoìla frescà e· feconda dall'attività stessa dell'uomo, punto di ritr~vo e di fusione di natura e spirito, dì sostan– za e fenomeno, d'Io e di non - Io. Qui la religione rion è l'esigenza etico-formalistica della prassi dopo che la Ragione abbia spodestato e polveriz– zato Iddio; ma s'allarga e si confonde col dive– nire stesso _della Libertà; si eleva a sintesi subli– me di tutti i valori spiritua1i dell'uomo, soffusa e riscaldata da un suggestivo soffiò, d'i sentimento. ' La :filosofia di Fichte è la :filosofia dell'azione; è la filosofi.a del divenire; la :filosofia della Libertà, intesa come trionfale liberazione umana. Ed è in– sieme la religione del socialismo. · Questo .spirito del pensiero fichtiano il Perego raccoglie compiutamente, ~ al socialismo branco– lante alla ricerca della propria anima offre que– st'anima. nuova del fi.chtismo. Il socialismo può e deve diventare religione, una religione sociale che chiuda in sè i nuovi valori etici e giuridici e le nuove vibrazioni effettive clie il mondo del lavoro èsprime dalle proprie fibre, una religione che cre– sca e maturi in antitesi alle altre che l'han prece– duta· e si affermi come culto delle nuove genera- zionL ••• · _No.iaccogliamo, nella sua più' pura sostanza, questo concetto •fondamentale del pensiero del Pe– rego. Il resto, oggi, qui, c'interessa meno. Non Ma tutto ciò è forma. La costruzione :filosofi.ca ~i codesta reEgione socialista importa me no, cioè importa poco. Quel che del libro del Perego oc– oorre cogliere e ritenere è l'anima, che lo muove -e lo guida a ricercare, nella compagine· della filo– sofi.a contemporanea da un lato, e nella compagine dell'odierno socialismo dall'altro, la linfa pii\ sana e generosa, e a rivolgerla con coraggio e con. fede a fecondare i germi d'una viva rinascenz~ dell'ideale socialista. In questa rinascenza d'idea, le, nella cielaborazione di questa nuova fede so– ciale, è tutta la religione del soci~lismo: spirilto nuovo di giustizia e di libertà, che .il lavoro sol• leva dalle sue viscere, sintesi prodigiosa di pensie– ri è di sentimenti, soffi.o di luce intell~tuale, for-– tifi.cante disciplina morale. . Il socialismo ha bisogno sopra tutto di credenti·:· il socialismo è vilta ed è anima. Chi non lo. sente così_non lo sente affatto. TULLIO CoLuccr. Commettete ali' Ammil~istrazione dell' AVANTI I Milano, Via S. Damiano, 16, l'importantissimo opuscolo {16 pagine) della Direzione del. Partito Socialista: eeNTRE> Lll GUERR1l. Per_ JOO ~op~e franche _di porto, L. •~40.

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