Critica Sociale - Anno XXII - n. 1 - 1 gennaio 1912
4 URI'l'IOA SOOIALÈ nettamente definita. _L'Itali~ si arruol~ fra le na– zioni briganti, tra i pof!oh che :7oghono ~ssere sopratutto forti nelle armi e temuti _per la v10len– za. La sola di:fferenz~, in_ q~est'arrmgo, fr~ ess~ e le veramente 15r8:nd1 naz10m, oppress~ _d~~1lanc; militari e oolomah che ascendon9 a m1lia1d1,. sani che essenao essa di gra~ lunga più povera_, e 11suo pop'olo più inco]to e q:i1i11:di più d~bole, e ~l suo co– lonialismo, tutto arhfic10so .e d1 pura Jat,tanza, esercitandosi in direzioni ed 1.nplaghe - ne al~re vi hanno disponibili ormai - OYen~s~ u.na colomz– zazione, non diciamo !1epp~re redd1tiz10;, _ma sol~ tanto reale sarà mai s eriamente poss1b1le; noi avremo del hrigantaggio colonia.le tu 1 tte le jatture, ne subiremo !tutti gli obbi::obrii ·- le forc~e scelle– rate di Tripoli sono un primo _eforse pallido segno delle ignominie che non temiamo affrontare - e non godremo alcuno. dei I?roblem_ati?i e - _anche per nazioni ben alt~1ment1 ca~ac1 ~1 espans_1_one saldamente ag·guernte - avari su01 be_nefizu. * * * . Ma ormai, che ff dadci è trattò, il d.estino del- , l'Italia è deciso. E' deciso, intendiamo, per lungo tempo, per tutto forse il periodo. cli una. genera– zione; il che significa -:- per. noi, eh,~ siam? al– l'orlo dell'altipiano degh_ amn, v_erso11 dech1;1ai::e ·__; per tutta, senza dubb10, !a e~1stenza che_cJ n– mane: Ed esso preclude la via <l1tutt~ quelle ;col– laborazioni dr classe a fimi nroletarii, che la no– stra concezione socialista non ripudia, in 'linea .di , principio, come sempre i~poss~bili o fatalmentr , ingalinatrioi. Perchè ormai :-- 1mpeg-nate le forzr , e le difese d'Italia al di qua e al di là del Medi- . terraneo, entrati nel gioco oscuro e pieno d'insi– die delle grandi competizioni inten,.iziona !i, af- ' fermatièi con un atto di prepotenza beffarda chP · ha distrutta ogni credibilità nella nostra parola • e che porrà in arme e in• allarme contro di noi. anzi le ha già poste, tutte le nazioni d'Eul'Op_a - ormai gli argomenti, con i quali, _nel discorso te– s,tè citato, noi stabilivamo, e ci parve apo(iittiça– mente, la possibilità di sottran-e con certezza l'Ita– lia alla invasione e alla guerra rovinosa,, sono di un colpo crollati. Nè a 'coloro, che alla /l'UPI'p annuirono, ·sarà possibile ricusare i magg-iori fon– di, che si chiederanno a pal_ate dal mililtarismo scatenato e trionfante, per frontegg-iare la situa– zione che [a guerra ha creato. Nè il ricusarli -'-- c,he : nof faremo -· àvrà altro valore che di doverosa, imnlacabile, ma tardiva e inef:6cacP. protesta. · Mirag-gio dunque la pace colla Turchia;, mi– raggio la pace nel deserto; mirag_g'io anche, ormai, la prospettiva di sottrarci, con una politic~ mode– sita e prudente, ché noi steRsÌ abbiamo resa impos– sibile; alle eventuali conflagrazioni europee del domani. · · A una tale situazione. che significa. all' evi- · dènza - con ci seri.zfll'allargato suff;rag~o. g-enP.– rosamente largito dall'alto e come· « premi9 di. guerra ,, .ai .rèdur-i .guerrtieri _.:_ .il r ip.nerram ent.o necessario di og-:niserio riformismo soci:i.le ,:i, di– fesa e ad eievamento· del proletariiifo na?)ion~Je ·-:- , noi non· 'troviamo :alcuna ri<'.etta, non s::inniamo alcun rimedio svecifico di immediata efficacia. Un rimedio sarebbe stato, se Ìl proletariato italia– no (é occorreva - altra utopia'!:~ un nartito ~0- cialista più vigile~ più concorde in sè. più J11so COJl esso) si fos~e, or son tre mesi, trovalto a tale uno stadio di coltura, di orisanizzazione e di coscifmza. politica, ila intendere il pericolo che lo minacc1ava; e· da sollevarsi come un· sol uomo.' intimando il suo _veto, ~ salvando con esso le fortune ~el paese: . e.le propne. Quello, che esso non seppe intendere' fare in quel momento - poichè lo sciopero di ;ara)f;.a, decretato o oonsenti_to aHora, non potev~ essere e non fu che la parodia della cosa -:- non e concepibile poss~ es~o.i~tende~e e fare oggi, qua~,– do l'impresa, già ~~11zrnta 1 s1 dovre~be, n:on g1~ prevenire, ma·- 010.che e ben aJtrimenh mala gevole - disfare e distruggere. . E così un altro miraggio di :pace - qu~llo della pace interna, del progr~sso so01ale evol~hvo,. dell,e mtese civiir fra le classi - eccolo svamre, d1.spe1- so dal vento del deserto! . . . . . Non perciò - non perchè traditi_ e delusi - ~1 getteremo carponi .sulla o:ppost:i, riva, ,dentro 11 branco dei i!;raditora, a gua1~e dietro un o:ff~.com– pensatrice - nel supposto mt~resse, ben s mten– de, del proletariato e pel suo mmo~ m_al~.Non per– chè fummo irrisi una volta, con rn,s1d1acalcolata e premeditata, ci esporremo a _nuovi, forse a mag– giori dileggi, ammantando cl.i un preteso." sano ottimismo filosofico » la freg<?la delle p_eda~e. e la virtù ipercristiana. di ricamb13:rle con sorrm.-. · La storia d'Italia e la stori3: d~l P~?~et_anat.o non finiisèono collo sbaréo c\i _Tnpoh_. D:i 1_mpr;ev1- sti d'ogni i:iatura sono grem.1h gh orizzonti. Giova ormai alzare la fronte e mirare lontano. E adde– strarci e preparare e tesoreggiare le forze . per l'avvenire. · · . . .. Poichè vi ha - noi ·crediamo fermamente e! se ne avessimo mai dubiltato, questa stessa ulinma esperienza ce l'avrebbe inciso a. fuoco n~lla co– scienza - vi ha qualco-s_a-:- ne1 !11:°~ent_1 sup~e: mi di fronte ai cimenti più dec1s1v1 dei varbiti e delle clas~i - vi ha qualcosa cli più abile d~l- 1'abililtà, di più profondamente _ràgi?1;1evl!le del _s1l– logisma, di più uti[e d_elc~l?olo ~1tih!ar10 _sapien– te. Vi è l'istintiva ed mtmtiva ribelhone, la pro– testa che non l)Ìega e noli. transige, ~~~ scinde ve– ramente e visibilmente le responsab1l~ta; ?he !1~t: tamente separa gli interessi, le '?lassi .. ~h sp1J.\JJti - e li pone di fronte a battaglia. Vi. e, per '!!Il partito di redenzione e di avvenire, ché la facile lusinga di secondarii successi attirò troppo a fondo nelle nemiche trincee, e si accorge ad un tratto che esso sta per rimanervi prigione --· vi è l'ist~n– to del1a vilta che -lo fa rizzarsi ·d'un balzo e strm– gersi tutto fieramente in sè e ritrars~ con· mossa repentina, ripigliando ·compatto 'tutto 11 SU!J ardor? di battaa-lia di nuHa più preoccupandosi che ·d1 distingu~rsi; di. 1}aff~1-ma1:si_, di. riesser-e 1_uj. · Agli adattabili, a1 itep1d1, a1 ?onver_tl~1 senza essersene accorti - a coloro che, msens1b1lmente, senza meditato proposito, nel ca11:1po ne;111ico si ri– fecero-l'anima o la casa - questi sçatb sembran_o gesti forzati,' o ricorsi cli· sterile ascetismo 1 n~n conciliabilli col metodo accomodante ·e bonario, l'Il cui essi hanno adagiato, deformato e irineghilttito il loro riformismo. Ohe profitto immediato·se ne cava in soldi e denari? · · N o1 che, al contrario, ·proprio dal midollo. del nostro tenace riformismo deriviamo la· cag10n-e dello sdegno ·che ·oi ha per-vasi e commo..~si; noi sentiamo che, senza il ritorno, a date ore; d1 queHo sdegno, e la capaciltà, quando sorga, di y~bidirlo, il riformfamo sarebbe l'abdicazione socialista. La Tebaide rivoluzionaria simili sdegni non conosce; la corazza d'amianto dei cc prineipii, »-, la cintura di castità delle pregiudiziali· la salvano da ogni incendio, da oirni d~lusione, da ogni 'collera. Ma da una col1era iniziale è nato il socialismo, a·una collera suprema volg-e il fatale su0 corso. E di col– lere salutari anche ha bisogno talv:olta, per ritem- prarsi e ritrovare se stesso. · FtLIPPò Tutumr . •
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