Critica Sociale - Anno XXII - n. 1 - 1 gennaio 1912

ORITI_CA SOCIALE ge.rebbe a subire alcun trattato di pace dai vm- citori. · . · Ma, suppost'o pure che spec1ali ragioni o impo– siziop.i diplomatiche sforzassero la Turchia - così ben corazzata, nella propria sede naturale e _storica, dalla vig,ilanza deile Potenze - a sotto– scrivere una qualsiasi rinunzi.a del suo dominio tripoli~o a favor. nostro, come già rin:i:mziò alla baJa d1 Solum (già compresa nel grottesco decreto di annessione all'Italia!!) a favore dell'Inghil– lterra - forsechè sarebbe quella la pace? Sarebbe unicamente la pace per la Turchia; non àffatto pe1' ,l'I talù;i,. . - - Per l'.Itali~ rimirrebbe - come prima _: tuttll la. guerra da proseguire; rimarrebbe tutto il paese da conquistare; rimarrebbe tutta la popolazione indigena ~ che non· è turca affatto, ma che è fult– ta armata e vive di perpetua guerra - da assog– gettare. Paese e popolàziòne; che non somigliane, in nulla, neppure lontanamente, a qualsiasi dei paesi civili che conosciamo, dove l'oriranizzazionE> nazionale, la. densità e la contig-uità deirli abitaJti. la rete :fitta delle vie. dei ftraffici, ·degE interessi solidali, l'esistenza di uno Stato. fanno sì che hi -caduta di un porto o di altro punto importante in .possesso .delle armi straniere ferisce ripercuoten– dosi e fa sanguinare tutto intero il paese, para– oeJizzad-i rimbalzo tultta la· nazione. Altro, e tut- t'affatto diverso, è il caso della Tripolitania - che non· è nè uno Stàto, nè una nazione civile - ma .soltanto un· immenso deserto impraticabile. circondato ·solo a Nord da una rozza cornice sul i -Ìnare, sulla quale stanno, com.e borchie, radi e : poveri borghi 'di non facile ap-prodo; è, pel resto, ; interrotto dà brevi' e lontanissime O!l,Si_, affa~o in- , dipendenti ·e se-parate dalla costa e fra loro, tanto i più daèchè anche le malcP.rte vie carovaniere, che 1 sboccavano a Beng-asi, a Derna od a Tripoli, ven- i nero quasi tutte disertate, e quel maisro traffico' ·primitivo fu attirat-0 e deviato verso Egitlto e ver– so Tunisia. Ond'è che, di fronte a un cosiffatto _-paese - se pure gli si addice un tal nome .:_ contro il quale soltanto noi portammo veramente la gùerra, il par– lare di pace da. stipularsi sa_rebbe cosa altretta.nto bal-0rda e ~rotfasca, auanto pensare a sfa.bilire ltrattati colle onde dell'Oceano o oolle nuvole del -dielÒ._ivi non v'è una guerra, ma. son tante guer- re distinte,· quanti sono sulla costa i lontàni punti òcèupati, quante· sono, non pure le oaAi, ma le -zoÌ).e - e si conteranno a centinaia - che via ·via si dpvranno occupare. In o-gnuna, forse,· ·dfllle quali sor~eranno ·dalla roccia e r!a1_1a sabbia.tribù, Q ÌI.Qmadi.o in qualche modo Rtabilite - arabe, 'beduine·, sudanesi - non a. dichiarar/> o. ad accet– . ta-re o. fare la g-uerra, nel senso o:rdirial'io della ·parola, ma a tentare, come g-ente a,ssa.lita, le su- preme clisnerate clifesfl. ovunm1P. comunaue- e fino :a 'quando lo noàsano, dal presag-it-0:st1>rminioe.collo _·st,ermi'nio. E non sarà pacP. SP non dopo - Sflun Q'iornoma.i vi si _p-iunl-l'a ...,.....1:i.. d RtruzioDP.qom-piuta cl'og-ni .abitato, d'ogni riizza.. d'og-ni r.oltur:i, cl'o– •mi vita .umana:. doPo av 0 r fatto - ci?.iche -se1J1- ·hm il SO"'DO. d'un afooolizzato ! -· il dese.r.to- nel · de.1er.to ' . ."' · . · . · • · , Questa è la gloria promessa. a1l'Itahft del cin– quantenario, clal M:infatero; che_ 011alche n?stro ·am-icoha ancora ~ come d-1r-fl? ~ la-.santa. ml-?'e– .nuità ~ e sembra una macabra burla! - di qua- Wìciare ~ gab~lilare _come « M:iniste:co de~~crati- - co » ! Per guesto --; soltanlto per ~uesto - _s1 e, con la menzogna e l'1p.ganno, suse1tato nella n-0stra gente lo .spìrit.o berluino e soldaltesco, ch'era suo massimo onore quasi non C(jnQscere, e persino, in una parte del .più umile ed dppresso proletariat.o; la ·ridevole illusione di future rivalse possibili, dalla miseria e dall'oppressione in casa nosfra; con la oppressione e la rapina di patrie lontane, Magnifico revulsivo, deviazione furbesca saporic tissima - finchè l'effetto ne duri! - della lotta di classe dentro i confini nazionali, e che bene spiega e ben merita la logorrea retorica e sentiriien~ tale dei nostri letterati bolsi e de1le nostre dolcis,. sime dame per quei cari soldatini, che tengono così alto, oltre mare,. lo st~ndardo d'ltalia e il cui eroismo fa apbas~11re ~ q11ella gente -alma.neo. lo spera - la bandiera del socialismo e del riscatto prole!ta:rio in Italia ! ., ••• Ma cotesto sogno da ubbriachi, cotesto accesso d.1 follia,-non è tuJtto il disastro~ anzi ne è la-parte • • . • I minore. . . · ' Il maggiore pericolo della nostra invasione afrf~ cana non è già nel deserto e dal deserto; è bensì nei nostri futuri rapporti èòlle nazioni europe~. . In Africa sarebbe· possibilé fors'anco'.immn,gi– nare che, sfm:n.ata la prima sbornia· pseudo-p_a– triottarda (in tealt?t l'.impresà è un olt.r-a·gg~o smaccato al concetto più elementaré. a-r: -patria:,· :e ci vuole tutlto lo sfacciato cinismo degli uf:fìcios,i e dei preti· per denunziarne gli -oppositori· copj;e antipatridti!); diminùità a poco: à poco· la spa– ·ventosa ignoranza g,eografic'a,' etnogràfica e poH– iJica, senza cui l'impresa stessa non si· sarebbe po– tuta nè concepire nè iniziare: ammaestrat.i daH,e orime esperienz·e sulla sterilità - irréducibile dèUa \tentata conquista, sulla· iricolnìabiie profondifà il.elfo.voragine." in i'ui stiamo per 'inabissare, sen– .za.alcuna prospettiva di U :npro:fì.ttoqualsiasi; ta~– t.o sangue e Mnto sudo:rfi_ hliiino ~- dell'onore nPl uaese non parliamo, 'poichè ai n'~stri dem~cra– tici la fama fii RarlPtz"ky'e Giu!lav Rémbra cne Iie5n l)esi ~: s:irebhfl, diciamo; po·ssibile imagimi.re , li– mitando il pI1oblema alla. sola aù-efltione àfrìcaiia, clre··ci si arrestasse sull'orlo de1I'flbisso: :oèr un temuo indefinito, fl un diùresso come si è fa.Ho T1Pll' A -fric<i.o:r'iflntale .. Lo Rharcci' f). le ·fazioni ita– liane in Trip6litania ·sarébbero ·sfatfl soltanto·-un -motnen:to e 11n mbiiumento insig-nP: ili 'imhP~illìtà · P. di ferocia: amame'tlte <>sui::tto; (hil 'nouolo·illuso. r'<1nun'eca.totnhi> ·dj _suoi !!!'io-vani -,i noT sal-asRo :ò.i alcune · centinaja --di · milionì - dall'Erario ''-cl:e1lo Stat.o. · --'."' -· ,------, ·- _ .... ·,-- -",--_---·: · Ma,· pur troppo. e, data la acquiéscénza èòn. la tmale tanta pàrt.e c:l'ello -stesso· nostro· popo1o, c-he d:ovrà pagarne con Rudore di .samrue le spese·, 'J)fl.rte accogliere il- cohio di t-é'iit.,ì, dell'inv::i::done'---'--"' dàlo ·lo scatenarsi'deg-li istìnti btùt.ali e·d<>lh'i'si:>irifo"èdi nrepofonza che ne cònseguì iincne a11'intèrno:·,if.,l ·naese, _:_,pur troppo n-on'è lecit.o sperare·-ch'e le conseg--11enz;.· dell'i-mpresa:;si limit.ino a una·più',o t!JPTI0 ri1v;cita OC(IUpaziò:fle' •co'foniale;' • '' L'Iltalia :....- ·n Governo italiano. si. clirehbe me– n-lio, -=- ·col ('.0TISPIJRO tàcit6 o nalese uerò'. è onesto ricò'Jlosderlo, di' +ntti quan•ti i uartitì~ a1l'infuori i{P.l ·Partit.o Rocia liRhi. Il 11011 "t.ntto-còncorde ne-ÒPur n'Uesto ! -- · inizian.il 'o ·la ctiminoRa ·hnorèsa •tripo– lina: ha. ·spez?ta+or'iso1ult.àmente"i·riteirni. che po– tPv::i·110 f a.re di lP'i im ·elem~ilto. di uace fra 1l=l -na– ?:ioni' Là 'posizione ·t.uttavift; 'indecisa; ~he ·Pss-a--ài– _fpttava d-i prender<>'cou ,gN armaml"nti 0 Rvi.lu'pnati .•Ù1i! a- un ·r,"'lf'fr> vimto ·- nosìzione là- cuVinoériAia • e,._ i c11i'Deriro-li·· occult.i _cht scrive qu'eR'fè 1-hù~er -òe– ·nwn?:ia.v:t ·n~1 èl-iRMTSO pa,rlamen-t.a'.rfl -riu:roòo¾o in– !.PO'T''11:n'>PnitP. · .,1 J\,,,~icPl-o- ~cor>:o •<lf"lla-- (:-ritfoa,;._ -cel'l'-auclace -inv:asione_· co-r$ara-"in· j'ripQ!ita:n}a~ irlè

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