Critica Sociale - Anno XXI - n. 19 - 1 ottobre 1911

-298 CRITICA SOCIALE Il Congresso: considerando che la partecipazione al Governo e l'appoggio ad un Ministero presuppongono una soli- darietà d'interessi fra classe dominante e classe domi- nata, che è in contraddizione col concetto e con la pratica della lotta di classe; • considerando inoltre che i parziali e passeggeri vantaggi, che da tale partecipazione potrebbero pure ottenersi per certe categorie di sfruttati, inducono e mantengono nel proletariato l'illusione che l'opera del Gruppo parlamentare possa da sola bastare a compiere il rinnovamento degli istituti sociali; conferma l'ordine del giorno del Congresso di Bo- logna, che esclude ogni appoggio ad indirizzi di Go- verno; invita il Gruppo parlamentare ad accentuare la sua opera di critica degli ordinamenti e dell'amministra- zione borghese; e richiama il proletariato al lavoro per la propria educazione ed elevazione, quale condizione principale di una vera opera di rinnovamento sociale. GIOVANNI LERDA. II. — Rapporti fra Gruppo parlamentare e Partito. Il Congresso, affermando preliminarmente la neces- sità assoluta di una conforme direttiva di pensiero e •di metodo fra la Direzione del Partito ed il Gruppo . parlamentare; mentre riconferma l'autonomia del Gruppo in quanto alla azione sua — la quale non deve, ben inteso, con- traddire alle deliberazioni del Partito — di fronte alle varie questioni che già furono oggetto di discussione e di risoluzione nei Congressi nazionali o in seno alla Direzione, e a quelle altre che, sorte dalle vicende po- litiche o dai dibattiti parlamentari, non abbiano ca- rattere tale da interessare od impegnare direttamente il Partito; dichiara: 1° essere necessario che il Gruppo parlamentare abbia un suo Segretario, il quale risieda in Roma anche durante i periodi delle vacanze e possa mantenersi così in costanti rapporti con la Direzione, pel tramite del Segretario politico del Partito; e che, come il Segretario del Gruppo partecipa di diritto a tutte le riunioni ple- narie della Direzione, debba il Segretario politico del Partito essere invitato a partecipare a tutte le riunioni del Gruppo; 20 dovere il Gruppo convocarsi in unione alla Di- rezione, e con essa deliberare il proprio atteggiamento, ogni qualvolta una nuova situazione si delinei nel- l'ambiente politico-parlamentare, o un grave fatto so- pravvenga ad agitare il paese, il proletariato e la vita stessa del Partito. In merito alla attività extra-parlamentare del Gruppo, il Congresso: • ritenuto come, e per la propaganda e ìn casi di agitazioni e movimenti così politici come economici, la presenza e l'opera dei deputati, sempre e dovunque desiderata ed invocata, riesca in ogni caso utile e sia di sovente necessaria; impegna i deputati del Gruppo a mantenersi, più che non l'abbiano fatto sinora, in contatto con le Se- zioni e con le organizzazioni economiche, anche fuori dei rispettivi Collegi; ad esplicare nel paese un'opera costante di propaganda socialista; a divulgare la por- tata e il valore delle leggi o riforme ch'esso è chiamato a sostenere od a combattere alla Camera; e a prestarsi, infine, alle richieste della Direzione del Partito, la quale, a sua volta, s'impegna di contenere tali richieste in convenienti limiti di discrezione e di necessità. Ad assicurare e render più facile la esplicazione di •questa parte della attività del Gruppo Parlamentare, il Congresso giudica che potrebbe essere giovevole di designare, entro il Gruppo stesso, un sufficiente numero praticamente, in tempo prossimo, la questione del minIsterlabilismo socialista. L'offerta di Giolittl a Bissolatl nel marzo scorso, sebbene alla fine declinata, ammonì come la politica siano sempre pericolose le profezie, anche le pii, ragionevoli e le plà modeste! ' La Relazione Treves-Busal fu pubblicata Integralmente dalla CI-{- t", sPPunto neiPooeasione del " caso Bissolati „ (anno corrente,11.71• *** Considerando che il Gruppo parlamentare socialista è un avamposto di battaglia, mandato dal Partito nel campo legislativo della borghesia per sostenere il pro- gramma di 'trasformazione e di espropriazione che di- stingue l'azione politica del partito socialista; che, come tali, i deputati sono mandatari del Par- tito, col quale devono mantenere continui rapporti di dipendenza; il Congresso delibera: l" la condotta dei deputati socialisti nel Parla- mento deve essere contenuta nelle linee generali della politica parlamentare tracciate 'dai Congressi del Par- .tito; • 2° le proposte di legislazione, deliberate dai Con- gressi del Partito o dalle organizzazioni proletarie, do- vranne essere integralmente sostenute e votate dal Gruppo parlamentare socialista; 3° qualunque Sezione del Partito ha il diritto di reclamare presso la Direzione del Partito contro la condotta parlamentare o extra-parlamentare dei depu- tati sociaiisti; 4° la Direzione del Partito dovrà tener conto di ogni reclamo pervenuto e prendere in proposito una deliberazione, sulla quale saranno. invitate a pronun- ciarsi tutte le Sezioni del Partito; 55 tanto dei voti di approvazione, quanto di quelli di disapprovazione, dovrà essere tenuto conto dalla Direzione del Partito, la quale ne farà relazione al Congresso nazionale; 6° in seguito al Rapporto della Direzione sulla condotta dei deputati socialisti, il Congresso nazionale potrà pronunciare la squalifica di quei deputati che risultassero disapprovati, o la loro espulsione dal Par- tito; 7° Nessuna Sezione del Partito potrà ripresen- tare la candidatura di un deputato squalificato od espulso. COSTANTINO LAZZARI. III. — Suffragio universale e proletariato f em- minile. Constatando la sempre crescente estensione del la- voro delle donne nell'industria, nell'agricoltura, negli impieghi commerciali e nei servizi pubblici, e la sotto- valutazione della mano d'opera femminile, che è tra le cause più salienti della depressione dei salari maschili; ritenuto che, senza la partecipazione attiva, alla lotta di classe, dei milioni di lavoratrici, la resistenza del proletariato organizzato allo sfruttamento capitali- stico è paralizzata dalla concorrenza, sul mercato del lavoro, della massa disorganizzata e sfruttata delle la- voratrici; il Partito socialista riconosce come suo alto dovere di organizzare il proletariato femminile in Sindacati misti, nelle industrie che impiegano uomini e donne, e in Sindacati femminili, accanto ai maschili, dove sono impiegate sole donne; e si propone di promuovere un'inchiesta sul lavoro a domicilio, e di ottenere che le condizioni del mede- simo siano regolate con la fissazione di un minimo le- gale di mercede. Considerando, inoltre, che l'industrialismo, rivoluzio- nando tutta la vita sociale strappò la donna al focolare domestico e ne fece un valore sociale per la produzione della ricchezza nazionale, spostando il centro de' suoi interessi dalla vita di famiglia alla vita sociale, e creando per essa nuovi doveri e diritti, equivalenti a quelli che la moderna lotta di classe creò al proleta- riato maschile; • che la lotta di classe spinge ovunque il proletariato a costituirsi e ad agire, come partito politico di classe, per la conquista di tutte quelle riforme politiche ed economiche, che spianano la via alla sua emancipazione e all'abolizione completa del capitalismo; di deputati, ai quali più specialmente fosse affidato il còmpito della propaganda e dell'intervento immediato e quindi efficace sul campo di ogni lotta e di ogni agitazione; e raccomanda al Gruppo di esaminare ed attuare la proposta, e alla Direzione di renderla pos- sibile, provvedendo essa, coi fondi del Partito, alle spese necessarie. POMPEO CIOTTI, •

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