Critica Sociale - Anno XXI - n. 17 - 1 settembre 1911

268 CRITICA SOCIALE Tnifid la politica dei INSPOTII V. IL decalogo delle riforme. Molto rubacchiando alle proposte, la più parte ec- cellenti, che, in materia di tariffe, formulava lo Scal- zotto, nel « Memoriale degli impiegati ferroviari a, presentato al Ministro on. Sacchi; alcunehè in esse rabberciando; altro raspollando altrove, o cavando dal nostro capo e dalla nostra esperienza di, ferrovie- re consumato; qua e là anche — perchè no? — di- sdicendo noi stessi, senza il fatuo puntiglio di non mai contraddirci, mentre ci moviamo su un terreno di mobile rena, e ogni giorno ha pure il suo còmpito e lo sperimento è poi il giudice supremo; eccoci, alla fine, a perpetrare un decalogo di riforme tariffarie e tecnico-amministrative, senza la goffa pretesa di gridarlo dal Sinai, di avervi coagulato il nec plus altra della saggezza ferroviaria; un canovaccio su cui ricamare, uno sbozzo da completare e da correggere, uno schema, insomma, per distendervi e per incana- larvi la discussione. . Ma troverà chi lo discuta? A. discuterlo, a rivedergli le buccie e i baccelli, dovrebbero trovarsi in parecchi, se fosse vero il ca- none materialista, che l'interesse economico muove uomini e cose, e aguzza gli ingegni, e foggia la sto- ria del mondo. E, in prima linea, dovremmo trovare, collaboratori o critici, l'Unione delle Camere di commercio, la So- cietà per gli alberghi, quella per il movimento dei forestieri, quella dei Comuni italiani, le Leghe, le Cooperative di lavoratori, la Confederazione generale del Lavoro e quella degli Impiegati, e cosi di seguito, tutti gli Enti più direttamente interessati ad avere presto in Italia un servizio ferroviario modello, che non ostacolasse ma secondasse le energie, le inizia- tive, i progressi del paese; che non disperdesse ma tesoreggiasse le ricchezze, che mettesse in valore le virtù latenti di nostra terra, che correggesse, com- pensasse, colmasse le deformità, gli squilibrii, le de- ficienze, geografiche, economiche, sociali della peni- sola; che facesse come il cuore e i vasi sanguigni fanno agli organismi sani e ben costrutti, un'opera assidua e benefica di alimentazione, di riparazione e di sgombero; ed essi, quegli Enti, che vivono e re- spirano la grande aria diffusa, fossero come i pol- moni, che al buon sangue infondono l'ossigeno vitale, sempre rinnovato e rinnovatore... Le ferrovie, ricordiamolo, sono, di una nazione, il sistema circolatorio, base del ricambio materiale, vei- colo infaticato della vita e della energia — ma nel quale, se mal curato, covano le lunghe anemie, si maturano le arteriosclerosi, si preparano, in silenzio, gli emboli e gli aneurismi. Il decalogo un po' più, un po' meno — potrebbe essere questo: Norme dei servizt semplici e perspicue, foggiate sulla Convenzione di Berna perfezionata, identiche per tutti i trasporti in servizio interno e cumulativo italiano, abolito il cosidetto servizio di corrispon- denza W, (1) Spiegazione per I non tecnici: “ servizio Interno , ohlamasi II servizio fra 000 Stazioni di ferrovie di Stato; s cumulativo Italiano , Il documento, che accompagna il trasporto, ridotto a due soli tipi, uno per la grande, uno per la piccola velocità (soppressa quindi la piccola velocità acce- lerata); uguali per tutti gli Scali e le Stazioni delle ferrovie di Stato e di quelle tuttora in esercizio pri- vato. — Obbligo fatto ai mittenti di compilare essi stessi le ricevute di spedizione, e i certificati di as- segno, sopra moduli posti in vendita presso tutti i tabaccai, tutti gli Uffici postali e ferroviari. — Sop- pressione delle cosidette o anticipate n (2) e affranca- zione obbligatoria, alla partenza, di tutte le spedizioni (e questo sarebbe l'ideale, il programma massimo); ma almanco, in subordine, e tanto per cominciare, ma facendo sul serio, diniego a singole ditte del privi- legio di grosse e anticipate o, dell'uso dei treni diretti od accelerati, degli invii in porto assegnato, dei conti sospesi, ecc.; meglio valendo la legge comune per tutti, e i maggiori benefizi possibili distribuiti equa- bilmente su" tutti. — Revisione delle tasse in arrivo, anche per le spedizioni in porto franco, in contraddit-, torio, nei punti di scambio, con altre amministra- zioni ferroviarie. — I rimborsi di tasse e le liqui- dazioni di indennità, sbrigati, alla spiccia, per qual- siasi somma, nelle Stazioni interessate, sotto la diretta e non declinabile responsabilità dei dirigenti rispet- tivi. Riduzione della nomenclatura a poche voci (niente, quindi, dizionario merceologico, come propone Seni zotto!) e semplificazione estrema delle tariffe, da limitarsi a pochissime, come nel recente servizio ferroviario-marittimo per la Sardegna, e da valere ugualmente sulle Reti secondarie, salvo eventuali abbuoni, sul loro percorso, del 50 e del 75 q°, - come si è fatto per la Castelvetrano-Partanna-Seli- nunte e per la Girgenti-Favara-Naro-Canicatti. — Uni- ca la tassa minima per la grande velocità, unica quel- la per la piccola, cumulata per le percorrenze miste fra Reti di Stato e non di Stato. IV. Ribasso generalo (questo è l'arciessenzialissimo!) delle tariffe viaggiatori, bagagli, merci, veicoli, be- stiame; fino, passo passo, ad eguagliare — o ad ac- costarvisi quanto più è possibile — la leggendaria mi- tezza dei noli marittimi; frattanto, le si sfrondino co- raggiosamente di tutte le sopratasse, i gravami, le angherie, che abbiaino noverate in un articolo prece- dente. — Uniformità nella spesa locale di presa è consegna a domicilio, esercitate dallo Stato diretta- mente, o affidate a un'unica impresa. — Abolizione delle seconde classi, conservati i prezzi attuali delle prime pei viaggiatori dei direttissimi, e dei carroz- zoni-specole, con terrazzo in coda. — Salva sempre la costante applicazione delle tariffe generali per le merci molto costose (pelli, seterie, confezioni o mo- de, pellicole per cinematografi, ecc.) e per gli oggetti di valore (cui conviene la tassa combinata, sul peso e sul valore, come nelle Poste Svizzere), le tariffe quello con Stazioni di ferrovie secondarie, le quali non sono dello Stato e sulle quali vigono tariffe minime diverse. Il " servizio di cor- rispondenza , obbliga la Stazione di transito a un nuova carteggio per ogni spedizione, come I viaggiatori a munirsi di nuovo biglietto. (s) Si chiamano " spese anticipate • quelle gravate dal mittente sul documenti di trasporto e che, a differenza dell` “ assegno , vengono pagate subito ano partenza; il rimborso guarentito alla ferrevia dal valore, che dev'essere molt,o maggiorè, della merce spedita.

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