Critica Sociale - XXI - n. 12-13 - 16 giu.-1 lug. 1911

CRITICA SOCIALE 11)1 terzo meno degli anni precedenti; e il consumo individuale sali subito da Kg. 0,401 per abitante a Kg. 0,!i46. Più lardi, a cominciare dal 1900-901, si aiutarono la riforma doganale e la eccessiva pro– duzione nel mantenere coslanlemcnte basso jl prez– zo ciel caffè ed allora si ebbe questa ininterrotta ascesa: Consumo ed ent1·ata a p1·ezzi elevali prezzo per abitante dazio della. merce anno 1893-94 kg. 0,388 L.17.871.750 L.150 L. 400 al ql. Consumo ed ent1~ata a p?·ezzi niedt anno 1897-98 kg. 0,446 L. 21.078.900 L. 150 L. 300 ,, Constano ed ent1·•ata dopo la 1·if01·ma anno 1901-02 kg. 0,492 L. 20.881.000 L. 130 L. 240 l1 1905-06 li 0,584 )) 25.437 ,()()O Il 130 ll 238 ,i ll 1909-10 Il 0,717 Il 32.254,000 J) 130 )) 235 i, Ricapitolando, si può affermare che, prima della riforma, il consumo e le entl'atc si mantenevano a un dipresso stazionari. Dopo la riforma, il con– sumo si raddoppiò, in meno cli un deccnnio 1 pas– sando eia 1:,9.302 c1uinlali a 248.008, le entrale non subirono diminuzioni di sorta, anzi passarono da 20 a 32 milioni, cruasi senza interruzione. Si deve bensì tener conto del fallo che il passato decennio segnò, per l'Italia, il principio di uno slancio economico nuovo e di una prosperità prjma sconosciuta. ~\'fa, anche tenuto conto cli ciò. non si può negare l'effetto utile, anche dal punto di vista finanziario, della riforma realizzala. LA RIFORMA DELLA TAHIFFA POSTALE. Un altro esempio ci è offerto dalla legge 9 lu– glio 1905, che modificava la tariffa postale. Come è nolo, con essa la francatura della lettera sem– plice veniva ridotta eia 20 a 15 centesimi e le car– toline illustrale e i biglietti cli visita venivano gra– vale del francobollo cli 5 centesimi, anziché di quello di 2 centesimi, in uso prima. I risullati non tardarono a manifestarsi. Pel pri– mo esercizio finanziario, dopo l'applicazione della legge, la vendila dei francobolli da 15 centesimi e l'entrala corrispondente superarono la precedente vendita elci francobolli da 20 centesimi col rela– tivo incasso. E rincremento non' fu indifferente. giacchè raggiunse il 23 °/ 0 • Valgano a riprova le seguenti cifre: Esercizio 1904-05 francobolli da 20 cent. '. 96.946.702 L. 19.389.340 1905-06 20 ,, ,, 19.542.380 ,, 3.908.476 15 ,, ,, 106.622.671 ,, 15.993.400 L'aumento ciel consumo tu quindi di 29.218.319 francobolli. Non si verificò, fin dal p1·imo ese,·cizio, perdita alcuna, anzi, il bilancio ebbe u11a maggiore entrata di ben 512.536 lire. La riforma pagò sè slessa. Non bisogna però lacere che i risultali comples– sivi della riforma del 1905 furono per l'Erario più varì e importanti di quelli che ho citalo, perché vi fu una contrazione nel consumo delle cartoline aper– te e nella spedizione di biglietti cli visita e delle car– toline illustrate, ma questa parte passiva della rifor– ma fu ampinmenlc ricompensala dall'aumento de~ l'affrancatura delle elette corrispondenze. Dimodochè può dirsi in modo affatto sicuro che la riforma del 1905 non fece correre nessun'alea all'Era1 1 io, gli arrecò anzi dei benefici, senza con- lare i grandi risultali cli indole morale e commer– ciale che risultano dall'intensificarsi degli scambi epistolari tra i cittadini d'Italia (I). LA RECENTE RIFOR!\IA DELLA TARJFFA TELEGRAFICA, Più cli recente, il Parlamento, dopo lunghe at– tese, ha votalo la riforma della tariffa telegrafica, che andò in vigore il 1° dicembre 1910. La riforma fu lull'alLro che lieve, perchè ridusse il prezzo ciel telegramma ordinario da una lira a 60 cente– simi, per non parlare delle minori concessioni. I mesi cli esercizio col nuovo regime sono pochi, ma da essi si può dedurre la convinzione che anche questa riforma è pienamente riuscita senza la mi– nima preoccupazione per l'Erario, anzi con suo vantaggio. Valgano le parole e la documentazione della Giunta Generale del Bilancio che ha riferito teslè sulla Spesa ciel Ministero delle posi.e e telegrafi. È cli soddisfazione il rilevare che lo scopo pro.. postosi con le nuove disposizioni è completamente raggiunto sin dagli inizi della riforma, sia col mag– gior numero di dispacci in confronto delle stesse epo~ che dell'esercizio precedente, e sia per il maggior introito derivatone all'Erario} malgrado la diminu~ zione dei prezzi. a) Numero dei telegrammi interni. ÉSerclzlo Escrci~lo Differenza Percentuale corrente precedente In I>IÙ. d 1 aumEltito Dicembre 1.080.499 858.577 221.922 27,01 °/ 0 Gennaio . 1.071.995 807.990 264.005 32,66 ,, ]'ebbraio. 978.904 722.503 256.401 35,48 li Marzo 1.120.558 867.485 253.073 29,16 Il 1'otale 4.251.956 3.256.555 995.401 30,56 'id b) Pro,,enti telegL·,1flcipei telegrammi interni. Esercizio Esercizio DIO'erenza c(Jrrente precedente Dicembre. 1214.646,10 1.198.645,16 + 16.000,94 Gennaio 1.095.847,70 1.061.891,92 + 33.955,78 Febbraio . 940.347.05 905.939,40 + 34.407,65 :Marzo 1.169.840,30 1.203.464,10 - 83.623,8(1 Tolate 4.420.681,15 4.369.940,58 + 50.740,51 (i) La llelazio11e.sfaUsUca sui Serviz( Postali, Te.legn,fid e Telefo- 11id per gli esercizi 1904-9(15 e 190:'HIOG cosi riassume gli effetti pro• dotti, 11ell'e9erclzlo 1905-906 1 dalla riforma della legge del 9 luglio 1905: A) Net riguardi cconomlcL· o) numento di circa so m111onl di oggetti di oorrlapondenza chiusa; b diminuzione di circa 7 ml11onl di cartoline 1109talidi stato; e) diminuzione di circa e, milioni di (Jartollne l\ll1atrate e bi• gllettl di visita. B; Nel riguardi fl.11a11zU1r-t: a) aumento nel prodotto delle onrto.valorl 11erla francatura della. corrispondenza epistolare chiusa . . L. 4'20.069 b) aumento nel prodotto complessivo ciel !raneo- bolll da 2 e C1a5 centesimi . . 11 1.385.586. L. 1.855.655 e) diminuzione del prodotto dello cartoline postali di Stato . , . . . . . 11 11 'i4L5SB lfagglor prodotto definitivo L. 1.114.117 (pag. 1x e seguenti).

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