Critica Sociale - XXI - n. 12-13 - 16 giu.-1 lug. 1911
CRITICA SOCIALE 189 pulalo . .Praticamente si traila di questo: il contrailo è fallo all'eslero 1 ma, se la Compagnia n1ole speri– mentare gli alli eseculivi sui beni che l'assicuralo· inadempiente possiede in llalia, la Jegge, che lo vieta, agisce non all'estero, sibbenc in llalia. È perfettamen– te legittimo. Questo divieto - nota il prof. Vivanle (J) - sco– raggia e punisce lo spirito di previdenzai toglie ai rilìulali per calliva salute di tentare a1Lre porle; im– pedisce di alìronlare quei rischt - guerra, viaggi, emigrazione - che lo Stato non voglia assicurare. Ma non è dello che lo Stato ricuserà di assicurnre questi riscb·i, e, qtianlo ai valetudinari, quanti riesco– no oggi - col rigore dei sanitari - a carpire l'assi– curazione? · on potrebbero che medianlc l'inganno. La obiezione avrebbe un valore se vi fossero all'este– ro Istituti che, conlro premi maggiori, assicurassero i maiali e i rischi eccezionali. ART. 5 e 6. - Riguardano la nomina, la durala, la revoca dei Consiglieri d'Amministrazione, molto la– sciando a ciò che fis erà lo Statuto. Dalla abililà dei Consiglieri, che circonderanno il Direttore generale, dipenderà il successo o l'insucces– so. Il cìel ci salvi dal burocratismo. Decisiva sopra– tutto la scelta dei quattro tecnici non funzionari (ar– ticolo 5, lell. b}. La durata in carica dev'esser breve. ad e, 1 itare il prolungarsi di cattive amministrazioni. La rieleggibilità dei Consiglieri scaduti assicurerà la conlinuilà delle buone. Un periodico parziale rinnova– mento ciel Consiglio concilierà i vantaggi dell'esperien– za colla possibilità di nuoYe iniziative. La partecipa– zione al Consiglio ciel Direllore generale della Cassa di previdenza, che conobbe le difficoltà dello sviluppo di questa, concorrerà a prepararne la invocala e ne– cessaria riforma. ARr. 7. - Questo Comitato permanente (il Presi– denle del Consiglio e due Consiglieri} sarà, pensiamo, · il ,·ero Comitato esecutivo, che sorveglierà - come fa nelle Compagnie il Consigliere di turno - l'esecuzione dei deliberali del Consiglio, sostituendolo nei casi di urgenza. AnT. 8. - Le aUribuzioni, qui elencale, del Con– siglio di Amministrazione, involgendo lulla la tecnica dell'assicurazione - condizioni generali di polizzn1 la– rifTe, forme di assicurazione, ccc. - merilono un esa– me minulo, che riserviamo a un prossimo fascicolo. ART. 10. - As unzione, durala in ser\'izio, retri– buzione degli impiegali amministrativi e tecnici, che conservano carattere di impiegali di industria (le modalilà sono rimesse allo Statuto) e non sono equi– parali agli impiegali di Stato se non ai fini penali. Quanto dire che l'appropriazione indebita, ad esem– pio, dei premi riscossi, che oggi, stante i rapporti di dare ed avere fra Compagnie e rappresentanti, si gabella spesso per , debito civile,, diventa peculalo ed è severamente perseguibile d'ufficio. · ART. 11. - La retribuzione degli agenti produttori sarà commisurala al numero e all'entità degli arTari, con l'aggiunta di eventuali premi stimolatori. · Che significa entità? Per gli allari più grossi, che cli re– gola esigono sforzo maggiore, il compenso sorti, pro– porzionalmenlc, più lauto o meno lati lo? Nel, secondo (1) intervista nel aio,·,wle a1Italia, 8 giugno. caso, il rappresentante curerebbe a preferenza le pic– cole assicurazioni, con vanlaggio forse della previ– denza popolare, ma con danno finanziario dell'Istitu– to. Per riescire veramente slimolalrice, la retribuzio– ne - enlro il periodo d'ogni anno - dovrebbe essere progressiva; maggiore pel secondo che pel primo cen– tinaio di mila lire di capitale assicurato, e così di se– guilo. L'incasso dei premi e il pagamento delle indennità - affidalo oggi per lo più a Istituii bancari, cui la clientela agiata versa quasi sempre puntualmente - potrà farsi, ollrecchè dalle Agenzie, anche da Uffici postali di 2• e 3• classe (le ricevitorie, date in appalto). Persistiamo a credere, malgrado le obiezioni del collega Assicuratore n. 2, che questa delega dovrebbe essere affatlo complementare ed eccezionale - dove o quando, cioè, manchino in luogo agenzie o rap– presentanti - percbè la prospelliva degli utili del– l'incasso stimola meravigliosamente quesli ultimi a moltiplicare i contratti, gli utili slc si gli permettono di organizzar meglio il servizio, creando subagen– ti, ecc., e perchè - sopratutto colla clientela popola– re, non sempre pronta a rispondere a un avviso po– stale - è indi. pensabile quella pazienza tenace ma non vessatoria, che soltanto il rapprcsenlante sa spie– gare. AnT. 12 .. - Gioverebbe, ad accreditare e popolm•iz– zare l'Istituto, che, nel Collegio dei Sindaci, entrasse– ro, coi I.re funzionari, anche cilladini noti, esperti, godenti la pubblica fiducia. An-r. 13. - Preferiremmo che la quota di rimborso dei 5 milioni, che il Tesoro or'fre in conto corrente per l'impianto e per le prime gestioni, anzichè comin– ciare dal terzo anno ed essere prefissala per legge, cominciasse dall'anno quinto e Yenisse mano mano fissala dal Consiglio e dai Sindaci; ciò in vista della necessità cli costituire, nei primi anni, ufficienti ri– serve, e slanle le possibili brusche oscillazioni nella quantità dei conlratli, e in quella 1 fortuita, dei si– nistri. ART. 15. - Ove l'impiego dei fondi avvenga altri– menti che nei modi determinali dai vari commi cli questo articolo, l'ultimo capoverso tiene responsabili, collelliYamontc e solidalmente, lutti gli amministra– tori. Nascerà di qui l'obbligo, per essi, di una con– grua cauzione? Ciò escluderebbe i competenti non ricchi. Basterebbe, crediamo, una davvero oculata vigilanza del Ministero e dei Sindaci. ART. 18. - I contraili già stipulali colle Compagnie continuano regolarmente il loro corso. li G0Yer110, a evitare anche il sospetto di un «carrozzone», non volle prendere impegno di riscaltnrli. lnde irae ! Si protesta che, calata la saracinesca che vieta nuo– vi conlralli, lo Stato - vera es1lrop1•iazione ! - mette, col suo fallo, le Compagnie nell'impossibilih\ di tenere i loro impegni, ed è cinico che poi dichiari di non rispondere. V'è in ciò dell'esngernzionc. Preoccupiamoci - come ostentano di fare la più parte dei criliri e le stesse Compagnie - sopratutto degli assicurali. Per le Com– pagnie estere, e anche per le più antiche e solide fra le nazionali, che ammortizzarono le spese d'im– pianto, e per quelle che esercitano molleplici rami in Ilalia e fuori. tutto si riduce o a minor lucro spe– rabile o a una reslrizione del campo di lavoroj quan.-
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