Critica Sociale - Anno XXI - n. 9 - 1 maggio 1911
CRITICA SOCIALE'. 139 gjoni che ]o consigliarono e ]e necessità fof)._tjamcn– lnli per le quali sorse e n cui, se no.n baciò fìnorn sumcicnterncnle, dovrebbe essere tosto cd efficace– mente richinmato. I criteri fìscnli, ni quali l'esercizio cli ·Staio si è ispirato anche da noi - come già' avvenne iu Pr11ssia, ove pure le considerar.ioni fìnanziarie pre– sero il sopravvento su quelle po.litico-sociali- sono errali e costituiscono 1a sua più evidcn",Le nc~azionc. In tutti è vivo il desiderio ,che i risullnti fìnan– ziarì dell'esercizio _si migliorino, fino a raggiun– gere il pnrcggio fra le spese e gli introiti, mcrcè 11n'avveduta organi,.zn·,.ionc, seir1plicc cd economi– ca, ciel servizio e unn miglior utilizzazione del per– somllc e dei mezzi che si dispongono; ma Ja na– zionulizzn.zione delle Ferrovie - come affermava fin dal 1876 il principe cli Bismark - deve esser vo– lula cc non oilr.per accrescere le cnlraf.e del bilancio, ma per favorire lo svilu.ppo econoniico e sociale>); altrimenti s.i n.vrit un esercizio ibrido, con tutti i difetti dell'organizznzione burocratica statale e sen– za alcuno del vanlnggi che clcrivnno dall'esercizio privalo. Nell'esercizio di StaLo, il trasporto rCr'rovi::irio ùçve pagar'si per quanto costa e non, come nell.'e– scrcizio privalo, per quel che vale, restando fermo il principio gencrnle che << le spese complessive del servizio devono coprirsi dai consu.rnalon: del ser– vizio medesimo, ossia ripartirsi sw: singoli. trasporli, IN MODO PERÒ DA NON H,IPF:DJRNE ALCUNO)) (l). E ciò, appunto perchè le Ferrovie - secondo ne sinteLizza con precisione gli scopi il Flora ne « La politica e/elle /.aril[efarovia.rie >>- clall'aspello eco– nomico devono tendere a sviluppare - col tenue costo, c'olia rnpiclilù e colla sicurezza elci lr"s– porti - ln pl'oduzione, gli scarnbì, i consumi della nazione; dall'aspeLLo sociale, facilitando i viaggi detle persone, devono mirare ad .accrescere la coe– sione, la solidaricLù, la simpaLia fra nbitanli di l11◊ghi lontnni, a rendere _possibile J::i emigrazione e la immigrazione dei produLLori, che livellano sa– JnrJ, prorìLLi, interessi, a moclifìcarc la clislribuzio– nc territoriale della popolazione e ad accrescerne ln cullu,-a; mentre, clnll' aspel.lo poli.lico infine, le Ferrovie devono concorrere a consolidare l'approv– vigionamento dei centri cli consumo, a neutralizzare gli effetti delle crisi. e delln politica doganale, a modificare lo slaLo dei prezzi, ccc. I TRASPOnTI FlmROVIARI l E IL CAROVIVEnI Si è dello che, clnll'aspello economico, le Ferro– vie debbono tendere a sviluppare l'approvvigiona– mento e fociliL:1rc i consumi. della. nn,.ione; e pos– siamo anche soggiungere che, nella, recente agita– zione conlro il cnrovivcri, promossa dalla onfc– dcrazionc generale del Lavol'o, nulla o quasi si accennò al conLrihulo che una conveniente conccs- (L) C'è chi ritiene -- col Coopcr, ricchissimo lìlanLropo <li Norwich -- che il Lrnsporlo in Ferrovia, in un avvenire pili o mono prossimo, dovra essere gr:ituiLo; cosa che, so anche fosso possibile Lccnicamcnlc - cioè a dire, so si potesse avere il fabbisogno d'inrpi:inli, cli rotabili, ccc., per fronteggiare l'impl'Cvedibile o saltuJrio traffico che si verifìchorcbbe colla gn.1.LuiLà del trasporlo ~ non ci sembra rispondente ad un sano criterio di g'iuslizia di– stributiva. Lo Stato dove limitarsi acl nbbandonarc ogni idea cli rimunerazione elci capitalo d'impianto e a doman– <lrn·e agli ulonti il semplice rimborso dello sposo di eser– cizio. A titolo cli cmiosil.à richituniJ.mo che, so in Halia, seguendo le idee del Coopcr, si volesse - senza aumento cli materialo o d'impianti, ma solo utilizzando completa– mento i milioni cli posti-chilometri e di tonnellate-chilo– metro offerte nei convogli - compiere il tro.sporto gra– luitamente, rinunci.J.ndo nl!a rinrnncr,1zionc elci capitalo d'impianto e elci costo del trasporlo, si clovl'cbhero au– mcnt,aro lo imposi.e, n cnrico del paese, cli oltre 500 mi– lioni. Biblioteca Gino Bianco si9.11ccli favore a deterrnin,ati trasporti di materie prime e cl, derrate alimentari potrebbe porlare alla mitigai.ione· dell'aspro e doloroso fenomeno. Per cui, sebbene qui intendiamo lrallnre special– mente della necessiUt che le Ferravi.e provvedano con più equi e sensibili: ribassi a facili.lare La emi– grazione e la immi.{Jrazionc dei lavoratori all'inter– no e ali'eslcro, e lo sfolla,nenf.o dei ma(f(Jiori cen- 1.ri urbani, con la islif.u.zi.onccli co1wenienli I.reni operai. sul Upo belga, non sappiamo 'trattenerci clnll'nccennnre di sfi1ggita nel una richiesta pratico, che la Confedermione ciel Lavoro, la Confederazio– ne degli impiegati e il Partilo socialista dovrebbero subito avanzare, nei riguardi cli determinati. tr·;-.is– port.i di merci e a vantaggio elci consumatori. Per II na concessione in uso fìno dalle passai.e Socielù, ai trasporti a. grande velocità, piccola ve– · iocilù accelerala e piccola velocilù, effettuali per coni.o e a spese delle Sociel.ù cooperative cli con– sumo fra gli agenti e gli operai rcrroviarì - circa 1111;1. settanlina in lulL'ltalia. - t Accon.DATA LA m– nuz10NE l)U., 50 °/ 0 SUT Pll.l;:Zl.l DELLE TAll.lFFE GENE– Il.ALI,o 1)1 QUELLE SPECJALI E LOCALI, se richieste. La stessa riduziolle è ,pure accordala a delle Socielà dalle Ferrovie Nord-Milano e del Ticino (Santhià-Biella), dalle Ferrovie Venete, dalla Fer– rovia Poggibonsi-Colle \/nl d'Elsa, dalle Ferrovie dell'Appennino centrale, pci trasporli percorrenti le loro linee, e dalla Societ.ù di Navigazione sul Lago i.\ 1 Iaggiore, pei LrasporLi sia in servizio in– terno, sia cumulalivo (1). Orbene, trtl<s riduzione dovrebbe essere recla– mata ·a benefìcio cli tulle le Cooperative cli consumo -di operai e di impiegati, che abbiano schietto ca– rattere proletario e• che non nascondano Ja specu– lazione sollo la foglia cli fico della cooperazione. Ciò vorrebbe a rafforzare parecchie cli quelle frn esse, che vivono cli una vita grama e Lisicuccia, e a stimolare la costituzione di altre Cooperative pro– letarie di consumo Jà ove non esistono, rendendo più diffusa e più intensa, e quinci, più sensibile e utile per Lutti i consumatori anche non proleLnrJ, J'azionc che- delle Cooperative si proponp;ono cli C(~Hnpiercngendo da calmiere sui prezzi che rag– giungono sul mercato i più impol'lanti generi di consumo popolare. GINO BAGLIONI. (J) La riduzione in parola si estendo - oltrcchè ai prezzi di trasporto ccl nll'ir~posta erariale •- anche alla sopra– tassa del 50 •/o, stabilita por l'ino!lro dolio merci coi treni dil'ctLi, a quella del 25 •f. por l'inoltro con treni accelerati ccl al!a sopratassa del 6 o/r, por l'ablwcviazionc dei termini di rosa elci bcsLianfc. E lo merci ammesso a fruire di tale concessione - ci si perdoni la tiritera - sono lns– s:itivamci;rlc lo seguenti: Aceto, acque minorali, agnelli, co.preW, vitellini, mniali vivi e macellati, ngrumi, aJ11ido, antracite, bosti:imo bo– vino da macello, biscoUi, bu1To, caffè, candele di sego 0 stc3richc, carbono artifìcialc,. carbono di legna, cnrni fresche in pozzi, castagno verdi o socche, cioccolata, co– gnac in fusli, cokc, conservo o.limonlo.ri , drogheria, estratto di carne, farine alimcnto.ri , {el'l1et in bottiglie o in fusLi, formaggi, frulla fresca o secca, grano, mcliga, orzo cd altri cereali, lardo, lalte fresco, condenso.lo ccl anche stc– t'ilizzato, legna da ardore, legumi verdi o socchi, 'liquori in bottiglie, lucilina, medicinali in gcncl'C, mostarda di frulli, mosto, olii, ortaglie, pano comune, paste da vc1·– micollaio, 1)esco fresco, pesci ~alati, secchi, marinati, in salamoia e soll'olio, polleria in genere, riso, sal:imi cd altri prodolli do. pizzico.gnolo, sansa bruci:ita, so.poni co– muni e fini, spirito i'n genere, strutto, vennouth in fusti ccl in boltiglic, uova, uva, zucchero, nonchè i recipienti e sacchi v11oti usati, spedili dallo Società Cooper:itivc. CARLO KA.UTSKY IL PROGRAMJJIA SOCIALISTA Principi fondamentali del socialismo. Un volume di 344 pagine: prezzo L. 3.
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