Critica Sociale - Anno XXI - n. 1 - 1 gennaio 1911
CRITICA SOCIALE i,1 modo ufiiciale il non expedit in molti Collegli. Circa al secondo punto, cì pare non meno evi– deilte il Iatlo elle i moderati si sono guarclat1 be– ne clal p,ensare al volo obbl1g-ator10 ano a lanlo che essi potevano len1ere che apparisse come un alto di oslililà contro i cattolici e voiesse cosU– tuire una slida, o almeno una fiera risposta, al non expedit ponliJìcio. lnfaUi, allorn I arma si sarebbe potuta rivolgere contro chi avesse volu– lo inipugnarla, perc11è 1 caUolicj, non pren1LtLi come ogg-I da un pericolo comune, o avrebDero contrapposto candidati cattolici a candidati rno– uCJ'ali, o s, sarebbero valsi -in larga misura aella sclleda bianca, assai più pericolosct dell'aste11sio- 11ee forse .a11chedell'opposi,,ione aperta. l moderali pensano invece ora a ricorrere al rolo obbligalorI0, perchè il non expedit è O!'mai crivellalo da migliaia cli infrazioni tacile ed aper– lc, e perchè è clivenula consuetudinaria nei nostri costumi politici l'alleanza dei caUolici e dei con– servatori contro i parliti popolari che costitui– scono quel pericolo comune che prima mancava. Dunque è chiaro che i moderati obbediscono acl un inleresse particJ)lare cli partito e cli classe 11ell'invocare il v,-oto obbligatorio: se essi poi abbiano scelto bene o male l'arma della quale vogliono servirsi, questo passa in seconda line.:t in confronto all'intenzione con la quale a quel– l'arma essi hanno rivolto il pavido pensiero. E ciò è lanto più evidente, appunto perchè il voto obbligatorio è messo innanzi, contemporanea– mente al prudentissimo allargamento del su(– fragio. A costo di ripeterci, richiarniano qui quan– to .:tbbiamo g·iit detto: se il suffragio è un clirilr to, si lasci che coloro, i quali Jìnora hanno tra– scurato di esercit-arlo, continuino ad agire come meglio creclono; se il suffragio è una (unzione, non si chiami coattivamente ad esercitarla chi si è mostralo indolente od i11degno a compierla per il passato, mentre proprio si ammettono forze nuove e fresche a concorrere nell'esercizio di quella funzione. Ma sareblie ingenuità spendere ancora paro– le per dimostrare ciò che è tanlo chiaro: si ri– pete oggi in ltalia precisamente quel elle avvenne in Belgio nel 1893, quanclo il Ministero BeernaerL propose il volo obbligatorio, proprio nell'atto in cui, con la revisione della Costituzione, si allarga– va il suffragio. La sola differenza sta in ciò: che l'allargamento ciel suffragio nel Belgio era qual– che cosa di più serio cli quello proposto in Ita– lia, e che il Beernaert non si peritò a dichiarare che il voto obbligatorio era una misura eminente– mente conservatrice. Nessuna meraviglia dunque se i partili demo– cral-ici. nel decidere il loro atteggiamento circa al nuovo istituto, si inspirino a. cousiderazioni di interesse cli partilo, precisamenLc come ranno 1 partiti moderati. .\la a. questo punto pot1,ebbcro i sostenitori del voto obb1igator10 ritorcere conLl'O cli noi qualche cluua clelle pregiudiziali teoriche da noi accen– nale p1·im,1. Potrebbero essi clire cioè: « Ma. se voi creclele veramente tale misura di difficile at– tuabilità prat,ica e di scarsa efficacia, perchè ve ne allarmale? ii A noi di rispondere con le cifre alla mano eh-e, per quanto scarsa sia l'efficacia clell'obbligato– riekt ciel voto, essa riuscirit sempre, a.nehe pro– clucenclo Lll1 effetto minimo, a danneggiare i par– LiLi che II,urno un vero co1,tenuto politico ed u,na fìsonomia ben definita. Per quanto sia. arduo rare previsioni in materia elettorale, è indubitato che gli elettori, 1 quali si astengono o per apal-ia, o per scelkcismo, o per determinala volonlil, non mililano mai in un· partito democratico, cl1e ri– ciliecle ed impone un minimum di energia, cli de– cisione e di disciplina; quindi quel certo numero cli elettori, eh-e il voto obbligalorio potrebbe ra– cimolare fra gl'indolcnti o gli sfiduciati, andrebbe in massima parte ad ingrossare il contingente conscrvalore 1 ammesso che n on assumesse un atteggiamento di protesta e i.li il'risione. rvla rimangono i clericali 1 i q uali in gran par– te votano giit, ma non volano ancora tutti, e cl1e. probabilmente, non chiedono cli meglio che il voto obbligatorio per avere in esso il giustificalo motivo clella desiderata. cleOnitiva abolizione del non e:rpcclit. Nessuno vorrà negare, si spera, che questo accresciuto intervento dei clericali alle urne, per quanLo piccolo, non costituirebbe cer– tamente un benefìcio pei partiti della democra– zia, Ma i più o meno clisinleressati caldeggiato– ri del voto obbligatoFio ci dicono: non vi preo– cupate, si tratterà di poca cosa, e del piccolo dan– no sarete largamenle compensati dal nuovo con– lingenlc che vi sarà clato clall'eslensione del suf– fragio. E 1 per confermare tale asserzione, essi os– servano che, essendo già i volanti in Italia oltre il 65 %. non si potrà, tenendo conto clei morti e degli assenti, accrescere la percentuale se non cli un J.O % o poco più. Questo ragionamento fi– lerebbe se la percentuale dei votanti rispetto agli iscrilli fosse uniforme in l,utto il Paese; ma, in– vece, a costituire quella tal media di Bei, 3 votan– ti per og11i 100 iscrilti, concorrono le diverse par– li d'Italia in rnoclo assai disparato. Più delle paroìe saranno eloquenti le cifre. Ec– co la tabella delle dieci provincie che nelle ul– time sei elezioni generali ebbero le nercentuali niù elevate e più basse di votanti rispetto agli inscrilti. Provincie nelle quali il ra.pporto fra votanti ed elettori inscritti è stato MASSIMO '1so2 1895 1897 1900 1901 1909 ---- Lecce 78.05 Caìtanissetta 81,37 troggin. 80,93 Foggia 76.44 Reggio Em. 77,94 Lecce 80,9 Cbieti 77,13 Salerno 80.54 Salerno 77.30 Lec<'e 74,63 Ferrara 75,58 1-hrntova 80,0 Foggia 76.94 Rei,gio Ca!. so:16 Benevento 76 64 Siracusa 73,95 Lecce 75,46 Ferrara 77,S Siracusa 76,79 Grosseto 78,24 Siracusa 76\37 llari 73,41 Foggia 74,87 Pi.!la 76,4 Caserta 72,87 Lecce 77,33 Lecce 75.80 Reggio Ca!. 71,54 Caltanissetta 73,81 Foggia 76,3 Caltanissetta ?l.67 Caserta 77,11 Grosfleto 75,74 Sassari 70,63 Pisa 73.43 Verona 74,2 Avellino 71 55 Foggia 76.70 Avellino 75 68 Girgenti 70,47 Siracusa 73 03 Teramo 73,2 Grosseto 71.48 'l'eramo 76 68 Reggio Cal. 75,08 Teramo 70,41 Bari 72,22 Parma 72,3 Salerno 69,19 Siracusa 75,09 Catanzaro 73,46 Pisa 70135 Siena 71,53 Grosseto 71,4 Reggio Ca!. 69,14 Avellino 74,98 Caserta 73,17 Caserta 69,83 Reggio Cal. 70,90 Brescia 70,6 BibliotecaGino Bianco
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