Critica Sociale - Anno XX - n. 23 - 1 dicembre 1910

Critica Sociale WV!.'>T.11 (lUINVICIN.fll,8 Vf:!, OCl.fll,ISM(J Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - AH'Estero: Anno L. 10 - Scme:;tre L. 5,50 l.ellerc e vaglia a/t'Ufficio di CRITICA SOCIALE- MILANO: Portici Galleria V. E., 23 Anno XX - N. 23 .1Vo11, si 1:eutle n uum.e,•i se1xu·ati Milano,l" dicembre 1910 SOMMAl,!IQ Polltlca ed Attualltà. l,n .\Iulo 1uf 1•111H ittrro " 11ropotlto dollA lnaurrtzlunl'! del ferro• Ylllrl (1,A ('1!11 lCA SOt"IAU:l. l\1/Ulct1 /11/tnw::jo11a1, l'nlmJlo (So11, l'tr.-o 1111'h1/,s(I italO-flll• 11trl(ltll J)tl" /11 /1111U(l::lo11t dtr,H (11'/lltlllltllli llfll'(l/o (Doti. ).IATIIO 00\'I, Il l'OHl'(t/110 lt(I/Q•(IHll/l°IMIH(IO,-(C(I (AMll,C",\JtF, STORC/11, lm11ltg(l(i, 1lfvrmt t ro11/1·0//l, /,4, 1wtg/11dl::lrllt (:s'J!lilO), Studi economici e soclologlci. ,l/{w.,: i,Q/11, /11/tlt• An·. n·a.1.10 C'Ol.t'H'I). AJIPHlfll t ~,lfHli llHfl(I ltfl(/t dtll'tlH•(lr(l;:k,Ht (Prof. t:Hl'>KSTO Ut.HTA• Mt:1,J,ft. Filosofia, Letteratura e Fatti sociali. t"/11'/0 l"Ol'III {l'ror \'ITTORJO Osni10·. Hlb/lottro di ,,,.0/l(lfllllldfl. LOSTATO HEL CDL DI SACCO (l proposilo della iomrezione deiferr11ieri) So neppure lo spettnrolo cli miseria e d'incon• i:;-ruenzn, che il Governo itiilinno offre in questo mo– mento ( 1) d1 fronte nlhL nuo,•1Linsurrezione dei fer• roviori 1 non varrà A. porsuudere hl borghesia italiana o i Jlltrtlti dominanti do! cui di sacco in cui li nsscr• rnglin la sciocca politica del scn•izì puhblici da essi finorn voluta o sopportntu, noi cominceremo dav– ,·ero 1t dubitare che Il i:iindncnlismo rivoluzionario nella sua brutalità semplicistica, non diremo eh~ ahl)in ragione - non potrà mai dirsi che " abbia. rugionc n un sistema che nega l'im1>cro della ragione in sè stesso e attorno a sè - ma sin veramente l'av– versario piil degno, il solo che essi meritano di tro– ,•nrsi di fronte. I~ confesseremo di essere stati noi degli utopisti, nel sognare, nell'accarezzare ostinata– mente una forma meno idioto, meno antieconomica e meno selvaggia di conflitti socinli. Scongiurinmo ii lettore di voler considerare con noi la siluazione rivclntn, 0 1 meglio, illuminata dul ,,resontc eonllitto. Sono forse dieci anni che eia noi si \'iene 1.1ffcr– nrnndo - negli scritti, nello conferenze, ::tlla Camura - In impellente necessiti\ di una 1>rofonda riforma nei servizi pubblici cli Sti1to, silt per quanto riguarda il loro intimo ordinamento, sin ,,or ciò che attiene al contratto di lavoro fra J>Cl'dOnalecd Amministra– zione. Questo, clic ultra ,•oltu qualiflcammo " il problema dei pl'Oblomi ,, dcll'oru presente, del quale tentammo con ogni sforzo lii svo~liaru l1t.coscionzu. nelle orga• nizzazioni degli ngo11ti dello Stnto sulle qullli ci fu d11.toeso1·citare qualche influenza, a intorno al quale dc1,1orn.vamo 1 nella nostra Uehtziono al recente Con• gresso socialista, il tepido interesse dello stesso no– stro partito, il pill qualificato, por evidenti motivi ( 1) ~rh 1111110 Ml :, di dlceinbrc. dh,·r•t clr..:u,ta11,e a1'CDdO rlt.Rrdlil,1 lii 11ubbllc11i.lune del 11reaentu faack-010. dottrinali e pratici, a sviscerarlo e risolverlo - con clic sfn,: ?/,!ircbbo alle accuso o 11isospetti, che colpi• 1100110 I licpurn.ti socio listi quando la forza delle cose li costringe n t1 oste11cre i cosidotti " interessi di cu– tcg-orin n elci pcrsounlo di Stato e non possono farlo ella in modo tumultuario cd empirico - questo pro• bioma insorgo e s'impone con ,•iolcnza periodica sempre crescente, <1unsi per sforzare ropinione 1rnh hlicn Morda e poltMna 11 ,·inr<'rc i propri misoneismi e a mutare la rotta disuslrosa in cui :.,1umo imbarcati. )In nè le dimostrazioni teoriche, nò le lezioni di cose si ricordi, fra altro, la fuga del ministro (Ho– litti di fronte alla. minacf'ia di ultro sciopero ferro– viario), nè lo constatazioni ri1>otuto di uomini com• petenti, cho affermano da anni l:t impossibilità di continuare col presente re~ime, hanno valso a 1>er• sundere seriamente nesirnno. O, se una 1>crsunsiono a volte si crea, essa ò tonto ,mpcrlìciall' ed effimera, che svanisce colrora del pericolo, tosto si creda che <1ucsto 1 pel momento, sin 1rnpcmto. La riforma dei sen·izi puhhlici, nel dop1>ioaspetto ucccnnato di sopra, ò la con~cguenza diretta, ovvia. imprescimlibilc dell'evoluzione dello Stato moderno, della s111\ sempre cresc<'nte industrializzazione. La quale, dunque, porta con sè la con,·enienza evidente di a.dnttarc, alla funzione nuova, nuovi e con1,:rui or– g11nl1rn1I, animati da uno spirito nuorn. Il moltipli– ca.1'8ismisurato delln h11rocrnzin 1 il g-onfi!trsi inces• santo dc' suoi congocl,:'ni 1 lo scnr1:1issimo rendimento ch'essrL produce, di fronte oi pesi sempre crescenti che irnpouo ai contribuenti, avrchhcro dovuto per• suadere l11ttempo, anche al cen·clli 1,iii pigri, che lo Stato fornitore di servizi alla collcttivi1à, organiz zatore di l-{randi industrie, " !>Adrone ., cli numerosi eserciti lii la,•oratori, non può rC,!:'j::ersicolle norme che o con,·eninmo, o potevuno tollerarsi, finchè lo Swto non era altro, o 1>0COpili, che il soldato, il birro, il diplomatico, il giudice, il percettore. Non parcm do,•esso costare 1,!rl\llde sforzo cli pen• siero l'intendere come convcniM~e ormai nbbandonar<' t1uell1Llcsincrht pidocchiosa nci,;-li imphrnti, negli sti– pendi, 11ell'orii1111nmcntodei servizi, che conclurrchhc difìlnto nl fallimento qualunque industriale malac– corto che l'adottasse; tairlinr corto con sistemi di reclutamento, che assimilano le nostre grandi Am– ministrazioni n ricoveri di mcndicit:\ e a istituzioni fra elemosiniere e carcerarie per rifugiarvi tutti gli spostati e tutti gli inetti; eliminare ~e,·cramcnto i ra,•oritismi cli 1>er~one e di cose, do,•uti ulle in,!:'e– rcnzo pnrlamonrnn e alla gara sciocca degli egoismi e dei p11rassitismi locnli cd cleitornli ; riparare rndi– cnlmonto allo infinite ing-iustizio che, per pretese rngioni di hihrncio 1 tcng-0110 il porsonnlc in uno i,tntu di irrcq11iotudino o di CM11sper11idono pl•rpotua, che ò del fìo1·lro dei hihrnci la po~J;t"iorcnemica; spezzare. demolire l'Inganno della gerarchia tradizionale, della disciplina passiva, doll'anonimnto collettivo, che an– nichila l'iniziati"a e la rcsponsnbilitil di ciascun funiion1trio C'tl al,(ente, risolvendosi in un sabotage organlzznto delle forze animatr1d de~li on~anisrni di Stato. Come, nelle grandi atic11de economiche statali,

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