Critica Sociale - Anno XX - n. 4 - 16 febbraio 1910
,i2 CRITICA SOCIALE non 111 tlecrcpitn socict.'1 borghese, fuccvl\no trcnuuo i bicchieri delle hirn•ric, spnvent11tissi111i. J\la, poi che la catastroro intlu;.:iarn, incominciì, a far capo– lino timidament<', fra :\lcuni comp11~ni sprc~iudicati, il so.!lpetto di essere fuori di car-r<';:g-iata. r qm,li compagni, senzn arrischiarsi a porre le mani sui car– dini, dirnnuti irrcmo,•ihili col volger degli :1nni, della clottrinn, drlla tnttic:1, s'11doprarono :l. girnrc qucfamcnte In. posi:donc, ~ostitnrndo alla domanda: 1. ù lecito partecipare alle lotte olottornli pcl IAmd- la!JP ,, la SCA'Uentc: io: (' utilr? ,,. La risposta, pre- vedibilmente, i,;nrehhe venuta 11(').!'ath·a,ma un passo decisirn ~i sarrhhe fatto: poi hisognavn lasciar ma turare la co~a lrnt:lmrntc; il sole prussiano è così gelido! Il prohlcma divenne di opportnnitìt. Come di ,·it– toric non crn il caso di parlare, occorrC\·a prepnrnro tali forze che, messe in c::unpo, potossf'ro incuto,·<' ti· moro ai nemici, dare inritamcnto agli amici. Por in– tanto \''orn pericolo di ottenere l'effetto contrario; di marcinro alla conquista dl'I ridicolo e dello sco– ramento. Termine di a~s:1g-giodo,·crnno css<'re le elezioni :li l(ticliiì(ag. Queste, nel 1~!1:1, ;l\'C'\'ano rnceolto poco mcno che due milioni cli \'Oli, i quali non ru– rono giuclicat.i surficieuti per un attncco fortunato. I socialisti germanici, radunati nl Congresso di Colo– nia, all'unanimWt dichiararono assurda la lotta elet– torale pr11ssiana e necessaria in,·ecc un'agitazione energica fra il 1>opolo contro iI sistema elettornle delle tre classi. )fa ragitazionc non riuscì come si s1>erava: il 1>0- polo non In senth·n. g allora dovette farsi strada la con,·inziouc che, por la possibililà stessa dell'agita– zione, ora ncccssal'ia una dimostrazione pratica, si– stematica delle assurdità e delle ingiustizie del si• stoma f:!lettorale. Per trascinare il popolo, persua– derlo, infiammarlo, hif;Ogna,·a fort;"li toccar con mano; e questo ern possihile soltanto 1>artecipando diret– tamente ed attivamcmc alla battaglia. Ancora una ,·olta i socialisti prussiani si aggira• vano in un circolo vizio!:lo. QualC' propaganda po– tC\'a riuscire piit istruttiva cd orfìcuce del contrasto 1 messo in evidenza. rrn le forze numeriche dei lavo• ratori e la nessuna forza politica? Qnattro anni pilt tardi, al Congresso di Amburgo, la nuova con\'inzione si rivelò con voti 145 con– tro 64 i e fra la maggioranza contavansi compa– gni intransigenti di grande valore: Bobel, Oeycr o Clara Zetkin. fntanto l'ascesa trionfale dei \'0ti nelle elezioni generali ciel Heichstag ad oltre due milioni nel 1898 1 a tre milioni nel 1903, convalidava la bontà della decisione presa, rinvigoriva le file, ac• ccndeva gli animi. Venne finahnento l'ora della prova, la quale riuscì soddisfacente. Nessun man– dato conquistato nel 1903, nè si sperava, ma i voti raccolti ammonta\'ano a 300.000; nel t 908 raddop– piarono. Troppo pochi! lamenta Leon Arons nei SoziaUsU· che Monatshefte, se si comparano coi 1.800.000 dati l'anno precedente dalla stessa Prussia nelle elezioni al Heicltstag. Ma non ò giusto esigere in ogni com- 1>agno o simpatizzante un' animn eroica; il voto segreto al Heichstag non cos1a nulla, il ,•oto pub• hlico al J~cmdtag costn spesso la perdit,l del pane alla famiglia dell'elettore. I/enorme mole dei G00.000 \'Oli non riuscì che ad apl'irn una piccola. hreccia, attrnvcrso la. quale - cosa inspcrntrl e inaudita poterono penetrare nella cittadella nemica, nncorn incontaminata da piede socialista, sette uomini del popolo. Pochini ,•eramente questi, in confronto ai suffragi raccolti - un quarto dei ,•otanti ! ma chi ricorda gli in• credihili im\Jroi:;li del sistema elettorale deve dicbia• rar&i socldisfatto. J ,•oti, le proteste e le filippiche di questi aette llHt1Hlntnri non J>CSl\110 un etto sulle dc!iherazioni elci sii:rnori del luogo, i qu1tli, rimcssisi con un semplice com1>Utoaritmetico dal momentaneo shalordirnento al cospetto del rcnomcno ai loro oc– chi mostruoso, ripigliarono il la\'Oro coscienzioso in servizio della. patria e del re. )la. la bandiera ribelle, audacemente piantata sugli s1>alti nemici creduti inncccssihili, ngi\fn sullo masso con suggestione ir– resistihile; l'effetto morale, ìmmcnl'lu 1 ern raggiunto. Colossali dimostrazioni di popolo nmmonh,ano le ca– ste dominanti, qu!\nta ror,,.a. vi\·a. rappresentassero <1uci setti in\'inti nel camJ>Onemico. Allora tutti sentirono che il suffragio universale era in marcia; per una vii, lunga e dura, attraverso ad ostacoli, interrotta da soste; non importa. Pas– sato è il tempo delle timide, inconcludenti, pia.toni• che proposte del Centro e dei Liberali. che il sur. frng'iO vorrebhcro ma ne paventnno le conseguenze. IJ i:;uffra).!'iO verrll, loro malgTndo. JI clamore salente dalla strada hn strnppato nel I90 una promcss,1 dnl re. ~on importi\ so essa non ru mantenuta, J>CI'· chè ha gi;\ prodotto i suoi effetti. .Non importa se, coronamento di tnnta attesa, frutto di tanti studi e di tanta a,iitazionc, finora non potò venire alla luce se non l'i11\'Crosi111ileprogetto Bethmann llollweg, che lascia intatte tutte le assurdifa e tutte le ingiu– stizie e qualcuna ne aggiunge. Sarà srerza. sugli animi inaspriti, osca all'incendio, lento, sì, per la scarsa comhustibilità della materia, ma troppo esteso perchè possa \fenir soffocato. L'agitazione, anzichò illanguidirsi, s'intensifica e si allarga ogni giorno pili, dalla capitalo all 1 u1timo villaggio; si annun– ci:rno dimostraziùni tali, che In Prussia ancora non vide; il popolo impaziente, esasperato nou sente pii1 ragioni; da un capo all'altro della Prussia s'incro– ciano le proposte estreme: sciopero gonerale ! oca• sun'arme esclusa! Per l'aria torbida corrono ,·oci oscure di minaccia e- fremono le strofe rihelli : u nas freie Waf1lrecht ist das XPichm. 11 L'ora può diventare tragica. Vorrnuno intendere gli .!11,11/u.r onnipotenti che nel secolo ventesimo ò opera vana tentare di arrestare un popolo che \'11 alla conquista dell'uguaglianza civile? Vorranno es– sere intelligenti? Nessuu indizio fin qui; essi difon– dono i loro privilegi come I ·avaro il 1>roprio tesoro; con ca1>arbiotò. 1 colle ungbie. Nessuna Concessione, nessun mezzo termine, nessuna debolezza. Mentre vi scrivo, Bethmann Holweg parla al Lmzdtag in di– fesa del suo progetto un linguaggio d'oltretomba, bene in carattere col suo aspetto runerario, ma inin• telligibile agli orecchi moderni!. ... Sulle colonne del conservatorissimo Reichsbote sco– pro un veggente, Dietrich von Oertzen. Ascoltiamo con devozione che cosa dice, perchò non è cosa di tutti i giorni : 11 Lasciar tutto come prima non ò arte di Governo. Un suffragio che ha tanti difetti come Il prussiano ò mo– tivo di turbamento ftno a ohe non al ala trovata la so• luzione del probloma. Questa bisogna cercare prima che sia. troppo tardi, prima che l'amarezza dilaghi e la ri– bellione si efrenl, so non vogliamo attra ,·er:rnre un po• riodo come l'attuale in H 1ssia 1 la qualo non trova lo rorze di andare nè a\'auti nè indietro. In politica biso• gna saper faro a tempo: rar le riforme dall'alto prima che sicno lruposto colla rorza dal basso. ,, Parole di uomo saggi\l 1 come vedete i tanto vero, che nessuno vi presta ascolto. La Critica Soci1lle e il Temt10: per l'Italia 1 a11t1Q L, 22 1 semestre L. 12.
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