Critica Sociale - Anno XX - n. 4 - 16 febbraio 1910
G:! CHl'l'ICA SOCIALE Lwnia facendo mulinello col bastone; ed in tal modo produsse delle lesioni alla spalla a Sciascia Vincenzo e ad Andaloro Salvatore 11 • Per que1-foroico atto, il delegato Covelli è stato condamrnlo dal 'fz'ibunale di Girg~uti a L. 81 di multa, nell'udienza del 13 settern– llre 1:>00,como responsallile di " lesioni penrnnali vo– lontarie lievissime, continuate, con abuso della sua au– torità di Delegalo di P. S. w Alln• illllJl'l'~C dol 1lolegato Covclli. C,2.uostofedele amico di casa :\lajorana non ern in Carnpobel!o alle suo primo ;umi. 11 La sera dol !) febbraio - 1·aceonta la surldetta son– lonza - Covelli Achille entrava, accompaguato da al– cuni agenti, nel caffè di Pag)i~rello Vincenzo, e, dopo di eSSe/'Si i11/or111alo che t'esei•cr:io uel quale ei·a entmto era p1·op1·ioquello del Pagtia1·ello(1), ordiuò che ,1ifer- 111as:;ero11.!cunepersone che si trovavano nel caffè, e, chieste le loro generalllà, ordinò agli ageuti di perqui– .~i..te. l◄'ra gli altri, 1-i.trovava il perito rninernrio ed a,1ses;-,orecomunale ?.larnmano Rosario, il quale, llenchò aves~e declinale le suo generalità e mostrato il 1-uo permesso d'i1nne, fu <la tua agt:11lu perquisito por or– dine del delegato. P1w talo fatto il .Marnmano 1-porse querela co11t.roil Covelli por ,wllitraria perquisizioue per:-onale, ch'egli asseriva ossore stata fatta a scopo puramente elettorale ,,. ln quesla perquisizione il Tribunale di Girgent.i non ha trovato gli estremi dell'arbitrarietà od ha mandato assolto il Delegato. i\Ia il Procurah,.ro generale ha ap– pellato contro \'assoluzione, la quale è moLivata con le 1-ieguenti ar~omentazioni peggio che schiaccianti per il delegalo a~solto: 1 ' Si tenga pre.~eute che il Covelli, giunto appena da pochi giorni nel paese, non poteva ben conoscere il :\fammano, benchè questi fo:-se generalmente stimato come persona rispettahilìssi111a: e si consideri inoltre che lo ~copo della perr1nisizìone er.a quello di n~sodare :-e le JH:r::ione presenti nell'e.<;erc1zio del Pagliarello avessero addosso dei lli~lietti fai.si , che, secondo una leltei·a anunima, che il Covelli asseri essergli perve– nuta, avrebbero dovuto trovarsi in quel locale. Perciò 11011 può farsi appunto da que.<;to lato al Covel\i per il .suo operato. A raJ.;"ioue,quindi, l'accusa si fonda prin– cipalmente sul\" asserita premeditazione del!'atto del Covelli, il quale avl'Obbe perquisito il :\larnmano a rn– gione veduta, met1endo in ~secmdone un piano ~ià da tempo stabilito per fare uu'onta al 1fammrrno, elettore stimato del candidato antiministeriale. Risulta, infatti, dalla deposizione del Giudice Urisafì e del Cancelliere 1,o C'ascio, che il :;,_fammano, giorni prima del fatto, aveva manifestato il so1-petto che lo i'i volesse perqui– sire, a scopo elettorale, per fargli un affronto. J)"altra parte, si ~ posto in rilievo che la lettera anonima, che il Covelli assel'i di avere ricevuta il giorno 8 febbraio e che, denuuziando il Pagliarello come detentore di bi– ~lietti folsi, determiuò lo stesso ad operare la visita e le p··rquisizioni personali, dù adito a molli sospelli; sia perchè l'imputato la trasmise al Pretore senza {(i busta, .~ia perchè il Covelli stesso, a quel giudice che gli chiedeva la busta, rispondendo come persona con– lrariala, ce1·cava rii clw·e una giust1jìcazione non chie– sla del suo operalo e di scagionarsi del sospetto che la. lettera fosse stata preparata allo sco1)0 di giustifi– care la perquisizione. Ma tali sospetti, che. i;e fossero corrispondenti a verità proverebbero piena.mente la mala fede delFimputato e la grave responsabilità di lui, non bastano a co.4ituire una prova indubbia di reitù. Ba~ta, i11fatti 1 considerare che la lettera, che af– fermava cose non vere, poteva ben essere emanazione cPun partito e carpire la buoua fede dal delegato (e la fJusla mancante?) e che quest'ultimo, se si compoi·lò in {1) \'a (\a ei• elle Il Ptti,:llnrollo era elettore do\ J,li J,umta. E\'ldcn– himcute, Il l)c\egnto 11011cono;,ee,·i. nettnehe l'CBtstom:n. di ,1uosto eaff'1l, prlmn che gli toese tndlento dal rnajoran!!HI come luogo adatto pur r,1rc un buon colpo. modo singolare con l'aul?1·ità giudiziaria, fu a ciò spiuto per avere avuto sentore dei sospetti che si le– vavano contro di lui (sic) appena arrivato in un am– biente politico dove le passioni politiche pervadevano og11i cosa. S'impone per tanto (!) l'assoluzione del Co– velli per non provata reità. 11 • Continua ,nl .igire il 1lclegato Covelli. Gli illgenui lettori :-'immagineranno, ora, che le im– prese del delegato Covelli i-ieno finite. Ma i;i sbagliano e ussai ! 11 Nelle ore pomeridiane del 2 marzo corrente - ci racconta un'altra sentenza. del '.l'ribunale di Oirgenti iu data 23 marzo 1909 __;.mentre alla stazione ferrovia,"ia di Campobello di Licata parecchi cittadini acclamavano il candidato politico Da11te Majorana, un operaio emi– grante, tal Giordano Vincenzo, eh& trovava.si in un va– gone di 1J L classe, affacciatosi a un finestrino, si per– mise di gridare: Viva La Lumìa, altro candidato po– litico. Pare che tal grido irritasse quelli che erano ne– corsi per acclamare il Majorana, onde il Delegato di P. S. di :'lervbdo .<;iavvicinò al Giordano e gli intimò di smettere. Da due testi uditi in udienza, non con - traddetti, appare che il Delegato, designato per 1111 si– gnore con \lii bai-itouo nero iu 11i.1uo, colpì colla punla del bastone il Giordano menti·e ei·a ancoi·a affaccialo atto spo1·teUo del vagone, ed appan che le Guardie di ciult ent1'm'otw nel vagone, afferrarono ed arrestarono il Giorda110 1 e poscia lo mahnenm·ono. Se il Giordano, che non ha alcnn precedente penale, oppose resistenza al Delegato ed alle guardie e diò dello i,hirro al Dole• gato, ciò foce in tale momento. Condotto in carcere fu perquisito e t.rovato in pos,1esso d'un coltello a. piega– toio con lama acuminata, lnnga sei centimetri e mezzo('). Attesoche risultaudo che il Delegato fii P. S. diede causa al {allo, eccedendo con atfi arò1tra1·; i Umili delle sue att,·ilnt.zioni, vengono meno i 1·eat1 di violenza e ·1·esi– stenrn e di oltraggio, si deve dichiarare non farsi luogo a procedimento penale contro il Giordano per inesi– steoza di tale reato. Re:--ta il porto ingiustificato di strumento atto ad offendere, amme~so dallo stesso giu– dicabile, il quale perciò deve e.-isere condannato ad una pena che può fis:-arsi in giorni sei d 1 arresto e alle spese proeessuali. ,, •~ sem11re il tlclcgato Covelli ! Dopo di che noi potremmo supporre di essere pro– prio giunti alla fine (delle gesta. dell'antico e fedele alunno dei professori universitari :\Iajoranu. ·hla c'in– ganniamo a partito. 11 ll 15 marzo ultimo - rncconta la sentenza del •rri– l>unale di Catania. del 13 settembre 1900 già citata - in Licata 1 essendo~i formata in Piazza .Progresso una dimostrazione o,1tile ad uno dei candidati politici (cioJ al govei·nativo p1·0[. Dante Majo1·ana), il Covelli, che si trovava in miilsione, con l'aiuto di alcuni agenti della pubblica forza, attendeva al mantenimento delFordinej e, poichè la tnippa aveva formato uu quadrato ed un tale Laurìa Salvatore cercava. di attraversarlo, fu ne– cessit:\ agli agenti di respingerlo colla forza. Nelle stesse circostame 1 mentre il Covelli e gli agenti atten– devano al mantenimento dell'ordine, da un balcone prospiciente alia piazza vennero pronunciate parole in– giuriose al loro indirizzo i e, poichè il Covelli credette che le parole fos1,ero state pronunciate da Sa.pio Sal– vatore, redas,.:e contro di lui verbalo per oltraggio. A sua volta il Sapio si querela.va per ingiurie e minaccia a mano armata di ba1-tone, as.<;erenrlo che il Covelli, pregato da lui perchè avvertisse le guardie a. non per– cuotere il l.,aurìa, agitando il bastone alla direzione cli lui, lo aveva ingiuriato dicendo; Scenda, se ha co1·00- {Jio, vile e disoi·a;;iato! Contro il Covelli e gli agenti si querelò il Lauria per lesioni volontario lievissime. 11 Per queste denuncie·e querele, il tribunale, conside– rando II le contraddizioni e le discordanze fra i testi e le esagerazioni causate dalle passioni politiche n; con- (I) La misura legale massima tl 11uattro i:eut11uelrl,
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