Critica Sociale - Anno XIX - n. 23 - 1 dicembre 1909

CRITICA SOCIALE 363 il lato igienico-alimentare e il lato ecouomlco-contrat– tuale. [I primo costituisce quasi sempre un progresso di fronte alle condizioni di vita delle operaie a casa loro; il se– condo presenta inconvenienti vari. Quanto al Iato igienico, ecco cho coso. scrive il Capo– circolo di 1'.Iilauo-Urescia: "I convitti constano generalmente del dormitorio, della cucina e del rerettorio; essi sono costruiti ed arredati a spese della ditta e sono amministrati da questa diretta– mento1 o indirettamente per mezzo di una direttrice, solitamente una monaca. " In tutti i casi, dalla paga settimanale o quindicinale sl deduce la spesa per il vitto e l'alloggio. " Noticonsta,fl11ora,chealcmi industriale abbia costruito ed esercisca co111>itti a scopo di lucro. 11 Alcuni dormitori furono costruiti appositamente, altri furono improvvisati adattando locali d 1 ordioaria abita– zione. Quelli di recente costruzione sono soddisfacenti sotto tutti gli aspetti; i pegglori furono trovati nell'in– dustria della seta, come quelli che sono i ptil antichi. ' 1 Pure in maggioranza nell'industria della set11furono trovati dorrnitort, con letti per duo, tre persone, formati con cavalletti, tavole di leguo o pagliericci con foglie di granoturco 1 che si prestano cosl poco ad una rigorosa pulizia. " Si è consta.tata però la tendenza ad usa.re letti in fe,.,-o con rete metallica; costano di pih, ma richiedo110 minor spesa di manutenzione. ii È bene 1,otan che, per quanto i dormitori di 1t1J co,i– vitto possa,io essere di cubat"ra itisu{fi.c,ie,ite, le operate ivi alloggiate si trova110sempre meglio che 1tellep,·oprie abi– tazioni, poichò in alcune locnlità. le popolazioni agricolo pllSsano l'intlera stagione invernale nelle stalle. Così pure le case operaie, fatte fabbricare da alcune Ditte e date In affitto ai propri operai, sono pili igieniche e a molto miglior mercato, di quelle che si possono affittare nei paesi circonvicini. u Anche rigitat·do all 1 alimentazio,1e, i co,witti rappresm– tano per alcu11e fa11ciulle 1m miglioramento, sì per la quautillt che pe1· la qualitù. 11 I convitti bene organizzati e ben diretti esercitano, su una gran parto della popolazione proveniente dalle campagne, un'azione educatrice, paragonabile a quella che esercita il servizio militare su molti contadini. " In generale le operaie, primi\ di essere ammesse in un convitto 1 sono, molto opportunamente 1 sottoposte ad una visita medica o ad un bagno di pulizia, che per alcune rappresenta una vera novità. In seguito sono abituate ad una rigorosa pulizia personale Ignota prima, alla disciplina, all'ordine, alla vita collettiva. " La direzione e la sorveglianza dei convitti è geno– rnlmente afflclata a monache, lo quali hanno alla loro dipendenza delle domestiche per i servlzt più umili. " La questione delle suore nei convitti è analoga a quella delle l'IUOrenegli ospedali. u I genitori naturalmente desiderano essere tranquilli sulla condotta morale che potranno tenere le loro figlie durante l'assenza; essendo in molti Comuni rur!lli assai vivo Il sentimento religioso e diffusa la fiducia verso le monache, è naturale che i dormitori sottoposti alla sor– veglianza di queste, godano, presso le popolazioni, mag– giori simpatie. "Inoltre, alla direzione rli un dormitorio deve trovarsi una persona di grande autorità por conservare la disci– plina, il rispetto all'ordine o alla pulizia. Nei convitti sono alloggiate donne provenienti <lo.Ileprovlncle della. Lombardia, del Veneto, dell'Rmilia, dell'Italia meridio– nale. " Cia9euu gruppo si mantiene distinto dai rimanenti. u Ileo dfflcllmente, per esempio, una borgamMca al adatterebbe a staccarsi dallo proprie corregionali e dor– mire in una camerata insieme con delle cremonesi. Tutte mangiano solo polenta e minestra; eppure ogni gruppo ha esigenze speciali i la polenta che mangiano le bre– sciane ha un grado di cottura, di condimento in sale diverso da quella che mangiano le bergamMeho. Non si dimentichi che in quasi tutti i convitti alloggiano operaie inferiori al 21 anni. SI comprendo come chi di– rigo un convitto debba avere una grande autorità, e corno questa, dati i sentimenti delle operaie, sta maggiore iu ehi veste l'abito religioso. " Nemmeno gli mdustriali sono pienamente d'accordo intorno a questa questione; alcuni che avevano delle laiche alla direzione credettero necessario chiamarvi delle suore; altri si trovarono contentissimi d'avere li– cenziate queste e cl'avere a<isunto una direttrice laica. t: La concorrenza veriflcata'li in questi ultimi anni nella mano d'opera ha portato dei miglioramenti anche nel funziouamento <lei convitti, togliendo quel carattere dl eccessiva clausura che molti avevano. 11 Gli ispettori nelle loro visite ai convitti non furono sempre eonteutl del contegno delle religiose, che, o per spavento o per diffldenza, rispondevano evasivamente, senza franchezza, alle domando loro rivolte lntorao agli orart di lavoro, ai riposi concessi, al modo col quale venivano impiegate le oro libere. "In alcuni convitti, non in tutti, fu trovato eece<isivo il tempo dedicato alle preghiere: non por la preghiera In sè, naturalmente, ma porchè venivano costrette ad una vita troppo sedentaria e ritirata rauclulle che ave– vano bisogno di moto, di aria libera. " In occasiono di una inchiesta, fra le opn·aie allog– giate 11elconvitto fu il·ovata tma percentuale di anemiche e di affette da dist1wbi per 1·ita1·dati ,nestrui 1 maniore che fra le esterne, e il medico, col quale fu eseguita la visita, att1•ib1til-•aciò alla mancanza di molo. " Concludendo, i convitti sono necessari per il funziO· nameoto degli stabilimenti a grande impiego di mano d'opera femminile e situati in piccoli centri. " Riguardo agli scopi propostisi dalla legge sul lavoro delle donne e dei fanciulli, non preseutano inconvenienti, salvo in casi eccezionali per ambienti nnti~ienici, o per mancanza di moto e di ,•ita libera 11elle alloggiate. Quando i dormitori sono situati nell'interno dello stabi · limento, si presenta più difficile il controllo degli orart di lavoro. ,, (pag. 93-94). "I convitti visitati dal dott. D'Alessandri nel Bresciano, m~ntre rappresentano una gru.nde comodità e UEI forte risparmio per le operaie e mentre costituiscono una certa garanzia per le loro famiglie, sono affntto scevri <la ogni carattere conventuale, come a tutta prima po– trebbe sembrare. Le operaie possono 1 in tutti i convitti visitati, impiegare le ore libere come a loro meglio ta– lenta, uon sono tenute ad alcun lavoro, eccetto quello che riguarda la loro pulizia personale, e la disciplina non è punto severa. La g1·a11dissima ma{J(lioranza delle opemi.e mi /t(i assiwrato che il vitto dell'Istituto è di mollo s1tpe,·iore per q1wlilù e qmmtità che quello delle lorn case. Non mancano nemmeno i divertimenti in comune. come Il ballare. Nel solo convitto di Campione ò obbligatoria la preghiera del mattino. 11 (pag. 234), Il Capocircolo di Torino dichiara che II quanto alla Igiene e alla morale in generale, i couviUI retti da suore

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