Critica Sociale - Anno XIX - n. 18 - 16 settembre 1909

CRITICASOCIALE 281 A questo proposito, le organizzazioni doi funzionari, il p!'olotariato e l'Estroma 1 possono essere fieri di grandi vitto1·ie: hanno ottenuto che parecchi dicasteri italiani fossero sottoposti ad inchiesta. Con risultato di riforme organiche? Niont 1 affatto: rab– berciamenti giolittiani o contlnuaziono ciel "eccbi si– stemi. }: dove la turlupinatura indegna ha raggiunto il colmo, dovo la potenza di un dittatore, cho ha una maggio– ram~a pocorile, sorta dal fango della corruzione, del– l'ignoranza e dell'invadenza clericale, a propria assoluta disposizione, ha dimostrato tutto il proprio incontrastato valore politico, si ò nel campo delle inchieste sui Mi– nisteri della difesa nazionale! Chi non ricorda il linciaggio parlamentare di un onesto e coraggioso relntorc, l'on. Franchetti? chi non ha con– templato e non contemJ)la i fasti dogli on. Casana e Splngardi? Mediante l'abilità del dittatore, le inchieste sulla marina e sull'esercito si sono risolte In una lustra abbarbagliante, in un sapiente artlftcio per far votare dal Parlamento e far digerire al paese, attonito, dolente e insieme ipnotizzato, enormi, iniqui aumenti di spese mllltari, che, nella misera Italia nostra, affaticata dal proprio laborioso svlluJ)po economico e lnclustrlale, gra– vata da imposte come nessun'altra nazione al mondo, costituiscono un vero attentato criminoso contro il pro– gresso civile della nazione 1 Pubblica istruzione, riforma tributaria, opere di pre– videnza sociale? Nichilismo assoluto. Allargamento del suffragio, riforme elettorali, inden– nità ai deputati? S\: in questa materia l'on. Giolitti in persona ba pre– parato un grande progetto di riforma, inteso a modificare nientemeno che la .... composizione dei Seggi elettorali ! E ciò por spazzar vin quella corruzione, di cui egli, l'on. Oiolitti 1 ha Bempro avuto orrore! ln conclusione, la nostra azione nulla ha effettuato. Dovranno perciò Io organizzazioni degli impiegati sconfessare il loro orientamento più cho quinquennale verso i partiti del progre1so e delle riforme? Dovranno dichiarare la bancarotta di una tendenza lungamente maturata e solennemente proclamata? Io risolutamente, con sicura fede, afftlrmo di no! E penso anzi che il nostro lavoro su quella dirotti va debba diventar più fervido, perchò sempre 1>iì1si avvicini il tempo della raccolta di una buona messe 1Non già scon– forto1 ma rinnovellati entusiasmi, ma energie gagliarde cli volizione e di conquista 1 ma meditate strategie per vincere g1i avversar1 ! Lento sarà il progresso, e accen– nerò fra breve al le· cause ed ai mezzi più idonei per abbattere i primi spalti e conquidere le prime trincee: ma, Intanto, a nostro conforto, ripetiamo che non pic– cola gloria delle organizzazioni professionali si è quella di avere gagliardamente contribuito alla vittoria elet– torale dell'Estrema: le grandi classi degli impiegati 1 a nlaudrate prima, nel Comizi generali poi, ottenevano una splendida rivincita morale contro Il frollo parhL· mentarismo che aveva votato la legge•capestro ! L'Estrema fu raddoppiata di numero, ma rimase pres– sochè impotente di fronte agli innumeri ascari giolit– tinni: lavoriamo a.dunque con vigore perchè si avveri il pensiero dell'on. Claudio 'freves, perchò l'~~strema di~ venti la matrice di una nuova e piì1 sana situazione parlamentare, nella quale organicaml'nte si traccino le grandi divisioni di partiti e di principi, cho costituiscono la sola reale garanzia di un onesto funzionamento della costituzione. .Ecco: il non onesto fum;iooamento della costituzione, cioò la corruzione parlamentare, questa ò la causa. del nostro lento progrO<liro e della nostra quinquennale sterilità! Tale causa si risolve nella constatazione di un fatto positivo: la profonda 1 tradizionale ineducazione politica del nostro paese. Questa verità è a tutti nota: occorre dunque dalla sintesi passare, pur brevemente, all'analisi, per rilevare le peculiari caratteristiche di una condizione storica. . .. f./ltalia, risorta a unzione, importa\·a dall'estero un sistema di Oo,·erno, Il sistema parlamenta.re , ad essa perfettamente sconosciuto. Era preparata la nazione? No. Erano preparate almeno le classi dirigenti? Niente affatto. Bolton King - l'eminente storico del nostro risorgi– mento - scrive cho Il male era" specialmente nel basso livello del carattere o dell'intelligenza delle eosl dette classi colte 11, e nella loro ineducazione politica, che roso la Yita politica del paese poco realistica, e i frutti della libertà manchevoli. Era però naturale che anche il Parlamento uon si elevasse al disopra di quel basso livello, anche perchò - <llce proprio lo scrittore inglese - i deputati non erano (e non sono I) retribuiti! Dunque, non decadenza del parlamentarismo, ma fatale inettitudine di un po– polo e delle stesso classi dirigenti a valersi di un si– stema rii reggimouto, che presuppone educazione e virtù civili. Un tirocinio ora necessario; ma purtroppo! il ti– rocinio dura sempre! Eppure il paese ha fatto - parzialmente - rapidi progressi economici: verissimo; ma i progressi sono per l'appunto parziali. Alcune provincie hanno progredito, si sono create un11. ricchezza, e queste sono politicamento più evolute; altre sono rimaste in uno stato di vera desolazione econo• mica, morale e politica. Ed ecco sorgere gravissima di• nanzl a. noi la qu"stio11emeridionale, per la quale terri– bile ò la responsabilità delle nostre classi dirigenti, che hanno 1 iu questi 50 anni, detenuto Il 1>otere. lo avevo detto una ,•olta che il problema meridionale è stato - por colpa della nostra borghesia italiana, dal cui seno uscirono tutti i Go\·ernl di Destra o di Sinistra - l'ele • mento incombente, fatale nella rita politica italiana; e mi sono vivamente compiaciuto nel vedere che In questione, dal campo <logli studi sociali ed economici, entraya nel campo dei vivi dibattiti politici della democrazia, e ve– niva prospettata nella solennità di un recente Congresso socialista da un relatore, il prof. Gaetano Sah'émini 1 corno quedtione •ti assoluta, essenziale, pregiudiziale Im– portanza per l'avvenire del socialismo stesso e pe-r le conquiste del prolotnrlato; cioò per la effettuazione delle rirorme sociali. Intendiamoci: nessun irriverente giudizio su popola– ;doni nobilissime, care al cuore di tutti gli italiani; anzi, noi diciamo che quelle contrade souo vittime della fa– talità storica e del mal volere degli uomini politici della terzn Italia! Quali fossero le condizioni del reame cli Napoli al tempo dell'annessione è noto a tutti: Dolton Klng, nel Il volume dell'opera ricordata, le riassume efficacemente. Il feudalismo ancora esisteva di fatto; l'analfabetismo raggiungeva il 90 °lo; preti e frati formicolavano superglù come ai tempi di .Bernardo Tannucci, secondo quanto ricorda Pietro Colletta. Ebbene, dopo 50 anni di nuovo regime, le condizioni di q1tei paesi aon <li poco mutate: basti leggere quanto,

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