Critica Sociale - Anno XIX - n. 17 - 1 settembre 1909

CRITICA. SOCIALE 271 è tassata pe1·chè socialmente prodotta. Questo è il Iato caratteristico del bilancio lngle!le 1 che giustifica l'op– poggio del socialisti. Un'analisi anche sommaria delle quattro proposte augolarl di nuove tasse lo dimostre– rebbe facllmentP. Ma il tema è troppo Importante perchè possiamo restringerlo a una nota sommaria di questa parte della Rivista. I socialisti inglesi sono soddtsrattl della porzione, ser– bata alle riforme interessanti il proletariato e il paese, dei proventi della riforma fiscale, che tiene ancora oc– cupato il Parlamento e l'opinione pubblica della grande nazione britannica: ed hanno ragione, poichò due terzi di essi nndranno a beneficio delle pensioni per la vec– chiaia; e una aomma con11lderevole sarà destinata al miglloramento della rote stradale e a un " fondo nflzio– nale di sviluppo e di espansione,,, ptoposta quest'ul– tima ueneratrlce di /;l'rnndl pos~ibilità. future. Il Ooverno riuiiclrà. vincitore nell'aspra batto glia? Non el può ancora dire. Ad oani modo, se non fosse, il ~rande ronflitto 11arebbe traiiportato in pieno nella lotta eletto– rale. doverno liberale o lavoratori non avrebbero che da guadagnarci. lD. riforma elettorale in francia. In Francia, come In Italia, campeggiano ora, nelle preoccupazioni socialiste, due riforme: la riforma tri– butarla e la riforma elettorale. Con questo di diveriio: che, in Francia, la riforma tributarla è stata già da un pezzo varata In Parlamento 1 e che la riforma elettorale, in quel paese a suffragio universale, ha scosso proroo– damente I partiti e l'opinione pubblica, e costretto il nuovo Governo sul inscriverla tra i primi dibattiti della prossima u rentrée ,. parlamentare. La batta,lllla per l'allnr,llamento del Collegio e per la rappre,rnntanza proporzionale è In Francia opera preci– puamente AOcialiata; e si deve allo sforzo incessante e organico del nostro partito se essa ha fatto in bre,·e tempo un cammino cosl rapido. La orltica del Collealo uninominale francese si atta– glia completamente alla situazione e agli inconvenienti del Co1legio uninominale italiano. Al pari clicerti nostri deputati, anche in Francia si vedono <teputati della maggioranza. formulare i loro ordini clel !,!iornodi fiducia e sottoporli al Pro11-identedel Consiglio per lo opportune correzioni, prima del voto. Clémenceau aveva ridotto la sua maggioranza ad atti di servilismo incredibili. A pro– posito di tali ordini del giorno, si è visto una volta lo stesso Clémdnceau prendere la penna e correggere il testo di uno di essi, senza tanti complimenti. Così non è raro Il caso del deputato ohe, arrivato a Pa– lazzo Borbone dopo essere r-tato ferocemente combat• tuto dal Governo, diventa Indi a poco un modello di ministeriale, e ciò per il fatto dello sbalzamento del prorotto o del sottoprefotto ohe ne ba osteggiato l'ele– zione in nome e per volontà del Governo ... E con ciò tutta la miseria della clepohzione reclutata. tra i piccoli grandi uomini locali, tra le clientele e le camorre pro– speranti all'ombra del campanile patrio, e vivente· di schiavitù governativa o di schiavitù elettorale 1 entrambe ugualmente miserevoli o ocllose. I socialisti francesi, con a capo Jaurés, Bracke, Va• renne, Renoult, non si 11tanca.nodi enumerare, di dimo– strare, dl popola.rizzare i vantaggi dello scrutinio di lista congiunto alla rappresentanza proporzionale. n maR"– glore del quali è che tutte le opinioni politiche sa.ranno costrette a organizzarsi e a non contare cbe sulle pro– prie forze. Mercè la proporzionale, ogni partito 1 notava giustamente Varenne, andrà. alla battaglia con la sua bandiera, senza compromesso alcuno, senza alleanze o combinazioni con altri partiti: Ma per un'altra. ragione di ordine istituzionale i so– cialisti si agitano rebbrilmente attorao alla proporzionale. li Collt>gio uninominale ha abbassato il sistema parla– mentare e ph'1minaccia di farlo scendere in basso. La crisi parlamentare ò conressata da tutte le parti. Uomini di valore e di alta intelligenza non mancano alla Camera o in tutti i partiti j ma la maggioranza è di una medio– crità spaventosa.. Tal quale in Italia. Si tratta dunque di rialzare uno strumento che può ancora ·rendere dei servigi al proletariato, li quale non ò pernnco maturo alla presa di possesso del potere sociale; Ri tratta, forse, di salvare la stessa Repubblica dalle insurrezioni del sentimento popolare, che potrebbero trovare espres– eioni e rorme impensato, antidemocratiche, fatali alla democrazia. Oli anarchici e t rivoluzionari ossessionati si ralle– grano senza dubbio del marasma attuale, che sembra coonestare la loro dottrina, essere il Parlamento un' hti– tuzione prettamente ed unicamente borghese, e la ,ma decomposizione un indice o un fattore della nuova so– cietà egualitaria. Noi no. Noi siamo profondamente con– vinti della neces11ità.di una rude o piena preparazione politica delle masse, e della possibilità di volgere le istituzioni parlamentari, democratiche nelle loro on– gini e capaci <li ulteriori e più ampi sviluppi, a pro– fitto degli interes!li delle grandi maggioranze di lavo– ratori: e questa possibilità ravvisiamo collegata in istrettisslmo rapporto con quella preparazione. L'esempio di Francia, adunque, precorre e assiste la nostra stessa battaglia, che, nata pili.tardi e in ambiente diverso, trae nondimeno la medesima ragion cl'es3ere e la stessa suggestione propulsiva dagli effetti, in tutto M.entici 1 cli un sistema olettoralo intimamente antidemo– cratico e sicuramente funesto all'avvenire delle istitu– zioni parlamentari, e perciò allo svolgimento normale ed evolutivo delle competizioni delle classi e al cam– mino progressivo e graduale della civiltà. L'ORGANIZZAZIONE E L'AZIONE DEL PROLETARIATO. Un'inchiesta inflese sulle condizioni dei lavorotori. L'inchiesta è stata condotta dal Boa,-d, o{ Trade inglese (e più propriamente dal Dipartimento del lavoro) in In– ghilterra, in Germania e in Prancia. E sembra rispon• dere alla domanda: In quale di questi tre paesi gli operai vivono meglio? L'Inchiesta va dal 1905 al 1908,ed è una vasta e minuzlof.!a analisi comparativa sopra i salari, la durata del lavoro, le abitazioni e i! costo delle derrate alimentari, esaminati o studiati in trenta centri iudu• striali dl ciascuno dei paesi ricordati, nei quali ò com– plessivamente lm.piegato circa -Onmilione di operai. I risultati dell'lnoh\estl\ concludono col rilevare che la classe operala Inglese lavoro. meno a lungo, guadagna di più, ha abitazioni migliori e paga cli meno il suo so– stentamento alimentare lo confronto della classe operaia del continente. D'altra parto, gli opero.i tedeschi si tro– vano, per molti rispetti, lo una situazione più favorevole degli operai francesi. Quanto alla durata del lavoro, rappresentando con 100 quella <lell'operalo inglese, si banno le cifre di 111 e 117 rispettivamente per indicare la durata del lavoro degli operai di Germania e di l?rancia. Cosl la rimunerazione

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