Critica Sociale - Anno XIX - n. 17 - 1 settembre 1909

CRl'l'lCA SOCIALE 2Gi ramente co3olenza nuova nella gran massa dell'esercito socialista, 1 1 anlm11 del movimento opernlo, l'idea coordl• natrice dell'azione. L'esperienza internazionale cl dimostra che il movi– mento operalo ha ratto I più grandi progressi, proprio ove questa cosclenza della Importanza socialista del• l'azione pos\tlvn, larga o multtrorme, al ò più decisa– mente rormata nella mas9a operaia. Ove il movimento socialista ha sentito questa nece:1- sità, ha capito la predominante Importanza dell'azione sindacale e si ò messo più declsamenìe e sinceramente per la strada dell'azione dolla democrazia sociale, come nei pae11i scandinavi o In Austria, movimento operaio o movimento socialista procedono d'accordo per l'utilità comune. Ove, come 111Oormanla, il partito socialista 61 rossllizza nella lmmobilltà dei dogmi, il movimento opo– ralo è in continui conflitti col partitt> e Il partito ò ri– dotto, ad ontll rtolla sutl rorza numerica, allo. più asso– luta steril!tò. In Inghilterra, li rinnovamento dell 1 orga– nlzzaziono ò dovuto sopratutto all'alo. rlrormlsta, mentre l'intransigenza scontrosa degli ortodossi li condanna al p\Ù eroico l:1olam 1 ento. In J<'rancla,\ 1 immobilismo degli ortodossi ha facilitato agli o.narchici la conquista delle or,ganizzazlont operale. La forza di attrazione del aociallamo non è spenta, perchò il movimento socialista è insopprimibile e inde• ;,reeabite. lla, ee il partito non sa ritrovare la aua anima e la coscienza della sua missione storica, e non sa adattare Il suo programma o la eua aziono alle mu– tate condizioni o alle nuove necessità, non sa preve– derle e i,repararle, esso di rirturrà ad es9ere una setta estranea alla vita, o perderà ogni ftsonomia ed ogni ca• rattere proprio. Il movimento operato andrà per la sua strada; ma con maggiori difficoltà; perchè, se è vero che il movimento operalo ò sostanzialmente socialista, non ò però men vero che l'anima eociall'!ta, che ò pro– pria del movimento 01>eratopiù evoluto, ba servito allo organizzazioni del continente, cho ora sono all'avan– guardia, o.evitare fl.n dagli lnld gli scogli corporativisti contro cui si arrestò per molto tempo Il movimento operaio Inglese. Si tratta eolo di chiarire che cosa eia u iianima socialista n• E eul slgoiflcato e aut caratteri dell'azione sociali9ta sono ancora troppi i dubbt, anche noi nostro campo, Sopratutto circa l'Importanza preminente dcll' aziono sindacale si fanno sentlre da noi le voci diecordi di chl 1 generalizzando 1Nppo, sogna eopratuUo utopisticamente u la fabbrica del socialismo •· Oli articoli notevoliesimi dello Zlbordl In queste colonne, che devono essere lar– gamente discussi, scinoun Indice di questo stato d'animo o dimostrano la improrogabile necessiti\. di una determi– nazione di prlucl1>I. A questo pregiudiziale lavoro di chiarimento e di edu– cazione più sostanzialmente marxista della coscienza socialista, a questa opera di epurazioue teorica delle toei più fondamentali rtel marxlemo - troppo ipnote a quelli eopra.tutto che fan J>rofesslonodi ortodossia rivo– luzionarla - een•e egregiamente la conferenza del Ora– zladei, che vlono ad aggiungersi degnamente 111 libro dol Bonoml, e deve, come questo, cesero seriamente moditata da quanti fanno professlono di J)rincipi so– cialisti. li'.\USTO PAGLIARJ. L'augttslia clello spazio ri sforza a rimandare al fascicoloJJrossimo l'a11mmziatostudio di ARTURO SA– LUCCI: Lo Znrathustrn lici 1,roletnriato. IL COMUHE E LR DIFESA 161EHICA della prima infanzia l partiti democratici hanno rivolto, negli ultimi anni, una larga parte della loro attivit:'L alla con– <1uista delle amministrazioni comunali. L'aspirazione era legittima in un paese, come il nostro, dalle salde e profonde tradizioni di libertà e di ardimento munici1>ale. Ed il 1mccesso fu promettente. Alcuni dei Comuni pii1 import11nti, da l<'irenze a Roma, da Alessandria a Brescia, hanno inalberato bandiera democratica. Sarebbe, certo, nncom prematuro giudicare - al lume di una vi,1?orosaazione riformatrice locale - i risultati dei primi anni di esperimento. "fin d'ora, però, si pub affermare che, se le rinnovate ammini– strazioni si orientarono verso lo studio e la risolu– zione doi problemi tributari o scolastici, compiendo riformo non privo di ardire e di futura promessa, non mostrarono altrettnnto ardore per quei problemi che -· toccando da vicino la pubblica salute - hanno mm ripercussione meno immediatamente vi~ sibile, ma, senza dubbio, assai profonda. Uno dei problemi trascurati - salvo qualche parziale, timido accenno - è quello della difesa igienica della prima inf1rnzia. Le spiegazioni che si 1>ossonodare sono parecchie. Anche se socialisti o democratici, la nostra educa– zione ò tuttora troppo rivolta alla considerazione ùei beni economici e dei 1,eni che si scontano immedia– tamente, sicchò non slamo tratti ad apprezzare, al loro giusto "olore, i beni essenziali sì, ma che si tramutano lentamente e tardi in frutti concreti. D'altra parte, il nostro paese non ha ancora sentito - a dìffcrenzf\ di altri - il dolore e il danno della cosidetta u strnge dogli innocenti n, che si rinnova di anno in anno, perchè - non ostante le brusche depressioni dell'ultimo decennio - conserva un'alta natalità, od il ris1mrmio demografico, anche per virtù ~ella diminuit!L mo1·talità, è così alto, da ali– mentare non solo i bisogni dell'economia nazionale, ma da rnndore necessario le imponontl correnti mi– gratorie, che cercano sfogo nell'Europa stessa o nei µaesi tranHoceanici. 1''orse, n mantenere in second'ordine il problema che ci interessa, inten•enno anche un fattore psico– logico. Attorno alle questioni ùell'infnnzia si roce tanta retorica e gli animi si sclilinquirono in così sciatto sentimentalismo, ohe nacque, a loro riguardo, un umanitarismo di maniera, J)OCO concludente e scarsamente simpatico, ma rimase nell'ombra il ca– rattere sociale di e~se, che doveva avere preminenza o risalto. Ma, oramai, dovrebbe essere spezzato il cerchio di pregiudizio e di indifferenza. che ci tiene lontani dal considerare, in tutto il suo valore umano e so– ciale, la salute e la vittt delle generazioni nuove. E questo dovere s1>etlaa noi, sia perchò non vogliamo lasciarci guid1tro, nella nostra Aziono quotidiRna, dall'empirismo pili superficiale, sia perchè la nostra opera ò tutta orientntn verso il domani, che andiamo prnparaudo. Non si trntta, dir11tti, solo di sah•nre tenere "ite - e se ciò può essere assai a dei fini sentimentali, può essere impresa relati,•amente non grande a dei fini economici - ; si tratta di creare, ncllfl moggioro salde;,,zfl fisica dello nuove genern– ·t.ioni, quel presupposto materiale, senza ciel quale le forze intellettuali, morali, economiche, hanno scarso peso e minore efficienza. I provvedimenti che invochiamo portano inoltre in sè questa particolare fortuna: non abbisognano di nuovo particolare intervento legislativo. La legi– slazione sanitaria italiana, ohe, abilmente e saggia.-

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