Critica Sociale - Anno XIX - n. 12 - 16 giugno 1909

182 CRITICA SOCIALE sputnrc lu gravissimn questione? i\la il Congresso. ché opportunamenbe avrebbe dovuto convocarsi pri~ ma delle elezioni generali, è più che mai un mito, poichè la Direzione del partito non si sogna nem meno 'di prepararlo. Così lo direttiva nella politica militare ru segnata dal Gruppo parlamentare radical~: \·edremo poi se il partito troverà in sè tamn scaltrezza per manda– re ad un prossimo Congresso della Con!:ederazione del Lavoro un suo rappresentante, il quale, come avvenne l'anno scorso, si rimangi abilmente - al– meno per metà - il vot..odel Gruppo parlament.are! La ~oci<'li~ Democratica Lombarda, che ha anco– ra una gra11de importanza storica e morale neUu democrazia italiana, aveva deliberato di mettere in discussione il tJema, cd aveva incaricato il sottoscrit– to di riferire: ma, per un cumulo cli avverse circo– st.unze, la. discussione fu rinviata a.. dopo il voto della Camera! Perciò chi scrive, non volendo rassegnarsi a ce– stinare un proprio ordine del gi°orno, riporta qui le conclusioni predisposte, anche perx:hè giudica - µn. modestamente - che in esse sia ben contenuta Ja sintesi di quello che doveva essere il pensiero del partito radicale. Eccole: ,e La Soeié-tà De1nocratica Lombarda; riaffennan– do il concetto fondamentale deUa democrazia neUa direttini della politica estera italiana, che si basa slÙ fine supremo della pace e del libero e progres– ,;ivo svolgimento delle energie nazionali, fine. da per– seguir,;;i con un equilibrato atteggfamento, che di– mostri lu i;impatia dell'Italia per tutte Je cause di giustiziu e di li!J,,Jrtà, senza vaneggjamenti di espan– sione e sem:a pose d1 provocazione, e che snppia 1.1ncliecoll·cscmpio di un graduale c.lisanno, ~ervirc– quell'al10 ideule cli civiltà, nella cel'tezza. storica che aggressioni gut;n•esche i1tgiuslifkato, prepotenti, di avventura e cli conquista non siano più pos,Sjbili nel– Jp attuali condizioni internazionali, t«nto che i11fa1,ti tuli agg11.:>ssioni, quunclo !ossero veramente medi– lu.te ,ti nusi,d danni, già sj sal'ebbero verificale o ut– Lual111011re si verilicherebbero, menti~ rimpreparu– zionc> 1~ostn1 è npertnmentl' confessata; osservando che ud ogni modo,1d una possibilità di tali aggre!3- sioni 1· ,,s:rnr<lo c1edere di poter assolurameut.? pro,– vcdere al di h.1ori di uu saggio arteggiamento · di– plo11wtico eou un au111e11to cJj sµe!-e, graYissinh) per la naziune, ma sempre inadeguato alla possanza ("{"Ono111ko l' lx->lligera di altri paesi, - ricordando rhe h1 democruziu ha protestato contro la politica di "fittoni, non in quanto la den1oc1·azia stessa vo– le~se un'attitucline aggrc;:;sìva verso J'.\.ustria, rna in quanto deplonna. lu nostra proclamai.a. complicitù, il nostro vu11t.ato usi:-enimcnto nelle altrui imprese di , 10l enzu c.onlro la fode dei trattati, complkità ed usservirnenlo non giustificati dalla necessità. supre– ma della p1...ce,che con maggiol' decoro doveva. es– sere pur sempre muntenut.a, e nemmeno egoistica– mente scusuti da un quillsiosi reale vantaggio del pue~e: - riconoscendo come sia affat.to empirico il criterio di manlen•~re le spese militari nelle attuali proporzioni, ma co111e sia esso logicamente deter– minat') dal giù avvenuto adattamento delle forze economiche del paese, e come p::irciò ad esso si deb– Luno subordinare i progetti tecnici dì riforma del– l'esercito; u clelihern di richiamure tutte le forze del partilo rndicnle alla loro funzione di battagiia, per opporsi coliu massima. energia ad ogni aumento di spese militari, anche in quanto si de\C negare la fidurlll nella ca1>ncità rHormatrice, tecrtica ed amministra– tiva di un Governo di corruzione e di camarilla; ed ~111cheperchè si abbia ad ele,•are nel mondo unn coraggiosa voce di protesta dalle stesse classi bor– ghesi contro una pazza e sfrenata corsa nelle 3t11~ degli 1.rnrnmenti, funesta ad ogni iocremento 1i ri– forma e di felicità sociale, funestissima per l'ltalir, nostra, che deve combattere battaglie impellenU e costosi:: contro l'annlhtbetismo, la miseria e la cor– ruzione. u A quest'ordine del giorno, concepito prima e ve– nuto alla luce dopo In votazione della Camera, io poco Ilo da aggiun~re. li gruduale disa.nno era sempre stato propugna– to dullft democrazia, ed io 110n ripeterò certo gli ar– gomc,1ti, svolti mngistraJmente dagli on. Turati e IJiss.oJati, atti a dimostrare come l'ltaJiu sia la sola nazione la. qua.le , non avendo egemonie militari o nu,ali du difendere o da. conquistare, egemonie eh!:' coinvolgono unche degli effettivi predomini econo– mici nei grandi confli~t.i mondiali, possa, vantaggio– samente per sè e 1>er gli alt.ri, iniziare una politica cli dìsam10, che corrisponda ad u·na politica estern liberule. pacifista, tendente a sviluppare il concetto, pur gi:) germogliont.e, degli arbitramenti e dej trot– tati speciali ~ generuli, concetto che condun-à a rag giungere la meta lontana, ma non inverosimile, me– la che dovrebbe presiedere alla direttiva della po– litica csiera nosfra: la grande Confed-.:!razione deg:i Stuti europei. Soltanto e necessario rilevare due punti del di– sco1-so ùell'on. Sacchi. Egli ha negato cltJ le nuove spese abbiano da pa– ru.lizz.tl 'C' e frustrare le tanto attese e tanto costose l'iforme sociali, e gli sgrnvì sui consumi di prima necessità, pure tonto pl'opugnnti dalla democruziu e tunto, nell'era presente, ncccssarì e benefici. Oru, tuie llffcrmuzìone, dat.J le condizioni tult'ul– tro che eln!:itiche del nostro hiluncio, date le tenden- 1.1: drll'uttunle Governo e ()l•lJ'altuale rnaggioni111.n, clic di una riforma lribut;iriu, come fu accennato tlàll'ou .. \lc>s~io, non ,orrnnno mai nemmeno sen• tir dibcutNt' sul serio, dato l'enorme costo della rc– t~ •11do11r d1.dla scuolu, di unu migliore giustizia, di u1:a J.IOl1mui inì.ti.tht colonizzdzione interna, e cli a:– cune provvidenze a tutela dei laYoratori; tale affcr mazione dell'on. a.echi è, diciamolo rrancan~"nte, ,1cldirittut·u ingenua! llore yiolìtti-'wo, non rirorme organkhe, costose, efficienti e risoluti,·e anà l'Italia, ma parziali, inu– ùegunti rahberriamenti di poco prezzo e di scarsa efficacia! L'on. Sacchi ha poi proclamato un rnnto perso– mdc e di partito. 11 Governo ha accettato il criterio dellu rninorn11- 1.:1dcllu Colllrnissione d'inchiesta, che lìssava la for– za bilancintu dell'esercito in 225.000 uomini, menlre la muggiorunzn chiedeva che lale cifra fosse stobi– liUL in 250.000 uomini. Ora, tllle fatto dà proprio l'agione agli oppositori di ogni aumento delle spese, che erano accusati di esser~ degli empirici, e nor. dei tecnici e dei logici, perchè ch1eclevttno che le spese militari rimanesse-

RkJQdWJsaXNoZXIy