Critica Sociale - Anno XIX - n. 12 - 16 giugno 1909

190 _____________ c_R_I_T_IC_A_soc_r_AL_E _ __ ________ _ J900, 2<10~ blhllotecbe rire11tArono pi~ di 4S ~lltonl di volumi a domicilio e olù di 9 milioni di volumt in sede. 1040 <Il Que11te hihlioteobe hanno un proprio edificio. 21375hlbllotenhe Anno manlenutA da nn'lmpo_sta sp~iale nrelovd11. per le biblioteche: 2870 da sottoscr1ziont. ~elio dp11•n anno P11l11tevauna biblioteca nani 14.1IS abitanti " 2072 hlhllotenhe avevRno fl<'QUIAhlo p or oltre 2 milioni <Il dnllnrl <Il lihri. A IIA hlhllotoohe r.on setto fissa si sono IHtuiunte, dnon il 1898. r1A11e hlhlto Ulcho nmbulanti, che AArvnno " rllffonderA il Hhro nel più remoti Comuni e i-he sono J11.r5ramente11ovvenzlonate rlnllo Stato. .·• In In"hilterra te prime hlbllotecbe popolari (public Ub,·ari,,) annaiono nella orlm11 metà del ::crx ~ecolo 11 nne 1u1e 111 M~ranic's ln~w,",A .,neriA rtl Unlvenlta ooo– r11le: nel 18-49 esistevano lllil 1-400 lnsWuftS con bibllo– te ..he r\rehe eomplei:islvamente di oltre 400.000 volumi. ira Il ma,nrinr 11vilnpposi deve nll'lnlzlatlvfl di W\lliam t-;w11rt, Il q1111le sostenne che 1love1111e osseT <1da facoltà nl Comuni di eslu-eTAuna sovTlmpo.lltl\ locl\le peT la c o~ 11tru1.ln110 ei1 Il manteuimento di blhlloteehe popola.TI . Ji, nPI i8~0 riuscì ad ottenern la 11anzlone le a-islativa 5 )1 Quo11tn ririnr.lpio (1mblic Uh,w·y Aci). Quantunque li rirnvvpdlmPnto inr.ontrai:i11evivaci opoootlzlonl, pure alla 1P'7Q'A del 1850 se DAaQ",:riun11ero continuamente altre per f•rlllbrA Pd estenrtAre la crell:done di biblioteche. che 11ntl11••no11emorApiù dlvent11.ndo un hlsoizno nazionale. t.e norme ft11sate nelle lea-Q'I !tpeclall, che sono non menn lii trAnh, danno facolli\ a.crll enti amministrativi Jncalt rtl ,-11\gereun• sovraimoo11h. locale. non superiore R un """''I (10 eent.) peT 011nl 1tr11. 11terllnA.di Teildlto <llirnnnlhl16, che. deve e1111nrA 1lellber11ta dal Con11i11llo rnmunsle, nel rlhtrettl urbani, A prooo~ta da almeno 1tlecl rontr\huentl e votata por nferP-udum. nelle parroc– r.hlA rul"all. Per Q'li enti A.mmlnl11trat.lvl <li Londra. è ln– v-1"\A.hllmentn prescrith la votazione n. ,·eferemJttm. T.'e• 11r,r,nzlone llf'I voto è affMRta Rrl una speciale Comml11- AIOnAAlettA. daHa rRpnre11entanz11. lof'ale A che viene ohlAmd11. library rmtorily (11utorità bibliotecaria). La nrlma. hibliotACa rnunlcli,ale aperta col re~ime del librory act~ fu quella di Manehe111ternel 1852 e !li nl– luppano ool Tav1rtamente,11pe<'IAlmAntedooo l'anvlic11zlono dell& lea-a-e 11nH'lstruzione ohhllQ'Rtorla del 1870. Erano 19 con t 20.000 volumi nel 1IJM; 251 con qua11I 2 milioni fil volnml nAl 1885: 408 ron oltre 8 mi1ioni di volumi nel 1890; 589 nel 1905; 596 nAI 1007. Nel 1901 i volumi pTn,datl 11\CA.lcolasiano Rtatl clTOR 40 milio~!. Oltre alla taRsA..contribuirono RIIO sviluppo delle bi– blioteche popolari lo <lonazlonl vrlvatA ohe fl:no al 1897 uevano snnetato i 20 mlllonl di lire. Pas11more, Edwarrl, CnneglA consa.cruono Alle hlhlloteche somme notevoli; Il 110\0 Ca.rneirle circa 45 milioni. T.'•"snf'lazlone dAI hthllotecaTt (T,t.bra,.y nssociatio,i), ronrlata nel 1877. oltrechè f'UrA.relo s•tlnppo delle blb11o– terhe, 111111lste t bibliotecari nelle que9tlonl relative alla toro pTofes11lnnee ne promuove l'elenzlone economica ~r::~:1 1 :~ee d~\~:~~~==:I~. :.~::~a~~O aT~1 1 !::: 0 d\~1:~~ ehn ora sono richiesti al hthlloteeart da quasi tutte le blhl\oteehe. PeT facilitare 1'0110itella blhlloteca nel grandi centri uTbA.nl.111 creano sucn1m1a.JI11.llahlhlloteea (brmich~s) e dazioni di dlRtrihuzlonA {dt/lvtry st,r.Uo,u) " per la ltlf. fu11lone del llhro nel ttl~trAtti Mrentrlci ~I ere&Tono bi• blloteehe •laa-Q'ianti (lm,,,lli110 llb,.nri,,,). Il movimento delle blbliotPrhe nooolArl, corno Istituti eomuna.11, è però in a-ran varte limitato al rentTi uTha.nl i I •IIIA.'1R"IA l" e11mo111rnenon hanno fatto Qnul 0110 del'" (Realtà data al Co' "unl rtalla IPgee e IAbiblioteche ru.-ali 11ono l\ovut 0 11.ll' inlzldha pl"lnta. Sin d11\ 185-4, nAIII\ CootAa di Y ork una ootentA a.-11ociazione, la Ytwkshirt U"iml nf Tn11fit11l,R, nrQ"Rnh~:,:() peT 1 vll1a1r2I un 11l11tf>ma di hib11ot.eche vhia2l1\ntl con ea1111ette rii 50 volumi. A u11of!.iazlon\ 11\mlll r.urnrono la rliffuslone itelle hlbllotAche rurali nelle Contee ttel Lanca11hlre, CAmbrldQ'e, HerefoTrl. Rerentemente. più di 100 hlblloteche onPolR.rl, 11ull'e- 11emplo di quella di Leerl11, che rl1 1ale al 1884, cTearono 11e1,ionlspee\Rll destinate a"ll 11co !A.rl. Acc-anto alle bibliotec-be J)Opolarl ftor i11oono in ln~bll– torra molte biblioteche rl'uso pubblico ((,.~ librariu). create e mantenute rlA.llalnMatlva privala.: quali quelle Jolle parrocchie, delle 11cuole domenicali, dei militari, ttellll ospedali rlelle nsoclazlonl ooeTale, le biblioteche rurllll ecc. A 'que:,le biblioteche offre un valido aiuto la u so,..l~tà delle sane letture ., (Pu,·e littratu,-e Socitty), fondata nel 1854 che ottiene sconti dai librai, e pubblica oerlodlcamente ~n vasto catalogo di libri da consigliarsi. J<'lnoad ora. e~sa ba creato e aiutato 9873 biblioteche. JnoltrP, l'Unione N11z\onalo por le letture domestiche 1Natio11al l?eadina Uniou)i rondnta nel 1889, Intende gul• dare i lettori neÙ 1 uso del libri, compilant1o cataloghi di libri sul vari temi; pubbllcan1o d11e riviste meoslll che trattano temi di coltura gonerale e dando consigli sulla scelta e l'uso dei libri In relazione a quegli argo• menti• lncoragQ"lando la formazione di Circoli di lettura per 1a' dlseu1u1ione dei libri letti a casa; fornendo sehla• rlmenti e consigli ai lettori che de-.lderaoo avere qualche dubbio risolto o spie(Jata qualche dHfl:coltà. Una parte notevoliwslma della ~u• attività. è svolta in relazione alle scuole elementari e serali. 011.queste notizie che togliamo da una pregevole relllzlono presentata 1 al Congros110 delle biblioteche po– polari ( 1), si vede quanta cura sia ~ata in lnli!'hilterr!'– dal privati e dal poteri pubblici allo b1blloteche popolan. •*• Jn Germania il movimento si Inizia fino dal xv111 secolo, ma si ioten~iftca sopratutto dopa il 18.~0 peT ~~ra di Prousker e di ·waltbeT von Olvensted .. P1u ùud1 in– tervengono anche i Governi Ilei uri Stati: la Sas9onla fin dal 1875, nel qual anno esl'llovnno già. 19~ biblioteche eon 72.475 volumi, e l'li es9e 70 create da Società private; ti wurtemberg, flno dal 1869i la Prus11ia sol? nel 1898 1 e nel 1809 destina alle blhllotecho popolari aO 000 mar• chi. Ma 11 pa 9.IIO d ech•lvo per la tra11formazione delle hlbllotecho p. -iva.te in l~titutl pubhllcl ò quello fatto dal Co mune cli C h arlotte nbur,1J\ ohe rondò, nel 1898, la blbllo• teca popolo.re comuoalE'. A ncor ogui, peTò, la biblioteca popolar~. ba .eara.ttero privato cd è fondata o aiutata J>er lo pw dat privati. Sono prlvatl,come loSchulb:o,11 Reyer, H Jeep, PA.schrott, Il NOrrenberg, che fanno un'a.ttlva prop~an~a p~r le bl– b1iotecbe· sono maestri tA.lvolta editor, e hbra1 1 per lo pili sool~tà, che dann~ i meizl peTchè le biblioteche pOl~•~~ns::,~~~e d:i v~~f:!t1. quantunque non cosl note- YOII come in America ed In Inghilterra, sono però con• slderevolt. E' ad un lnctnstrlale, Il Krupp, che si deve uno. delle mlgllol'i hlbliotecho della Germania; è al pro– fost1ore A.bbe che Jena devo In sua sala pubblica di lettura· ò arl un editore, llugo llolmann 1 che Berlino deve u~a delle sue mlQ'llorl hlb11oteche popolari. r,a somma comvte9slva ltolle dona.z\onl pii1 notevoli In Germania si aggira Intorno a oltre 2 milioni rt.i marchi. Ma sopratutto benemerite dello sviluppo de!le blbl!ote– che popOlari sono alcune .11of!.leti\ private. La Soc1eta ptr la cultura poJ)Olare., dal 189~-09 ricevette in dono 67.521 voiumi; spese per le biblioteche p0p0la~I 54.479 marchi, fondò 760 bibllotechf', con ◄6.2:i7 volumi, e ne dotb 843 1 con 10.7'.?-4 volumi. Nel 1905 oasa rondò e aiutò 4195 bi– blioteche, in gran parte rurali, con 89.620 \'Oluml. Dalla Fondazione-H.lckert. da Os!la creata per dar vlt& a btblloteiche popola.Ti nel Comuni più p'>veri, vennero nel pTlml itue anni su11slrl.lato 151 biblioteche con 1678 volnml. La " società della Marca m·ientale II rondò, da.I 1898-1903 500 biblioteche con I 10.000 volumi. Notovol~ è stata. vure l'opera della " Federazio,ie pe,. la <!reazionedi liibliotecltt popolari ,. e della II Soc•ttà pe1· la diff1tsio11e di sa11t lett!lre popolari. ,. con sede • Ber• lino. Nel 1901 venne inoltre fondata, per opera dello Sebultze, la Vetttseh, - Dirhter- Gtdiicht,1!s - Sti(tm1g di Amhur,:ro che s.i propano la. diffusione dei cl11ss1cltode- 11chle che nel 1907 ba rll~trlbulto 44.806 libri a modi• ols 8 imo pTezzo o gratuitamente a piccole biblioteche, in aran parte rurali 11oendendo ell"oa 34.000 marchi. Da.I 1908·1907 la Soci~tà dlstrlbu\ I 19.552 llbTi a 2714 blbllo• toohe. Esistono, anche, 11ocletà. confesslou~li: l'Unione centrale evangelica per la oroazlone di b1bllot"che po• polari ,, con sede a Berlino, hA. dlstrlbul~o flno art..or& allo biblioteche vopolarl 100 712 volumi; 11 Borromaus– Y~rei11, di Bonn, fontlato nel 18"4 per le biblioteche cat– toliche, ha rl.istTibuito, nel 1907. per circa 150.000 marchi a 2877 biblioteche e dalla sua fondazione al 1895 dlstri•

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