Critica Sociale - Anno XIX - n. 12 - 16 giugno 1909

188 CRITICA SOCIALE \'Ccchie pericflloso forme richicst(l dalla spec11laz1uuo 1,rivata ~ullo urct•. Lu \ 1 it1;1 i11çul1.11r1tc farà dtmcnti• caro l'orrore del di:mstro pnstrnto: il navigante, rlll' è scampato dn 1111 naufragio, torna nl mare ad nf· frontare altre tempeste. 'i sa rhe trtt una distru zione e l'ultru intercorre qualche ~ecolo, e frattanto si possono impunemente rifare le stesse costruzioni, 1>erchè,caso mai, morirunno i vegncuti. :NE'i posti do\·e l'area acquisto un 1-trnnde rnlore per il maggiore accentramento d1'll1l popoh1zio11c e dei trutlìci, le nuto1 i1à1 impotcnti a resistere olla tsnrnnia di soprue• levare le cmw 111quarto piano, ccderan110 ad l'Sl>e– dienti pscudo·scicntifìci escog-itnti per ehulero la le,ig-e proihitivn. (Juu11do, dopo un nuo,·o liisa.:-tro, si s1>erimenterà hl innnità cli quegli espedienti, i re• sponsahili sarnnr10 morti. l1111>edireche si co~trui~ca sul suolo ccdl'vnlt• lun~o il Porto, co~ì importante 1>0ril tratlico tli trunijiLO, sarebbe impo:ssihile, e:-st•rHIO il Porto 1111 pOt)HOlltt.J mezzo di vita. l"nfìno la costru· zione in pictni, St• l· pel'icolosiasinat, é però di poco costo e di fiu•ih• l'urtura, <' :-unì. sempre preferita dalla popolnziono povera. ~ullu. r,wciu crisbdli11u. a monte dl'IIH t:it1i'1, do\·e l:1 co:itruzione è 1,iù sicurn, brn pochi vorrnnno sponta111•,1111t•nr<' abitan•. allonta– JlfllHIO)Òji <lui mure. Si può ovvinro it tut10 ciò eon un s11lo mezzo ra– dicale: 1rn1.ion11hzz11rc per una ~ufli(·ie11te lur~hezza le rh•c dello S1retto; cioè, dichinrare, per pulihhca utilirà, proprieri\ dello Stato il suolo dove sorg-t•rn11110 le nuo,·e ri1t1'l e ,illc•, far co1-,truire le ca"t! ai pri– ,·ali ron nonne re~uirhe p rC'~ Critt-0 d»lla le1,r~csopra piani regolatori, e rar 1u:, :a.re 1lai prin1ti allo Stato, 'iOtto rornrn crimposta, 111 mutC '\'Olc rendita t..lel t.uolo 1111zion·1liZ1.ato. 'l'olht. ltt !òipe<'ul11zione µrh•ata sulla reudit11. fo11diarii1, o!,!111 irrt>t-1i~tihile re11r11zione a. eo• struire fohhrkhC' nelle vecchiL• forme pericolose sarà cessa ra. Forrnuli111uo 1·011 i,;uflidl·llti particolari il nu.itro progetto: 1'' Lo Stato espropri i, per utilità puhblic11, l1111go nmho le ri\'C dolio Rtrouo, e ijQCOndo il parere di una competente Commissiono, 11nt1,A.hhastanz11 larg-a ;,.o,rn di torrn o no 111an1.cug-R lu 11uzionaliz1.a,dnr1c; ed csproprii tutti g-li edifici delle cittìi distrutrt• 1 di– roccuudo i mud ancom ritti o spandendo le 11ulccl'ic !rnl posto i11 modo dfl ele\}tre il lh•cllu delle- nu,n•e fahhrichP: 2° Si f1:H'l'i1t110 piani reg-olatori delle citl:1 da ri– costruir<' r1td po1:1time:..tlioindi cali: e hi pn•cisì110 in un re~ola1111•1110 i 111t'to1li co:•l !rut.th •i da un,L pl'rma.– nrnll' Co111mh1t1ione tecuica j :{ 0 Hig-unrdo a )!(.•~,;i1111, pN l'impo1fanza del Porto, si rosrr11i~c11110 due l'lttil: una <li semplici edifici rn111111nd11li i-ul 11.!I rc110 frarrnhile lungo il mare, e l'11\tr1, per 1_.11Jirazioni a monte sulla rrn·ria dura e ~odu; (' h~ s1 lc•gliino 1,er meno di tru111\'ie elettriche 1· d1 funi ·olari; 4° 0~11i t'ittadi110 nbhia <li ritto 1t domandare una arca fal)hricahih• 1 u :1iH. lihero tli dnre la di:spo~i– zione che crctlc nl f'ah1Jrict1.to,sottoshrndl) solo nlle norme tecnkho e oi limiti cli el<'\'a-zionc prescritti dal r<'gohunento; 5° Sul v1tloro locativo dC'll'<•·lificio 1 costruito nel suolo nazio1111li1.znto 1 il proprktario piglierit rTli in– teressi o l'ummortnmento del v:1101·1• costrutti;o del• l'edificio strsso, (; tli più 1111 tauto per cento per promio d 1 intrap1•cs1t li resto, che costituhrnc la ron· dita fondi11rit1,s11rì1 dovuto allo Stato sotto f'onniL ,J 1 imposh1i 6° .\d ogni (juinquenuio si accerteranno i 11111- hunenti nel ntlore costrutti,•o e in <1uello locatho da una. appo~ib, ,\:,.:cnzia; 7° Delht rrnditn <lelle arco do\'ut,l allo Stato, ciò che eccedl' l'interesse e l'1l111111orb11nento del ca- pilale pt:r 1'1•!111ropr111zio11c tli cssl', unclrà di\'isu trn. lo Stato, lo Provincie ed i ( 'omuui della zona na– zionalizzutn; 1'3" Re più di un indh<illuo domanda la stesen 11reu 1 si Aprir;\ lo gan1 trn i concorrenti, a fovorc– di colui d1P, oltre i pag-amcnti ,rnnuali di cui sopra, p.1:.;-heràun 11111:,:gior prezzo in contanti; 9', I.e aree non fithbricate nella zona nazionn– li1.zflta si dnmnno in affitto per l'uso ag-ricolo 1 ron 1111 apposito rt•gol11111ento 1 preferibilmente fl ('oope– r11ti,·e di lnvorutol'i. Il ricu,nto dalle aflìttanzc n:,:ri· cole nndrlt ud unirsi per i.rii sleRSi fini ;dia renditit tlplle 11rcl' fuhbricute; 10" I.a ,·ecchiu imposta fondiuria nelle aree lll\- 1.iun11lizwto \'Crrù nnturnlmonte aholita 1 perchè ogni imposta è compt•netrata nella unzionalizzazione dt•lht. rendita; 11° Il rcg-olaro funzionamento delle suddette opcruzioni t111n\ uf1ìdato ad un 11pposito fst.ituto. Con questo progetto, oltrechò evitare ogui nuova speculazione sulle aree et! ogni malanno delle vecchie forme costrutti"c e di possesso, si elimina ogni 11uestione legale nelle ricostru1ioni. Come si potrehbe risolvere altrimenti i'aggrovigliamcnto di diritti sulle fabbriche crollate e da ricostruire con altre forme e con il limite di nltezza? Mcssintt e Hei,.t1,.tfo devono risorgere, con nuo\'i criteri sociali, a nuova vita. Pili che rinno\'are la e1lilizia delle città, urge la rinnovazione della. ,·ittt. l'11lletth•a 1 sottr11tta Al gro,·i1dio degli interessi e~oi– "1 ici e noci"i alht puhhlica incolumiril, sgor1?anti fo.ialmente dal diritto assoluto di proprietà 1)rinua del ~uolo. Ma lomiumo che eia sotto le macerie ri - sorl!ano Invece sollfrnto le ett•rn<' 11 questioni morali , 11 che sono il pili cflkace divc•n1i\'0 horghese conrro oµ.11i pili sicurn riforma sociale. A noi busta R\'l'I' fatto conosrc-r<' il nostro pensiero, che sarit quello cli un mondo 11110,0 destinato n trionrare in un )'iù o meno lontnno avrnnire. Oggi ognuno vuol faro il comoduccio pro1>rio ro • upingcndo quult1in-i J)l'O\'Yed1111ento preve11tivo di carnttern !òtOcii1lit1111; ma tutti IH'cteudono il socin– li~mo govrnrntivo con puhhliche provvideuzc 1 a di sastro nv ,•e11uto i11 c·onseg-ucnzn delle lorn pazze opere. Il servii.io puhhlico funziona hene solo pc1· il controllo del puh hlico che Il<.' sente blàogno; ma. tale <'Onlrollo mnnrherìt sempre per i 1rnhblici soccorr;i 11!un immenso 1lbmstro rhc nc,-1su110 si aspetta. Di <'Oll~C'g'Uenzit, i servi1.i puhb\ki, in tali impre,·E!dlll_i rd imprO\'' i~i di11nstri 1 11011 R11rn11rwmni H•leg-uati. 1': curioso poi p1·1.•t<'11dcre ,i ROllcdto etl efficace soc– corso clell'cscr1•it1> e della llottn prr i suddelii di– sastri1 conw S<' gli arma111e11ti non sieno destinati 1\ scomparirr, nm·h(• se,~uitundo il terremoto R scrol– lare le cittì1 1 e non nrrechino per loro natura i danni di ua terremoto co111inuato. l.. 'c:;ercito, inoltre, non può condurtii in un terremoto come in una hattaglin: in questo esso ò prepan1to in campo e conosco il H(>mico con (.·ui <•11111h11t1en•. Bisogna 1u 1 n•iì1 i:-.tituire servizi puhhlici elle prc– ,en~imo il nrnlt•, ri1·nnOtid11to incunthile. lì" \'t•r ...; la ,ul111.io111· th-1 11rohh•11rnm1•ri1lio11nlt•. Il tli1rn~tru collctti"o ed im provriso provoca hL ~Rm nei soccorni e 11ci me1.zi ripnrntori, mentre le sing-ole o 1:1cp11rate 8vent uro qu ot dinne, qunntu11q110 orhtinate thl 1111a ruusa comune dw in\'cstc tutti, restano 11011 flt1cnltate e non viste. Bi::iOl,;llilmorire in tanti e t11 culp I per commuovern i torpidì nervi clolla filantro pht. Le si nJ.,;"olci~nornto miseih,, pro– dotte da un h11rhtt.ro ordi11:1mento sol'iule, le quali colf)iscouo lonlnmento i più, non destano le genorRli preoccupazioni. Se il terremoto opcrnssc come ltt mi-

RkJQdWJsaXNoZXIy