Critica Sociale - Anno XIX - n. 10 - 16 maggio 1909

1:\2 CRl'l'ICA SOCIALli) nel 190'2, alla loro " Conferenza Nazionale m votarono a u:rande maggioranza il seguente ordine del giorno: " _g~-;eredovere dello Sta to p rovvedere una pensione non inferiore a 5 scellini (L.it. G,25) per setthnaoa a tutte le versoue meritevoli di 6 5 anni e più, inabili al lavoro e versanti in bisogno, peu~iooe che non dovrà cagionare alcuna diminuzione civile nel cittadino e al cui costo debbono essere tenuti estranei i fondi degli 11'1tiluti di Risparmio. ,, E infatt i ~arebbe ridicolo supporre che la speranza di ottenere L.il. O,'l5 a 70 anni, doVe'lse dissuadere dal risparmio. A l contrario, tale speranza non potrà. che sti– molare a fa.re ogni sforzo per integrare quel tenue sus– sidio, ap pena sufficiente, specialmente in Inghilterra, a fornire l'alloggio e il vestito. e che quindi lascia sempre la necessità di fare appello, per il rimaoente 1 a quella l'!pOn• lanea beneficenza privata, che il prof. Arlas teme debba inaridirsi io grazia della legge sulle pensioni! i\fa una delle più splendide prove circa l'incremento che invece la legge deve portare al risparmio 1 l'abbiamo uoll1emissione della II Polizza complementare al!R. pen– f-lione per la vecchiaia n emessa dalla, colossale Com– pa~uia P1·udent ial di Londra, colla quale si garanLi.11cono alFassicnrato le L.it . 6,'25 dai 65 ai 70 anni. E il euc– ce-;so fu immens o, c ome il Mml, giornale conservatort\ conferma. L'ordine del giorno, citato più ~opra, delle Friendly Socielies a favore della pensione di Stato si spiega an– che col fatto che, sebbene quelle eccellenti Società provveJano un 1nH1.sidio continuo per inabilità. (sich payJ o prnticameule una pensione per la vecchiaia a circa 2.100.000 persouf', è iudiscutibilmeute riconosciuto che, mentre detto numero è affatto impari ai bisogui della Nazione, es~o è già troppo grande pei mezzi finanziari delle Società, tanto che esse sono /olpesso costrette a ROspendere il sns3idio per salvarsi da sicura catastrofe. Il pr.:>r. Arias cita pure Popposizione affacciata dalla. London ('haril,1/ 01·,qanfaalion Society (Società dell'Or– ganizzazioue della Carità di Londrn). Uobbiezione da essa formulata nel 1902 fu priuoipalmente la seguente: 11 Che il costo 1:iarebbestato una difficoltà insuperabile, poichè per concedere cinque scellini la settimana alla tttà di 65 anni, tenuto conto della popolazione dell11n– J;thillerra e del Paese di Galles, sarebbero occorse circa l..il. 50).000.000 alPanno pei presenti candidati, e noi t9J1 la cifra sarebbe arrivata a W0.000.0CIO. Lasciaudo .filare che queste difficoltà, che si trovano /ol0mprequaudo si tratta di porre rimedio ai piU urgenti bisogni delle clas~i t:woratrici, nou si trovano ma\ per le l.'lpeseche servono alla distruzione umana; il fatto che il pre/olente fuuzionamento della legge inglese nou ha punto Ji~turbato l'ct<i::1etto del bilancio, prova come l'obbie7,iooe della filantropica Società non fos~e atfatlo fondata. Eri è notevo'e che il costo ne fn sopportato 1aentre 1 1 JoghilterrA. è sotto il regime del libero scambio (Free 'rrad.e), mentre le stie imposte, fra esse la ric– chezza mr'lbile, sono ili gran lunga inferiori a quelle che esauriscono l'affranto popolo italiano e mentre essa, per le condizioni politiche dell'Europa, è costretta.a spendere somme colossali per gli annamenti. E' cosa certa che questo paese 1 soltanto con una leggerissima revisione delle impo.,te fondiaria e di ricchezza mobile 1 non solo può far frontFi alla pensione per la vecchiaia e ad altre riforme sociali, ma potrebbe portare la prima a maggior somma e cominciarla da 65 anni almeno. Senonchè il prof. Arias non oppugna, 1:1embra, total– mente il sussidio dello Stato e cita, art esernpio 1 la Ger– mania, dove lo Stato non fa che coutribuird, una quota, '}uando però il povero fornisca la propria. Ma quale quota possono dare i 10.000 000 di poveri del Regno Unito, <lei quali 4.000.000 appartengono a quella cate– goria dei mal nutriti e mal ricoverati, che a mala pena possono reggersi dritti? Dove prenderanno i rispA.rmi le centinaia di migliaia di operai ed operaie che lavo– rano nell'Est di Londra cou uaa paga di 4, 7, 9 o JO lire la settimana, lavorando da 14 a 18 ore al giorno? O i 2000 derelitti che dormono ogni notte a!Paperto io questa ricca metropoli? Della popolazione dell'Ioghilterro. e del Paese di Galles dai 65 anni in su, una persona sopra ogni tre muore all'ospizio dei poverij su un incirca di 70000 morti in Londra, l3.6CX> muoiono negli stessi ospizi, senza con– tare quelli degli ospedali. Circa 175.000 sono a Londra i ricoverati nell'osoiz\o clei poveri e 700.000 circa ne ricoverano l'intera Inghilterra ed il Paese di Galle~. Dtt.lle recenti statistiche del prof. Burt si ricava che in questi due paesi i poveri sussidiati, dall'età di 16 anni in su, sono 4D0.518, e quelli di 65 anni ed oltre 284.265. li deputato J... G. Ghiozza Money, grande autorità in materia 1 calcola coi più recenti dati che, nel 1908, nel Regno Unilo la popolazione di 65 anni e oltre ammon– tava a 2.100.000 persoue 1 di cui 613.200 sono poveri sus– i;idiati. E questi non sono che gli ufticialmente cono– sciuti, percbè un numero grandissimo rimane ignoto, preforeodo perire che chiedere il sus~idio od entrare negli ospizi dei poveri e perdere il più ambito dei di– ritt.i del cittadino, o.ssia il diritto al voto. Tl Governo in Italia riconosce Ja necessità di una pensione di vecchiaia a tutti i suoi impiegati, pur fa– cendo una ritenuta obbligatoria !:lui loro stipendi. E perchè si deve provvedere a. quella sola classe di citta– dini? E non richiede maggior considerazione, per la vita di stenti che conduce, la classe povera lavoratricf', che può appena provvedere alla propria esi~tenza, mentre tanto conferisce alla produzione della ricchezza nazionale? Il prof. Arias vorrebbe frenato questo movimento in• considerato verso la previdenza di Stato anche pel fatto - e qui ha un punto di ragione - che con esso lo Stato verrebbe a, dare alle classi povere ciò che toglie– rebbe poi loro con l'altra mano mercé 16' tasse nuove che dovrebbe imporre; le quali, io soggiungo, grave– rebbero su di esse per almeno 2 / 1• Ma é appunto per questo che òovrebbe introdursi l'imposta progressiva sull'entrata, come già si è priucipiato a fare in Inghil– terra. Certo potrà spuntare un giorno 1 in cui, le pensioni di vecchiaia non o::1sendo più costrette entro limiti così augusti, ma proporzionate in vece ai veri bisogni dei lavoratori 1 le Società. private di assicurazione potranno chiudere gli sportelli. Ma il prof. Arias mi consentirà che, quel giorno, troppe altre co~e saranno profonda– mente modilicate nella società, e la pensiono di vec– chiaia non sarà piit una qua<Ji-!imosina, ma un diritto conquistato e fieramente esercitato dai lavoratori, in compenso delle loro benemerenze verao il progrosso civile. Quel giorno auche le Società di assicurazione avran cessato di esistere, per Punico ma sufficiente motivo che di es:1e, rortun&.tamonte 1 non sarà più sen– tito il bisogno. Mi creria, egregio Direttore 1 di Lei (Eondm). clevolissimo l-h;;,my CONSOLI~. PEQUNANUOVA LEGGE su le derivazioni e gli usi di acque pubbliche La materia delle acque pubbliche è goveruatit in Italia. <la u11a legge e da un re,ttolamento (1884- 1893) precocemente invecchiati di fronte al rigo– glioso sviluppo degli impianti idroelettrici e dei trasporti d 1 energ-ia a distanza. Alla sua volta. il criterio distintivo <lell'acqua pubblica (0 1 per dir più esatto 1 demaniale} <lall'a.c(Jna privata è dato da una disposizione dell'art. •.127cod. civ., il quale dichiara demaniali i fiumi ed i torrenti, sempli– cemente. Yarì tentativi di dare al paese una legge più rnoderna. 1 più confacente agli interessi ed ai bisogni creati da una. meravigliosa. rivoluzione tecnica nei modi di utilizzazione rlelle forze idrauliche, sono stati fatti nell'ultimo decennio; e, poichè è som– mamente difficile legiferare su questa materia,, la quale involge da un lato una giusta tutela dei di– ritti dello Stato e del pubblico demanio, dall'altro lo sviluppo d'una industria sopra tutte le altre degLLadi protezione e d 1 incornggiamento per uua serie di ragioni economiche evidenti ed indiscusse, così i progetti <li legge, che si sono susseguiti ali opera <li varì ministri, non hanno resistito, o alla

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