Critica Sociale - Anno XIX - n. 5-6 - 1-16 marzo 1909

72 ClUTlCA SOCIALE Partito socialista u anziano 711 noll sia atto di re– gola a quelle funzioni creatrici e riproduttrici che sono lo scrivere e il parlare per il pubblico, per– chè la virilità CE;irebralesi sviluppa più tardi che quella sessuale: e nemmeno sia idoneo al delibe– rn,re intorno a problemi gravissimi, quali souo il militarismo, l'anticlericalismo, il patriottismo, l'in• ternazionalismo. ed altre simili bagatelle, sulle quali, ad esempio, io per conto mio (colpa forse di comprendonio tardivo) comincio quasi appena adesso, dopo vent'anni che ci penso, a ,·eder ~rn po' chiaro, a tro,·ar la chiave del contrasto ira l'assoluto e il relativo, fra l'ideale e il reale, fra la pratica e il so~no: a possedere qualche idea, non dico mia, ma II fatta mia "' meditata, riela– borata, sanguificata, quale si richiede perchè possa efficacemente venir trasmessa agli altri come qual– che cosa più di un irnparaticcio stereotipo o 1l'una suoùata di fonografo. · I oioi;anili, invece 1 per la huona ragione cho i loro coetanei escono <li.fresco di sotto le gonne delle mamme cattoliche, e stanno per entrare nelle ca– senne, si sono assunti per l'appunto la specifica propaganda anticlericale e antimilitarista, che è 1 come dire, la trattazione (lei clue problemi più ponderosi, più complessi, più ardui, più delicati e pericolosi, moralmente e praticamente. che si CO· noscano: due problemi, ag-giungerò, che non si risolvono con consigli o 1·egole o ~uggestioni, ma che ciascuno risolve <la sè, secondo la propria possibilità, la propria coscienza, il proprio tempe– ramento. Provatevi un po' a proibire, con un ar– ticolo di statuto, a un metafisico nato, d'esser tale, o a impedire, mercè la propaganda, a un isterico cli farsi mandar in prigione ogni quindici giorni, se va sotto le armi! Per me, "' gioventù socialista» organizzata deve significare gioventù che intende ed ama con grande rispetto quella sacra. cosa, che è il Socialismo; che legge, che studia, che medita, che ascolta le pro– prie parole di <lentro prima di sentenziare, che non sale in cattedra, che non si promuove <la sè a funzioni cui appena sono degnamente e vera– mente idonei alcuni pochi tra gli anziani e quelli precisamente che con più modestia confessano di ignorar molto, di molto dubitare, di poter poco af– fermare ... . .. I giovanili hanno un giornale (non parlo rlel– l'Avanr1ucv·clia), i giovanili fa.uno dei Congressi 1 hanno dei Circoli, tengono delle discussioni. Chi può salvar loro e noi dal pericolo che il giornale diventi una palestra di letteratini o di sofi che vogliono scrivere prima d'aver letto, e che adu– nanze e Congressi diventino accademie di oratori in erba che parlano prima d,aver meditato? l giotanili militano e combattono, affrontano carichi e responsabilità di vario genere. Chi può immunizzar loro e garantir oùi dalla iattura che essi - scambio di far un severo esercizio di co– raggio e di fermezza, cui i tempi oggidì non si prestano - non s'avvezzino, con grave e irrepa– rabile deformazione morale, a giocare all' " uomo politico "' a gingillarsi collo pseudo-martirio, a masturbarsi con un eroismo do. operetta? 'rutte cose - ci si dirà - che accadono anche tra i socialisti " graucli ,,, Può esser vero: ma, fra i socialisti giovanetti e giti in vestiti della toga JJi·aete.f'la di uomini di parte, tali puerili òebo– lezze e male passioni sorgeranno più inevitabili e, consoliòandosi nel mutuo incensamento e nella reciproca. sug~estione, daranno ngli animi una cat– tiva piega più incorreggibile e permanente. Giacchè l'idea fonrla.mentale 1 n. cui io ritorno sempre, è questa: che una vera organizzazione a parte, basata sul criterio dell'età, sia un nonsenso. Uhe si direbbe se domani fosse proposto <l'isti– tuire Circoli per socialisti <lai 20 ai 30 anni e Cir– coli per socialisti dai 30 ai 40 e così via? Se la fede di nascita. dovesse servire di criterio, non vi sarebb0 ragione di unire da. soli i giovani inferiori ai 20 anni, e non gli adulti ed anziauì secondo le loro età rispettive: perchè quR.si tutti quelli, che hanno passato il mezzo del cammin della vit.n. 1 possono dire che, per esempio, dai 28 anni ai 38 non si fa mutamento minore che dai 18 ai 28 ! Uuomo continua ad e\'Olversi e a mutare, se1H· p1·e - con gli anni, per legge fisiologica, e P?i con l'esperienza, con gli sttuli, con l'ambiente. )[a il gran segreto, per cui l'esistenza collettiva è, bene o male, un crogiuolo O\'e si elabora e di dove ri– sulta qualche cosa di buono e di vero, è precisa– mente in questo granfie fatto di evoluzione e di integrazione, per cui uomiui d'età diverse stanno tutti ùisienie, mescola.Li ed f\.Vviuti in continui re• ciproci rapporti, e i giovani spingono i vecchi e i vecchi frenano i giovani e gli uomini d'età piena governano gli uni e gli altri, in ·un magnifico scambio d'impulsi, d'insegna.menti, d 1 energie, che forma in fondo la legge più mirabile e augustit, più naturale e perenne della vita! E, del resto 1 questo criterio dell'età è violato, nel fatto, dalla stessa organizzazione g-iovtmile: dove i dirigenti, non solo a Roma 1 ma nei vari luoghi, non sono certamente dei giovanett.i, llè 1 ch'io mi s1tppia (nè saprei immaginarlo), veugono eliminati a un dato momento dall'associazione, cui hanno dato l'anima e l'opera entusiastica 1 come generali colpiti dai limiti d'età! Cosicchè non si vede in che effettivamente consista la differenza fra uua distinta. organizzazione giovanile e no incorpora– mento dei giova.netti ai Circoli anziani, con alcune restrizioni circa il diritto di voto ed altre norme di statuto . .Ma la differenza sta in ciò: che i giovanetti amano aver il lo1·0 Circolo. il loro Presidente, le loro gare, le loro ambizioni .... supergiù come gli uomini grandi, d'accordo; ma iu forma più peri– colosa, perchè tutto ciò, che si isola, che forma casta, che si apparta dlt.lla grande corrente della vita uuiversa, è fatalmente soggetto ai ristagni e alle muffe delle camere chiuse . . .. Oggi, però, un'organizzazione giovanile c'è, e ani• mata di ottimi propositi. Al Congresso di Reggio sentii anche discorsi sensati e garbati, da far deplo• rare che quegli oratori non fossero .... uei Circoli adulti. Sciogliere quell'aggregazione che s'è andata formando, e che ormai è " un fatto ,, 1 non sarebbe 11è possibile, 11è politico. Quali le funzioni cii questi nuclei giovanili? E– mana. indirettamente, la risposta, dalla mia requi– toria, a cui non si potrà negare, se non altro, la. sincerità: Non fare nulla di tutto quel che ho deplorato; non fare i filosofi, i saccenti, i geni precoci, i ragazzi-prodigio 1 gli scrittori, gli ora– tori; non affrontare la soluzione di argomenti e problemi troppo vasti, la quale 1 poi, o rimane per tutta la vita, erl è contrario alla legge riel pro– gresso, o si deve mutare, ed è contrario alla legge dell,economia. Studiare, pensare, leggere, rne(litare, mangiare roba stampatA, ma masticarla, <lige– rirla, assimilarla, e farne riserva e sangue, anzi– chè rimetterla indigerita in articoli ed in concioni. Ma i nnclei giovanili, accanto e concordi colle Sezioni deg-li anziani, forse che non avrebbero f'uu– ;doni utilissime, modeste e pur preziose, di lavoro ekecutivo e materiale? Affidar a loro. per esem-

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