Critica Sociale - Anno XIX - n. 5-6 - 1-16 marzo 1909

14 CRITICA SOCIALE ... * 2. La politica della classe. - Dunque le associa– zioni professionali hanno un elemento politico con– creato: ed è il mirare all'interes$e pubblico. Ilo detto hanno, ma non l'ho dimostrato: perchè possiamo be nif!simo immaginare (e chi sa che non possiamo ve– derle~) associazioni professionali nrrnd'altro occupate che dell'inlereHse della propria collettività. Supponiamo che un grande Sindacalo dei ferrovieri giungesse ad O-ler– cire direttamente le strade ferrale, e non curasse sel– vaggiamente che i propri dividendi, strozzando il pub– blico, come fecero e fauno certe Compagnie private. E supponiamo che ai lamenti Hi rispondesse: è il nostro dovere di Sindacato migliorare al pof!sibile le condi– zioni dei ferrovieri; e mancheremmo a tal dovere ab– bassando i prezzi, moltiplieaudo i treni, ecc. Quo.,.to apoliticismo non è forse possibile? Dunque falli.,.ce Ili. propoiiz1one. Si risponde che, prima di tutto noi non siamo aut.omi in mano al desUno; e che pO'I· l<iamo benissimo volere, noi, per deliberalo proposito, cho le associazioni nostre siano come ho detto. lla più si aggiunge che que11to contenuto ideale (c'6 qualcuuo che la chiama tìsima da moralisti sott'acelo è una con– dizione necessaria pel nostro vivere, prosp~rare 1 trion– fare: iu'lomma è u utile ,,, e davanti all'utilità anche i po8itivi~ti, materialisti, sindacalisti debbono cavnnii il cappello. Io non voglio ripetere quanto O stato detto altre volte da me e, che pii1 conta, da altri meglio di me. Ma è chiaro che il miglioramento dell'organo " funzio– nario III cioè dello strumento operativo nella gran mM– ehina dello, vita am"!lini.slrativa, ò condizione impre– :scindiLilt, del miglioramento delle funzioni stesse 1 che sono vitali per la nazione. Sicchò Pazioue delle asso– ciazioni professionali degli impiegati (per limitarci ora ~ queste), nel senso del wiglioramento di questi, non e meno vantaggiosa alla cla-i'io, c'1e alla nazione. 'l'ale miglioramento può essere economicJ e giuridico: il pr_i~o t.nteressa tutto il paese iu quanto è opera cli giu• st1z1ai 10 quanto rende più contento e solerte l'impio– galo; in quanto attira alla via degli Uffici persone in– telligenti e colte. Il migliorameulo giuridico, nel quale più propria– mente si ravvisa l'opera di dlfe-ia della classe, ba UDI\ portata lauto più vasta dell'ogA"etto a cui si volge, quanto una questione d'indirizzo politico è più grave d 1 ogui problema contingente. Non per 11ulla la recente leggo 1rnllo stato giuridico degli impiegati sollevò co 8 i diffu110turbamento, poichè da chi ci vode dentro è ri– conos~iul~ che essa tendo a sanzionare il principio a~to1·1ta1•10, della cieca obbeùienza, del vene,·abile ob– sequiwn. Non neghiamo che il principio abbia del buono: 811 di que!',to i;iielevò il pos~enle edificio della Chiesa mi– litante. e 1>ere<isotrionfò e in parte trionfa· Parmonia delle energie è CO.!ii più facilmoule ottenuta. Ma 1 mentre ~t:~to. è un_ordine un po' trOJJPOsemplicistico, come l Or,lrne d1. Varsavia ,,, e CO!ilta troppo alla vitR degli armonizzati verinrle ac cada1,er ! 1 l'altro e uoo stile arch1tottouico, buono giusto per mistiche cattedrali 0 per cromi co11ventua\i: alln llO!ltra età nou piace e oon serve. Noi vogliamo che la verità scintilli fra il cozzo delle Moe: Hiamo a'!setati di Mapor tutto, di bontà co– sciente e voluta. 11 verbo eh, viene dalrnlto non trova viii eco rn noi. L'uomo ha de-itituito il 1>adre Eterno eia! cielo: non pnò dargli por indegno succesi:iore una Eccellenza ministeriale. 11 principio dell'autoritari'IIDO oggi è dannoso, percbà inutile. E,l è inutile perch6 la società moderna ha per bMe la critica. Il u triangolo immortale n lo lasciamo agli arcaici massoni; la trinità ai preti. Abbiamo bi– sogno degli opposti che Ili siutetizzano nel divenire. Non è quesla la gran formula hegoliana? Ma questa 6 anche la fisiologia della critica. 111 'ICienza, all'autorità noi contrapponiamo la ragione convincente j nella pration, all'autoritarismo contrap– poniamo la re8ponsabilità. Meglio che contrapposto sa– rebbe Sostituzione. La respon"la.bilità è appunto il cor– relth·o della libertà: e que~to si prova nella storia dei popoli e delle ascensioni proletarie. Con il recente progetto di stato giuridico si toglie all'impiegato libertà e respon!<abiht&; que~to è un danno della cla~se, che invano cercò di deprecarlo da sè. :\la è anche una minaccia por la nnziouo: perchè con tali crilert è scusata ogni conJiscendenzn. degli inferiori agli atti illegittimi dei superiori i ogni resistenza. ò con– dannata, e sia pure onesta e salutare. La naziono non saprà mai nulla di ciò che pO!il'lacommettersi di di.'io– nesto nelle Amministrazioni? Si, qualche anonimo ne avvertirà il giornalista, che fa quattrini sugli annunci degli scandali; o qualche ignoto si presenter& pavido dal deputato, iu voce di ribelle, e gli narrer&, a voce bassa o fiato rotto, quel che accade .... ma non faccia i nomi, per cari là! r~cco perchè anche il problema dello stato giuridico ha un interesse nazionale. L'Italia, ed ahimè! il mondo, hanno trasecolalo di• nanzi ad alti impiegati delle Amministrazioni civili e militari, i quali, dina9zi alla gente che agoniuava o spasimava, dicevano: "Non ho ordini. Attendo di!i!posi– ztoni. n Questi erano i funziouari modello, quelli cbo sono snliti for::1ein grazia a reali doti di diligenza, ma sopratutto in graiia a quelli\ selezione inversa, che ac– cade quando impera il criterio nutoritario 1 che vede il modello dell'attività nell'e.'lccuzione passiva e acco– modnnte. u Con questi grill i pel cnpo non Carrai carriera ,,, dicono gli esperti ai giovani, che ricordaoo d 1 aver una co.qcienza e il cervello sveglio. Si fa inTece carriera sen,rn grilli in testa - cioè qenza idee. li riciultato é quel che apparve: le le'!lO di turco ricevono benRi muti i colpi dei bersagliatori - ma fatele, di grazia, dirigere il giuoco? )htte prime: mute ora. Le 8.'i~Ociazioni profes!-ionali avanzano nella collet– ~iv!, fluU,uaute, n~ultifornrn_maqsa elettorale e dicono: f-,cco una questione da risolvere, un male cla ripa– rare. I partiti debbono materiarne il loro programma d'aziono. " Ecco una prima attività politica della classe: pro– porre {potremmo dire imporn,) uuo dei capitolati, uno dei capi!!aldi d'ogui unione di partiti, d'ogni affinità politica. La Coufeilerazione del lavoro propone altri punti. Da altre categorie di cittadini industriali, agrari, a_rmalori, ecc.), si fermano altri punti d'azione legisla• t1va: i partiti scelgono secondo le loro affinità elettive. },~noi ci troviamo nece.-.sariamente accanto a chi con– globa noi suo progra1nma le nostre questioni, come lo riso Iviamo noi. ... * S. L'azione sociale. - l!a dicemmo che alle aRso– ciazìoni profes~ionali, in qnanto ndunano cittadini sulla ha!-leclella profe!il!ilioneesercitala, incombe nn altro, che non RO se dire diritto o dovere, perchè per le forti co– sciouzo 8 doveroso esercitare ogni diritto i ed è un no-

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