Critica Sociale - Anno XIX - n. 2 - 16 gennaio 1909
28 CRITICA SOCIALE sopprimere qnella parte <lei trattato <li Berlino, che nou fa comodo a lei, couseuta alla soppressione di quell'altra parLe che i::offoca il Monteuegro. Quauto alla SerUia. 1 le sne co111ii:doui sono, se è possibile, auche più disperate. Essa non ha nes– suna via per comunicare col mare. La via più breve e più naturale, attraverso la Bosnia, le era fi□ora preclusa di fatto dall'Austria: 1}on l'annes– sione rlefinitiva le è preclusa di diritto, per sempre, senza più alcuna speranza di libertà.. E dalla µarte del .Bosforo e di Salonicco le ferrovie au'Stro•tede– sche le chiurlano ogni comunica%ione con gli altri mari. E le ferrovie unghen•si <lominano le sue co– municazioni con l'J~uropa centrale. ' 1 La Serbia est prisouuiére - ha scritto Georges Gaulis nelle Pages llbres del 31 geunaio 1903 -·. L'Au– triche la tieut par son chem1n de fer hongrois et par !es chemins de fer sud-orientaux qui occupent !es deux voies di:, sortie: sur le Bo~phore et sur Sa.lonique. La Serbia a pour princiµaux µroduit1:1 des poro~ et des pruues. Or, lorsque PA.utriche veut réduire à. sa merci le gouvernement de B"'lgrade, elle décla1·e que le cochon serbe est atteiut du ,·ouget ou de tout autrn épizootie: l'exµortatiou est am'hée par une bonue police sauitaire. Du còié de la '1-'urquie 1 le chemin de fer aggrava ses tanfs et rand les trao1'!ports ruineux. Le cochou 1 '-{lli ne sort plus, mauge alors !es prunes: un produit con– somme Pautre, et le pay~an serbe meur:t de faim. La Serbie, qui est, avec la Suisse, le seul pflys d'Enrope privé de còtes, a des voisins impitoy<1.b\es. Elle ne sor• tira de son esclavage économique que le jour où elle aura un débouché sur une ruer quekonque, ,, O sboccare liberamente al rnare, o entrare o prima o poi nel sistema doganale e politico d~ll'Austria, E, poichè l'Austria, caucei!anrlo il trattato di Ber• lino per la µarte che non le aggra,livit, rimette in discussione tutta l'opera del trattato (li B-:rlino 1 la Serbia si fa avanti e chiede che l'Austria, in via di transazione, nell'atto di annettersi definiti– vamente una terra (li razz11, serba e iut"raugere per sempre ogni speranza di unità politiea serba, consenta almeHO a quella parte 1 cbe essa 11011 è riuscita ad iu~·hiottire 1 di vivere in pace e in li– bertà: e invoca che l'Austria abbautloui della Bosnia una st1·iscia a mezzo,lì, la quale, unita alla Serbia, sia come una via libera e sicura che la conduea al mare. E la domanda rlel la Serbia è ap• pogqiata dal Montenegro, che quella striscia allon– tauerebbe <lel tutto da ogni minaccia. au-;triaca. E le domande della Serbia e del Montenegro sono appogg-iate da.liti 'furchia, che pone queste conrli– ~doni alla cessione definitiva della. Busnia, perch8 anch'essa è interessata arl elevare una barriera contro la. penetrazione politica e militare austriuca nei Balcani, e perchè seute che la Serbia sboccante sull1Adriatico abbandonerà ogni aspirazione sulla Macedonia e su Salonicco. A queste domande eque della Serbia, rlel Mon– tenegro1 della 1 furchia, la cui acc~ttazione sarebbe pegno rli pace per i paesi balcanici e per l'Europa, pl-}rchè siguificherebbe che l'Austria non ha vel– leità rli conquiste territoriali verso il mare Egeo, JIAustria risµonde con un rifiuto assoluto. Fa, auzi, qnalcosa di più: sit.:cl)rne il µroblema ctella comu• uicazione dir .... tta e l\hera della Serbia col mare Adriatico si p11ò risùlvere anche con 1·auuessione del Sttn~i>wcato di Novi Baz,ir alla Serbia e al J\fonteuegru - ann~:-,sione che la IJ'ul'Chia avrebbe inttiresse a couseutire dopo che a.pparisse impossi– bile l'altra soluziuue -; l'Austl'Ìa, appoggiata dalla Germania, <lichiara a p1•io1•i che non inteude ade– rire a questa proposta eventuale, perchè non si <leve toccare .... la integrità <lella Turchia: il San– giaccato di Novi Bazar deve contiuuare sempre ad essere il fossato che <livida la Serbia dal Monte· negro e dal mare, e il corrhioio che conrtuca il capitalismo austro-tedesco al monopolio dei Bal– cani occirlentali. E i socialisti dell'Austria tacciono. Tutt'al più ri proriucono sui !oro giornali le u pretese ,, dei poveri staterelli balcanici con qualche accenno schernitore. (1) L'aunesi;;ione <lefinitiva ctella Bosnia per essi altro non è che uno spostamento di diritti '1inastici: e perciò non hanno creduto di doverla biasimare. La rinunzia di una striscia <literra alta Serbia non sarebbe, anch'essa, che uno spostamento di diritti dinastici: e perciò non credono che sia il caso di caldeggiarla. Se l'Austria. un bel giorno riescirà arl assorbire nel proprio sistema tioganale e politico la Serbia, il ~fontenegro, la Macedonia, l'Albania, sarà anche quello un miserabile insigni– ficante spOPtameuto cii diritti clinastici: anzi ca– dranno un po' rli confini scellerati, e sarà più fa– cile arrivare ali.' .... Internaziomde. E, se in questi giorni l'Austria accumula solrlati a centinaia di migliaia in Bosnia e in Dalmazia, che bisogno c,è di occuparsene? Soloi quando noi socia1isti italiani protesteremo, i socialisti del l'Austria ci verranno incontro, mezzo sorridenti e mezzo imbronciati, e ci grideranno: "Viva l'Int ... ruazionale! ,,. Di grazia, compagni carissimi, Finternflzionali~mo vostro in che cosa rlifferi.-:;ce, pe1~ta Bosnia, pe1· la Serbia e pe,~ il 1lfontenegro e per la Macedonia, dall'im– periali~mo dei generali austriaci e ciell'arci<luca ereditario, se nou in questo: che i generali e Par– ciciuca fanno, e voi lasciate fare; i generali e l'ar– ciduca minacciano l'Italia se non -lascia fare, e voi rimproverate i socialisti italiani se non lasciano che voi lasciate fare? Alla violazione eviciente, brutale, che l'Austria compie 1·ifiutaudo ogni concessione alla Serbia e al Montenegro, e alla complice passività dei socia. listi dell'Austria dinanzi a siffatta ingiustizia, ci sarebbe una granrlissima attenuante, qualora l'an– nessione della Bosnia corrispondesse al desiderio della maggioranza <lei bosniaci. E questo sarebbe avvenuto, se l'Austria avesse fatto servire la sua occupazione e l'ammirJistrazione trentennale a strin• gere a sè con legami di gratitudine e di affetto quella infelice popolazione. Ma come da questo punto siamo lontani ! Senza ( 1) Il Lovoi·atore del 4 dicembre, In una piccola 11ot1cina di com• mento al <11scorso Fortls - unica mirn\restaztono di giudizio espll– ctto sulla questiono serbo-montenegrina, che lo sia rleso1to flnora a pescnre nel giornale del com1iagnl trlest1nl - dice che " 11regno pnnserbo sarebbe necessariamente un'ottima avanguard\11 della ltus• sia,,. ~la non nota ohe l'annessione della Boirnh1.all'Am:1trla senza omnpens! per la Scrllla o poi ~!ouuincgro ò" un'ottima avanguardia d&ll'Austrla verso Salonicco ~· Che le sole avarigu!\rdlo 1H1strlaclle debbano essere permesse, llldlpe11de11teme11te da ogni oonslderflzlone di diritto e di equità? l>el resto ogll.'Idi regno panserbo nessuno parla; e la tranmz!one proposta clalla Serbia e dal Montenegro al– l'Au9trla I! molto ma molto lontana da quell'Ideale. Qu,mto. poi, allo spettro <:lollaRusslo, che fece cosl bene gl'lntere9sl dell'Austria nel Congres90 (Il Berllno, sarebbe or11.che almeno noi soclallstl smcttes• simo di ado11erarlo. La ef!per!onz11.cli questi ultimi trcnt'1111rit 1111. di, mostrato ad e,lclenw Clhe I pnesl 11lavl ciel Balcaul, non appena comincia.no a res1,trnre e ,·lvl!re di vita proprlfl, fanno atto dl Indi• pendenza verso lfl Rusq\a e non consenrono di esserne clom1nat1: Clsomplo Uptco lii. Bulgarlfl, elle, creata dl\\111.Russia, si mise ovntro la RllSS1R11011 nppenn prcvitl9t< In 8S9a Il p11.rt1to st ,mblll0YIStR. La Serbia o !I .\lo1ttonegro, dlvi$! dalla Russia con 1111110 clll\ometrl di Ungheria e di numnnln, ~nrnnno un'avan;:uardl11. della Russln nnchè l'Austria pretunderà di sof'l'vcarll: bilderunno n. ture I loro l11teressl ~on l'Au9trlll o con la ltuUlll, se,1011dolo ctruo11tan1.e,quando votrnnno, questi lnteroul, ftlfl! In 1,tena libertà,
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