Critica Sociale - Anno XIX - n. 1 - 1 gennaio 1909
CRITICA SOCIALE non s'era previsto: e non ll'ora, perciò, provveduto ai ripari, almeno dove o per quel tanto cbe era possibile. La reazione o la contro-iplnta padronale o governati va arrivava addosso flubitanea, o lnsidia,·a subdola alle nostre scarse conqul11te, come un qualche cosa di im– previsto e di straordinario, che destava int1ignazione o stupore o sgomento, aozlchò trovarci preparati a fron– teggiarla ed armati già dei necessari rimedi. Una con– cezione, per dir cosl, taumaturgica dell'azione nostra, una rode nel miracolo delle nostre armi, quasi ressero fatate, governava il nostro movimento, e dava luogo al zig-zag degli Impeti alterni o del rilassamenti e al feb– brile gettardl saltuario da questa a quella tattlca 1 da questa a quoll'armo. E pazienr.a se, riponendo un'arme perchò realmente non opportuna In qut,I dato momento, si fos'le messa. in serbo per riprenderla a tempo debito! No. Su ogni arme, che era. o si credeva divenuta inservibile, si buttava tutto H dii1pregio d 1 un 1 iperorltiea Isterica o d'un pessl• mismo furibondo o pazzesco. Si può dire ohe noi proce• diamo a. tentoni da anni, non solo sbagliando strada, ma gridando a noi ste~sl e agli altri i nostri reciproci orrori, con l'unico effetto, non di correggerci, ma di gettare il turba.monto nelle no<ttro masso e Il discredito sopra noi stessi. Cos\ ò che, se, rtal lato pratico, abhiamo ratto come Renzo quando scappa.v a da Milano, che aveva percorse torse dodici miglia, e non s'era alloutanato dalla città più di aci; dal lato morale abbiamo ratto assai pili opera di scoraggiamento e rtl auto-demolizione, che non di critica pacata o f\!cond:a. ... Oggi però, ammaestro.ti da dure esperienze e aiutati dallo svolgerai naturale delle coso, cbo condusse i no– stri interni nemici alla liquidazione spontanea, noi, bene o male, abbiamo ritrovato noi stessi 1 e la vecchia via maestra rlel socialismo. Abbiamo però - anche al• l'Infuori del Ooverno e delle classi dominanti - ostacoli non lievi da euporare. Quella prima generazione ope– raia, cbo venne a noi tra I pericoli e i sacrifici, per una selezione morate di ldealltà e aUr1werso un elevamento intellettuale e morale, volge al tramonto; e quella che la segue, per un fenomeno doloroso ma Inevitabile di rcaziooe, ò aseal mono buona. I mietitori, nella storia, ROnben diversi do.I seminatori. Cosl ru nell'Italia nuova dopo il '70 1 cosl ò In questo periodo del nostro movi– mento socialista. I giovani trovano la via In parte spianata, la tavola apparecchiata, una rase di relativo benessere, Il socia– lismo 1t che ò nell'aria 11 : o, perchò è nell'aria, si di– spensano dal porselo nella mente e nel cuore. Tutti sono socialisti, a modo loro: ma la quantità è andata a danno della qualità. Il miglioramento economico - nelle Leghe di resistenza come nelle Cooperative di lavoro - tende a suscitare un utilitarismo epicureo, u11 egoismo 14 bor ghese" in berretto frigio e cravatta rossa, una specie di sindacalismo corporativista e iporrlrormista, che non ra meno paura di quello teorizzato dai fllosofl naJ)olìhni o praticato dal filibustieri del Parmense o del Piacen– tino, Non v'è nè eia spaventarsi nò da pentirsi nò '1a chiu• dorsi In geremiadi da plagnon1. Ern in parte Inevitabile che rosse co11l.SonQ i mail d 1 un bene. Le cose hanno anch'esse, come gli uomini, i dirotti delle loro virtù. Se noi, per non suscitare o mettere In azione etl In luce gli egoismi che sono noll'anlma proletario. 1 dovessimo a~toneroi dall'organizzazione economica, potremmo ca– Atrarci tutti quanti o andare con gli ano.rchioi puri. Bisogna però constatare la realtà 1 denunciarla, e ado• perare i rime-li: Istruzione, libri, coltura, elevazione di menti e di animo: educazione socialista, ma socialista genuina, non spuria. Diciamo la verità: c'ò voluto gli ecccs'li brutali degli ulllml uvenlruenti, perchò noi ('lah'o !'are eccezioni cho l'avovan sempre fattol rltrova't'llnto il coraggio di pa– rere quietisti, ra1,Cione,·ol1 1 evolutivi socialisti cioè 1 o nou anarchici, o non repubblicani a tipo terribile, e non rivoluziono.ri; perchò noi ritrovassimo Il coraggio di esser noi. E qucda, del vor~ognarsi, doll'lnflngersl, del transigere sulla propria natura o sulla propria Hsio• nomia, se non ò sempre uno. viltà, perchè Il floe può esser buono, ò sempre la pl1'1 dlsa~trosa o la pili inutile delle debolezze. ... Questo sto'tSOutilitarismo immediato dello masso Olle• raie ò anche In corte classi d 0 lmplegati 1 di professionisti, cho ci vengono dietro, I cui Interessi sono legittimi o degni d'esser da noi Interpretati; ma che, per es90roi d'aiuto e non d'Ingombro, hanno bisogno dl venir illu• mluati 1 disciplinati, guidati per vie ben preciso. Oià, lo ripeto, oggi tutti sono un po' socialisti. Virtù es1,anslva delle nostro idee, sta bene; ma c'è anche dei pericoli gravi. Per esempio, certo demagogismo soeiali– stohle di alcuni Comuni clorico-moderati, che ,,ogliono scimmiottarci, merita d'esser tenuto d'occhio e combat– tuto come un nemico: non nemico nostro, di putito, non come concorrente temibile ed emulo vero: ma come contraffatore e degenorA.tore della CO'lcienza poli– tica, oltrecbò come qualche cosa che, do.nnoggianclo le finanze municipali, scredita I programmi democratici di riforma. Jn tale stato di cose (e non parlo dell'amb\ente go• vornativo e parlamentare, o della politica demagogico• reazionaria del .Ministero), Il nostro Partito ha pili cho mal bisogno di affermarsi por quello eho ò, cli essere l,ti, in tutt'i campi: nello organizzazioni operaie, nei co– mizi, nel Comunl 1 nello. Camera: ba bisogno sopratutto di riacquistare unità di coscienza, di essere coraggiosa– mente il medesimo, nello suo sedi interne od in piazza. T.,a conclu11lone può parere Ingenua. Scrivere parec– chie cartelle per venir a dire al Partito socio.lista che esso dev 1 essore socia.listo., hn alquanto del J,apafi~sim10. Eppure, per obi voglia Intendere, la sig11lflcazil)ne mo. raie c•~. Da ,·ari anni 1 gli uni per aberrazione o per vanità., gli altri por acquiescenza e per timore di far peggio, deviarono dalla retta concezione socialista, o non osarono arditamente, Intransigentemente rimanervi. i,; il popolo, ohe ha una logica conseguentlsslma, andò anch'esso a zonzo por conto suo. Oggi si tratta di rl, condurre noi e lui sulla strada buona, di rimanervi ... e di camminarvi. .Ma,perchè li com1lgllo non pala troppo teorico sol– tanto, aggiungerò un'ossorvnzlone pratlco. 1 an1.I tecnica, sul funzionamento del nostro org-anismo politico-pro– letario. So non si 1>ensa 1 con le alte quote nelle àsso– clazloni di mestiere, a Irrobustirci ftuanzlarlamente, e con provvedimenti speciali a " tabbrlcnro II uomini Idonei alle vario runzioni - parlamentari, ammlnistra– tive1 organizzatrici, prop11go.ndlste- ; se non cl si mette in grado di stipendiare meglio che a 100 lire il me1;e coloro cui affidmmo man-Jlonl ardue, delicatissime, ten• tatricl, e di trocm·e coloro che so.ppiano disimpegnarle con capacità tecnica e con cosclonzo. morale, noi ci tro•
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