Critica Sociale - Anno XVIII - n. 16 - 16 agosto 1908

2H CRITICA SOCIALE ottomane, gettato il velo alle ortiche, mandare ora• trici e propagandiste nei Comizi politici? I risultati politici, ottenuti nei paesi in cui il voto Yenne esteso al sesso femminile, non lasciano dubbio sull'interesse dei partiti avanzati di farsene propu– gnatori. In Australia e in certi Stati d'America le donne contribuirono ad aumentare le rappresentanze ope– raie, spinsero avanti tutte le riforme più democra– tiche relative alla famiglia, all'educazione dei mi– nori, ecc., e ottennero miglioramenti di salari e sti– pendi femminili, che indirettamente si risolvono nel– l'abolizione, a vantaggio anche dei lavoratori maschi, di quel che potrebbe chiamarsi krumiraggio di sesso. Nelle ultime elezioni di :Finlandia il numero delle donne deputate crebbe da 19 a 24, delle quali tre sono qualificate indipendenti, 9 appartengono alle diverSe sfumature dei partiti borghesi, e 12 (nelle elezioni precedenti non furono che 9) sono qualifi– cate socialiste. * * * Lo scrutinio di lista, che deve sottrarre il Parla• mento all'impero di un eccessivo localismo, all'inva– sione delle piccole nullità di campanile e diminuire la corruzione elettorale - la rappresentanza pro– porzionale, che farà della Camera l'esatto riflesso delle forzo del paese, che abolirà la necessità dei compromessi che offuscano e paralizzano i partiti, e che, a conti fatti, triplicherebbe le forze socia– liste nel Parlamento italiano - e l'indennità ai de– putati, che sola realizzerebbe la libertà dell'elettore nella scelta del suo rappresentante e consentirebbe davvero alla classe operaia l'ingresso e- l'attività nelle aule legislative - sono il naturale comple– mento della grande riforma che io stimo ormai ne· cessario di propugnare. H.iassumendo: il Congresso socialista avrà, innanzi tutto, per còmpito di riconoscere e riaffermare, sul terreno economico, il lavoro compiuto nell'ultimo quinquennio (Confederazione del Lavoro, :F'edera– zione dei contadini, Leghe, Cooperative, ecc.), propo– nendosi di intensificarlo ed estenderlo, ed eliminando la confusione di poteri fra partito e movimento eco• nomico. Nel campo delle lotte strettamente econo– miche, solo le grandi organizzazioni proletarie hanno competenza tecnica peL' decidere degli scioperi, dei modi di organizzazione (localismo e centralismo, alte quote, ccc.), dei contratti di lavoro, del movimento probi virale e dei tribunali del lavoro, ecc. fl partito deve fornire a questo movimento uu contingente sempre maggiorn di propagandisli e di organizzatori ed esplicare la difesa politica del proletariato com– battendo p6r quelle riforme che lo agguerriscono e gli offrono armi più efficaci per la sua quotidiana lotta di classe. I nostri Circoli clovrelJbero diventare centri cli coltura popolare, iniziatori di biblioteche ciL·colanti, di scuole serali, ecc., p~r la preparazione di buoni organizzatori, non dimenticando mai, in questo complesso lavoro, gli interessi di quelle vere paria del regime capitalistico che sono le donne la• voratrici. Sul terreno politico dovrà il Congresso presentare una piattafonna di poche questioni, e non abbando– narla fino a successo compiuto: 1 ° Opposizione assoluta a ogni aumento di spese m'ilitari· 2° Ùifonna, vasta eci organica 1 dell'Ist1·uzione pri– maria; 3° Leggi sociali: Casse maternità, malattia, inva• liditù, vecchiaia; 4° Hiforma tributaria,; e al tempo stesso proporsi la conquista delle armi politiche per effettuarla, cioè: 5° Suffragio universale per ambo i sessi ; 6° Scrutinio di lista con rappresentanzrr, propor– zionale; 7° l11den11itù ai deputati. Che pensare, allora, del " blocco ,, ? Data la posta premessa - opposizione irreducibile all'aumento di spese militari ~ il blocco si è sfa• sciato da sè. I radicali se ne sono appartati, i re– pubblicani, a giudicare dall'atteggiamento del Bar• zìlai, loro leade1·, sono, per lo meno, tepidi e divisi. J,e nostre prossime lotte dovrauno svolgersi sul ter– reno del programma immediato sopra indicato e sulla conquista dei mezzi politici per effettuarlo. Non trovandosi ora sul tappeto una questione ge· aerale che possa unire le tre frazioni - anzi essen• dovene una che le separa -- l'opportunità di ogni blocco viene a mancare. lì'orse - fra qualche anno - se imprevisti poli– tici non ci impOLTanno nel frattempo inopinati ri• torni - quando, dopo un'intensa agitazione, avvi• steremo non lontano sull'orizzonte il voto universale - altre combinazioni politiche si presenteranno op· portune, che è impossibile prevedere fin d'ora. Giova oggi a.l proletariato militante - anche in vista della invocata rappresentanza proporzionale - stringersi sul proprio terreno, con programma e candidati propri, e numerarsi. In secondo scrutinio sarà na– turale che i voti socialisti si riversino su quei can– didati che si saranno pronunziati contro l'aumento delle spese militari e pel suffragio universale. J:>otrà, sporadicamente, qua e là - come avvenne a Roma e Firenze - do\re sia da infrangere una crosta me• dievale, dove circostanze specialissime consiglino l'unione - questa adottarsi anche nel primo scru• tinio. Ma non sarà legge generale. Il mancato blocco popolare, del resto, potrà spiegare una influenza be• nefica sulla politica generale. Disimpegnando i radi– cali da un legame compromettente e vieppiù avvici– nandoli al potere, permetterà all'on. Giolitti, per non rimanere prigioniero dei clerico-conservatori, di cer• care, in una Camera meno reazionaria della presente, la base del suo Governo in una maggioranza un po' più colorita, che vada dal Centro sinistro ai banchi dell'on. Sacchi. Comunque, non sono i piccoli vantaggi effimeri di una transitoda combinazione elettorale, quelli che ci debbono appassionare in quest'ora. Il partito socialista e il movimento operaio hanno fatto del cammino l'uno accanto all'altro, e molto altro ne dovranno fare nel comune interesse. Essi, per altro, si trovano di fronte ad un ostacolo quasi insupera– bile, per proseguire la marcia, se nou trovino una vis a tergo che li sospinga, se non cerchino modo di rinforzare il proprio esercito, di animare le pro• prie schiere, di prefiggere alla propria battaglia uno di quei grandi motivi ideali, che soli vincono le stanchezze, riscattano le delusioni, disperdono gli interni attriti, e rendono gli uomini capaci dei grandi sforzi redentori. Il partito socialista italiano - in questo momento di crisi - è ancora in tempo a decretare a se medesimo una grande ripresa di giovinezza e di vigore. A1''NA KULISCIOFF. Avcte le prime tre annate i L'Amministrazione della Critica è disposta a ricambiare con una qualsiasi, successiva annata, rilegata, oppure con im anno d'abbonamento, l'invio che le venisse fatto della 1a, 2a. o Sr,,annata (1891,1892, 1893) ài Critic:;t Soci(ll~ in buono stato di conservazione.

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