Critica Sociale - Anno XVIII - n. 16 - 16 agosto 1908

CRITICA SOCIALE migliorarei dell'impiegato, e Paumonto delle funzioni dell'organizzazione esige qualità nuove in chi è chia• mato a dirigerla e a rappresentarla. Lo qualità, che occorrono per dirigere un'organiz– zazione, povern. cli mezzi e preoccupatn, sopratutto, della propaganda e dello sciopero, sono di tutt'altra JHLtura da quelle che occorrono por guidare forti masso disciplinate e per nmministraro notevoli fondi sociali g lo qualità che occorrono per dirigere una Camera del lavoro o una li'edorazione nazionale o l_lll rnsto movimento cooperativo sono ben diverse da quello che sono necessarie per dirigere una Lega, anche forte e ricca. Per la organizzazioni deboli, a scarsi fondi e a poveri contributi e con pochi soci e nei primi tempi ciel movimento operaio, basta il propagandista gene– rico, che può essere, anche, una persona non uscita dalle file operaie e non tecnica delle questioni spe– ciali della sua organizzazione. Il movimento operaio deve moltissimo alPopera di gente estranea alla classe operaia, in Inghilterra - basterà ricordare Piace, Owen, Oucombe, ecc. - come in tutti g-lialtri paesi, nei quali il merito dell'inizio del movimento operaio spetta, specialmente, alla propaganda socialista. facilità. di parola e una coltura generica bastano perfettamente - e spesso basta anche una santa ignoranza Ul,!ualmente generica - all'agitatore di questo periodo iniziale, periodo e,·angelico, cli pre– dicazione, in cui si tratta di dissodare il terreno, scuotere le anime dal loro torpore o fare loro sen– tire la necessità. di una unione cli sforzi per un fine e nell'interesse comune. La propoganrla è essenzial– mente l'Omantica e sentimentale, si bnsa sul senti– mento, mira a risultati morali pili che materiali. L'agitatore può essere di tutte le classi e non è af– fatto necessario che sia un tecnico. Ma, mano mano che le organizzazioni si consoli– dano e ini:,,iano un lavoro di definitiva conquista, che dovrà durare nei secoli, i problemi che si pre– sentano all 1 organizzatore cambiano completamente natura. Le qualità tribunizie passano in seconda linea e il lavoro pratico esige attitudini morali e intellettuali nuovo e nozioni tecniche. Non hasta pilt, come osservava il Rcxhii.user rife– rendo sullo stesso tema al Congl'Csso cli Francoforte <lei Sindacati tedeschi 1 " mettere a capo delle orga– nizzazioni operai perseguitati perchò tali, senza tener conto delle loro attitudini a coprire il posto n· 'l'auto più cresce il numero dei soci o tanto più è difficile l'acquisto di nuovi membri, essendo g-ià acquisiti all'organizzazione gli elementi pili facilmente orga– nizza.bili. Alla propaganda rumorosa e decorativa, che soddisfa l'amor proprio del conferenziere, si so• stituisce il lavoro minuto, silenzioso, frazionato, quo– tidiano, tnnto più fecondo quanto minori soddisfa– zioni personali offre a chi lo compie. Ln stampa professionale, lo Casse di sussidio, le Cooperative che si sviluppirno 1 richiedono un personale pili ii;truito nelle questioni tecniche o amminist1·H.tive. .Al commesso \'iaggiatore si sostituisce il contabile e il procuratore. Lo sviluppo delle organizzazioni padronali, il na– zionalizzarsi delle organizzazioni operaie, rendono i conflitti più complessi e più difficili. Oli scioperi leggermente preparati e dirotti possono diventare un pericolo per la vita stessa dell'organizzazione, che ha tutte le sudate fatiche del passato da non com– promettere su una sola carta. L'impiegato cleve 1 con una esatta cognizione delle condizioni de! mercato rela.tive alla sua industria, saper misurare le forze opposte dei padroni e degli operai e scegliere il mo• mento più opportuno per l'inizio o la cessazione di un conflitto. La direzione dei conflitti economici deve essere " imparata n, oggi, non meno delhL direzione di un esercito, e deve essere affidata a persone stra- tegicamento preparate, a condottiC'ri sperimentati e fidati. Condizioni tecniche dell'industria, costi e prezzi elci prodotti e delle materie prime, condizioni gene– rali del mercato, ecc. - condizioni e prezzi influen zilti da mille circostanze - sono tutte cose che l'or– ganizzatore deve conoscere 1 per non inscenare agita– zioni intempestive e rovinose. I!! qucRta superiore coltura. generalo e tecnica è tanto più indispensabile, inquantochò l'estendersi dcll'organiz,rnzione da ambe le parti e il naziona– lizzarsi e generalizzarsi dei conflitti economici ren– dono le trattative fra le parti un affare estremamente cliflìcilc e delicato, e che richi<'de dai rappresentanti operai una somma di cognizioni tecniche e generali che permetta loro di mettersi al livello dei rap(>re– sentanti dei padroni per non lasciarsi giuocare. La stipulazione delle tariffe - di cui abbiamo esempi notevolissimi anche in .Italia - e che sempre r,il1 fa dipendere le condizioni di lavoro e di vita degli operai da pntti fissati per un certo periodo di tempo, sono possibili solo per l'azione intelligente e per lo cognizioni tecniche di coloro che sono chiamati a stipularle. Le qualità che occorrono a chi dirige un vasto movimento cooperativo sono, se pur diverse, non meno svariate e rare. Sorci ossen•a come i Sindacati sono troppo pro– clivi oggi a " fare appello ai proressionisti della penna e della parola " - parla 1 s'intende dei Sin– dacati francesi - e come il grnncle vizio degli scio· peri "stia nel fatto che la. direzione dei medesimi tende a sfuggire agli uomini che hanno organizzato il Sindacato, per passare a uomiui nuovi, che sono piìt arditi, perchè non hanno acquistata la pratica delle difficoltà della vita reale ,.,.Durante lo scio– pero di Parma il giornale della Cnmera del lavoro raceva " viva preghiera ai compagni J'ir;olu,;iom,,-i p,·oJXl!Jlllldisfi, d' Ilalict,, di ,•enire ~ ove la. loro opera in questo momento è di grande necessità "! .Ma le capacità tecniche e la coltura generale non bastano. " Spirito pratico, elevatezza morale, larga coltura"' tali sono, secondo il De Housiers, le pri11- cipali qunlità che assicurano il successo dei maggiori dil'igenti il movimento operaio inglese. [nfatti, l'elevatezza mol'ale è, accfrnto alle cog-ni– zioni generali, tecniche, amministrative, uno degli elementi principali del buon organizzatore. " Jl c6mpito dei leoders, dei capi - ossena De R1u– slers ò rude, richiede una abnegazione sincera, una energia superiore agli ostacoli. ai di11inganni,all'ingra– titudine. L'intelligenza e Jlattività. spiegata dal segretario• di una vasta organizzazione potrebbero, molto spesso, assicurargli una posizione ben migliore di quella rat– hgli dal suo modesto stipendio. Por resistere alla ten– tazione d i abbandonare la causa del compagni e di sa– crincn.ro Il loro interesse al proprio, l'impiegato deve essere a nimato da un sentimento superiore al gretto apprezzamento delle necessità delta vita materiale. È qui che interviene l'elevatezza morale. " F;ssaserve 1 pure, ad assicurare allo associazioni ope– raie la considerazione della gente estranea. Nel primo periodo della loro esistenza, lo Unioni operaie inglesi destavano molti timori. Non sono riuscite a calmarli ancora del tutto; ma la rispettabilità dei loro dirigenti ba, più o meglio dei ragionamenti, contribuito a ciò. 11 So non fosse per il loro alto valore morale 1 i le<ulers operai sarebbero incapaci a risolvere t problemi delicati cho sposso si presentano loro. Non t1emprohanno da di– scutere intorno a questioni di salario o di orario. La disciplina morale, nece1,sariaa tutti i gruppi o indispen– sabile nelle società ampie e democratiobo 1 spesso richiede gravi decisioni. Inoltre, i capi del movimento devono

RkJQdWJsaXNoZXIy