Critica Sociale - Anno XVIII - n. 15 - 1 agosto 1908

236 CRITICA SOCIALE avrebbe potuto o clo,•uto reagire, ma, un po' per preoccupnzioni finauzillrie di focile intuizione, ed assai più pl'r non turbare la cordialità dei rapporti tra liben1li e clericali, 11011 se ne rece nulla._ Abl>iamo dato le cifro della popolazione scolastica elementurc. Esso riflettono bensì lo stato d'animo delle famiglie, tutte oramai convinte dei loro ohbli– ghi morali e legali di fronte alla istruzione dei figli; esse dimostrano l'azione che dal Comune si esercita per J)Crsuadere i 1>ocbi riluttanti, dopo averli con diligenza rintracciati; ma non offrono ancora un qua– dro sincero o reale della. effettiva efficacia della scuola. )lnA"gìor luce può venir<' dni risultati: At\110 8COIRSIICO 1908·04 l!IIH-05 l!I0j-0!i 11111crllll 26.010 26.458 26.90i l'romossl lti.632 16.735 I7,96i '11eniamo pur conto di quelli che si assentano per malattirl e di quelli che sono falciati dalla morte, non dimentichittmo h~ non piccola schiera de~li ina• diLtti, Jol rcfrutta,i, dei ùeficienti anche, mi~ non viene sminuita la grave impressione che detita una co:,Ì altll percentuale di alunni che 1,assano nelle scuole, senzn trnrne sumrcnto alimento intellettu~le. J•! tutta questi, scoria è offerta dalle famii;lie popoluri che non hanno mezzi materiali e, alle volte, neppure qualità mornli per spronare, 1>er vincere l'inerzia mentale dei loro figliuoli. .N"onminore impreuio11e si ricava dall'esame della distribuzione dell1l po1>oh,zione scolasticn. nelle sin– gole clttssi. Prendiamo due delle ultimo annate: ÀIHIO 1901-()5. - foscritti. ('IAS~I m1111('hll\ ,. .. , . Scuole urbane 2002 2ii3 2JG2 li85 Scuoio suburl.lane 960 824 H:! li9 3862 3;;97 a034 1964 c1.a11 rernmtnm .. , . ,. .. Scuole urbane 3023 2688 235i 1475 Scuole auburbane 838 7tH 513 164 3861 3452 2Si0 1639 Ri.mllaio tsami. ClllHl ma11chlll ,. 2· s· •· Scuole urbano li 12 Ii3-I l 4i 1 1300 Scuole suburbano 4iM 445 225 106 1415 2180 21i9 1696 Clalltl remmlnlll ,. ,. .. Scuole urbane Ii43 Scuoio auburbane 4:,0 1630 14ò9 1161 4a9 2193 20GO AIIUO /905-06. ,. Scuoio urbane 3003 2769 Hcuolo suburbano 980 809 3983 35i8 ,. Scuole urbane 3087 2594 Scuoio suburbane 950 695 1i47 l11scriUi. ClnUI mnsch\11 3• 2672 53~ 3211 107 1268 1802 218 2020 c1au1 remmlnlll ,. 2328 1578 595 220 4037 32ò9 2923 1798 10-il 28 1109 ,. 1012 58 1070 996 28 1024 &43 51 894 1007 76 1083 ,. 1010 65 1075 Scuole urbano Scuole suburbano Scuole urbane Scuole suburbane Risultato esami. c1ass1 ma,chlll ,. ,. 167!) lii2 1541 1536 500 456 337 133 2Uhi 2221'/ 18i8 1669 Claatl femminili ,. ,. .. 1959 1693 1661 J2i9 5:,0 459 3ii 147 1509 2152 2038 1-126 890 :,o 940 ,. 890 49 939 Dalle trascritte tabelle statistiche si possono trarre queste concluRioni. li numero degli iscritti nelle scuole. urbane va ,rncmando di classe in classe e più fortemente nelle ~euole femminili che nc11e maschili. Ma, mentre nei primi tre anni il fotto può essere naturale, per le 111ortisoprovwrnute nei fauciulli, pel progressivo mi nor numero di ripetenti, successivamente dipende dal definitivo nbbnndono dqll~ scnqlc. Un terzo a/me,w dei fantiulli non rir·eve che l'im;egnamento inferiore. Xellc scuole suburbano - formate esclusiYamente di elemento popolare - si rinnova la. medesima situa– zione, mn nggravats.. I/abbandono delle scuole co– mincia già dal terzi) anno. Alla qua,·fa ed alla quinf(t rlas~t WTU:<i tm mmtero pressochè insignificante th srolnr,. r risultnti finali sono migliori nelle scuole urbane che nelle suhurbaue . .Mentre. nella zona cittadina, la percentuale dei p~omossi l{iunge al 60 %, nel con– tado esi,a non arr1,•a nl 50 ¾, Però le due cifre mi– gli.ornuo fortemente nei corsi elementari superiori, a cm l}artecipano scarsnmeate i figliuoli delle classi lavorntrici. Un altro episodio, che getta una luce caratteristica sovra gli !ntir~i criteri direttivi seguiti uell'insegna– mento pr11nar10 1 è quello dato da tutto lo svolrrimeuto della cosidetta " beneficenza scolastica ,,. 0 A r1 1 oriao non esiste il servizio municipale della refezione scolastica; vh 1 iamo ancora sotto il regime del " patronato scolastico "' il che significa che non viene concepita l'assistenza scolastica come una in– tegrazione necessaria e doverosa, per ragioni sociali e per. rugioni pedagogiche, dell'insegnf\mento obbli– gatorio, ma come una espressione della benianità delle classi clirigeuti, mosse a pietà dalle mi~erie popolari. · li patronato sorso nel 1897. La pietà si determinò in 01>ercconcrete <1uando 1 nel paese, si conquista– ~·ano .le prir~o. municipalità socialiste e, in Torino, 111>art1tosocialista fuceva - per la 1>rimavolta - af· fernrnzioni vigorose politiche ed amministrative. Il Comune intervenne - esclusa la via diretta - con un sussidio, che fu tenue, sia per le speranze poste o conclamate nella iniziativa privata 1 sia per il con– cetto ristretto che s'B,·eva della fuuzione che al nuovo istituto spettava. Per dieci anni il partito socialista lottò per allar– gArc lo basi dell'assi1:1tenza scolastica, per dieci anni chiese che essa diventasse funzione del Comune e si estendesse alle scuoio elementari superiori e per al– trettanti anni si sentì rispondere che non 'com•eniva inuridirc le fonti della privata carità che questa avrebbe provvisto largamente e che l1~a grande ar• monia sociale sarebbe sorta eia questa fusione delln. dolco fraternità borghese colla soffereuza popolare. lntanl~,. mou~re si respingeva ogni nostra mozione, l'ammin1straz1one era costretta a elevare Pinterveuto del denaro pubblico: "" L. s,.ooo Qu(,ique111iio /902-1906. '"'' 44.000 '"' 71,000 1905 124.000 ,,.. 150.000

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