Critica Sociale - Anno XVIII - n. 14 - 16 luglio 1908

CRITICA SOCIALE 215 )la non ho ancora ftnllo: uu altro po' cli pazienza e di spazio, caro Turati. Vedrai per l'ennesima volta che c'è sempre qualche punto di contatto con coloro dai quali pur si dls,ente profondamente. Ho detto che una parlo, la sostan1.lale, del programme. del partito econo– mico può ritenerai camuno ad ogni partito; è la parte nella quale al afferma, bella e consolante, la solidarietà sociale, è la parte che sempre più si allarga e si inten• stftca non oatanto che ti abbia di conserva lo strano e tragico coutra,to 1 ohe gli Interessi di classe - non sap • piamo per quanto tomJ)o ancora - proseguono nella dinamica dell'Inasprimento. Orbene, nulla di sorpren• dente cbo, in un dato momento <lolla vita di un paese, si affacci alla cosclon1.a J>ubbllca la necessità suprema di sospendere por brovo ora lo lotte degli antagonismi di classe e darsi tutti, o, meglio, i plì1 affini, a S\'Olgere concordemente quella J>arte del programma che sia co– mune a ciascun partito, o sia ritenuta utilo o indispen– snblle J>er Il rigoglio ulteriore della vita stessa dei sin• goli partiti. Ma cbo cosa sl fll con ciò? sl crea rorse un nuovo partito, sl conseguo In mira iperbolica del Partito eco– nomico? •; evidente che no. Alleanza temporanea fra partiti sopra un temporaneo programma comune non rtistrugge la parto sostanziale o operante che nei singoli programmi costituisco l'elemento differenziale, che co– stituisco - in una parola - la ragione dei singoli par– titi medesimi. Ecco come pure da. questo nuove riflos"Jioni cl appa– risce evidente l'orrore fondamentale del partito econo– mico: l'errore che le Idee comuni di ogni programma, anche se fatle vivere Intensamente per un accordo fra opposti partiti, posHnO costituire un partito a sè, un partito nuOYOo sintetico i - l'errore che Il programma di un accorrto - diciamo cos\ por intenderci subito - elettorale J>Ossacostituire Il programma di un nuovo partito, omogeneo negll lnterossl sostenuti, coerente nelle sue vario parti, economiche o morali, duraturo al pari dei partiti ·a 'oul corrispondono le grandi divisioni degll elementi primi della produr.Ione o della conseguente ripartiziono del reddito socia.lo . La strana o gravo nmpllflcnzlone in cui il partito eco - nomlco sarebbe caduto costituisce il vizio originario del partito stesso 1 Il vizio originarlo che un problematico Messia potrebbe redimere solo ad un patto 1 a patto di distruggere li partito o rifare, con criteri più sem– plici e correnti, un programma di accordo temporaneo - s'intende, fra gli elementi meno disparati e intolle– ranti - di lavoro o di elevazione morale. Le egregie penone, che con tanto entusiasmo hanno caldeggiato la cnazio11t del partito economico, non sa– rebbero Incorse In quel vizio se si fossero ispirate ad una visione - mi si perdoni la franchezza - più larga e completa di ciò che effettivamente sono, nella loro origine profonda, i partiti combattenti le fiere battaglie dell'oggi; se, Invoco di domandare ad un vocabolario linguistico - corno ha fa.Lto alcuna di quelle egregie persone - la nozione precisa della parola " partito ,,, la avessero richiesta allo sclonze cho hanno per oggetto di studiare questa aggrovlgllata. e sibllante testa di Me– dusa. ohe è la vita soclalo. }; cosl ho flnlto questa troppo lunga chiacchierata, che forse ti farò. esclamare verso Il tuo ritardatario col– labora.toro: acqua o non tempesta lo m'aspettavo! Ho finito senza averti detto 1 davvero, nulla di nuovo. Gra– disci, In compenso, una vigorosa stretta. di mano. Tuo Fa.o·cr.sco COLF.TTr. Pa11ki, J(} glHfNO 1i08, Le organizzazioni deifunzionari e il sindacalismo riformista L'organizzazio110 d(li funzionari ha per il socialismo un alto significato teorico e pratico, non visto o ne– gato dai nostri pseudo-sindacalisti, i quali, avendo davanti agli occhi il babau dello Stato da distrug– gere, non sentono tutta la importanza rivoluzionaria del sindacalismo dei funzionari, non distruttore, ma creatore, o, perchù riformista, considerato da essi come conservatore. li merito, in ltalin, anche di questo sindacalismo spetta, soprntutto, ai riformisti o al più compromesso e ingiuriato dei riformisti: a 1"ilippo '!'urati. Coll 1 orgn.nizzm~lono doi contadini, quella dei fun– zionart ò una dello manifestazioni pHl originali elci mo"imento opornlo latino, che, per parecchi lati, presenta, noi campo elci sindacalismo internazionale, fenomeni ori~inali o nuove cspcrieuzc. I Sindacati di funzionari (qualunque sin. lf\ forma che assumono e il 1>rogrnmma che en unciano) sono strumenti di trasformazione dcll 'attua.lc assetto sociale e di dis– soluzione dello Stltto, iu quanto lo attaccano, anzi– tutto, nella sua costituzione autoritaria e gerarchica. " Finora ossena Il Leror In un libro iateressautis- simo, di cui cl serviremo largamente (') - finora il si– stema capita.lista non ora stato attaccato che nella eua organiiza1.lone economica. Lo associazioni dei funzionari lo corrodono nella sua organizzazione politica e portano i conflitti negli Uffici Incaricati di mantenerla, estendendo la lotta dentro le frontiere, olovnte a proteggere la ri– parllziono Ineguale del pesi e del profitti del regime. 11 li carattere privato impresso a tutte le funzioni di gestione, la responsabilità dello Stato estesa ai funzio– nart, I Sindaca.ti di funzionari, sono la fine del perso,ia– lismo dolio Stato, ultimo resto della monarchia. Lo Stato, cessando di ossoro una persona, diviene l'insieme di tutti i cittadini. ~: la goronzn collettiva dei servizi pubblici, una organizzazione oho tondo, secondo le leggi stesso dell'evoluzione, nel ollmlnnro sempre pill i rapporti rii subordlnaztono personale per sostituirli con la coordi– nar.Ione o 10 scambio di funzioni equivalenti. 11 Democraziapolitica e democrazia professionale. Infatti questi Sindacati di funzionari non distrug– gono, ma riorganizzano lo tato su nuo\'O basi, cioè socializzandolo. " Lo Stato cerca di sottomeUere i suoi molteplici e sempre crescenti servlzt a regole di autorità, anche quando in essi è manifesto il carattere privato. I fun– zionart domandano, all'opposto, di essere considerati parti vivo dol servizio, e prendono in mano la diresa del loro interessi proresslonall per assicurare 1 colla re– golarità dol servizi di fronte al pubblico, la certezza della loro vita e la dignità. del loro salario 1 contro l'ar– bitrio. ,, Essi tendono n sostituire cosl nl regime burocra– tico, alla rorvée quoticlianR, monotona e rneschiuar, una clirniJ>lina spontanea. o libera che garantisca la giustlzill nell'ammini1:1trn.ziono. Lottano contro il" pa– radosso burocmtioo n elio separo. la direzione dal– l'azione; clomauclrwo di potere dar prova di iniZia• tiva, di intolligonza 1 cli spirito cli coordinamento e di in\'enzione, di esso1·0 ascoltati nelle proposte che (') L&ROY: LU fr1rn1fOt'1t1lltl01tl dt /(I PIIÙS(IIICC pubJiqu~. - Lts •r11dlrat3 dt fo11rllo1t1tab·u. Pari,, Ohud et Brlère, 190i.

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