Critica Sociale - Anno XVIII - n. 14 - 16 luglio 1908
CRITICASOCIALE 219 t: un bel destino, non è vero? o, pli1 che un destino, è una giusta "endoUa dello cose, cho li socialismo man• tovano, reo d'esser stato fio dalle origini troppo politico e politicante {I sindacalisti ex amici degli attuali capi di là direbbero II pollticantlsta n, ma io non ci arrivo), si trovi sempre di contro la II politica n degli avversari: politica, governativa e prorotlizla, quella Grande Armata camorristica che paralizza I Comuni socialisti e cerca preparare le sconfitte ai nostri Doputatl nei Collegi; politica elettorale la condotta degli Agrari nello sciopero recente. Oiù. ! 'Furono le riunite volontà. di Ololltti 1 del Prefetto o dell'on. ~lantovani, deputato conservatore del Collegio di :Manto,•R,comprendente parecchi paesi delle plaghe in !sciopero, cho - per ragioni di politica machiavellica, 1>eromaggio nlta tattica del oo1po al cerchio e del colpo alla I.Jotto, por un tal qunlo snobismo di forcaioli fron• disti oggi di moda, o infine por gli scopi elettorali del– l'Ono,·evolo - imposero che gli Agrart cetlessero allo richieste della Confederazione Socialista Mantovana, comprendente e rappresentante le Leghe. E la massa degli Agrari <'hinò 11 capo rodendo il freno, inviando accidenti al Governo sovversivo, a Giolitti, al Re, all'on. Mantovani e 11.i suoi interessi elettorali, e ri– promettendosi in cuor suo di rar Il comodo proprio, non appena pas'ìato Il periodo del più urgenti lavori. E purtroppo ò quel che avverrà, ò quel che già co– mincia ad avvenire. Nessuna colpa In ciò - se non rorse di troppo ottimista fiducia - noi conduceati lo sciopero del contadini. Ma il ratto è questo, e vuol es• nere registrato per la bizzarria della cosa, caratteristica di questo strano momento della vita politica italiana: vuol essere registrato, nei riguardi locali ed ai flni di questo mio studio, per la circostanza di questo " politi– cismo II capltallsta 1 che al contrappone al " politicismo 11 del movimento proletario, o che tingo della. sua artifi– cialità poco solicla e mal sicura anoho le vittorie clamo– rose della organizzazione operala. . .. Quel che però cl interessa pila dlrettnmonto in questo sciopero, o ci rannoda a.lln materia delln nostra analisi, è l'art. 52 del Concordato, rlguardnnte la" occupazione ,, del lavoratori mediante gli Uffici di collocamento. Dice l'art. 52: u L 1 assunzlone di tutta la mano d'o– pera, smza disti11zio11edi {ttle politica o religiosa, verrà fatta mediante Uffici di collocamento frazionali, comu– nali ed intercomunali. E:t11I provvederanno a limitare il più che sia poss\l.Jlle la disoccupazione. " Onnque la Confedera.zlone socialfslll, politica ed eco– nomica, mantova.ua, all'atto pratico riconosce che il la– voratore pub essere scelto o cl1>t•e essere scelto dal pa– drone all'Infuori di ogni preconcetto politico e religioso. E, naturalmente, io base a questo art 52 sorgeranno Uffici di collocamento cattolici, o (e ne sono già. sorti) di " liberi lavoratori 11 ; la nuova parola con la quale si vuole ora nobilitare Il krrm1iro 1 ma che - diciamo la verità - comincia ad avere ragion d'essere e a me– ritar qualche consideraziono laddove, come nél Manto– vano, I socialisti commettono l'errore di " incamerare " o monopollz~mre sotto la bandiera politica del padito socialista la massa dogli organizzati! l~rroro o peccato contro la verlttl, contro la libertà, o anche contro la realtà pratica. Jnfattl, In Confederazione socialista man– tovana, che tratta In nome delle Leghe economiche ac– cettanti li programma politico del socialisti, ammette nel Concordato l'assunzione itl lavoratori senza pregiu– diziali po!Hlche o religiose, e fatta da Ufflct di colloca- mento misti. E allora~ Perchò mettere sulla porta la etichetta nssoluta, intrnnslgento, esclusivista, per lasciar che di dentro, nelln realtà. quotidiana, la merce sia di– versa. e lo cose vadano In tutt'altra maniera ? ... li 11t,·cllè ò sempre Il medesimo; ò sempre quello che informò e Infirmò dnl suo nascere Il movimento prole– tario socialista del lfantovano, per natura degli abitanti più esteriore ed espansiva che sostanziosa o proronda, amaoto delle parvenze più che curante delle verità io• trlusecho i e per volontà. del dirigenti, partecipi essi me• deslml di queste tendenze, ma Inclini poi a seguirle, per timor di impopolarità, anche quando le sentano o le riconoscano errate. Che Il partito socialista politico olcttorale mantovano rosso stato sempre troppo poco fuso col proletariato, o Incurante dell'organizzazione e del movimento econo– mico, senza dei qualt Il nostro partito ò una testa. senza corpo, i sociallstl mantovani (parlo sempre doi capi) fi– nalmente la capirono. Senonchò, come accade sempre agli zelanti neofiti e al tardi arrivati, l'hanno capitn nuche troppo. JofntU 1 per Immedesimar ben bene le sorti delle orga• nlzzazlonl economiche a quotle del Partito, hanno unito Circoli e Leghe e Cooperative sotto il medesimo tetto di una Co,rfedtra:zioueprori11ciale sociaUstrr, nella quale non entra chi non presenta Il blgllett'> pasquale del 1° Maggio e la tesseri\ di seguace del nostro Partito. r~a geniale pensata, cito ha nel :l1antovano parecchi cd autorevoli oppositori, tutt'altro clìe riformisti, parve ai ,ardi convertiti di colà. la ripresa di una tradizione. Quindici anni fa (essi argomentano) la Federazione man• t-Ovana non aderl In blocco al Pciriito socialista dei lat'O· 1·atori italiani? E, se allora. Il proletariato mantovano parve maturo per entrar nel Santuario, come non ne sarebbe degno oggi, a. più forte rngione? Jnutlle dimostra.re a costoro In diversità dei due mo• monti. Essi, che magari nllorn non volevano sentir par– lare nò di soclo.llsmo 1 nè di lottll. di classe, e che non comprendevano la necessità per Il partito socialista (nascente appena dalla nebulosa, o eon l'anarchismo alle costole) di aver un segno palese e solenne delle organlzzazlonl operale che lo riconoscevano. amico eri interpreto, non comprenderebbero oggi la inutilità ed I pericoli di questa serrata socialista dell'organizzazione proletaria. È anche qui l'eterna questione degli ultimi arrivati, che pa.ssano In ritarrto per stadi gli\ superati e per si– tuazioni ormai sorpassa.te , o li lnteri>retano con una psicologia anacronistica e perelb errata, so l'arte della tattica sta prlnclpalmoute nello scegliere il tempo ed il luogo, e nell'adattare a questi I metodi o gli atti OJ>· portuni. F~ bello ed Istruttivo sentire dalla. loro bocca la con– cezione di questa nuova forma di associazione, in cui funzioni diverse e indipendenti vengono fuse e confuse e costrette in unico stampo: e chi non le accetta tutte, e non lo riconosce tutte, deve rima.nero ruor della porta! Scrive In P,·ovi,icia di Mantov<1, del 17 aprile u. s.: 11 .111 sost anza, l'lhe co9 1 ò mal questn Confederazione provluclo.lo sooinllsta ma.ntovaun? 11 f,a prim a vita ogni perc,iona l'ospllcn nel Comune: qu\ I genitori, l congiunti, lo conoscenze, gli amici, i primi affetti, I primi dolori, gl'lntorossl materiali o mo• rall. Base dunque dell'organizzazione à in Halia il Co– mune. 11 )}uomo ò consumatore; eppercib ecco la Cooperativa di consumo; vuole migliorare I salari e gli orari, ep-
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