Critica Sociale - Anno XVIII - n. 12 - 16 giugno 1908

CRITICA SOCIALE 179 zioni non potrebbe a,·ere alcuna forza da\'antl a necessità ineluttabili. Ftbea (che intende l'emancipazlono della donna ror:ie più secondo li titolo d'una Vostra notlsslnrn. courcrenza che 1:100011<10 Il motto del Congresso romElno, Il quale diò occasione nl mio articolo) scriveva In questi giorni che i soli antiremini,ti logici son quelli che dicono alla donnn: 11 TI vogliamo mito e sottomessa, seducente e graziosa, lncoscieute e irre.,ponsablle: ti vogliamo per 001 1 poi nostro gusto, pel nostro boncsserc, pel nostro piacere, poi uoetro amore: vogliamo lo tuo mani morbide e bianche per le carezze che c'ioebbrlano, vogliamo il tuo spirito riposato e fresco per la eplrltualo carezza che cl rusorona .... TI vogliamo idealmente bolla ... Ti vo– gliamo astro, flore, profumo 1 poesia ... Ma ti coltiviamo como un flore, ti custodiamo coma un'ossonza preziosa, ti onoriamo come la poesia vlvonto, ti toniamo lonta.na dallo curo 1 dallo ratlche, dallo nmarozzo della vita., ignara. di tutto lo suo miserie, come un astro! ,, Ma la gonlllo scrittrice aggiunge anche: u Oh ! vorrei vedere quale donna non preferirebbe un J>atto simile a un po-1todi telefonista o dattilografa!> " Seoonchè si tratta solo d'un sogno che pub 11iventaro realtà per al– cuno, magari molte, donne, non per tutte. Pertanto, mentre individualmente coloro che concepiscono la donna in quel rtato modo (e mi permetterete di Includere me fra essi) el contenteranno di amarlo cosl.... finché ci saranno, dal punto di vista sociale non possono negare la gravità del problema economico della donna. l•:dlo non solo non negai la partecipazione della dounn a tutte lo forme di vita oconomlca 1 ma la riconobbi necessaria nell'interesse stesso degli uomini. Non comprendo quindi como abbiate potuto attribuirmi il desiderio di ,·edere, tu pieno ac– cordo con la contessa Persico, relegata la donna oelli. casa: non ml pikcciono, è vero, lo manine sciupate, ma non por quosto mi piacciono le.... mummia. Yol mi nvoto attribuito anoho Il J>r0gludizlo contro il pareggio economico. Intanto io non ml son sognato di combattere l'eguaglianza dei salari dei duo 11essl,e rico• nosco con Voi che ciò può essero nell'Interesse degli operai ma,chl ('). Io parlavo solo della classe degli in– segnanti 0 1 per accennare all'antipatia con cui molti maestri e professori vedono ponotrnro sempre più le donne nella scuola, allusi a una questione che si agita da tempo qui In Firenze, dovo io vivo. Quanto affanti– patla, vi dirò ohe non avrebbe alcuna glustlflcaziooe In mo, porchò alla scuola primaria erodo più adatte lo donne dogli uomini, la secondaria non m'Interessa - sotto questo riguardo - perchò proroseoro lo sono soltanto di nome. Quanto all'aver detto che il pareggio, pel Comune di Ffrenze, sarebbe una cm·belltrltt, non mo ne pento. E le ragioni sono due. Prima. di tutto, Il bilancio del Comune sarebbe aggravato, a dir poco, di 60 o i0 mila lire all'anno; e l'amministrazione popolare hn degli impegni molto più gravi e d'interesse più generalo da mantenere, per potersi permettere un lusso 11Jmllo.Poi il pareggio muterebbe Il pr,vilegio maschile iu un privilegio femmi– nile, perohò, nella nostra città por lo mono, la vita del- ( 1) VI ro nolaro 1>erò ohe In periodi di Orllll o di lleonzhunontl le donne 11nroblloru lo 1,r1mo lld cucro ll'Oltl\lO 11u1lnslrleo, ,,crohè co– ~tcrebbl'ro lo IIC'S~o o produrrebbero - 110110,urntu tutto lei macchine - inrno. }; su di cli, I capitalisti troverrbbt>ilo l'fl\!POlfil'IOdt>ll"egolsmo deu-11 011eral ma~1·hl. In que,itl giorni AJIJHIIIIO111'11;,1 Yl('IIUl l11dusire c111adl11A di l'ral,1 I tenitori si agitano p1•r\•hl• 11r11te11dono che alano Jlcentlate tnnanznutto le donne. F.d è lnutlle che lanclamo anRteml: le lotte oconomtche tono lotta di egoismi, e non apo1101au Hangellcl. l'uomo ò molto più difficile di quella della donna; l'uomo Infatti, ec è solo, ha più bliiogni di una donna. sola i so ed ò il caso pii', frequente - ha famiglia, do,·o l\ncho mantenerla; mentre unll. donna 111famiglia non fa cho aggiungere un buon sup1)lemento allo sti– pendio do! nrnrlto o del padre. Un esempio. Noli' Annua,•fo statistico clol nostro Comune poi tOOG, risultano come ammoitllatlsl 20 insegnanti maschi o 22 femmine. I 29 maschi sl univano con dello donno di cui ben 16 erano a attendenti a ca,a "' mentre i 22 sposi delle maestre avevano tutti un'occupazione, od anche buona. . . . Cosa rimano dunque del mio articolo incriminato in nomo del Programma minimo (guardato chi dovevano scomodaro) dai signori dell'Avanti! che non l'hanno lotto o ohe hanno In manln. di dlstrllrnlre n. capriccio loro lo tossero del partito socialista? La questione del voto. F:bbone - coerente al mio modo dl com,lderare il mo– vimento socialista non da un !)Unto di vista sentimen– t"lo ma da quello degl'intere,sl del proletariato eh~ lotta, dol proletariato organizzaLo Insomma. - 11crissiche, or,, come ora, siccome al proletariato non può venire alcun contributo dalle donne elettrici, non c'è ragione che 111Jrochlle euo forze in una lmttaglla simile. Anzi, siccome II l rivolgimenti economici si ridono un po' dei J>roooncettl, doi dosicleri, <leiben congegnati castelli dia– lettici dogli Individui e dei gruppi ,, 1 son 11lcuroche, se noi voloeaimo spingere le organizzazioni a questa bat– taglia, esse nou ci seguirebbero, corno hanno ratto pel sutrruglo unlTer~ale, che pure lo riguarJava più dav– \'iclno. Ah, Signora! Yoi siete convinta quanto mo che non dalle congressiste di Roma poteva partlro un grido di battaglia per la conquista del voto. Per la maggior parte di esso il voto sarebbe un divorsivo nello noie della vita quotidiana. Alaci sono tutte quello donne ohe ogni giorno entrnno nolle lotte economiche, non ph'1n IJrnocetto d'un uomo, ma sole; o codeste sentiranno il bisogno via via di organltzarsl - nella maniera eho Il mo~tiere o la profeselouo richiederà - o poi di occuparsi dn sè dei propri Interessi. E allora for... e anebo il proletariato ma• schlle risentirà la benefica influenza del coneor•o del– l'altra 11 metà del a-enere umano ,.: e quanti seguiamo con Interesso il progredire dello cla,sl operaio non solo non ,·imarremo male, come credete Voi, ma no sa remo nrclcontentl. Ma sino a quell'opoca, che anohc per Yoi nou somlJrn tropl}O vicina? Hioordo - tanto per dimostrare, so ce ne fos,e bi– sog1101che non sono una vox t1t <l•serfo tra i !0cialisti - una di quello polemiche eosl dellziosamonto argute che il no,tro 'frovos ha avute spesso ooll"0.1sen:atore Catto– lico, di felice memoria Il Treves notava cho il suffragio femminile slgnlflch'!rebbe, ora come ora, un raddoppia– mento di quello maschile, perchò Il voto della donna sarebbe " Il voto della persona amata ,,: difatti, o la donna el IRSola dominare dalla perso11a amata, e vote– rebbe secondo il volere di que9ta; o la domina, e anche adesso fflspoue del suo voto. Por tutto questo dunque dovremo agito.rei P Vogliate, o Signora, perdonarmi questa chiacchierata. necessaria, ed accogliere l'augurio ch'io fo Interpretando il pem1lcro di migliaia di lettori o di nmmlrat-ori vecchi e nuovi compreso chi, secondo Voi,· ha il torto di essere rordo froppQ gior;ant per lntervonlro iu questi di– battiti - cho Voi continuiate ora eonza Interruzioni a

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