Critica Sociale - Anno XVIII - n. 12 - 16 giugno 1908

188 CRITICA SOCIALE USCITA. I} Jntcresel al 4 °/ 0 sulla somma di 3.000.000 di lire pre"le a mutuo ....... L. 120000,- 2) lm1>o~ta fabbricati, quota erariale e pro• vinclale, ln ragione di 0,228 sul 11 1 del reddito tordo proveniento dalle pigioni delle 3000 stanze a 1~. r,o rlascuna e dei 12 magazzini coopernti,·l a L. 500 eia– '!lcuno o dalla pigione figurativa rti l, 6500 attribuita al locali dei bagni e dei lavatoi (da ,·ersarsl duran,e il primo decennio nella Cassa comunale). . . 2i.78i,50 3) Mantenimento ordinario o straordinario dei fabbricati, In ragiono del 6 °, 00 sul costo di costruzione, eloò su L. 2.836.400 11.018 1 40 4) Splgionnmentl od Insolvenze, in ragione elci 2 °lo, dolio pigioni delle stanze e dei mogazilnl coopemtl\'I. . . . . . . R.120,90 5) Spe1m<Ilnmmlnh1trazlono od O!Jazionein rnglono del O °lo dolio pigioni c. s.. 9.360,- 6) Asslcurnzlono incendi, custodia e pulizia cortili o ecn,10 1 premt ngll lnquilini,spese diverso, od Imprevisti. , . 4.314,10 'J'OTAU; L. 181.600 1 - .Morltnno qunleho chlnrimento alcune parti di questo bilancio. Innanzitutto le somme che si riferiscono al– l'imposta fabbricati. SI sa che, secondo la legge 14 lu– glio 1907 1 le case J)er i primi dicci anni andranno esenti dall'imposta erariale e J>rovlnciale; "' deve andare que• sta racllltazlone ò detto nella Relazione della Giunta a vantaggio del billmcio comunale (ossìa del proprie– tario) o del bilancio dell'azienda speciale (ossia degli inquilini)? i. Senza dubbio esso dove andare a ravore degli in– quilini. u lla, se noi perciò defalcassimo senz'altro l'imposta dallo spe,o doll'azlonda ed, In base a.Ila spesa totale cosl ridotto, dolormlna'!slmo le pigioni, av\'errebbo que– sto: che, decoriJl I dicci turni d'esenzione, l'imposta do– vrebbe es!loro nuovnmonto iRcrltta nel bilanci o della azienda. e lo pigioni consegnontomonto rialza.te. 11 Parrebbe opportuno trovnre una maniera atta n, ri• pnrtiro Il vantaggio In modo porm1u1cnto sugli inquilini dolio ense popolflrl comunnli, nuzichò farne fruire sol– tanto quelli cho lo abltorn11110 nel primo decennio, ad escllH1lono complotn di quelli che le abiteranno in se– guito. 11 Ci sembra elio clb posm fncilmonto conseguirsi 110\ modo seguente: u Il valore nttualo di queste dieci annualità di lire i,~-~~~~ 2 ~ 6 ~i;~curll\ ò (col colato al t1uso d'interesse del 4 o/ 0) u 1 frutti annui (lntere3se al 4 ¾) di questo capitale sarebbero di L. 9010,21. "' SI 1>0trebbe a<lunque stabilire che l'azienda ver3asse, durante Il doccrnnlo, a bonefbio del bilancio comunale L. 27 787,50 d'lmpo,ta erariale e provinciale, da cui, du- ;:~~~. :: t!!e:~~ 0 ls~:h-~:: :~~r~s:~~, ~l~:!io1 ~nc~~!;. tributo annuo costante di r.. 9000 a ravore del bilancio dell'azienda speciale dello ca'IO popolari comunali. " Questa entrata perpetua e fhsa nel bilancio della azienda spoclalo delle case permetterà di abbassare cor– rispondentemente lo pigioni con vantaggio di tutti gli inquilini. 11 JI n. O delle entrato reca anche un contributo di 4000 lire da p1ute del bilancio comunale. Bisogna, per spie– gare ciò, osservare l'nrt. 5 do Ila deliberazione consigliare. Esso ò cosl concepito: 11 Dal tro mlllonl del mutuo sarà prelevata la somn:,a cli lire 100.000 por l'acquisto do! terreni necessari alla. costrur.lono del lo caso. 11 Su questa somma Il bilancio comunale corrisponderà all'ar.ienda. delle caso gli iotercs1tl In lire 4'000 annue. "' Occorrendo per l'acquisto dei terreni spendere una somma m11ggloro 1 essa snri\ 11 carico del bilancio comu– nale. u Ove, al contrarlo, lo speso per l'acquìst-0 dei terreni, sia per la possibilità.. cli utilizzare terreni comunali, sia Jler altre ra~lonl, possa. ossero contenuta in cifra minore, l 1 avan1.o andrà n. profitto del bilancio comunale. n Nell'I 1° anno Il bilancio subirà uno spostamento, per– chè, mentre nell'uscita continueranno a figurare le lire 27.7!'-17,5<1 per imposta erariale o provinciale, dovrà figu– rare anche la sovrimposta comunale; senonchè lo spo– stamento sarà solo appRrente, percbè il Comune rim– borserà tutta la sovrimposta all'azienda. Nè è da dire che con ciò Il Comune faccia. una perdita, perchè, senza la presento dellbora-ilono, non esisterebbe quella sovrim– po1ta; infatti " Il Comune el decide a rare dirottamento <1ueeto case porchò l'iniziativa prh•ata è insufficiente: eioò Il Cnmuno costruisco queste case non in luogo e vece di nltrottanto che sarebbero state in caso diverso costruite di\ privati o che avrebbero pagato l'lntiora imposti\, ml\ In aggluntn, di quelle che in quantità troppo 11cars1lco<Jtrulsco l'lulzln,tlv1~ ))rivata ,.,. . . . Da quanto ho esposto, si vede che l'azienda delle cnso si svilup1>eri\ quasi automaticamente, !-lenza gravare per nulla sul bilancio rtol Comune, corno temono i sotto couslgliori moderati ohe si accingono, con poca fortuna· a combattere Il progetto In occasione del 1·efe-re11dmn che dovrà fnrel In esecuzione della legge 29 marzo 1903. Certo un· sacrlftclo com))le li Comune nei primi tempi, addossando'JI le spese del mutuo, l'ammortamento del capitale e qualche altra, alle quali so si aggiungono le racilltazioni c!rn Il Comune è in grado di concedere ap– punto come tale, si vede che solo cosl è possibile una pigione tanto più bassa della media attualo (che puro si rlrerh1ce a quartieri spesso inabitabili e indegni di una clt\J\ moderna). Potrebbe ottenere clb un onte privato? (') A Firenze, dnto le condizioni nostro, no; ma, so pure fosse possi, bilo, l'Iniziativa privati\ non sarebbe aCf'atto danneggiata dn quoll11.munlelpalc. " M'entro sinmo convinti - dice ancora la Oiuntn. ncllf~ Run H.elnzlono - che queste concessioni o questi sacrifici souo glustlflcntl dA.lla necessità di por rimedio n,d uno stato di coso Incompatibile coi nostri sentimenti cl_i so_llctarletà sociale o coll~ esigenze del vivere civile, r1tet111\mOnncho che questo ratto non abbia, come ql111l– cuno tflmo, ad avere un eflèlto pernicioso sullo sviluppo della iniziativa privata, dal cui coraggio e dalla cui Ylgorla dipende in tanta parte il benessere economico della n1111traSocietà. Polchè I risultati della inchiesta o quelli clto si pos1,ono ftesumere dagli altri elementi sta– tistici disponibili, concord1rno nel dimostraro cho l'ini– ziativa privata, nlmeno In questo momento, nella nostra città è J)ratlcamente nulla J>er quel che riguarda la co• struzione di case popolari a quartierini molto piccoli. La nuova Iniziativa comunale non può dunque danneggiarla; perchò essa non esiste. E, poichò la stessa Iniziativa comunale limita e determina rigorosamente in questo ristretto o particolare cÒmJ)ito la propria attività, non v'h11.rnglone por temere obo !'iniziativa privata abbia per c 1uosto ratto a concepire qualsiasi timore ed a ~en– tir.il 11corngglata dall'applicarsi o svolgersi in tutte lo altre lnnumorovoll rormo di produzione in cui essa pub rare o rii opera efficace ed utile. 11 ... Questi', clollo cnso operale, ò solo un11parte, por quanto la pili rllevanto, dot vasto programma di socialismo (1) La 1to111zlono t1011•urno10 lconlco hn cnlcolnto che In JJ1g\onc, commlaurnta al COiio tll ogni ~tnmm o Rgll oneri fissi, dovrc!Jbo e!l- 1ero non 1nr11r1oroIl 1 .. oo,so. Olcono gli n,·versnri ctelln costrutlonr dlrolta, Chf': Il Comuno 11otre!J!J!' rn.re le mi:'de&1meconcesalonl <'ho all'a:,;lf'nda 1>roprln neluni\ t1'1n17.11\t1vl\ privata. Senonchè, costruendo cllr<>ltamenle, Il Comune, dopo <'lnq11a11t•ann1.ammo,tìzzato Il capi, tAlf', ~I rrovl'rà tlll nvere In 11roprletì1 le ca~c e la loro 11.zlendll dl– ,·enula otllrtr,

RkJQdWJsaXNoZXIy