Critica Sociale - Anno XVIII - n. 12 - 16 giugno 1908

CRITICA SOCIALE 187 costruzioni sono in generale a. molti ambienti. Nel qua– driennio 1903-06 abhiamo la seguente percentuale di caso costruite: abitazioni ds 1 a 3 stanze Il 16 °lo; abi– tazioni da 4 e 5 stanze il 40 °lo: oltre 5 Il 44 ¼, Peggio ancora nel 1907 : da l a 3 l'S ¼: da 4 e 5 il 38 °lo; oltre it5il540/o! Si osservino invece le costruzioni di una città estera (di quelle Italiano non ci sono statistiche) che ha una qua.lobo affinità con la nostra quanto n. vita sociale; Zurigo. Noi periodo 1896-1905 si ebbero colà: abitazioni da 1 a 3 stanze il 56¾; da.4.a.51137¾; oltre Sii 70fo. Corno si ,•ede 1 è una perretta Inversione di rapporti. Rima.uova fissato d1rnque da questa parte della Rela– zione della Commissione che lo abitazioni da costruire dal Comune dovevano essere sopratutto da I a 3 stanze, per rlstabiliro l'equilibrio necessario. Ma quante dove– vano essero lo costruzioni da decidere subito? La Commissione procurò di calcolnro anche il sovraf– follamento o, considerando cho il massimo affollamento tollerabile è di due individui per locale, dedusse che, a TimecllaTe per ora alla crisi delle abitazioni, occorre co• etrulre caso di 3000 stanze complessivo. per spostare una popolazione di 6000 individui. . . . Ma il problema delle abitazioni operaio fiorentine non ò eolo di costruzione, ma anche clicosto. Non bastava quindi fissare il numero e il tipo dolio abitazioni necessario pel momento; bisognava ad1litaro In che cosa consisto la gravezza delle pigioni, da due o tre anni in aumento continuo, usuraio. Le pigioni delle case oggetto d'inchiesta (e cioè, non si dimentichi, case abitato da operai) erano in media di L. 55,70 por ogni stanza, ed anduano da un minimo di L. 47,40 ln certi vecchi quartieri a un massimo di L. 66,25 io certi altri di costruzione recente e oltre i viali. Il bello - dovrei dire veramente il II brutto ,, - è che i prezzi sono molto più alti nelle piccolo abita– zioni - come le più ricercato - cho In quello mag– giori. Cosl dalle abitazioni di una stanza sola - e cioè le più misero, in fondo - il 64 °/ 0 pagano oltre GO lire; mentre codesto prezzo (sempre por ogni stanza, e per un anno) ò pagato solo dal 88 1 4 °lo delle abitazioni di due stanze, dal 2i1 1 3 °lo di quello di 3, dal 33,4 di quelle di 4, dal 28 1 3 di quelle di 5 o da appena il 12 1 8¼ da quello di G. Il Comune doveva quindi pToporsi anche di dar abi– tazioni a prezzi inferiori agli attuali. Jn conclusione, dall'inchiesta veniva tracciato questo còmpito all'amministrazione popolare fiorentina: ml!t– ferst in graclo cli fornire subito alle classi lavoratrici di Fi1·e11ze11011 meno di trentamila nuove sta11ze rnggruppate a 2 o c1, 3 (1) e con tma pigio,ie amma inferiore alla meclia attuale di 55 lire per stanza. ... La Relazione della Commissiono d'inchiesh. ru inte– grata da un'altra dell'Ufficio tecnico comunale, che com– pilò un progetto di costruzione di blocchi di case, di\'ise in pili quartieri da due a cinque stanze, o por un nu– mero compìossivo di 3000 locali dolln cnpacità sufficiente n d110Individui per ciascuno. Le caso dovrebbero essere da 9 tipi, a seconda della configurazione del terreno utilizzabile e do! birngni di ciascuna contrada, e verrebbero a costare in media - (1) Alle abU1u.lon1di uno sola stanza potranno su11pllre gli alberghi popolari, a cui le VPCChleammlnt~trazlonl non ave'fano mal pensato ma 1ie1quali la presente ha già pronto un 11rogetlù. coi prezzi attuali di Firenze - L. 864 1 60 per stanze. so cli quattro plnni senza sotterranei, L. 941,69 se di quattro plani con sotterranei, L. 943 1 39 so di tre piani con sot– torraooi. La Oiunta fiorentina ha riconosciuto necessario le caso a quattro piani senza sotterranei, o quindi, per tutti I calcoli relativi allll sposa che sopporterà. Il Co– muno o alla pigione da fissare per gli Inquilini, biso– guoTl~ prendere come base il costo medio di L. 864,60 1>erstt\nza. Coclosto prezzo si riferisce alla pura costruzione e va accresciuto del 5 1 / 0 per e,•entuall aumenti che frattanto dovessero verificarsi nel costo della mano d'opera, del materiale e simili; si avranno quindi per ogni stanza lo media L. 907,80. Per a.vero il prezzo effettivo bisogna aggiungere il costo degli annessi, del te1·1·e110, gli i11teressidel çavitale o lo s11ese di amministrazione durante la costruzione, di allestimento dei progetti definitivi e impreviste. Oli annessi consistono in 12 mflgazzini cooperativi, 8 lavatoi di 70 posti in tutto, o bagni - quanti sem– brano necessari per abitanti di tremila stanze - o la spesa per la loro c >struzione ò calcolata in L. 113.000, che vengono in media L. 37,66 per stanza. A proposito del terreno, l'Ufficio tecnico ha calcola.to che esso si potrà acquietare a L. 2,50 al mq. e quindi (a mq. 13 per stanza 1 compresa l'area dei cortili e giar– dini, e rammentando che lo caso saranno tutte a 4 piani) a I.,. 33 1 50 por ogni stanza. Por lo altre spese accennate, la Relaziono della Giunta credo 1mfflcienti L. 22,04 per stanza, di modo che il costo effettivo di ognuna verrebbe ad esrnro In cifra tonda L. 1000. E l'Amministrazione comunnlo ai propone ap– punto di rar fronte alla sposa. con un mutuo dl tre mi– lioni che - grazie alle premuro e all'abilità. dell'asses– sore alle finanze, prof. Tarchiaul, uno dei migliori uo– mini del partito democratico-sociale - ò giò. per essere contratto con alcuni Istituti cli credito. La costruzione delle caso e la loro amministrazione snrnnno affidate ad una azienda. speciale, secondo le formo J)rescrltto dalle leggi 20 marzo o a I maggio 1003. Veramente il primo progetto votato dal Consiglio poco pili dl un mese dopo la sua costituzione (e cioè il 16 set– tembre 1907) presupponeni l'esercizio ad economia, se– condo il disposto dell'art. 16 della. logg,3 29 marzo 1903; ma polchè la Giunta Provinciale amministratì\'a ha creduto necessaria. l'azienda autouoma. 1 l'Amministraziono comunale ha pensato di non insistere nel suo primo pro~ctto per evitare un conflitto e quindi un grande ritardo nella soluzione d'lln problema cosl urgente. Ora quo.lo sarà la baso finanziaria su cui dovrà espii• ca.ral l'azienda autonoma? L'azienda avrà. naturalmente un proprio bilancio di– Htinto da quello comunale e cbo ò stnto cosl preventi– vato dall'assessore ai lavori, ing. Biglia: ENTRATA. 'l Pigioni cli N. 3000 stauze a L. 50 ciasc1ma L. t50.000,- 2 Compenso por l'acqua, in ragiono di L. 3 per stanza, per N. 3000 stanze . . . 11 9.000,- 3) Pigione di N. 12 magazzini cooperativi, a T.. 500 ciascuno . . . . . . . . 6.000,- 4) Profitto netto dell'esercizio dei bagni e elci lavatoi . . . . . . . . . . . 3.G00,- 5) Dal Bilancio comunale. - Annualità in cOmJ)0nso delle dieci annualità ad osso vorsato J)lLriall'imposta fabbricati quota erariale e provinciale. . 9.000 1 - 6) Dal Bilancio comunale. - Frutti delle lire centomila messe a sua disposizione per l'ncquisto dei terreni 4.000,- 'J'0TAl,F. L. 181.600 1 -

RkJQdWJsaXNoZXIy