Critica Sociale - Anno XVIII - n. 11 - 1 giugno 1908

CRITICA SOCIALE 173 a proposito di tutti i progetti di ispettorato e di riordinamento dell'Amministrazione centrale, sembra a noi che questo " Comitato superiore per l1istru• zione media 111 da essere preposto nel :Ministero del– l'istruzione a tutti i funzionari centrali e provinciali addetti a questa categoria di scuole, possa concepirsi nella maniera. seguente. ·r.sso dovrebbe essere composto di quindici Com• missari: cinque per le scuole di alta cultura clas– siche e moderne, cipque per le scuole di media cultura, cinque per le scuole popolari superiori ('). Dovrebbe essere presieduto dal :Ministro, o dal Sot– tosegretario di Stato, delegato Rtabilmente rlal Mi– nistro, o da un Vicepresidente eletto ogni tre anni da tutti i Commissari. [I Comitato dovrebbe riiscutere e decidere in co– mune le questioni generali; per sezioni, le questioni speciali delle singole scuole, nei limiti dei principi generali fermati in comune. Esso dovrebbe avere le seguenti funzioni : .A. - Deliberare tutti i provvedimenti che si attengono alla esecuzione delle leggi e dei regola– menti per la istruzione media; B. - Compilare i regolamenti per ltt esecuzione delle leggi, quando ne avesse l'incarico eia.IMinist,·o, o discutere o approvare i regolamenti proposti dal Ministro; C. - Proporre al Ministro le riforme legislath•e necessarie. e accompagnare col proprio parere le proposte di legge, che il .Ministro credessf:I di dover presentare n.l Parla.mento di propria iniziativa; D. - Promuovere la discussione delle questioni scolastiche mediante la pubblicazione di una Rivista della Pubblic(' Istruzione (''1).Convocando Congressi di capi d'istituto e d'insegnanti; chiedendo agli in· segnanti proposte dì riforme o il parere sulle riforme progettate, su singoli problemi scolastici, ccc., ecc.; K - Pubblicare ogni anno la statistica delle scuole medie pubbliche e private; (1) L'umolo centrale del Senato (l/i8ptlton1lo deUt uuolt medie, par;. GO, alftdando a questo Collegio Rnehe Il servizio dl IBJ1ezlonl e ohhrnianclolo 11cro1òsenz'altro ~ ltJpottorato centrale"' lo compone di 23 Ispettori, dh-181, nvu per scuola, ma per materio: duo 1rnr la lingua ltalhma, uno por la letteratura U11linna o la sua storh1, duo per IL lat1110e greco, due 1ior le matematiche, uno por la fisica. uno 11cr la chimica, ecc. ccc. Anche se 11 trattasse d! 1111ettor1, noi crede• rommo deleterio, con tutto Il r\11iotto dO\'Uto agli egregi uomlnl del• ,1•umc10 centrnle del senato, Il sistema degli !spett.ori s11eclaHstt per mi1ter!e. J,;ra (1uosto Il diretto del vecchio Colleirlo dogi\ osamlnMorl o del Trenta t:mnnt. al quali tocca 111 responsabllltlt di avere lmJlOIU sistematicamente nono scuole gll attuali metodi di erudizione onel• rlopedtea e frammentarla; e 11011 bisogna rleadorvl. l'n Ispettore rapace di l:>l)eztonare In lingua llallanfl e non In letteratura o storia, In matematica o non In fl!:l\011, 111\rebbeuna tl:Sht 11tcctna, la cu! 111111e• 1,10110 riuscirebbe rovinosa speet11.1me11to per l'ltnllnno o la matem11• UcR. t: più d11.11no10 nncorn rlcselrobbe queeto s11oc1a11s,nonel Comi– tato superiore por In lstruzlo110 modln, dove sono necessari uomini di lnrghe Ideo e lll v11rla coltura, <'a11aeldi ro11der11conto d! tutti I 1irollleml generali dell'!usegnamento, fuori delle stng,ole 11pecla\111\ l,a divisione del lavoro deve avvenire, seeondo 1101, non l)er singole materie, ma per ordini di scuole. essendo e\·ldentcmente necessMrle diverse competenze JJer trattare I J>roblemt dell'l&truzlone profc111110. nnlo o doll'lijtru1,lono umtllll5tlca; o 11orelaseun ordluo di scuoio Il lavoro devo dividersi per grup1)I di 111nterle: al (1ualo scopo cln11uo Commissari per ogni ordino d.l scuole dovrebbero onoro &uffiolentl. (') "A questa Rh•lsla dtlla pubblica Jst.-uzJont lo a.ttrlbulrel questi c6mpltl, che non occorro magnificare ma solo enumerare: 1. Pubbllca1.10110delle circolari degli ispettori con1rall al ca111 di Istituto o nl prorcasorl, contenontl I cunstgll rolathl a.1\aorganlz– :.:a·done dello vnrlo icuole o agli ~1>0011111 !nsognamont!. z. l'romozlone dl 1·t(t,.md11111 iu problemi pe1 t1uall Il Cons1gllO ccutra.lc crede dl dover chiedere Il parere di tutti I componenti. 3. Revisione critica degll atti delle scuole. .f. neconslonl lii scritti di Indolo pedagogica e di leglslaz10110 aco1astlca. .').D11H\ograna s!stomat!ca del muterlnle eho 11onlode o via via 11cqu1sta 111 biblioteca del 31!tt\ijturo, (lo qmtlt ~ ouut una dr.llco/a co11a !) n G. LOllllAltl)O RADICt: noi N,wu, dout,·i, 1, 15-0, F. - l~saminare i libri di testo e vietare, con giudizi() motivato e d!L puhblicarsi 1 l'uso di quelli che fossero giudicati dian.datti all'educazione morale e intellettuale degli alunni i G. - Redigere alla fine d'ogni anno scolastico, sulle relazioni dei Comitati regionali, una relazione generale sull'andamento disciplinare, didattico e igie• nico delle scuole medie, da essere comunicata al Parlamento contemporaneamente al bilancio <lì 1>re– visione. Dal Comitato centralo per l'istruzione media do– vrebbero dipendere i funzionarìdell'Amministraziono centrale, distinti in due ruoli: l'uno degli impiegati addetti al disbrigo delle pratiche tecniche giorna– liere, scelti per concorso fra coloro che avessero in– segnato almeno per cinque anni nelle scuole di cui 1 Jovrebbero occuparsi al Ministero; e l'altra dei veri e proprì impiegati di ragioneria, incaricati di pre• siedere alla parte finanziaria dell'azienda. 'l'utto il lavo~o direttivo, poi, che è necessario a seguire e acconciare l'andamento generale della scuola durante l'anno (congedi, supplenze, inchieste, inca• richi 1 classi aggiunte, invio di consiglieri didattici, assistenza agli esami cli licenza in compagnia dei µrofessori univcrsitar:, ecc.), e il disbrigo cli tutti gli affari che hanno interesse locale (istituzione di nuove scuoio go,·ernative, trasformazione di vecchie scuole, restaurazione di edifizi scolastici, permessi di aperture dì scuole private, ecc.), noi vorremmo fos– sero abbandonati con decentramento larghissimo a cinque Comitati regionali, formati ciascuno di novo commissari, tre per ciascun ordine di scuole, e assi– stiti nelle deliberazioni pill importanti da un Con• siglio regionale, formato di tre capi d'istituto e tre professori, eletti ogni tre anni dai caJ>i d'istituto e dai professori, della regione, due professori univer– sitarì di lettere e di scienr.e designati dalle Facoltà della regione, e un impiegato del\'[ntendenza di finanza, nominato dal Comitato superiore. Questi Co· mitati e Consigli 1 prendendo il posto degli attuali Provveditori, che è bene sieno definitivamente ad– detti alla direzione provinciale della sola istruzione primaria, dovrebbero essere una specie di corpo in· termedìario fra l'amministrazione centrale e i singoli istituti, liberando la prima dalla caterva dei piccoli affari che le si accumulano addosso senza che esst1, lontana dai luoghi, abbia modo di deliberare con piena cognizione di causa, e assicurando alle scuole un disbrigo sollecito di molte pratiche, le quali oggi restano arenate, con grave danno di tutti, sui tavo– lini dei funzionarì centrali ( 1 ). I Comitati regionali dovrebbero in,•iare al Comi· tato superiore una relazione annuale sullo stato e sui bisogni delle scuoio della loro giurisdizione, e i pareri sulle domande dì trasferimento o di promo· zione del?l'inscgnauti, le proposte di punizioni, ecc.; e ogni Comitato dovrebbe intervenire con rappre– sentanti uno per ogni ordine di scuole - a quelle adunanze ciel Comitato superiore, in cui si discutes• sero riforme legislative o regolamentari. A far parte dei Comitati regionali dovrebbero po· toro aspirare per concorso quei soli capi d'istituto che avessero almeno cinque anni di ufficio ininter– rotto in quell'ordine di gcuole a cui donebhero es• sere pre1>osti. Per il Comitato centrale noi vorremmo una maggiore larghezza di scelta, in modo che alla sua prima istituzione potesse essere formato con quelle persone che il Ministro, autore della riforma, (I) Questa pro11oista ha un autore\'Ole preccdouto nel disegno di 1c1rge prcsontnto dal Vlllarl 11ll11 Oamcra Il! dicembre 18111; col quale• l)Cr sopraintendere 1111' Istruzione secondaria, ero.no !Btltultl dieci vrovvcdltornll reglona!l, cornJ)08tl 111 tre l'rovvedllOl'I e asslst\U di\ un Con11!gllo 8t:ol1111lleo, S,.1.1t•;oo, Vic1:mle àtU'Uln1:;lo11e, ptjglno 29 o seguenti.

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