Critica Sociale - Anno XVIII - n. 11 - 1 giugno 1908
l i2 CRITICA SOClALF. Con quostn, riforma noi non faremmo in fondo se non ritornare allo nostl'e migliori tradizioni lcgisln• tive. In Piemonte, frn, il 184"1 e il 1859, il )li• nistro era " assistito ,, nelle sue funzioni da un Con• siglio su1>eriore, formn,to cli sette consiglieri perpetui e di cinque consiglieri triennali, il qu.1le pote,·a anche riunirdi di prOJ)ria iniziativa " sull'istanzf\ di almeno tre memhri ordinari,, e poteva, " anche non eccitato dal Ministro, pro1>0rgli i prov,•edimenti 01>– po:-tuni al progresso degli studi n· H Consiglio supo• riore, che dove,·a hndarc a tutta l'istruzione, a,•e,,a alla. sun. dipendenza per lo scuole medie una" Com– missiono pernrnnente 1>('r le scuole secondario ., 1 formatn di sette prtlfcssori universitari, la quale g-iu• dicavn nei procPdimenti disciplinari contro gli inse– gnanti, concede-va l'aprrturn di scuole 1>rivatc, deli– bera"a Mli i congedi temporanei e sulle supplenze, proponC'\'fl nl Mini~t,·o le nomine, le promozioni 1 le onorificenze, portavi\ innanzi nl Com,iglio superiore le sospensioni e le drslituzioni, proponeva al Con– si~lio kuperiore ht chiusum delle scuole in ca!òlodi disordini gravi ( 1 ). 1 1 :rn una vera e propria autarchia an11ninistrnth·a 1 da <'lii crnno del tutto esclusi i ra• ~ionieri o i ~raffia('arte che oggi invece dominano nella )lincrvu, e al Ministro non era riservato che un diritto di sorveglifrnza e di veto. - La stessa le~ge Casati, 1>ur commettendo il gravissimo errore d"istituire IB volontà personale del Ministro quale unica fonte d'ogni atto amministrativo e di ridurre tutti g-li or~ani dell'amministrazione centrale e pro• vinciale n semplici consultori del )linistro - con che aprì legalmente il varco alla corruzione parla– mentare e all'anarchia amministrativa, che ogg-i ci delizia; pur commettendo l'altro errore di dit1lri– buire l'uflicio di " consigliare ., il Ministro nelle cose dell'istruzione media fra tre organi diversi: il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, la Oiuntu. del Consiglio 811periore e i cinque fspettori, dei quali il Consigilo e la O iuuta ernno aggravati anche da tulti gli aff1.1.riguardlrnti l'istruzione unh•ersitaria e primarin 1 e gli 1speLtori erano specialmente addetti al servizio delle ispezioni viaggianti - con che la direziono Huprerna si rendeva inorganica e incoordi• nata; - subordinò sornpre a questi supremi organi direttivi, sin pure attraverso la persona del :Ministro da essi consigliato, l'opera dei ragionieri e dei graflia• carte; e fece del tutto senza di quel direttore gene· raie della istruzione media, che la burocrazia invoca a gran voce e che cloHehlie, secondo essa, rendere inutile ogni corpo tecnico permanente centrale, cd essere lui il gran Visnì1 dalle infinite teste, il Brinrco dall€' cento hraccia, In. Diana efesia dalle mille mam– melle, capace di saper tutto, diriger tutto, provve– dere a tutto 1 decider tutto. - Il .Ministro Berti, nel l866 1 proponeva che tutte le funzioni diretth 1 e fossero coucentrate, 1>er le scuoio classiche, in un " Con1:1iglio per le scuole secondario 11 , e per le scuole e istituti tecnici in un " Comitato per pronrno,·ore l'insegnamento tecnico ,,, entrambi di cinque consi– glieri. Ed ecco come era determinata Pautorità. ciel Consiglio J>erle scuole secondarie: I cousigllori sono nominati por decreto regio a "ita; o non sono rovocablli che per decreto deliberato in Con– siglio del Ministri. Oodono dei titoli e del grado che la IJRrdO•ltadlco \a lode d1 11.,·erdlmostrnto, In una magn1flca eerlo di art1co11 MU1 N11()11lDot•tl'L !Il, 6-10, 18, I!!, 23), 001110 questo ~ Mlnl11toro dol co1rq1Ptont1 ~• pro1109to dall'Ufflolo C<'ntrnle d0I Sen.ito, 1101111010 non ablJht bisogno di 111111ar11 In ,:i-lro ver l'llallu 11er tutto l'anno u " 181)07.IOIIMO ,. le 8CU0I0 11er ouere In grado (I! dirigerle, lllll In (tlll!8l0 lnume IRVM0 ili VIRl(ij'I lr0Vf'rl'hbo Il 11eggtore ostacolo Il q11e11•011erl\di direzione U'f'llt•rRle. cho 11\r<'bbo di sua naturl\le com– petenza e eho è Il\ veri\ 11,nol11tl\men!e necessaria. (') f,. A. IH l,AMPono: 1,111·1ro,-111a c1evu 8'11cll i11 Italia. Torino, Loeaoher, UH,~, 11Rg. 40 o 111•guenU legge 18 novembre 1859 ~Legge Casati) attribuisce ai membri del Consiglio Superiore. l'no ,101 cinque consiglieri ha titolo e ufficio di pre– sidente. 11) Il Consiglio propone al Ministro i provvedimenti che RI attoulfono all'ordinamento, alla direzione o alla dlscl1,llna del Licei governati\'i, o la nomina del presidi e degli lnsegoantl; ra ed ordina le Ispezioni, cosl negli istituti del Oo\'erno como in quelli del Comuni, delle provincie o dei privati, o pubblica le relazioni sulle ll'lpezlonl fatto; h) Pronuncia sul conflitti tra I professori d'un liceo, e tra out o Il preslde 1 o !ò!ui ricorsi cho gli ~i presentano contro gli uni o gli altri; ,·) Giudica dello colpe e del mancamenti Imputati ai professori o ai prosldl 1 e dà parere sulla convenienza di sospenderli o dlmctterll, esaminando prima I mezzi di dlfesn, che potranno verbalmente o per iscritto pro– porre gli ll.Ccusatl; d) Approva I libri di testo che pos,ono essere a.1l0- pcratl negli Istituti governativi o può vietare, con giu– dizio motivato e da pubblicarsi, l'uso di quelli introdotti nelle scuole comunali o J)rovinclall, quando non Il trovi atti all'educazione morale e intellettuale dei giovani; e) E!lamioa i documenti presentati dai privatl alle potestà locali per aprire un Jstituto, e s'oppone all'aper– tura di questo se vi sia luogo. Conosce e giudica sulle cause che possono rendere necessaria la chiusura degli i,,ltitutl privati, e pronuncia In modo definitivo sulla cb!u,ura temporanea ordinata nei casi d'urgenza dalle autorità locali; f) Sull'esame del titoli presentati, eonrerisce il di– ploma di eleggibilità a quelli I quali intendono applicarsi all'Insegnamento olnsslco negli Istituti provinciali e co– munali, quando non abbiano quello di un scuola rico~ noscluta dallo Stato; g) Il suo parere ò richiesto sulle proposte di legge che Il Ministro presenta ai Parlamento, ed ò pubblicato unitamente alle medesimo. l~d ecco in che modo erano motivate questo pro– poste, che molti definirebbero oggi addirittura rivo. luzionarie. L'altro mez?.O(per avviarci alla gran meta di assicu– rare al genitori non solo una più copiosa istruzione, ma una più sana educazione dei figliuoli) è affidare la dire– zione dell'Insegnamento governativo a persone compe– tenti, non distratte da altre cure, non mobili ad ogol variar d1 l\linistro, capaci di proporre un esperimento e di 11eguirnee studiamo gli effetti, adatte a variare i regolamenti delle scuoio, a dirigere le Ispezioni, a rac– coullerne i risultati o paragonarli, fornite di tanta o tale autorità che possa Il loro glucllzio essere di gua– rentigia e di freno al proressorl. li Consiglio per lo scuole secondarie ... rorma l'alta direzione della pubblica ltl'truzlono; e non lascia. sopra di sò altra influenza, che quella della volontà del Ministro, In soli quel punti nei quali, o una più complessa ragione politica, o una ra– gione di equità o di autorità, consigliano, che la deli– berazione appaia emanata dal depositario stesso della flducln regia e parlamentare ('). 'J'oaaurizzanclo tutto ciò che vi ha di bene in questi vecchi precedenti legislativi, e nel progetto compi– lato noi 1VOG dall'Uffìcio centrale del Seaato, e nellf) acute osservazioni cho ha fatto il Lombardo Radice ( 1 l>O<"lllllt/lU $1411'01"cllt1mue11to dtllt &CIIQII, J,'lren-ze, 18G6,pag. 429, 416,Sl'l.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy