Critica Sociale - Anno XVIII - n. 11 - 1 giugno 1908
CRITICASOCIALE 171 legge, una delegazione di poteri e i mezzi finanziari necessari (!). Ma a chi devono essere delegati i poteri parlamen• tari? - Al Ministro, che può essere sbrtlzato dal– l'ufficio cla un giorno alPaltro, per motivi nei quali gl'interessi dell'istruzione non hanno nulla da vedere? Quale sicurezza avremmo che al Ministro, autore della legge di riforma e convinto della necessità di svilupparla con determinati criteri, non succederà a un tratto un Alinistro che creda di dover dare un indirizzo assolutamente diverso ai lavori di attua– zione, e magari sia contrario agli stessi principi fon– damentali della legge, e magari sia un pasticcione qualunque, buono solo a sciu1>are la migliore delle leggi, se gli si lascia la facoltà di faro e disfare a modo suo 1 senza limiti e garenzie di sorta? Uno dei peggiori malanni delle nostre scuole non è appunto 11eccessiva autorità. ricouosciutA. ai 'Ministri in fotto di ordinamenti scolastici, col solo risultato di vedere lo scuole abbandonate alla marea ininterrotta dei decreti 1 dei regolamenti, dei telegrammi, delle dispo– sizioni speciali, in cui le mutevoli opinioni di chi si tro, ..a per caso a governare sono la legge delle leggi, o nessuna buona riforma ha garanzia di stabilità? .E, anche ammessa la inverisimile ipotesi che il Ministro dcli rstruzione, autore della legge di riforma, rimanga in ufficio tanto tempo quanto è nccossnrio per nt– tuarc la sua idea, almeno nelle linee fondamentali, in modo che non si possa ritornare più indietro, è mai possibile che un uomo solo compia tutto il lavoro gigantesco necessario a una così grande opera, senza essere assistito da un gruppo di consiglieri compe– tenti e sperimentati, che concretino insieme a lui e sorveglino a passo a passo il la,•oro giornaliero di esecu:1.ione affidato ai funzionari dell'nmministrazione centrale e p rovinciale e ai consigli degli insegnanti? r~, quando egli abbandonasse l'ufficio - chè o prima o poi gli occorrebbo bene andarsene - non dovrebbe lasciare dietro a sè un corpo t(->coicopermanente, il quale, senza essere un gruppo chiuso e irresponsa– bile di semidei, ma rinnovandosi di continuo e a poco a poco, e rendendo conto al Parlamento della sua opera anno per anno, assicurasse la continuità amministrativa e didattica e tutelasse le scuole da sconvolgimenti arbitrari e inopportuni? E a chi mai, se non a questo corpo tecnico permanente, formato con le migliori garanzie di competenza e di rispetta• bilìtà, dovrebbe il Parlamento delegare i suoi poteri? Se il Ministero dell'fstruzione fosse bene ordinato per quanto riguarda gli organi diretti\•i della istru• z1one media; se in esso le funzioni dirctti\·e non fossero stranamente confuse con le funzioni esecutive, e in queste le funzioni di ragioneria non fossero ri · mescolate con quelle dell'amministrazione scolastica vera e propria (2); se il personale fosse stato sempre (1) Questo metodo si è tenuto anche In .-rancia per la riformi' del 1902. E così si è fatte In ltalla per la rlorg1u111.1.aztonedel ser– vl1.lo rcrrovlarlo. (') Nel Ministero sono O(Jfl1,addette at son•ld por IR lstruztono mo111n,due Divisioni: In (1uo.rta o In quinta. Lii quArln. è formata da tre S<>ztonl: una pe1· IO 1e1101eclassiche, una per le tecniche, una per le normali. 10 ciascun\ di queste Sezioni dipendono da un unico capo-sezione tanto I fu1nlonari adde1tl alla formazione del ruoli, alla cura delle matricole, alla 11,1uldazlonc del comp('nal e Indennità 11cr trasferimenti, missioni, <'CC.,alla ten11t1L del registri contablli, ccc., (1ua11toI funzionari lnonricntl di esamluaro I titoli didattici, Bf'len– tlllol o d! carriera (IOI1>or.sona1e,le relazioni dello ln<'hleete e delle timezlonl, preparare gli atU do\ concorsi, ecc., oco. •: analoga con– fusione ll nella qulnt(l. Dlv!810ne. E I funzlorrnl'I pnunno trnnqullln– mento dall'uno all'altro ufHo!o; e il giro t10H'a11zlan!t1\può !)Orlare ad essere capo-seilouo dello scuole class!oho e magari capo•dh·lslone di lune le ecuolo un ragioniere ohe nQn sa 11e1uichoquali materie si Insegnano In un liceo-ginnasio! F. non è po1~lblle rar capire al ragionieri e al grafHaearte olH! Il solo urnclo 1 In cui eul steno com– petonll, è quello di tradurre fedelmente In llnlJLIO!l'G'IO finanziarlo, se– condo 10 leggi della oontal)ll!tit, le dcllbern7.loni tecniche de1 eompo- scelto col criterio della. competenza e non secondo il beneplacito elettornle dei politicanti; se, in cin– qunnt'anni di disordine amministrativo, d'inframmet– tenza parlamentari, cli dispotismo anarchico e inetto, la piì1 parte dei funzionari attuali, specie dei gradi superiori, no11 si fossero organicamente appropriato quell'insieme di abitudini, diciam così, originali, contro cui da più tempo si protesta da ogni parte e su cui hanno già.cominciato ad esser chiamati a dare il loro parere fi11anche i magistrati penali; - do– vrebbe esser proprio il Ministero clell'rstruzione il Corpo tecnico permanente incaricato dal Parlamento dell'esecuzione della riforma: avrebbero dovuto, anzi, i funzionari del .Ministero farsi da molti anni iniziatori della necessaria opera di riforma scolastica e non aspet– tare che il male arrivasse alle proporzioni che oggi la.– mentiamo. - Ma eia parecchi anni le sole riformo, che i funzionari del .Ministero si sieno dimostrati capaci cli promuovere con tenacia e nbilità, sono quelle dei loro organici; e, qun.ndo i M inistri son o stati costretti dallo necessità politiche a compila.re i disegni di legge sullo stato giuridico ed economic o degl'insegnanti, han dovuto ricorrere per quest'opera a persone estraneo nll'ammi11istrazione, perchè i fun– zionari di carriera si erano lasciati sorprendere im– prnparati e non sapevano proprio dovo mettere lo mani (1). Ed, anche indipendentemcnto da ogni pro– getto di riforme scolastiche pili o meno vaste, e solo per far andare meno ma le che sia possibile le scuole attuali, si invoca oramai da tutte le persone competenti un riordinamento ab im1s dell'ammini• straziane centrale, che metta, per quel che riguarda l'istruzione media, n capo di tutti i servizi un Col– legio stabile di uomini competenti, che ahhiano tanta dottrina ed esperic,rna di scuole eia potere ideare ed attuare le riforme uecossarie alla educazione nazio– nal@j tanta autorità scientifica e morale da poter consigliare, correggere, guidare gli insegnanti senza umiliarli; tanta indipendenza di fronte ai poteri po– litici e alla burocrazia ministeriale, da potere confi– nare questa in quei limiti di funzioni esecutive, da cui non avrebbe mai dovuto uscire, e rappresentaro di fronte al .Ministro e al Parlamento le ragioni della cultura nazionale ( 2 ). tonti, e queste deliberazioni devono essere rl1cn-ate a chi s'Intende di 1cuo\o e non a loro. Quanto agli " stutil e a.ne riforme che si 1oi;rllo110dire di carattere tecnico ~ rlguartlanti I programmi, I me– todi d'lneegn11.rncnto, le questioni 11edagogloho ~, la burocrazia - secondo H verbo raccolto In un articolo ufficioso della vua del 20 111ar1.o 1908 - non no ,·uo! sapere: essi sono di spett8117.adello CommlSSlon! str110rdln1trlo e 1101 Cor11Iconsuttl\·I, oho eono ~ it pnrto ~ dal )llnlstero: oloè n questa, Ohe è la J>arto 11l ù dHficlle o plì• deli– cata della direziono scolastica, 11011 è neceunrlo 1111 lavoro continuo e organico e regolato da una tradizione; basta Il 1a1·oro saltuarlo e frettoloso delle Commlulonl nominate di volta In Tolta dnl Ministro, allo quali prov,·ederll. poi la burocrazia a mettere bastoni nello ruote, o nella cui opera scegllnft. essa con comodo ciò cho lo 11laccrll.: eun, olio do,·e essere Il eolo potere 11ermancnte ul c:usopr:i.<lel\e Commis– sioni e del Ministri. (') I COIIIJlllatorl dellll logge sullo stato CCOIIOmloo, elle I Ml111~trl da tre anni si dlehlarrwnno Intenzionati n proaenrnrc, tron1rono elle nl Ministero nulla ora stato preparato per C881L:nuuicavano ttnanc110 gli elenchi degli Incaricati, e per 11101'1 In •cgnant1 fu neces9flrlo f1uc 1111 ,•ero lavoro di lndnfrlno 1torlcn. per ricostruirne la carrter11, Inie erri 11disordine degli archivi. Un funzionarlo del Ylnls1ero, ohe facev11. 1iar1e della cummlUIOne compnatrlce del progetto 11ellasua qualltÌl di preposto alle scuoio ctl tslltutl tecnici, eo.seò dalle nuvole qua1Hlo seppe elle In alcuni Istituti o'era l'Insegnamento della fflRtura, ~ irn como! nel tale lstlt11to o'è l'lnscg11amen10 della IIH1.turnr, ~ chic• de\'a l"ottimo grafllaoar~o, capace di 11orre l'alta Sili' lnte111ge11zao In sua 11nh·ers111ees1)orten1.n, oygl a. 11r0Htto dogli lstltutl tcenl<'I, domani dtlla glnuastlcn, e po11doman1,oceorreudo, delle belli• arti! (~) È stato merito dell°Ufl\clo centrale del Seoa10, o s11eolalmentl' degll on llorandl e 1Haser1u1.,a\·ero rlchlnmato l',i.ttentionc degli 1n1og11antle dC?glletudl081 111questa 11eccs11111\ (l.'ispeltorc,to Jn.t' le ,euolt mtdlt 11elStm,to del rtg110, con prefazione di l,UIOJ 0A)lllli:R,\U: o noto di X. Y. z., c1ur. d1 Castello, s. 1.~p1, 1906). •: tocca 1111,om-
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